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Autore: Losi    23/09/2013    2 recensioni
"Sento il tuo profumo anche quando non c'è e mi sembra di scorgerti nel mezzo di una folla anche se non ci sei. Sei ovunque.
Nella mia testa io e te ci incontriamo mille volte al giorno, nei modi più impossibili ed immaginabili.
E non importa dove mi trovo io e nemmeno dove sei tu, perché ad ogni angolo che svolto io spero di vedere il tuo viso.
Sei tutto e sei meglio di tutto il resto.
Sei meglio delle passeggiate al chiaro di luna e dei gelati in riva al lago, sei meglio del temporale quando sei chiuso in casa o della prima neve a dicembre.
Sei meglio di tutte le cose belle che mi vengono in mente quando penso alla felicità. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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punto di vista di Cloe.
Ero sempre stata indecisa su cosa fare.
Era un continuo chiedermi se avrei dovuto lasciarlo andare o tenerlo al mio fianco.
È stupido trattenere qualcosa che sa farti male, ma è altrettanto stupido lasciarla andare se è ciò che hai sempre voluto.
Adesso gli stavo soltanto chiedendo di non lasciarmi, di rimanere al mio fianco, di amarmi ancora, ancora e ancora.
Gli stavo chiedendo di rimanere con me, senza giri di parole e frasi contorte o complicate.
Gli stavo chiedendo di rimanere e basta.
Dicono che "L'amore vero supera tutto." allora, non dovevo far altro che mettere alla prova il nostro, di amore.
"L'amore vero non finisce mai."
Dicono anche questo e non ho alcun dubbio al riguardo.
Louis avrebbe potuto commettere errori su errori, ma nonostante mi legassero, mi bendassero e mi facessero perdere l'orientamente pur di non farmi tornare da lui, io sarei sempre  corsa a cercarlo perchè il mio cuore lo pretendeva.
Avrebbero potuto ripetermi milioni di volte ''stai sbagliando" "non ti merita'' "smettila di amarlo" ma nulla di tutto questo sarebbe mai servito.
Io ero stata innamorata, innamorata per davvero e quindi riconoscevo l'amore, ma lo trovavo soltanto in lui.
Non riuscivo più ad accontentarmi e tutto questo perchè ciò che volevo lo aveva lui e nessun'altro.
Nessuno in quell'anno aveva capito quanto Louis mi mancasse.
Mi mancava perchè ero abituata a parlargli sempre e di tutto e mi mancavano tutte le cose che eravamo abituati a fare.
Cercavo di non ammettere a me stessa che mi sentivo ancora vuota e senza senso senza di lui, ma nessuno sapeva che continuavo a pensarlo non appena di mattina aprivo gli occhi fino a quando non mi riaddormentavo in piena notte.
Nessuno sapeva che mi mancava davvero, perchè non sapevano quanto bella e felice fosse stata la nostra storia, nonostante i mille e uno litigi.
Noi ci amavavo, litigavamo, ci odiavamo e poi facevamo pace.
Avevamo continui alti e bassi e discutavamo continuamente per inutili gelosie.
Insieme noi scherzavamo, ridavamo, giocavamo e alcune volte partivano anche delle sberle, ma bastava un secondo per sorridere e baciarci.
Ecco, questo era ciò che io chiamavo amore ed era per questo, che non avrei mai scelto un altro se potevo avere lui.



***
Arrivammo alla festa in ritardo, con le mie sorelle arrabbiate con me per aver fatto tardi e un tremendo mal di pancia.
Ci tenevano tanto a presentarmi i loro amici e pur controvoglia, pensai che sarebbe potuto essere interessante per me fare nuove amicizie e un motivo in più che mi aveva spinta a quella festa era Ryan Irwin, il ragazzo che mi piaceva.
Lo cercai tra la folla non appena misi piede in quel posto pieno di gente e cercando i suoi occhi marroni, ne trovai invece due azzurri che mi fissavano imbambolati.
Incrociai il suo sguardo senza nemmeno farlo di proposito e non riuscendo a distoglierlo, rimasi a guardarlo per un paio di secondi che sembrarono anni.
Caspita, se era bello.
Sentì la mano di Adele che mi strattonò e posizionandomi davanti ad un ragazzo biondo che non avevo mai visto prima, capì che fosse lui il festeggiato.
Caspita, anche lui aveva gli occhi azzurri.

- Niall, piacere di conoscerti. - mi disse con un bellissimo sorriso, cogliendomi impreparata. - tu devi essere Cloe.

Annuì e stringendogli la mano, sorrisi timida.
Ero un disastro in queste cose e il sapere che era amico delle mie sorelle, non mi aiutava a lasciarmi andare.
Io non ero simpatica come loro.

- beh, divertiti. - disse in fine con un occhiolino, sparendo tra la folla.

