Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Mr Vale    30/03/2008    1 recensioni
In una città qualsiasi del mondo 6 ragazzi stanno per scoprire di possedere poteri unici, decine di nemici e difficoltà sbarreranno loro la strada, oltre i normali problemi della quotidianità, riusciranno i nostri eroi a dimostrarsi all'altezza del compito affidatogli? Si puo scoprire solo leggendo questa fic di avventura con un po' di vena dark e tanti colpi di scena!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una goccia….due gocce… si chiede come possa esserci acqua in luogo come quello, poi capisce, non è acqua, è il sudore di un altro essere nelle sue stesse condizioni, sudore dovuto a quel poco lurido liquido che viene dato loro per sopravvivere.

 i perché non si viene gettati in Deep Dark per morire, ma per soffrire. Deep Dark, così lo chiamano i dannati, è una specie di pozzo, situato in un qualche girone sperduto dell’inferno.

Uno di quei demoni gli si avvicina, lo prende per i lunghi capelli e gli alza la testa

- Come andiamo oggi? Gradisce la sistemazione, o preferiva una camera con vista sul mare?

Dice con la sua vocina stridula e soffocata per poi scoppiare in una fragorosa risata. Nella mano destra tiene una frusta, fa qualche passo indietro e dopo averlo fissato per qualche secondo, comincia a frustarlo marcando i già numerosi segni lasciati da quel arnese sul suo corpo.

Dopo mezz’ora arrivano altri due demoni, tolgono le catene al prigioniero e lo trascinano altrove. Una stanza vuota con al centro una sedia, il prigioniero viene fatto sedere, la sedia arde e punge, ma lui non si muove, non può muoversi. Tutto ciò solo per prepararlo alla giornata, altre e indicibili sono le vere torture a cui sono sottoposti gli ospiti del pozzo; reietti, esseri macchiatisi di colpe indicibili, o semplicemente perseguitati dalla giustizia extraterrena, un qualcosa da cui non vi è scampo alcuno, condannati a soffrire le pene infernali in eterno. Ma lui non è uno qualunque, ha deciso che per lui l’eterno finirà quel giorno.

Il solito demone si avvicina con la frusta in mano, ma già il primo colpo viene bloccato, la mano è ora libera benché si trascini dietro la catena; gli altri arti seguono a ruota. Il demone rimane bloccato dalla paura, i suoi occhi aperti al massimo delle sue capacità tremano, sa che per lui è giunta la fine, e che ora pagherà il prezzo delle sue torture. Vorrebbe fargli patire le stesse pene inferte a lui, ma non c’è tempo.

Con un rapido pugno gli sfonda il cranio e il cadavere cade a terra. Gli altri due demoni accorrono, ma vengono colpiti dalle catene prima di potersi avvicinare. Il fatto che gli siano rimaste attaccate alle braccia non è uno svantaggio, anzi, lui è un maestro con le catene, e quelle infernali sono particolarmente dure e resistenti.

La fuga da un posto come quello non è cosa facile, e lui è braccato stretto. La lunga permanenza in quei luoghi gli rende possibile muoversi con abbastanza facilità, e ad usare a sua vantaggio l’ambiente che lo circonda. Sfuggire alle guardie risulta meno complicato del previsto, ma la scalata è ben altra cosa.

Deep Dark è un pozzo profondo quanto l’inferno stesso, risalirlo significa affrontare una scalata verticale su una roccia dura come il metallo, con prese per niente salde, facendo pressione sui polpastrelli per non scivolare di sotto. Perde totalmente la cognizione del tempo nella risalita, cosa che già prima stentava; nessuno lo segue, nemmeno un pazzo scalerebbe quella roccia, lo aspettano al varco, ma lui lo sa, come sa della galleria nella parete, una stretta fenditura verso la superficie del pozzo, percorre un lungo tratto in orizzontale sbucando altrove, l’aiuto ideale per coloro che hanno deciso di fuggire per la via più dura.

Passano ore, o giorni, o forse anni, ma alla fine è fuori, le porte dell’inferno sono d’innanzi a lui, ma nessuno vi può uscire, gli stupidi diavoli sono facili da gabbare, ma il principe delle tenebre no, e stavolta è lui ad aspettarlo al varco. La sua voce è possente per le orecchie di un essere umano, ed è con un semplice gesto che la lunga e difficoltosa fuga…fallisce.

