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Autore: postit2    27/03/2008    7 recensioni
“Lei è la mia ragazza” “Piacere!” “Davvero? Sono felice per voi” “NO!!” Una sillaba urlata un’ottava sopra la norma e nella sala cala il silenzio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
 
 
 
Sana si allontanò piano da Heric, nascondendo con i lunghi capelli l’estremo rossore sul viso. Lui non si era ancora mosso. Rimase a guardarla, era sempre lei, la sua dolce, pazza, ingenua Sana. L’aveva amata da sempre, lei era la sua stessa vita, lei riempiva la sua insicurezza di calore e le sue giornata di allegria. Quel piccolo tornado di capelli rossi davanti a lui era la sola cosa sulla terra per cui voleva esistere. Non le aveva mai detto queste cose.
“Vorrei che sapessi una cosa” iniziò a parlare Sana senza alzare il viso “non sono tornata per rovinarti la vita. Da quel che ho capito la ragazza dell’altra sera non è molto importante per te, ma immagino che avrai altri progetti, altri sogni da realizzare ora. Quindi non voglio avere la parte del fantasma risorto dal passato e tornato per avere vendetta”
“Tu guardi troppi film dell’orrore” esclamò Heric con aria perplessa “non mi sembri un fantasma. E poi per quel che riguarda il tornare dal passato non considerarlo un problema, tanto non sei mai sparita dal mio presente in questi anni” ammise poi desiderando sprofondare per la vergogna “ora sei qui, davanti a me e davvero non so più cosa pensare”
“Io ho smesso di pensare da tanto tempo” disse Sana abbozzando un mezzo sorriso “ero là a Londra e ogni volta che chiudevo gli occhi vedevo te, se ridevo mi dicevo che quella battuta avrebbe fatto ridere anche te, quando recitavo ti immaginavo là seduto fra il pubblico per dare il meglio di me stessa solo per te. Sono stata a due passi dalla pazzia così tante volte che credo di esserlo diventata senza neppure accorgermene” concluse tutto d’un fiato la ragazza gesticolando con foga.
“Certo che siamo proprio due allocchi eh?” borbottò sarcastico Heric, mentre dentro di lui qualcosa tornava a galla. Erano rimasti assopiti tanto tempo e ora si stavano risvegliando: amore, sorrisi, spensieratezza, tutte cose che era riuscito a conoscere solo grazie a Sana, e che senza di lei tornavano a riposo in un cantuccio ben nascosto del suo cuore.
“Già, dei veri sciocchi” bisbigliò Sana mentre un dolce sorriso le sfuggiva dalle labbra.
Il suo viso sorridente gli era mancato troppo perché Heric potesse trattenersi ancora. Abbracciò con quanta forza aveva quella piccola figurina che aveva davanti. Sapeva che non le avrebbe fatto male, lei era forte a dispetto delle apparenze. Forte abbastanza per riportarlo alla luce dall’oblio mille e ancora mille volte. Sapeva però che anche un vulcano come lei a volte piange, e lui è il solo capace di farle tornare quel bel sorriso sulle labbra.
La foschia mattutina era sparita, spazzata via da un dispettoso vento fresco di rugiada. Svicolava svelto sulle cose, si era fermato solo un istante sulle guance di Sana, per assaggiare il sapore salato delle lacrime sulla pelle piegata da un sorriso. Era stato solo un attimo poi il vento aveva proseguito la sua corsa, testimone inconsapevole di un amore infinito.
“Resta. Resta qui con me” disse Eric sfiorando con le sue labbra il collo nudo di Sana.
“Sempre” rispose lei affondando il viso ancora di più nell’incavo della sua spalla. Avrebbe voluto urlare, saltare, cantare, fare di tutto mentre l’unica cosa che riusciva a fare era aggrapparsi ancora di più a Heric. Però c’era una cosa che doveva assolutamente fare. Sentì Heric alzare la testa e un attimo dopo lo stava baciando. Come avrebbe voluto fare ogni minuto nei due anni lontani, come avrebbe dovuto fare il giorno prima della sua partenza. Ora però il passato non contava più, c’era il presente, loro due, e ancora più importante un futuro insieme.
Allacciò le braccia al suo collo e continuò a baciarlo finché non senti i polmoni chiedere disperatamente più aria. Ma non poteva smettere. Si rendeva conto solo ora che per lei baciarlo era impellente e indispensabile. E non era la lontananza a farle provare queste cose, era il suo stesso essere che chiedeva lui in ogni momento, anche quando lo aveva accanto.
 
