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Autore: katiuz    28/03/2008    2 recensioni
L’uomo cominciò ad avanzare lentamente,valutando il modo più indolore per attraversare quello spesso manto pastoso,ma non aveva scelta,la sua unica alternativa era immergevisi. Rassegnato si avvicinò alle acque scure e cominciò ad attraversarle,ancora immerso nel silenzio surreale che lo circondava. Non sembrava vi fossero pericoli fin quando non senti una mano che lo afferrava dal piedi e tentava di trascinarlo giù. Coloro che in vita erano state le sue vittime adesso richiedevano la sua presenza all’inferno. Volevano portarlo giù e farlo soffrire nello stesso modo in cui lui aveva fatto soffrire loro.
Gridando si rese conto che di lì a poco sarebbe stato completamente sommerso dalla sabbia,le mani erano aumentate ed adesso lo tiravano giù dai vestiti, dalle braccia,dai capelli.
Era la fine.
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Per Sempre

-La notizia è ormai ufficiale capo- iniziò l’auror Smith attirando l’attenzione del Ministro della Magia –Si sposano-

Seduto sulla sua comoda poltrona da governante del mondo magico Harry Potter  batté un pugno sul tavolo,arrabbiato.

-Puoi andare- freddamente congedò il suo funzionario.

Rimasto solo con se stesso,furioso e triste allo stesso tempo, si rese conto che ormai aveva d’avvero perso la sua amata compagna. Ma era mai stata sua?

Accecato dalla gelosia la sua mente non faceva altro che partorire idee per distruggere la loro felicità, la loro nuova promessa di unione famigliare, idee per distruggere Lui.

Non poteva permettere che Hermione lo sposasse,Piton non l’avrebbe mai potuta fare felice come invece avrebbe fatto lui. Non poteva permettere che ella commettesse un errore del genere,doveva agire,e subito.

Prese il telefono e cominciò a comporre un numero.

-Pronto? Potrei parlare con Mr Boost?-

 

 

 

Qualche ora dopo un uomo dall’aspetto gradevole faceva il suo ingresso nell’ufficio del Ministro.

-Signor Potter..- ghignò Mr Boost facendo un inchino pomposo e sicuramente provocatorio –Cosa può fare uno come me per il Ministro della Magia?-

La sua figura si stagliava sulla porta,occupandone buona parte. Era alto, biondo e con gli occhi profondamente azzurri, simili a due preziosi zaffiri, ma che esprimevano emozioni totalmente differenti rispetti a quelli cristallini di Albus Silente. Le sue spalle erano larghe ed impostate e fondamentalmente l’uomo si mostrava austero e imponente.

Harry congedò il suo tono con un gesto stizzito della mano e lo invitò a sedersi nella poltrona di fronte alla sua scrivania. Incrocio le mani sul tavolo ed incatenò gli occhi a quelli del suo interlocutore.

-Sono sicuro che come ben sa lei si è guadagnato una notevole fama nel Mondo Magico ultimamente- iniziò Harry, e l’uomo fece un cenno con il capo,soddisfatto.

-Ed è il motivo per cui ho chiamato proprio lei. Vorrei richiederle diciamo un...servizio-

-Sono tutto orecchie- s’intromise l’uomo.

-Ho un vecchio conto aperto con un amico che ci terrei a pareggiare. Non voglio nulla di pericoloso e confusionario,un lavoro semplice e pulito. L’obiettivo è solo uno e pertanto non desidero che vengano coinvolte altre persone,per nessun motivo- annunciò Harry perentorio.

L’uomo si fece attento,vedendo il Ministro entrare nel nocciolo della questione.

-Obiettivo:uccidere- disse Mr Boost in tono retorico, ed Harry annuì.

-Ha qualche preferenza sul metodo,signor Potter?- chiese ancora l’uomo in tono pratico e avvicinandosi alla scrivania.

-L’unica cosa che richiedo è discrezione. Non deve per nessun motivo venire fuori il mio nome. Per il resto lascio la scelta a lei- aggiunse in tono annoiato.