Deep Dark… così lo chiamano i dannati… il pozzo, il luogo più buio e profondo dell’inferno, nessuno vi può scappare. Le pene inflitte dopo la fuga raddoppiano per durezza, i prigionieri resistono aspettando la fine della pena, ma lì la pena non ha mai fine.

- Perché resisti?

Gli chiede un giorno il suo aguzzino

- Perché non cedi e prostrandoti al principe delle tenebre non chiedi umilmente pietà?

Forse per fede nel tuo Dio? Forse per stupidità? O per che altro?

Lui alza il capo, e fissandolo negli occhi, coi lunghi capelli che gli coprono in parte il viso, raccoglie tutte le sue forze e con voce possente gli risponde

- Io discendo dagli antichi guerrieri che tempo or sono cavalcavano sui gelidi prati nordici, i miei avi combattevano sino alla morte, e solo dopo aver dimostrato il loro valore, Odino li accoglieva nel Valhalla, ed io non sarò da meno, mai mi prostrerò davanti a essere alcuno se il mio cuore non me lo dirà, mai mi arrenderò e cederò a ciò che mi si impone, mai smetterò di combattere fino a quando la mia anima potrà urlare la parola vittoria al cielo!

L’aguzzino scoppia in una risata fragorosa e gli sputa in faccia, poi riprende con le pene quotidiane, da ciò è scandito il tempo lì nel pozzo.

È  così che il giorno stesso, durante una pausa fra una pena e l’altra, lo spirito dell’oscurità viene a fargli visita

- Sei stato bravo, ti sei dimostrato un guerriero valoroso, perciò ti donerò i miei poteri, affinché tu possa adempire al mio compito, che le tenebre nascondano le ombre del tuo cuore… Vincent.

È  così che viene pervaso dall’oscurità circostante, e dopo allora, nessuna punizione infertagli sarà stata più tanto dura per lui.

Capita un giorno una dama vestita di nero, col volto celato da un velo del medesimo colore, gli si avvicina. Alzando la mano lo accarezza quasi con dolcezza in viso e, dopo averlo guardato per un po’, fa un cenno alla guardia orinandogli di liberarlo.

Il prigioniero si risveglia poi in una grande vasca piena di acqua e Sali profumati. Dopo essersi dato una lavata indossa il grande asciugamano lasciato lì per lui. Esce dalla stanza e viene condotto da un servo presso una stanza nella quale è costretto a entrare. Un grande a letto a baldacchino si trova al centro di essa, lenzuola di seta rossa, e tende del medesimo colore. Seduta su di esso la dama lo attende ben poco coperta, si alza e si avvicina a lui, gli cinge il collo con le braccia e avvicina alle sue, le proprie labbra. Vincent scosta leggermente il viso, portando la sua bocca presso l’orecchio della donna, sussurrando alcune parole. Gli occhi della dama si spalancano dallo stupore e dal dolore. Una lama di energia demoniaca che parte dal medio e dall’indice del guerriero, le trapassano il petto. Lui fa qualche passo indietro e tolta la spada dal corpo della dama, con un rapido fendente le mozza la testa. Esce di fretta dalla stanza e percorre il lungo corridoio, tutto intorno a lui crolla e per non finire schiacciato si getta da una piccola finestra, finendo nel vuoto. Così cade per un tempo interminabile, attorno a lui solo le tenebre, talmente buie che nemmeno lui vi riesce a vedere oltre

- Sembra più questo…Deep Dark

Pensa fra se. Giunge così il fondo, un forte dolore lo pervade, ma dopo un po’ si rialza in piedi, una bambina pallida vestita di bianco lo fissa

 - Cos’è Deep Dark?

Gli chiede la bambina

- Deep Dark, così lo chiamano i dannati, è una specie di pozzo, situato in un qualche girone sperduto dell’inferno

Le risponde lui

- Ne sei sicuro? Allora è meglio che ci torni

Gli dice la candida creatura per poi svanire nelle tenebre.