Adele e Audie gli andarono dietro e per nulla vogliosa di conoscere altra gente, scappai al riparo da loro, pronta per nascondermi in un angolino buio per far si che non mi trovassero.
Adocchiai un posto perfetto per me e aspettando che alcuni tizi mi facessero passare, sentì una mano bloccarmi dal polso e curiosa di vedere chi fosse, mi voltai.
Il ragazzo con gli occhi azzurri che aveva attirato la mia attenzione mi lasciò poco dopo e guardandomi con un sorrisetto arrogante, mi diede la parola.

- ciao.

Possibile che mi sentissi capovolta sotto sopra?

- ci conosciamo?

Ecco che il mio essere acida e diffidente veniva fuori anche con un perfetto estraneo.
Ma che razza di domanda è mai questa?
No che non lo conoscevo, ma di certo avrei felicemente rimediato subito.
 
- sono Louis, piacere. - disse, stringendomi la mano. 
- Cloe. - risposi imbarazzata.
- hai visto? adesso direi che ci conosciamo.

Ne ero sicura, non avevo mai visto un sorriso più bello del suo.

- si, direi di si. - risposi ridendo.

Sembrava strano pure a me, eppure era riuscito a farmi ridere nonostante mi conoscesse da soltanto pochi secondi.
Prese qualcosa da bere e porgendomi un bicchiere, lo accettai volentieri, bisognosa di mandare un pò d'alcool giu per la gola.
Lo guardai mentre sorseggiavo e cogliendo ogni suo particolare, non riuscì più a smettere di ammirarlo.
Gli occhi azzurri non erano mai stati i miei preferiti, eppure quella sera non riuscivo a farne a meno e non ne capivo il motivo.

- perchè mi fissi? è inquietante. - disse ridendo, rompendo il silenzio che regnava tra noi da qualche minuto. 

Sgranai gli occhi in totale imbarazzo e sentendo le guance divampare, sperai che non si fossero colorate di un rosso esagerato.

- oh, ehm, scusami. - dissi, abbassando immediatamente lo sguardo al pavimento. - io non- ecco, scusa.

Balbettai senza sosta e senza il coraggio di guardarlo ancora, mandai la bevanda giù tutto d'un sorso, sentendo la gola prendermi a fuoco velocemente.
Louis fece un passo verso me e spostandomi i capelli dal viso, fece in modo che sentissi i brividi alla schiena e non potei fare a meno di penare che sapesse perfettamente in che modo fare colpo su una ragazza come me.

- perchè sei tutta rossa? - chiese con un sorriso beffardo. - cos'è, ti metto in imbarazzo per caso? 

Sentì un nodo alla gola e il mio stomaco chiese disperatamente aiuto.
Cos'erano tutte queste sensazioni mai provate prima? 
E perche ci era riuscito soltanto lui?

- hei Turner. 

Qualcuno mi salvò la pelle e voltandomi, vidi Ryan venirci vicino.
Non riuscì a credere di non aver riconosciuto subito la sua voce e osservandolo, studiai i suoi movimenti.

- Ryan - dissi soltanto, vedendolo sempre più vicino.

Deglutì con le mani tremanti e sentendo il braccio di Louis sulle spalle, capì che tremassi per quello e non per l'arrivo di Ryan.
Per quale motivo mi aveva messa un braccio attorno al collo?
Louis lo guardò serio e mettendo l'altra mano in tasca, aspettò che Ryan mi dicesse qualcosa.

- ci vediamo. - disse serio, cambiando strada.

Sentì il cuore esplodermi e provando a ragionare, ne cercai il vero motivo.
Il mio cuore non batteva così forte per aver visto Ryan, ma perchè il braccio di Louis era ancora sulle mie spalle ed era troppo vicino a me per fare in modo che non sentissi il suo buon profumo.
Alzai lo sguardo verso lui, riuscendo così a vedere soltanto il suo profilo perfetto e aspettando che mi desse delle spiegazioni, lo guardai dal basso.
Perchè ero più emozionata di avere un ragazzo appena conosciuto accanto, piuttosto che esserlo per aver visto quello che mi piaceva da mesi? 

- cazzone. - disse, mollando la presa.

Mi faceva sorridere il modo in cui faceva lo spavaldo sicuro di se, ma ero ancora troppo scombussolata ed intontita per capire come mai si comportasse in quel modo proprio con me.
Non ci conoscevamo affatto, perchè faceva finta di essere geloso tentendomi gli altri ragazzi lontani? 

- perchè l'hai fatto?

Louis mi guardò e poggindo le mani sui fianchi, si morse l'interno della guancia.
Aspettai per alcuni secondi una risposta che non arrivò e voltandomi le spalle, decise di andarsene senza dirmi nulla.

