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Autore: Teenage__Dirtbag    26/09/2013    1 recensioni
Ashley,Marcus,Erhal,William e Emrys sono cinque ragazzi adolescenti fuori dalla norma.
Sono discendenti delle famiglie fondatrici della città dove vivono, alcuni di loro sanno maneggiare i poteri,altri li usano in maniera negativa,mentre alcuni non sano neanche di averli. Ashley è la protagonista/narratrice, si è appena trasferita e si trova a far amicizia con i quattro ragazzi ma nessuno di loro sa che qualcosa li accomuna. Nella nuova città Ashley si trova a contatto con amici "strani" e cose "sovrannaturali"
*Tratto dal racconto*
‹‹ Hai rischiato di farci scoprire, sei forse scemo? ›› Disse William alzando la voce verso Marcus.
‹‹ Bhe dovevo forse farmi ammazzare? ›› Disse alterato.
‹‹ Se fossi stato zitto, avremmo evitato tutto ›› Continuò ancora più alterato di lui, sempre per colpa sua andavano a cacciarsi nei guai.
‹‹ Si certo.›› Disse sarcastico.‹‹ Dobbiamo sempre fare quello che dici tu ›› Sorrise nervosamente. Marcus ‹‹ William tu non sei nessuno.›› Le sue pupille si dilatarono di nuovo, gli occhi erano completamente neri e il riflesso arancione sui suoi occhi riapparve..
*BUONA LETTURA*
Genere: Sentimentale, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ONLY FATE WOULD BRING THEM TOGETHER.


Capitolo 2.