Il carnefice si fregò le mani. Avrebbe escogitato un lavoro proprio degno della sua fama.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Finalmente ce l’hai fatta Hermione!- disse Draco,accarezzandole la guancia in un gesto d’affetto. La ragazza rispose con un sorriso radioso.

-Hai ragione,non riesco ancora a crederci!- la felicità sprizzava fuori da ogni poro del suo corpo come un energia che si irradiava per tutte le stanze in cui Hermione metteva piede.

Di sfondo al dialogo dei due giovani vi era Nicole,che ignara ed indifesa giocherellava con delle costruzioni, seduta su un tappeto, sotto il tavolo.

-Ehi zia Hermione,vuoi giocare un po’ con me?- s’introdusse la bimba.

La donna sorrise spontaneamente,ridacchiando alla nuova abitudine di Nicole di chiamarla “zia”. Tutto ciò la lusingava oltre misura e le faceva venire voglia di avere un bambino tutto per se. Sorrise a quel pensiero,accarezzandosi il ventre.

-Certo piccola!- e chinatasi per prendere posto accanto alla bambina iniziò a giocare con lei,prendendo il the insieme alle sue bambole.

Draco rimase a fissare quello strano quadretto familiare con un sorriso sulle labbra.

-Mi farebbe tanto piacere che un giorno Nicole avesse una madre...-annunciò pensieroso dopo che la bambina si fu addormentata. Hermione lo guardò negli occhi.

-Capisco benissimo questo tuo bisogno. Mi rendo conto che non dev’essere facile badare ad una bambina così piccola senza un aiuto femminile, ma Draco sai benissimo per ogni cosa io e Severus ci siamo- annunciò con voce sicura stringendo una mano tra le sue.

L’uomo si ritrovò ad annuire. Era grato ad Hermione per tutto ciò che ella faceva ogni giorno per Nicole. Quando non lavorava passava a prenderla all’asilo e spesso la portava in giro al parco mentre Draco sbrigava faccende di lavoro.
Era come una seconda madre per la piccola che si legava alla donna ogni giorno di più.

-Bè,sai cosa intendevo,appunto. Credo che le manchi molto una figura materna ed io sono ogni giorno più preoccupato- Hermione si accigliò a quelle parole.

-Nicole sta crescendo davvero in fretta. Cosa farò quando mi chiederà qualcosa come il ciclo mestruale? O quando dovremo parlare di sesso? – La donna scoppiò spontaneamente a ridere.

-Ma Draco! Ha solo 5 anni! Perché ci pensi già adesso?-

-Perché,perché..non lo so,Hermione! Ma vedendo ciò che è successo a te ed a Severus, il fatto che due anni sono passati in un batter d’occhio e voi siete stati lontani. Ho paura per la mia piccola,anche se non ve ne è motivo-

La donna si fece nuovamente seria,fissando il suo migliore amico negli occhi.

-Draco mi dispiace che questi pensieri occupino la tua mente. Ma come nel caso di me e Severus alla fine tutto è andato apposto. Non posso garantirti che con tua figlia sarà tutto rose e fiori perché non sarà così. Ma sono sicura che tu le darai tutto l’amore di cui sei capace e  quando sarà il momento troverai anche una donna degna di starti a fianco-

Draco rimase colpito da quelle parole e guardò negli occhi Hermione con un misto di tenerezza e gratitudine.

-Grazie. Sei un’amica- sussurrò commosso. Poi si riscosse.

-Ma adesso pensiamo a te!- iniziò Draco cambiando discorso - A che punto sei con i preparativi del matrimonio?- chiese curioso.

-Bè,devo dire che le cose si stanno muovendo molto velocemente- cominciò Hermione in tono pratico – Ho già contattato il fioraio e prenotato la Chiesa. Sai come sono fatta,vorrei qualcosa di semplice..-

-E so anche com’è fatto Severus!- aggiunse lui ghignando.

