Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: keytvd    29/09/2013    7 recensioni
Fra Ian e Nina è finita, ma si sa che quando un'amore è grande la parola "fine" è sempre difficile da pronunciare.
Dopo una lunga estate separati si ritrovano sul set della 5° stagione di The vampire diaries, costretti ad affrontare la loro rottura. Cosa succederà? Riusciranno a ritrovarsi o la loro storia è davvero arrivata al capolinea?
Ho deciso di iniziare questa fanfiction Nian, visto che non si sa ancora bene cosa sia successo fra i due ho fantasticato un po'.
Cap.1
-Presi due lunghi respiri, ricordandomi che io ero la cattiva della storia, che dovevo essere quella forte perchè tecnicamente ero stata io a lasciarlo, così aggrappandomi a queste inutili scuse mi girai e finalmente lo vidi in tutto il suo splendore.
Aveva un paio di occhiali scuri, una semplice t-shirt gli metteva in risalto i muscoli che sembravano decisamente sviluppati dall'ultima volta che l'avevo visto. Un paio di Jeans stretti gli modellavano le gambe. Era semplicemente perfetto.
"C-ciao" dissi e mi avvicinai lentamente
"Ciao" accennò un sorriso leggero, luminoso, ma flebile, non uno di quei sorrisi a cui ero abituata. Forse semplicemente perchè non era più il "mio" sorriso.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap.9

Pov. Nina

Per tutta la strada non ruscii a pronunciare una sola parola, era come se la mia mente si fosse fermata nell'istante in cui avevo visto il servizio al telegiornale che parlava di Ian.

"Andrà tutto bene, vedrai" la voce di Paul era salda, ma conoscendolo bene potevo percepire la sua preoccupazione

Non risposi, perchè non sapevo se sarebbe veramente andato tutto bene.

Non appena arrivammo nel parcheggio dell'ospedale, scesi al volo senza nemmeno dare il tempo al mio amico di parcheggiare.

"Nina!" urlò

"Ci vediamo dentro" mi limitai a dire e corsi verso la porta d'entrata.

Come potevo prevedere, l'ingresso era accerchiato dai giornalisti che mi corsero subito incontro.

"Signorina Dobrev ha qualche dichiarazione da fare?"
"Nina pensi che Ian si salverà?"
"Era con lui al momento dell'incidente"
"Nina ma allora state ancora insieme?"

Abbassai lo sguardo in silenzio, cercando di farmi spazio fra la folla  e finalmente riuscii ad entrare.

Mi guardai intorno spaesata, nella speranza di vedere qualche volto familiare, ma non riuscii ad identificare nessuno della famiglia di Ian.

Fermai la prima infermiera che mi passò vicino per chiederle informazioni.

"Mi può dire come sta Ian, Ian Somerhalder" dissi in preda al panico "l'hanno ricoverato qui d'urgenza" aggiunsi

Lei guardò fra le sue cartelle poi posò il suo sguardo su di me

"Mi scusi lei è un familiare?" chiese

"No, io.."

"Lei è la sua fidanzata" la voce di Paul arrivò dietro le mie spalle "e io sono il fratello" aggiunse

Per un attimo mi venne da sorridere, poi però l'angoscia riprese il sopravvento.

L'infermera non chiese altro, forse perchè Paul era stato alquanto convincente, e ci accompagnò in un'altra ala dell'ospedale.

Da lontano riconobbi Edna che mi corse immediatamente incontro, buttandomi le braccia al collo.

"Oh Nina, Nina" pronunciò il mio nome fra le lacrime

La strinsi forte immaginando di abbracciare suo figlio.

"Lui dov'è?" chiesi singhiozzando

Lei abbasso lo sguardo e scosse la testa  e per un istante il mio cuore si fermò

"Edna lui dov'è?" questa volta urlai e tutti intorno a me si voltarono a guardarmi

"E' in sala operatoria, ha un grosso trauma cranico, le sue condizioni sono critiche" non riuscì a terminare la frase travolta dalle lacrime

Tutto intorno a me iniziò a ruotare vorticosamente, e se non fosse stato per le braccia di Paul che mi presero sarei caduta a terra.