‹‹ Io sono William, tu sei? ›› Mi porse la mano sorridendo.
‹‹ Ashley ›› Acquistai un po’ di sicurezza e sorrisi spensierata.”Oh andiamo non mi dire che non hai notato i suoi muscoli” La mia Dea interiore era seduta a gambe incrociate che batteva le mani come una bambina infantile, bhe si ovviamente li avevo notati i suoi muscoli ma non erano quelli la mia priorità in quel momento.
‹‹ C’è qualcosa che tu turba? Sei nervosa ›› Disse mettendosi accanto a me.
‹‹ No ›› Aggrottai la fronte scuotendo la testa.
‹‹ Sicura? ›› Disse con un aria strana, come se già sapesse la mia risposta.
‹‹ Bhe quella ragazza al terzo banco che mi fissa non aiuta molto ›› Scoppiai a ridere.
‹‹ Chi quella? ›› La indicò sorridendo anche lui, era molto simpatico e disponibile, io annuii. ‹‹ Oh non preoccuparti Erhal non è cattiva ›› Le fece cenno di avvicinarsi a noi, lei lo guardò per un secondo poi chiuse violentemente il libro che stava leggendo e si girò dandoci le spalle e sedendosi sulla sedia.        ‹‹ Almeno non con tutti ›› Si ricredette.
‹‹ Bene,neanche due ore che sono qui e già mi odiano due persone ›› Sorrisi freddamente.
‹‹ Non ti odia tranquilla ›› Aveva sempre quel sorriso stampato sulle labbra. ‹‹ Almeno credo ››
‹‹ Grazie ›› Feci una pausa. ‹‹ Sei molto incoraggiante ›› Sorrisi e anche lui soffocò una risata. ‹‹ Quindi sei nella squadra di football? ›› Dissi sfregando le mani dal nervosismo.
‹‹ Sono il capitano ›› Si stava vantando del potere che aveva, se era il capitano conosceva tutta scuola.
Hai fatto amicizia con il più conosciuto a scuola, sfrutta tutto ciò a tuo favore Ash” Mi sprono la mia Dea ed aveva ragione potevo far amicizia facilmente così, ma ciò non mi interessava poi tanto. Lo guardavo fisso negli occhi ed aveva uno sguardo potente, molto inteso non normale per un umano, il colore la diceva tutta, intorno la pupilla erano dorati avevano una parte verdastra e poi un marrone quasi nocciola, molto strani e mai visti in vita mia.
‹‹ Hai degli occhi strani ›› Socchiusi gli occhi avvicinandomi a lui per guardarli meglio ma lui li chiuse subito e nel mentre entrò la professoressa.
‹‹ Vado a sedermi ›› Disse nervosamente e si diresse subito al suo posto, scossi la testa incredula e mi andai a sedere al banco davanti a Erhal la ragazza dagli sguardi intensi che ovviamente ancora mi guardava dall’alto verso il basso con un  aria strana. 
La campanella suonò, il mio primo giorno di scuola finì e per la seconda volta in quella giornata stavo percorrendo l’entrata di quella scuola, scesi i sette scalini in mezzo a tutta la folla che velocemente si dileguava verso la strada e misi le cuffiette per distaccarmi un attimo dal mondo. Passo dopo passo percorsi il piccolo pezzo di giardino della scuola, ad un tratto mi sentii bloccare per un braccio da una stretta molto forte. ‹‹ Hey, Ashley ›› La stretta era di William.
‹‹ Hey William ›› Mi sfilai una cuffietta facendola intrecciare con i miei capelli.
‹‹ Ti serve un passaggio? ›› Chiese premurosamente, il mio intento era di non accettare non lo conoscevo bene, infondo era solo il mio giorno di scuola.
‹‹ No grazie, abito qua vicino ›› Sorrisi freddamente avevo voglia di camminare da sola e riflettere un po’.
‹‹ Ok allora a domani ›› Sorrise e andò da una ragazza bionda che, dopo avergli stampato un bacio salì in macchina con lui.
Abbassai lo sguardo e feci rientrare la cuffietta nell’orecchio, sprofondai con il collo nella sciarpa e tirai fuori dalla borsa il libro che stavo leggendo, Harry Potter And The Deatly Hallows era la sesta volta che lo leggevo ma quel libro mi appassionava tanto. Accesi finalmente il mio iPod ed iniziai a camminare.
La canzone che risuonava nelle cuffie era Everytime di Britney Spears, canzone triste che ovviamente mi riportò alla mente lui, l’unico pensiero che non volevo ricordare, ma la triste verità era quella dovevo ricordarlo per forza, era stato molto più che un semplice fidanzato, era stato un amico quasi un fratello ma ovviamente lui non pensava lo stesso di me. Quella maledettissima scena non riusciva ad uscire dalla mia testa, lui e la mia migliore amica o dovrei dire ex migliore amica. Faceva male, faceva male ogni giorno di più e il trasloco fu per me una salvezza enorme.
Proseguii a passo lento mentre nelle cuffiette la musica era cambiata, in quel momento c’èra The Kill dei 30SecondsToMars e,mentre nel libro Ron ed Hermione si scambiavano quel  bacio coinvolgente tanto aspettato io cercavo di togliermi dalla testa quell’immagine. Arrivata al bivio dovetti attraversare la strada, continuai a leggere senza preoccuparmi di guardare,fino a che ad un tratto non sentii le ruote di una macchina sgommare,mi cadde il libro a terra. Sgranai gli occhi e la macchina era a pochi centimetri da me, mi chinai piano e tremante per raccogliere il mio libro, passai una mano sulla copertina per togliere i residui della strada, controllai che fosse tutto a posto e lo riaprii. Stavo per ripartire quando sentii la portiera della macchina aprirsi, dalla macchina scese un ragazzo alto, moro e con due occhi verdi smeraldo. Era Marcus.
‹‹ Hey tutto ok? ››  Si mise davanti a me poggiandomi le mani sulle spalle.
‹‹ Si, si è.. ››  Feci una pausa un po’ frastornata. ‹‹ Tutto ok ››  Mi poggiai una mano sulla fronte.
‹‹ Ma tu sei Ashley ››  Sorrise ‹‹ Dai sali in macchina, ti do un passaggio fino a casa ››  Tolse la mani dalle mie spalle e mi fece cenno con la testa di salire sul suo Range Rower grigio metallizzato.
‹‹ No ›› Indietreggiai. ‹‹ E’ tutto ok vado a piedi ›› Sorrisi freddamente ma lui mi bloccò per un braccio.
‹‹ Ti ho quasi investita, è il minimo riaccompagnarti ›› Soffocò una risata, allora senza farmelo ripetere una terza volta salii. Mi sedetti discretamente tenendo le gambe attaccate tra di loro, stringendo il libro tra le braccia e tenendo la borsa sulle gambe.
‹‹ Leggi Harry Potter? ›› Disse distogliendo per qualche secondo lo sguardo dalla strada per guardare la copertina del libro tra le mie braccia.
‹‹ Si, è la sesta volta che lo leggo, mi piace molto ›› Sorrisi.
‹‹ Bhe anche a me piace, ma sono più un tipo da film che da libri ››  Si lasciò ad una risata ed io lo seguii altrettanto.
‹‹ I Libri sono un'altra realtà rispetto ai film ›› Sorrisi quando ad un tratto mi squillò il cellulare, poggiai il libro sul cruscotto della macchina ed iniziai a cercare il cellulare nella mia capiente borsa. Quando lo trovai vidi che era mia madre.
“Pronto mamma?”
“Amore dove sei?”
“Sono quasi arrivata a casa un mio compagno mi ha dato un passaggio”
Feci cenno a Marcus di fermasi eravamo praticamente arrivati di fronte casa mia.
“Sono contenta che tu abbia fatto amicizia”
“Si mamma”
Feci una faccia scocciata che fortunatamente lei non vide, era sempre fuori per lavoro in media passavamo una o due ore insieme ma disse di voler cambiare, ovviamente non le credevo.
“Bene tesoro ci vediamo stasera e mi racconti tutto E quando lei rientrava la sera io oramai dormivo da un bel po’, questo era il rapporto mio e di mia “madre”.
“Certo”
“Ti voglio bene amore”
“Si certo come no”
Borbottai attaccando il telefono. ‹‹ Grazie del passaggio ›› Sorrisi guardandolo negli occhi, per un momento mi sentii strana, presa da una sensazione mai avuta in vita mia.
‹‹ Di nulla ›› Sorrise anche lui. ‹‹ A domani ››  
‹‹ A domani ››  Sorrisi aprendo la portiera e scendendo dalla macchina, chiusi e subito lui ripartì. 



*Spazio Autrice
Ecco ilsecondo capitolo sepro sempre che vi sia piaciuto,bhe se non è così fatemelo sapere comunque.
Se siete arrivati fino a leggere qua non vi costa nulla una piccola rcensione. :)
Grazie per aver letto. 

                                                                            Un bacio Fabiana.
  
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