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Autore: Sa_hp    18/09/2013    4 recensioni
La Guerra era finita e tutto procedeva tranquillo...o quasi!
Dal primo capitolo:
- Non pensarci nemmeno Ronald o giuro che ti schianto!- rivolgendosi al suo ragazzo che aveva le stesse intenzioni di Harry.
- Miseriaccia Hermione! Sei la solita guastafeste!
- Cosa!? Pensi che non mi sappia divertire? – disse la ragazza, con uno strano luccichio negli occhi: c’era aria di bufera!
Non vi resta che leggere! Sa :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Quando oltrepassarono il grande portone di legno tenendosi per mano, Ron ed Hermione rimasero a bocca aperta.
Se durante il Ballo del Ceppo quattro anni prima la sala era completamente diversa da quella che erano abituati a vedere, stavolta era irriconoscibile.
Le tavolate erano sparite, sostituite da un centinaio di tavoli rotondi circondati da sedie che assomigliavano molto alle poltroncine che si potevano trovare nell’aula di divinazione. Le pareti erano state decorate con drappi che ricordavano le quattro case di Hogwarts, il cui stemma troneggiava in fondo alla sala, sopra un lungo tavolo pieno di bicchieri che si riempivano magicamente di burrobirra, whiskey incendiario, acquaviola o di semplice succo di zucca. Dal soffitto incantato si poteva scorgere il cielo terso punteggiato di una miriade di stelle che contribuivano, assieme alle candele sospese in aria, ad illuminare e a rendere l’atmosfera ancor più magica.
- Ron, Hermione! – li richiamò una voce.
Poco più in là la signora Weasley li andava incontro cercando di non inciampare nella gonna del suo abito verde acqua.
- Mamma! – la salutò il ragazzo quando fu investito dall’abbraccio soffocante della donna.
Molly lo lasciò andare e spostò la sua attenzione su Hermione, così Ron poté notare che attorno a loro si erano radunate più di una decina di persone, metà delle quali erano Weasley.
- Ci siete proprio tutti! – esclamò il ragazzo.
- Non capita tutti i giorni di ricevere un invito ad un ballo ad Hogwarts Ronnino piccino. – lo canzonò George passandogli un braccio attorno al collo.
- Dacci un taglio George.
- Come vuoi Ronnie. A proposito, laggiù dovrebbe esserci il signor Granger. Fossi in te, eviterei di appartarmi con sua figlia stasera.
Ron arrossì ed ingoiò il vuoto.
Proprio in quel momento i signori Granger si avvicinarono al gruppo per salutare Hermione.
- Mamma, Papà! Che bello vedervi qui! – disse emozionata la ragazza.
- Non abbiamo mai potuto vedere la tua scuola e questa era un’ottima occasione per farlo.
- Benvenuti ad Hogwarts, allora!
 ***
Dopo aver salutato tutti i famigliari e i conoscenti presenti in sala, compreso il ministro della magia Kingsley Shacklebolt, iniziarono a chiacchierare del più o del meno fin quando la McGranitt non richiamò l’attenzione di tutti i presenti.
- Sono felice che abbiate accettato il mio invito. – esordì. – Come molti di voi ricorderanno, esattamente un anno fa Lord Voldemort veniva sconfitto.
Tutti gli occhi si posarono sulla figura di Harry, ma la preside continuò riportando gli sguardi su di sé.
- Ma se ora tutti noi possiamo vivere in un mondo pacifico, è anche grazie a coloro che hanno sacrificato la loro vita combattendo. Sono loro i veri eroi. Quindi vi invito ad alzare i vostri calici e a brindare alle vittime della guerra, ricordando che non sono morti invano.
Per qualche istante tutti restarono in silenzio, ripensando a un amico, un parente, un conoscente che non era lì con loro.
Tutte le menti della famiglia Weasley erano focalizzate su Fred, e Molly si lasciò sfuggire qualche lacrima prima di venire abbracciata da tutti i suoi figli.
Passò qualche altro minuto prima che la McGranitt prendesse di nuovo la parola.
- Bene, vi auguro una buona serata. Che le danze abbiano inizio! – annunciò prima di disperdersi tra la folla.
Immediatamente una melodia si iniziò a diffondere in tutta la sala, invitando tutti a riempire la grande pista da ballo.
Ognuno invitò a ballare la propria compagna e perfino Ron ed Harry che erano davvero restii a ballare si fecero prendere dall’euforia del momento, trascinando Hermione e Ginny in un romantico lento.
Tutt’attorno a loro volteggiavano coppie felici. I signori Weasley si tenevano abbracciati, i Granger ballavano lanciando occhiate ammirate ogni volta che notavano qualcosa di magico, George e Angelina seguivano un tempo tutto loro ridendo come due ragazzini; persino Percy sembrò abbandonare la sua aria composta, anche grazie alla presenza della sua ragazza Audrey.
Ma quando la canzone terminò ci fu un tale caos che quasi nessuno riuscì a capire cosa stesse succedendo.
La melodia diventava sempre più veloce e, senza sapere come, tutti si ritrovarono a ballare con persone diverse.
Ginny finì tra le braccia di Bill mentre Harry, da pessimo ballerino qual era, cercava di seguire il ritmo della signora Weasley; Arthur ballava con Angelina, Ron invece cercava di fare bella figura con la signora Granger.