- aspetta. - dissi, afferrandogli il braccio prima di perderlo tra la folla. - non puoi andartene così.  

Balbettai e corrugando la fronte, lo guardai dubbiosa.
Che gli prendeva adesso?

- Louis, perchè lo hai fatto andare via se adesso anche tu stai andando via? 

Ma cos'era tutto questo trattenerlo?
Perchè pretendevo da lui delle risposte?
Non volevo che andasse via, ecco perchè lo trattetevo.
Volevo sentire ancora il suono della sua voce e volevo sapere se l'interesse che avevo visto verso me fosse reale o no, ecco perchè pretendevo delle risposte.
Louis guardò in cielo e sospirando pesantemente, si passò una mano tra i capelli prima di avvicinarsi pericolosamente al mio viso, tentando di baciarmi.
Fui abbastanza veloce da spostare il viso e porgendogli la guancia anzichè le labbra, sentì poi il suo respiro caldo che mi sfiorava la pelle.
Cos'era appena successo?

- no.
 
Restammo in quella posizione per alcuni secondi e riprendendomi, lo sentì avvicinarsi piano al mio orecchio.

- perchè ti sei spostata? - chiese, provocandomi un infinità di brividi su ogni centimetro del corpo. - non vuoi che io ti baci?

Chiusi gli occhi per almeno cinque secondi e respirando, cercai poi il suo sguardo con il mio.

- se la tua intenzione era quella di portarmi in camera con te stanotte, allora hai sbagliato ragazza. - dissi schiettamente, guardandolo dal basso.
- era soltanto un bacio, non ho detto di voler fare sesso con te. - rispose beffardo.

Schietto il ragazzo.

- meglio così, o altrimenti ci saresti rimasto deluso.

Perchè non la smetteva di sorridere in quel modo così.. sexy e affascinante, sicuro di se e mozzafiato, adorabile e.. unico?
Il mio corpo non rispondeva più ai comandi ogni volta che a lui veniva la brillante idea di sorridere.

- vieni con me.

Mi prese improvvisamente per mano e facendo incastrare perfettamente le nostre dita, mi condusse fuori da quel posto chiuso, portandomi all'aperto.
C'erano decine e decine di ragazzi appartati con le proprie ragazze e chi fumava e beveva, ma capì che non volesse restare li quando camminando per i sassolini, mi portò in un posto tranquillo e facendo attenzione che non inciampassi con i tacchi alti, non mi lasciò la mano.

- perchè quì? - chiesi, guardandomi attorno.

C'era un muretto non troppo alto e spesso nella quale lui si sedette e aprendo le gambe, fece mettere il mio corpo all'interno, incastrando poi le mani dietro la mia schiena mentre le mie si poggiarono spontaneamente sulle sue cosce.
Non riuscivo a credere di starmene così vicina a qualcuno che non conoscevo fino ad un ora prima.

- preferisci stare dentro? - mi chiese poco distante dal viso, con le bocche fin troppo vicine tra loro.
- no. - ammisi deglutendo subito dopo.

Perchè mentire?  avrebbe di sicuro capito che se avessi risposto di si sarebbe stata una bugia.
Il mio cuore batteva fin troppo forte per far si che non si accorgesse che la sua vicinanza mi metteva in imbarazzo, pur essendo piacevole.
  
- ti piace Irwin? - mi domandò, cercando qualche argomento della quale parlare.
- n-no. - balbettai imbarazzata, con le guance già più rosse. 
- allora non ti è dispiaciuto che sia andato via?
- no. - risposi timida.

Sorrise e accarezzandomi la parte alta della guancia con il pollice, ero sicura che avesse notato il rossore.

- sei ancora più carina quando arrossisci. - disse con un tono di voce basso.

Abbassai lo sguardo troppo imbarazzata per potermi perdere nei suoi occhi belli da far paura e trattenendo un sorriso, giocai con il bordo del muretto fatto di pietruzze che si sbriciolavano.

- io mi odio quando arrossisco.
- perchè non vedi quanto sei bella. - disse, mettendomi i capelli dietro l'orecchio.

Sentì i fuochi d'artificio dentro lo stomaco e non c'era niente che io potessi ormai fare per impedirlo.
Improvvisamente non c'era più alcuna traccia di Ryan dentro me ed ogni mio pensiero era rivolto al ragazzo che mi stava davanti, poco distante dalle mie labbra rese umide.
Era sparito ogni interesse verso Ryan Irwin e ne era però apparso uno ancora più grande, alla quale però avrei dovuto stare in guardia.
Mi bastò conoscerlo e parlare con lui per qualche minuto per rendermi conto che era lui ciò che avevo sempre voluto, con le caratteristiche giuste per il mio ragazzo ideale.
Persino gli occhi azzurri mi avevano travolta totalmente e pur non avendo mai nemmeno pensato che potessero piacermi così tanto degli occhi di questo colore, capì di aver parlato troppo in fretta.
Come si faceva a restistergli?
Qualcuna c'era mai riuscita?
Io di sicuro non ne sarei mai stata capace.