"Smolder è forte, ok? Non andrà da nessuna parte, devi crederci Nina, come ci credo io"

Le sue parole mi suonavano lontane, quasi impercettibili, mi sentivo in un incubo, da cui non riuscivo a svegliarmi. Dentro di me speravo che prima o poi avrei aperto gli occhi, e avrei trovato accanto a me Ian che mi sorrideva, come solo lui sapeva fare.

Invece i miei occhi si chiusero.






"Tesoro come stai?

Le mani di Robyn, la sorella di Ian,  mi accarezzarono la testa.

Aprii gli occhi a fatica, poi mi guardai intorno e vidi lei e Paul seduti accanto al letto in cui ero distesa.

"Cos'è successo?" chiesi spaesata

"Hai perso conoscenza, ma sta tranquilla, è tutto ok" Robyn sorrise dolcemente, e in quel sorriso ritrovai quello di suo fratello

Mi tirai su di colpo.

"Lui è uscito dalla sala operatoria?" chiesi

"No, non ancora" mi rispose abbassando la testa

Sospirai profondamente, mentre gli altri restarono in silenzio.

"Nina ti devo dire una cosa" mi disse Robyn appoggiando la mano sulla mia

"Che cosa? Riguarda Ian?" domandai preoccupata

"Si riguarda lui, ma anche te"

"Ragazze io esco qua fuori" disse Paul intuendo che il discorso fosse privato

Restai in silenzio in attesa che Rob parlasse.

"Sai, ieri notte Ian è stato da me" disse "sai lui si è sempre confidato molto con me, molto più che con madre" sorrise emozionata

Rimasi in silenzio ad ascoltare ciò che aveva da dirmi.

"Non l'ho mai visto come ieri sera, era perso, in balia dei suoi pensieri, bloccato fra ciò che gli diceva il cuore, e ciò che invece gli consigliava di fare la testa"

Mi limitai ad annuire, perchè sapevo a cosa si riferiva.

"Abbiamo parlato tutta la notte, di te, di voi due, ma soprattutto di quanto ti ama"

I miei occhi si riempirono di lacrime.

"Sai, quest'estate l'hai ferito molto, o meglio hai deluso le sue aspettative" si fermò un attimo ad osservarmi, poi continuò.

"Lo sai meglio di me che la vostra non è una storia come le altre, la vostra è LA storia per eccellenza. Siete stati travolti da un amore che è quasi difficile da spiegare a parole. Un amore talmente grande che per la prima volta ha fatto venir voglia a Ian di fare dei progetti" sorrise "progetti grandi, progetti di un uomo adulto, che però non tenevano conto del parere della sua ragazza poco più che ventenne"

"Tu pensi che io abbia rifiutato la proposta di matrimonio di Ian perchè sono troppo piccola?" le chiesi guardandola fissa negli occhi

"Penso che il matrimonio faccia paura a tutti, e non perchè è un grosso impegno, non perchè si pronuncia la parola -per sempre-" indugiò per qualche istante "fa paura perchè è un salto nel vuoto" concluse

"Non è così Robyn" mi tirai su dal letto "c'è un motivo se non ho voluto sposare Ian, e pensavo che lui avrebbe capito, perchè ha vissuto la stessa situazione"

La sorella di Ian mi guardò perplessa, senza capire a cosa mi riferissi

"I miei genitori hanno divorziato quando ero piccola, purtroppo non piccola abbastanza da dimenticare. Ricordo tutto, ricordo le loro litigate, o le sere in cui mia madre mi metteva a letto presto perchè lei e papà dovevano parlare, e invece li sentivo gridare senza sosta" presi un respiro.
"Ogni santissimo giorno prendevo di nascosto l'album dei ricordi in camera di mia madre, e lo osservavo attentamente, sfogliavo ogni pagina, accarezzando ogni singola foto in cui comparivano i miei genitori" i miei occhi si riempirono di lacrime "Erano felici, i loro sorrisi trasmettevano l'amore puro, e più guardavo quelle foto e più non capivo" i miei pugni si strinsero nervosamente e Robyn mi prese una mano fra le sue

"Nina" sussurrò dispiaciuta

"Quando sono diventata più grande un giorno ho fatto una domanda a mia madre... -tu e papà vi siete mai amati?- in realtà sapevo la risposta, ma volevo sentirla da lei; volevo sapere cos'era successo, e perchè non avevo mai visto dal vivo quegli sguardi felici che mi regalavano le foto."