Hermione lo imitò. Sapeva benissimo che Severus non avrebbe mai preso parte ad un matrimonio sfarzoso. Per fortuna sotto questo punto di vista si somigliavano: erano entrambi persone riservate e decise a conservare la loro intimità familiare.

In quei giorni era come se uno spirito si fosse impossessato della donna. Ella non poteva fare a meno di sorridere per ogni situazione divertente le capitasse sotto gli occhi, ogni volta che le conversazioni attorno a lei riguardavano un argomento come la famiglia,i figli o Severus.

-E..per quanto riguarda Potter hai saputo qualcosa?- chiese ancora l’uomo,esitante.

Il sorriso della donna si incrinò per un secondo,per poi tornare radioso come prima.
-No..- sospirò Hermione –Ma sono sicura che sia già venuto a conoscenza della notizia. E’ incredibile come le notizie si diffondano velocemente quando vorresti che rimanessero segrete!- aggiunse in tono tra lo scocciato e il divertito. Draco annuì sorridendo.

-Ma ormai il danno è fatto- continuò lei –La mia decisione è stata presa e spero solo che Harry se ne faccia ben presto una ragione..-

-Lo spero anch’io..-commentò il biondo poco convinto.

 

 

 

 

 

 

Con uno sonoro sospiro Severus si lasciò cadere sulla poltrona del suo appartamento,stanco.

Sin dal suo ritorno a Londra, e la consequenziale presa di coscienza sul fatto che casa sua era stata occupata niente popò di meno che da Harry Potter, aveva preso in affitto un modesto appartamento in una delle strade più frequentate ed inquinate di Londra, molto vicino al Ministero della Magia.

Dopo averci abitato per quasi due settimane, e avere quindi portato lì quasi tutta la sua roba, si preparava ad un nuovo trasferimento. Circondato da alcuni scatoloni, contenenti tutt’alpiù libri, rimase qualche attimo a fissare le pareti della casa, pensieroso.

Finalmente, dopo più di due anni di attesa, avrebbe potuto stabilirsi nella casa che sin dal primo momento sarebbe dovuta essere la culla dell’amore tra lui ed Hermione.
Sorrise a quel pensiero e si smaterializzò insieme alla sua roba con un sonoro POP.

 

Hermione stava armeggiando ai fornelli, fasciata in vita da un grembiule a fiori bianchi, e si apprestava a servire la cena. Sapeva che Severus avrebbe fatto l’ ingresso definitivo nella sua vita di lì a poco e aveva deciso di preparare qualcosa di speciale.

La tavola era stata scrupolosamente apparecchiata, per l’occasione Hermione aveva tirato fuori una tovaglia che sua nonna le aveva dato in dono parecchio tempo prima, linda e candida.

Qualche secondo dopo aver lisciato per l’ultima volta la tovaglia con le mani sentì un leggero POP in salotto e si affrettò a raggiungere il suo uomo nell’altra stanza.

Sorrise vedendolo lisciarsi i vestiti per poi alzare lo sguardo ed incontrare i suoi occhi. La donna si avvicinò con passi leggeri e misurati fino a trovarsi perfettamente di fronte a Severus. Sospirò, assaporando una sensazione del tutto nuova, di libertà, di tranquillità. Finalmente non c’era più nessun peso che opprimeva sul suo petto.

Guardandolo fisso negli occhi, senza ancora proferir parola, si alzò sulla punta dei piedi fino a raggiungere l’altezza del volto di Severus per strofinare con dolcezza le proprie labbra contro le sue.

L’uomo sorrise contro le labbra della donna, poi le passò un braccio intorno alla vita e l’aiuto a stare sulla punta dei piedi mentre in silenzio approfondiva quel contatto che tanto aveva bramato, sfiorandole le labbra con la lingua e chiedendo il permesso di esplorare ancora una volta il suo antro bollente.

Rimasero a baciarsi per alcuni minuti, godendo della sensazione di libertà, sapendo che adesso loro potevano farlo. Semplicemente.