- Mi scusi. – sussurrò quando le pestò per la terza volta il piede.
- Sta tranquillo Ronald, nemmeno mio marito è mai stato un ballerino con i fiocchi. – lo tranquillizzò, e il ragazzo notando quanto la signora Granger assomigliasse ad Hermione si rilassò un pochino.
- Lei ed Hermione vi assomigliate molto sa?
- Credo che detto da te sia un gran complimento.
Ron arrossì ricordandosi improvvisamente che quella con cui stava parlando e ballando era niente di meno che la sua futura suocera.
- Non potevo desiderare di meglio per lei. – continuò la donna.
- Io non sono perfetto… - ammise il ragazzo.
- No, nessuno lo è. Ma ho visto come la guardi e si capisce che ne sei perdutamente innamorato. So che farai di tutto per renderla felice, e questo mi basta.
- Non la deluderò. – promise.
- Ne sono certa, Ron. – sorrise. – A proposito, riesci a vederla?
Il ragazzo si guardò intorno fin quando la sua attenzione fu attirata da una zona della sala da cui tutti si tenevano a distanza da qualcosa, o meglio qualcuno.
Allungando il collo per osservare meglio notò Hermione ridere mentre pregava George di rallentare il ritmo. Infatti il ragazzo si stava davvero scatenando e la faceva volteggiare così velocemente tanto che la gonna del lungo vestito blu di Hermione si muoveva in continuazione tenendo alla larga tutti gli altri ballerini nelle vicinanze.
Ron rise a quella visuale.
- Signora Granger, credo di averla trovata.
 ***
Qualche ballo più tardi, tutta la famiglia Weasley prese posto ad uno dei tanti tavoli sparsi per la sala assieme ai Granger e ad Harry.
Come accadeva tutti i giorni a pranzo e a cena le portate comparivano magicamente sui tavoli, lasciando di stucco i genitori di Hermione.
- Ma come è possibile? – domandò incredulo il signor Granger.
- Siamo ad Hogwarts papà, non dimenticarlo.
- Ma chi cucina tutte questo prelibatezze? – continuò la madre.
Tutti al tavolo si guardarono preoccupati notando l’ormai famosa espressione di Hermione.
- Gli elfi delle cucine. – tagliò corto Ron.
- Che grazie ad Hermione ora vengono pagati. – continuò Ginny.
- Davvero tesoro? Non ce lo hai mai raccontato.
La ragazza arrossì compiaciuta.
- Beh tutto è iniziato al mio quarto anno con il C.R.E.P.A. … - iniziò a raccontare.
- Ecco, ci risiamo. – sussurrò Harry a Ron che per poco non si strozzò con il succo di zucca a causa delle risate.
- Che avete da ridere voi?! – li rimproverò Hermione.
- Niente! – risposero in coro.
- Ah, siete i soliti bambini! – sospirò accompagnando le parole con un gesto della mano come a voler cacciare un pensiero fastidioso.
- E quello che cosa sarebbe?! – urlò Ginny.
Hermione la guardò confusa. Anche sua madre, Molly, Angelina, persino Fleur, la guardavano sorprese. Passò lo sguardo da loro a se stessa, temendo di essersi sporcata o di avere un orribile insetto sulla testa. Ma niente. Riportò lo sguardo su di loro.
- Quello cosa?
- Quello che hai al dito! – indicò Ginny.
La ragazza seguì lo sguardo dell’amica e si diede mentalmente dell’idiota.
Avevano visto l’anello. L’anello che le aveva dato Ron a san Valentino. Per tutta la serata aveva nascosto la mando tra le pieghe della gonna o sotto il tavolo ma non era bastato. L’avevano scoperta.
- Ah, questo. Niente. È un anello. – disse come se stesse parlando del meteo della giornata.
- Non è un anello qualsiasi. Deve valere una fortuna. – intervenne Angelina.
- Beh in effetti… - si lasciò sfuggire Ron.
- Gliel’hai dato tu? – chiese Harry sorpreso.
- E chi altrimenti? – alzò le spalle Ron. – In effetti, io ed Hermione avremmo qualcosa da dirvi. – continuò, guardando tutti i commensali, soffermandosi particolarmente sul signor Granger.
- Beh, ecco… io e Ron abbiamo deciso… insomma lui mi ha chiesto e quindi noi… si, noi…
- Ci sposiamo! – conclusero insieme.
 
Eccomi! Non puntualissima ma nemmeno in ritardo. Vi avevo detto che in questo capitolo avrebbero comunicato la notizia, e, in effetti, l’anno fatto… ma chissà come la prenderanno.
State tranquilli, non dovrete aspettare molto per scoprirlo perché in realtà era tutto contenuto in questo capitolo, ma dato che era davvero troppo lungo e noioso ho deciso di dividerlo in due parti e questa è la prima.
La seconda (udite udite) la pubblicherò domani! Perché sono buona e cara :)
Bene, spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Grazie a amolefossette, Ginevra 0002, maryro92, Longriffiths, Mirime 90, Katgale97, Ronald_weasley e CUORE_FRA_CUORE per aver recensito il capitolo precedente.
Ora scappo!
A domani!
Sa :)
  
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