"Lei cosa ti ha risposto?" mi chiese

"Si mise a piangere, ma non disse nulla" sospirai "Poi l'anno scorso Ian venne a cena a casa di mia madre, avevamo trascorso una serata serena, poi lui andò via e io decisi di rimanere la a dormire. Prima di metterci a letto mia madre mi guardò e mi disse -Pensavo che un'amore come il vostro esistesse solo nei libri, e invece a quanto pare esiste anche nella realtà. Preservalo Nina, non buttare un bene così prezioso, curalo come il fiore più delicato, non fare l'errore che io e tuo padre abbiamo fatto-"

"Non penso che tua madre intendesse di non sposarvi"


"Lo so, sono io che l'ho interpretata così, e forse ho fatto bene. Io e Ian non avevamo problemi, e ora guarda, solo a parlare di matrimonio è successo un disastro"

"Non tutte le coppie di sfasciano, sbagli se pensi così, sbagli se non credi che il vostro amore sia più forte di tutto"

"Io... io ho solo paura" abbassai lo sguardo

"Di cosa? Di perderlo?" chiese lei

"Forse l'ho già perso" sussurrai

"Sai dov'era mio fratello quando l'auto l'ha investito? Lo sai dov'era Nina?" la voce di Robyn divenne più accesa

Scossi la testa.

"Era sotto casa tua, era venuto a dirti che non gli interessava più sposarsi, che non aveva senso vivere una vita senza di te, che fra sposare una donna qualsiasi e convivere con te, avrebbe scelto tutta la vita te, Nina"

Persi il respiro per qualche istante. Le parole di Robyn rimbombarono nella mia testa. Ian sotto casa mia. Ian investito da un auto pirata.

"Io..."

"Devi smetterla di avere paura tesoro, le cose brutte accadono, i matrimoni finiscono, e le macchine guidate da gente ubriaca investono le persone" sorrise amaramente "ma non per questo la gente non esce più di casa, non si sposa più, o peggio ancora smette di vivere. La vita è una roulette, tu quando pensi di iniziare a giocare la tua partita?"

Rimasi in silenzio a riflettere alle sue parole, come si faceva a diventare così saggi? Ma soprattutto come si riusciva a smettere di avere paura?


"Ragazze" Paul entrò dalla porta facendoci voltare verso di lui

"Ian è uscito dalla sala operatoria ma..." aggiunse

"Ma cosa? Dov'è?" scattammo in piedi entrambe

"La situazione è ancora critica. L'hanno messo in terapia intensiva, è troppo debole per affrontare un altro intervento adesso, il suo cuore potrebbe cedere"

Mi portai una mano alla bocca per bloccare l'urlo di dolore che voleva uscire dalla mia gola.

Corsi via dalla stanza cercando un dottore.

"Devo vederlo, lei me lo deve far vedere" urlai ad un medico

"Signorina, non.."

"No, lei non capisce, io devo parlare con lui"

"Ma è sedato, non può sentirla, la prego, si calmi" cercò di prendermi per un braccio ma io mi scansai

"Ho bisogno solo di un minuto, la prego, se dovesse succedergli qualcosa non potrei mai perdonarmelo" le lacrime iniziarono a scendere copiose

Il medico sospirò profondamente.

"UN minuto" disse

"Grazie, grazie" lo abbraccia senza pensarci un attimo

"Venga con me" aggiunse

Lo seguii in silenzio fino all'ultima stanza del corridoio.

"Entri, ma mi raccomando, non può stare molto"

Annuii e senza aggiungere altro entrai nella stanza.

Subito il cuore mi si fermò non appena vidi l'uomo della mia vita intubato e attaccato ai macchinari che lo aiutavano a respirare.

"Amore mio" sussurrai avvicinandomi al suo letto.

Gli sfiorai dolcemente il viso con le dita, e mi avvicinai delicatamente posandogli le labbra sulla fronte.