Dopo essersi staccati continuarono a guardarsi negli occhi,un po’ a corto di fiato. Alla fine Hermione prese per mano Severus e lo condusse nella sala da pranzo, ma non prima che egli ebbe fatto evanescere tutti gli scatoloni che ingombravano il salotto.

-Ho preparato qualcosa di speciale questa sera...-iniziò Hermione, ma non completò la frase poiché rimase piacevolmente stupita dal vaso di fiori che l’uomo teneva in mano.

-Per te- disse semplicemente porgendole il mazzo di gardenie.

-Ti sei ricordato,allora?- sussurrò lei, immergendo il viso nei fiori e assaporando il loro intenso profumo.

-Certo,come avrei potuto dimenticarmene?- disse retoricamente l’uomo – Ricordo benissimo il momento in cui mi dicesti che la gardenia era il tuo fiore preferito- e sorrise ripensando a quando Hermione, una sera, gli aveva raccontato della sua infanzia e che nel suo giardino crescevano piante e piante di gardenia tanto che la donna era cresciuta con questo profumo proprio sotto la sua finestra.

Hermione prese il vaso, ancora un po’ commossa, e lo posizionò al centro della tavola.

-Allora accomodati..-iniziò la donna un po’ in apprensione.
Si guardò intorno come se improvvisamente si fosse dimenticata ciò che doveva fare.

-Si,ecco- borbottò tra se, e poi si diresse in cucina. Tornò qualche attimo dopo con un grande piatto contenente un aragosta. La poggiò delicatamente sul tavolo e poi fece comparire velocemente le posate.

Poi prese posto accanto all’uomo.

-Spero sia di tuo gradimento- iniziò con un sorriso. Dopo qualche attimo di silenzio Severus si prese di coraggio ed uscì l’argomento “Matrimonio”.

-Allora..come vanno i preparativi?-

-Bene bene! Draco mi sta aiutando davvero molto e vedere la piccola Nicole che girovaga per casa è sempre un piacere- aggiunse con un risolino.

-Comunque è già quasi tutto a suo posto!- concluse rallegrata.

-Le tue doti organizzative mi hanno sempre colpito- annunciò Severus con tono adulatorio – Ma questa volta hai superato te stessa!- e le strizzò l’occhio come un adolescente.

Hermione rise,lusingata.

-C’è qualcuno che ci terresti ad invitare?-chiese con delicatezza Hermione.

L’uomo sembrò pensarci su qualche secondo.

-Ti ho raccontato di Josephine e del brutto modo in cui ci siamo lasciati, di cui ahimè adesso mi pento,ma sai come sono fatto..- e fece una pausa – Quando mi sono reso conto di ciò che mi era stato sottratto non ho più saputo controllare la rabbia-

La donna annuì,comprensiva.

-E vorresti quindi invitarla al matrimonio?-

-Sinceramente,non lo so. Le devo la mia vita,vorrei parlarle almeno,spiegarle qualcosa del mio passato- aggiunse pensieroso.

-Sono fiera di te- disse Hermione improvvisamente,dopo una pausa di silenzio. Severus la guardò un po’ stupito.

-Sei maturato tanto da quando eri ragazzo. Più ti sento parlare più mi rendo conto che ho avuto la fortuna di amare la persona giusta- concluse poggiando una mano sulla sua.

Severus si pulì elegantemente le labbra con un fazzoletto e poi si alzò dalla sedia per avvicinarsi ancora di più ad Hermione.

-Farò di tutto per renderti sempre orgogliosa di me- annunciò sicuro. Anch’ella si alzò dal tavolo e lo abbracciò con forza,stringendosi alle sue spalle e sentendo la stretta delle sue braccia attorno alla vita.

Entrambi chiusero gli occhi quasi simultaneamente,avvicinandosi sempre di più, unendo le loro labbra e rendendo il contatto tra i corpi più intimo.
Hermione lasciò vagare le sue mani tra i capelli dell’uomo,accarezzandoli in lungo ed in largo mentre Severus faceva lo stesso sulla sua schiena. Trasportati da quel bacio dolce ma allo stesso tempo dannatamente sensuale, si avviarono verso la camera da letto,senza mai abbandonare l’uno le labbra dell’altro.