- cosa vuoi da me, Louis? - chiesi, riuscendo a guardarlo negli occhi. - perchè me e non un'altra?

Si leccò le labbra secche con la punta della lingua e serio, intensificò i nostri sguardi.
Possibile che ci mangiassimo già con gli occhi, nonostante ci fossimo appena conosciuti?

- tu credi nel colpo di fulmine?

Ci pensai un pò su e annuendo poco dopo, aspettai che continuasse la sua spiegazione.

- appena ti ho vista, ho capito che sei quella che fa per me. - disse, fissando i miei occhi come non aveva mai fatto nessuno prima. 

Come si faceva a sopravvivere a frasi del genere?

- timida, forte, riservata, un pò maschiaccio - disse con un sorriso che abbelliva il suo viso. - orgogliosa, scorbutica e bellissima, ma per nulla vanitosa. 

Non riuscì a trattenere anch'io un sorriso e spostando i capelli dal viso, mi morsi l'interno della guancia.

- non tutti sono dei pregi. - dissi a voce bassa, divertita dal suo esaminarmi.
- ma a me piaci così. 

Ci ristrovammo faccia a faccia e deglutendo dopo aver visto quanto vicini fossimo, il mio sorriso svanì.
Mi poggiò una mano sul viso dopo aver messo i capelli dietro l'orecchio per l'ennesima volta e guardandomi le labbra, si avvicinò ancora di qualche centimetro, facendomi sentire il suo respiro.
Chiusi gli occhi non riuscendo a resistere e poggiando la mia mano sopra la sua che stava sulla guancia, sentì il modo in cui piano mi avvicinava a lui, arrivando a sfiorarmi.
Dischiusi la bocca e lasciando che mi baciasse a stampo per qualche secondo, morì quando poi intrufolò la lingua, approfondendo quel dannato bacio che rischiava di farmi schiantare al suolo.
Il modo in cui mi baciava stava per mandarmi fuori di testa e prendendo anch'io il suo viso tra le mani, risposi ai suoi baci profondi e insaziabili.
Come si poteva non voler baciare un ragazzo del genere, con delle labbra così morbide e lisce?
Volevo qualcuno che mi baciasse con dei baci che non avevo mai ricevuto e tantomeno dato, e quella sera era arrivato lui.
Cercavo qualcuno che mi facesse sentire forte, desiderata e speciale, e quella sera avevo trovato lui.
Volevo e cercavo qualcuno che mi tenesse tra le braccia nonostante tutti i miei difetti e che riuscesse ad abbattere i muri che nessuno era ancora riuscito a distruggere, e quella sera me ne stavo tra le braccia di Louis.
Era Louis la mia persona giusta, quella che sognavo di notte e che al solo immaginarlo mi faceva venire i brividi.
Eccolo.
Il mio ragazzo perfetto aveva preso vita ed era lui.
Ero stanca di cercare, di accontentarmi, di andar dietro a ragazzi che in fin dei conti non erano nemmeno ciò che realmente volevo ed ero stanta di volere qualcuno al mio fianco.
Quella sera ero più stanca che mai di tutto questo e proprio al culmine, era arrivato lui che semplicemente, aveva scelto me.
Quella sera chissà quanti ragazzi e ragazze provavano ad affogare i dispiaceri nell'alcool, chissà quanti provavano a dimenticare ricordi poco piacevoli con la musica alta e chissà quanti fingevano di stare bene e che tutto gli andasse bene.
Mentre dentro succedeva tutto questo, io me ne stavo invece fuori a godermi le cose belle della vita, con il ragazzo dei miei sogni che finalmente aveva preso vita. 
Louis; il suo nome era Louis. 





 

ragazzeeee, eccomi quì! ed ecco la fine della storia!
che ne pensate?
ho pensato che sarebbe stato bello farvi conoscere il loro incontro e ho deciso di terminarla in questo modo.
spero che non vi abbia deluse e che vi sia invece piaciuta!
ringrazio per l'ultima volta chiha recensito e chi non ha mai smesso di farlo e vi dico UN GRAZIE IMMENSO!
siete sempre state adorabili e gentilissime e davvero mi avete fatto affezzionare a voi in un modo o nell'altro e quindi adesso mi mancherà parlare con ognuna di voi.

adesso vi lascio con Louis e volevo in fine augurarvi buona fortuna per la vendita dei biglietti per il where we are tour.
spero che riuscirete e farcela.
un bacio a tutte! a presto!

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