"Ho sbagliato tutto amore" dissi ricominciando a piangere

"Ho rifiutato di sposarti nella paura che il matrimonio ci facesse perdere, non rendendomi conto che ci sono altre mille cose che possono portarti via da me"

"Tu devi vivere" appoggiai la testa sul suo petto delicatamente cercando un po' del suo profumo

In quel momento il dottore bussò alla vetrata della stanza facendomi segno di uscire.

Accarezzai la guancia di Ian "La prossima volta che ti vedo, devi essere sveglio, hai capito Smolder?" dissi amaramente posandomi su di lui per dargli un ultimo bacio sulla fronte "Abbiamo un matrimonio da preparare"


Trascosi la notte in ospedale insieme a Paul e alla famiglia di Ian.
Le riprese di The vampire diaries erano state interrotte fino a data da destinarsi, ma quello era l'ultimo dei miei pensieri.

Dopo aver atteso inutilmente degli aggiornamenti sulle condizioni del mio uomo, alle prime ore dell'alba mi addormentai sfinita sulla spalla di Paul.

"Nina svegliati" mi sentii scuotere poco dopo

"Che è successo?" balzai subito in piedi

"Hanno riportato Ian in sala operatoria" mi informò Paul

"Bene" dissi poco convinta ma il mio amico rimase in silenzio

"Paul andrà tutto bene, ora lo so, ora ci credo" dissi stringendogli la mano

"Cosa te lo fa pensare?" chiese lui con lo sguardo basso

"Non perderò l'uomo della mia vita per colpa di una stupida macchina, se il destino voleva farmi capire qualcosa, beh c'è riuscito" poi rivolsi lo sguardo al cielo "Hai capito? Lo devi lasciare qua con me perchè ho imparato la lezione; sono piccola, ho ancora molte cose da imparare e so che è solo lui che può insegnarmi come essere una donna migliore" una lacrima mi rigò il volto e Paul strinse la mia mano più forte.

"Come si fa a non ascoltare un appello così" sorrise e io tornai ad appoggiare la testa sulla sua spalla.


Il tempo sembrava non passare mai, continuavo a guardare l'orologio che segnava i minuti trascorsi da quando Ian era entrato in sala operatoria. Quante ore erano passate? Una, forse due, ma nessuno usciva a darci notizie.

"E' una cosa buona, vuol dire che l'intervento sta andando bene" disse la madre di Ian cercando di essere positiva

In quel momento il dottore uscì dalla sala operatoria e si incamminò verso di noi.
Subiito tutti scattammo in piedi.

"Allora dottore, come sta?" chiese Robyn

Lui indugiò per qualche istante poi sorrise "L'intervento è andato bene, l'ematoma si è assorbito e non sembrano esserci danni cerebrali"

"O mio Dio" mi portai le mani al volto e iniziai a piangere lacrime di gioia.

"Ovviamente ora dobbiamo aspettare che si svegli" disse

"Si sveglierà" dissi e abbracciai Edna con tutta la forza che avevo.



Trascorse un'ora prima che un'infermiera venisse da noi per dirci che Ian aveva aperto gli occhi.
Nonostante la voglia di correre da lui fosse indescrivibile lasciai andare avanti la sua famiglia.

Sentii dal corridio le lacrime di gioia che provenivano dalla camera di Ian, e inevitabilmente ricominciai a piangere anch'io.

"Forza vai" mi disse Paul che era rimasto accanto a me.

"E' giusto che se lo godano un po' loro" sorrisi

"Se conosco bene il mio amico andesso vorrebbe vedere te" mi posò una mano sulla gamba e a quel punto mi alzai

"Vado?" lo guardai in cerca di conferme

"Ancora qua sei?"

Corsi verso la stanza di Ian e mi fermai sulla porta.

Mi soffermai a guardarlo da lontano, il viso provato, ma il sorriso luminoso che lo contraddistingueva, e gli occhi, i suoi occhi blu che potevano illuminare anche le stanze più buie.

Finalmente guardò verso la porta e i nostri sguardi si incastonarono. Sorrisi emozionata.