Dopo averla poggiata con delicatezza sul materasso, l’uomo scese a baciare il collo della compagna,partendo dal lobo dell’orecchio fino l’attaccatura della camicia che molto lentamente cominciò a sbottonare.

Riscoprendo una dolcezza che mai aveva creduto di possedere prima di conoscere la sua donna, per ogni bottone depositava un tiepido e casto bacio sulla sua pelle mentre ella mugugnava,schiava di queste attenzioni.

Quando la camicia fu completamente slacciata ed inutile Severus gli e la sfilò con delicatezza e la lasciò cadere in terra mentre tornava a dedicarsi all’oggetto del suo desiderio. Salì ancora una volta per incontrare lo sguardo da cerbiatta della donna,nei cui occhi era insito forte il desiderio. La baciò sulle labbra,percorrendo i contorni con la sua lingua esperta.

-Severus…- sussurrò lei contro le labbra dell’uomo,gli occhi chiusi. Ancora una volta egli si stupì di quanto suonasse dolce il suo nome pronunciato da quella bocca carnosa.

-Dillo ancora…- mugugnò continuando a baciarla con trasporto.

-Severus…- ripeté ubbidiente Hermione,intrecciando le mani nelle sue.

L’uomo, guidato dalla carica che sentire il suo nome gli dava, finì di svestirla e rimase qualche secondo ad ammirare il suo corpo giovane e perfetto.

Depositò dei casti baci partendo dal collo fino al suo bocciolo,simbolo di femminilità,che adesso era bollente e desideroso di attenzioni. Hermione a stento tratteneva gemiti sommessi mentre si rendeva conto che il membro del suo compagno era pronto a farle raggiungere il piacere.

Era da molto tempo che i loro corpi non si sfioravano e spesso solo quando una cosa non è in nostro possesso ci rendiamo conto di quanto ci sia mancata. Hermione si era quasi dimenticata di come potesse suonare sensuale l’ansimo del suo compagno o quanto fossero esperte le sue mani, abituate a trattare con gentilezza ed amore gli ingredienti delle pozioni.

E Severus si era dimenticato il profumo della pelle della donna, non ricordava che il suo seno fosse così invitante e perfetto. Il ricongiungimento dei corpi fu una delle esperienze più gratificanti e profonde che i due avessero provato, simbolo della loro rinnovata unione.

Rimasero molti minuti fermi,Hermione poggiata sul petto dell’uomo, ansimante, la coperta tirata fino al petto, mentre la sensazione dell’orgasmo lentamente scivolava via.

- E’ stato…fantastico. No,divino- annuì la donna con convinzione,facendo ridere il suo compagno.

-Ma sono d’accordo- aggiunse lui,dopo aver smesso di ridere, prendendole il mento tra le dita e donandole un altro bacio.

Poi la donna si poggiò di nuovo contro il suo petto, la mano poggiata sul torace di Severus, gli occhi chiusi, in pace.

La notte trascorse così,velocemente. Due anime che per tanto tempo erano state separate adesso si erano ritrovate ed il loro legame era stato sancito da una promessa: Per Sempre.

 

***

Non ci credo nemmeno io che sto postando il ventesimo capitolo a così poca distanza dal diciannovesimo! Ma che volete farci,mi sentivo molto ispirata quindiii, ecco a voi e spero sia stato di vostro gradimento!
Domani mattina partirò per Oxford quindi ho pensato per l'appunto di lasciarvi questo capitolo e di sperare in tanti tanti commentini al mio ritorno!
Poi vorrei ringraziare coloro che hanno recensito al capitolo precendente (dedy94,piccy6 e protezione)
Infineeee, vi invito, se avete voglia di leggere qualcos'altro su Severus ed Hermione, a dare un occhiata alla mia one-shot "L'ira degli Dei"!
Spero di non metterci troppo tempo per postare il prossimo capitolo, grazie a tutti per l'attenzione ed alla prossima!

  
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