Ancora lì, Deep Dark…l’aria è cambiata, è più pesante, volge gli occhi al cielo. All’improvviso sente una forte fitta allo stomaco, una freccia lo ha trapassato, guarda in avanti, una figura con un arco in mano e la corda già tesa con una freccia pronta a scoccare. Stavolta è facile per lui liberarsi dalle catene, spezza la freccia e se la toglie dal corpo. I due si avvicinano a passi lenti l’uno all’altro. La corda dell’arco è tesa e la freccia scocca. La spada di energia demoniaca si sprigiona dalle dita del guerriero e il dardo si infrange contro di essa. Gli occhi di Vincent si fanno rossi, con un balzo è addosso al suo avversario, ma quello è svelto e si scansa subendo così solo un lieve graffio sulla guancia destra. L’arciere getta a terra l’arco per estrarre una piccola spada e attaccare frontalmente il guerriero che con forza colpisce dapprima la spada nemica col la sua arma per poi sferrare un veloce colpo che l’avversario riesce a schivare ma cadendo all’indietro per mancanza di equilibrio e rimanendo quindi inerme di fronte alla spada demoniaca puntatagli alla gola.

- Chi sei tu?

Gli domanda Vincent

- Io sono Arsham, soldato scelto della guardia personale di Lucifero, tu piuttosto chi sei che riesci a liberarti facilmente delle catene infernali e usare poteri demoniaci pur essendo un semplice umano?

Dice l’arciere

- Io sono il guardiano dell’oscurità, sono l’ombra che si nasconde dietro ogni angolo scuro, sono il buio che si annida nella tua mente compagno della solitudine, sono l’incubo che disturba il tuo sonno la notte, sono l’ombra di ogni essere, e voi stolti siete la mia ombra!

Risponde il guerriero per porre poi fine all’esistenza del suo avversario. Volgendo poi gli occhi al cielo, invocando l’unico nome che per lui abbia un senso, chiama il suo Dio e una luce sembra discendere nel pozzo ricoprendolo. Deep Dark risplende per quei pochi secondi che fanno di un momento, un’eternità.

Quando apre gli occhi la sua stanza gli pare più buia di come lo sia mai stata, la luce del mattino comincia però ad entrare dalla finestra. La stanza oltre ad un letto e a un armadio presenta una scrivania con tanto di computer e una poltroncina; attaccati al muro alcuni poster di gruppi metal. In un angolo buio,vicino alla chitarra, un’ombra si muove e si avvicina al ragazzo.

- Ora comprendi?

Gli chiede

- Comprendo cosa?

Ribatte quello

- Cos’è Deep Dark

Risponde l’ombra

- Si… Deep Dark non è un pozzo situato da qualche parte nell’inferno… Deep Dark sono le tenebre dentro di me

Dice il ragazzo

- Non solo dentro di te, ma dentro ogni essere, ma tu ora le hai dominate, non ti sei arreso al dolore da esse provocate, hai capito che non si deve fuggire da esse, non hai ceduto alle tentazioni da esse offerte, hai affrontato e sconfitto il tuo nemico, e alla fine hai trovato una luce per illuminarle… il tuo viaggio è ancora lungo, ma il tuo allenamento si è concluso con successo, ora va e preparati, perché nuove sfide ti aspettano e dovrai essere pronto a superare molti ostacoli.

Detto ciò l’ombra svanisce lasciando Vincent solo coi suoi pensieri. Si alza e si avvicina alla finestra, il sole comincia a sorgere dopo una notte di pioggia, un uccellino vola libero nel cielo, un altro lo raggiunge e i due compiono varie capriole volando assieme attraverso l’aria fino a sparire dalla visuale. Il ragazzo chiude le tende ed esce dalla stanza per compiere la sua normale giornata, ma dentro di lui, nulla sarà più come prima.

 

´¯`°¤.¸.¤°´¯`°¤.¸.¤°´¯`´¯`°¤.¸.¤°´¯`°¤.¸.¤°´¯`´¯`°¤.¸.¤°´¯`°¤.¸.¤°´¯`´¯`°¤.¸.¤°´¯`°¤.¸.¤°´¯`

S_Nity: Grazie, quella associazione mi è venuta quasi naturale mentre la scrivevo, sono contento che ti sia piaciuta. Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento.

 

Wayfarer: Wow quanti complimenti, non penso di essere un eccellente scrittore, ma sicuramente sono migliorato dagli esordi, ciò che più aiuta a migliorarsi sono le critiche, quindi non esitate mai a farne.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Mr Vale