"Ciao" sussurrò

La sua famiglia si voltò verso di me, e dopo essersi lanciati uno sguardo complice si alzarono tutti insieme.

"Vi lasciamo un po' soli" disse Robyn passandomi accanto "Mi raccomando" sussurrò ancora

Mi avvicinai cautamente al suo letto e lui mi fece cenno di sedermi.

"Ci hai fatto prendere un bello spavento" dissi

"Lo so" sorrise

Abbassai lo sguardo, decisamente provata dalle emozioni di quella giornata.

Sentii la sua mano posarsi sotto il mio mento, per farmi alzare lo sguardo su di lui.
Subito il mio corpo fu percorso da un brivido.

I nostri occhi si unirono nuovamente in un istante che sembrò infinito.

"Ti amo" sussurrai

"Lo so" sorrise

"E non voglio passare nemmeno un altro giorno senza essere tua moglie" dissi tutto d'un fiato

Ian sbarrò gli occhi perplesso

"Non ho capito bene che hai detto"

"Che io, Nikolina Kostantinova Dobreva sarei onorata di diventare la signora Somerhalder" sorrisi tremendamente imbarazzata

Lui mi tirò verso di lui, facendo combaciare le nostre labbra, e io automaticamente chiusi gli occhi.

"Non ha più importanza" disse scostandosi leggermente

"Non lo faccio per te, lo faccio per me" dissi spiazzandolo

"Per te?" arricciò il naso

"Non voglio sposarti perchè ho avuto paura che morissi, o forse in parte si, ma soprattutto è perchè ho capito, e perchè una persona saggia mi ha detto che la gente non smette di vivere solo per paura di morire"

"E chi sarebbe questa persona saggia?" Ian mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio

"Non puoi sapere tutto" sorrisi e questa volta lo baciai io, dolcemente per paura di fargli male, ma con tutto l'amore che avevo per fargli capire che lui era ciò che volevo, ora e sempre.






Epilogo

Sei mesi dopo



"E con il potere conferitomi vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa"

Le mani di Ian mi spostarono il velo dal viso, e le sue labbra si impossessarono delle mie, sotto l'applauso dei presenti.

"Quanto me l'hai fatto penare questo bacio" disse

"Ma se passiamo le nostre giornate a baciarci" risi

"Intendevo quanto mi hai fatto desiderare le labbra della signora Somerhalder?!" mi fisso dritto negli occhi, con quello sguardo che aveva la capacità di spogliarmi l'anima.

"Ora tutte quelle paure sembrano così stupide" dissi

"Inutili? Guarda che il mio avvocato ha già preparato le carte del divorzio" rise

"Hey" gli diedi un leggero colpo sul braccio

"Ecco, sui motivi del divorzio scriverò -mia moglie mi picchia-"

"Ma la vuoi smettere" e iniziai a ridere di gusto

"Amore?" disse serio e io lo guardai preoccupata

"Si?"

"Ti amo" sussurrò

"Lo so".





Fine





Si lo so, non vi appettavate il finale in questo capitolo, ma nonostante questo spero di non aver deluso le vostre aspettative.
C'ho pensato molto, come vi ho detto la volta scorsa di tempo per scrivere ne ho poco, inoltre, lo devo ammettere, non ero più ispirata da questa storia, non dico che scrivevo per dovere, però non avevo più l'entusiasmo dell'inizio, e piuttosto che rovinare questa fanfiction facendola diventare inutile e noiosa ho preferito prendere la decisione di terminarla qua.

Vi ringrazio per l'affetto di questi mesi, siete state meravigliose, con i vostri commenti dolcissimi mi avete spronato a migliorarmi per regalarvi dei capitoli diciamo carini e, spero davvero che possa restarvi un bel ricordo di questa fanfiction.

Non so se i Nian torneranno mai insieme, ma so che voi, come me, ci spererete sempre e chissà, magari un giorno capiranno che un amore bello come il loro non può essere buttato via.

Io vi saluto, spero che tornerete a trovarmi nelle prossime storie che pubblicherò, sicuramente prima o poi mi rimetterò a scrivere qualcosa ^^

Grazie ancora
Key




  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: keytvd