“Vieni voglio farti vedere una cosa” disse Heric staccandosi a malincuore da Sana. Lei lo guardò curiosa e con le guance rosse come pomodori. Quanto era bella. Avrebbe continuato a tenerla stretta e a baciarla tutto il giorno ma il loro rapporto non era mai stato solo quello. Lei era anche la sua più cara amica e erano mesi che voleva condividere con qualcuno il suo nuovo progetto. Le afferrò la mano e cominciò a camminare spedito. Dopo una decina di minuti e parecchie svolte Heric si bloccò davanti a un portone vecchio e un po’ arrugginito.
“Che te ne pare?” chiese con una punta d’orgoglio.
“Bhe… è un garage?” azzardò titubante Sana.
“Questa sarà la mia scuola di karate” esclamò il ragazzo senza riuscire a nascondere un sorriso.
“Cosa?” domandò Sana saltellando per la curiosità.
“Vieni” disse Eric aprendo il cigolante portone “sai sei la prima persona che entra qui, a parte me e il mio vecchio insegnate di karate. Abbiamo deciso di aprire un’altra sede della scuola in una zona diversa della città e qui insegnerò io”
“È fantastico Eric! Quando inizieranno i lavori?” chiese Sana mentre gironzolava per lo stabilimento vuoto. Era piuttosto spazioso e areato: ne sarebbe uscita una palestra perfetta.
“La prossima settimana. Ho già iniziato a dare una pulita però. Dovevi vedere come era ridotto prima. Sto anche cercando un appartamento qui vicino”
Sana si voltò verso Eric sorridendo felice.
“Smettila di fare quella faccia!” esclamò il ragazzo voltandole le spalle.
“Sei proprio preso da questo progetto e sono tanto felice per te! Diventi tanto carino quando ti metti in testa una cosa” continuò lei canzonandolo per farlo arrabbiare. Sapeva che i complimenti lo mettevano in imbarazzo, e proprio non riusciva a trattenersi dal punzecchiarlo.
“Carino come te con quelle pantofole!” contrattaccò Heric indicando le ciabatte a mucca.
“Sono bellissime, guai a te se le prendi in giro!” esclamò minacciosa Sana puntando un dito verso Eric.
“Altrimenti?” chiese lui con un mezzo sorriso prima di baciarla a tradimento. Niente non ci riusciva a non baciarla, ma alla fine chissenefrega.
 
“Insomma devi andare dritto, non è molto complicato!” esclamò Heric esasperato.
“E che cosa starei facendo secondo te?” gridò Sana con le fiamme negli occhi.
“Mi fai buttare i soldi per niente, ecco cosa fai” disse il ragazzo prima di scansare Sana e prenderle in mano la levetta del gioco.
Terence guardò rassegnato la coppia di amici torturare la povera macchina. Era circa mezzora che i due tentavano di prendere un peluche da una di quelle macchine mangia-soldi con le tenaglie giganti che puntualmente lasciavano cadere il pupazzo troppo pesante per la loro leggera presa.
Sana si girò stizzita, brontolando qualcosa tipo ‘brutto antipatico’ e ‘musone manesco’. Finché non sentì qualcosa di morbido picchiarle sulla testa. Voltandosi si trovò davanti il faccione di un tenero elefante.
“Solo fortuna” bisbigliò seccata, prendendo comunque il peluche e accarezzandone il morbido pelo.
“Dì pure che sei una schiappa” rispose altezzoso Heric.
“Ma come ti permetti! Se tu non mi avessi continuamente distratta lo avrei preso anche io un pupazzo”
“Ma se stavi facendo le ragnatele davanti alla macchinetta!”
“Zitto!” esclamò Sana colpendolo con la proboscide dell’elefante.
“Ma guardali” disse Alissia “litigano come cane e gatto e si tengono per mano!”
“Non cambieranno mai. Per fortuna!” le rispose Terence mentre seguivano il gruppo.
“Ehi Heric?” disse Sana interrompendo una frase alterata del ragazzo.
“Grazie per il peluche” sussurrò contenta. Gli afferrò la maglietta trascinandolo alla sua altezza e lo baciò con un sorriso.
“Tanto resti una frana” bisbigliò cantilenando Heric sulle labbra rosse di Sana.
“Maleducato” esclamò Sana prima di colpirlo ancora con l’elefante.
 
 
Fine
 
 
 
 
Per prima cosa desidero ringraziare tutti coloro che hanno letto e seguito questa breve storia, spero di avervi regalato un bel racconto.
Lasciate un commento, mi farebbe tanto piacere sapere cosa pensate della storia!
Un grande saluto a tutti e mille baci.
 
Un ringraziamento specialissimo va a miolety, wrong girl, neptune 87, HollyShort91, ryanforever e totta91 per le recensioni. Non sapete quanto mi fa felice sapere che la mia storia vi piace. Spero che il capitolo concusivo non vi deluda! Fatemi sapere ci tengo tanto. Un bacione a tutti!

 



  
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