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Autore: Malandrina1234    02/10/2013    3 recensioni
Draco e Hermione sono felici: stanno per avere un figlio e non potrebbero chiedere di meglio dalla loro vita. Inaspettatamente Ron si fa vivo a casa Malfoy per non si sa quale motivo. Questo incontro porterà i due amanti a riflettere a farà nascere dubbi che potrebbero rovinare quel giovane amore.
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Dedico anche questo capitolo a theplatypus_
che mi aiuta ogni giorno a vivere tra i
babbani <3 Ciambella ti amo!!
Grazie perché mi dai ispirazione ogni giorno <3
 

-Non so cosa fare.
Un sussurro quasi del tutto impercettibile che tuttavia nascondeva troppe parole non dette.
Bastarono quella quattro semplici parole perché a Draco crollasse il mondo addosso.
Dubbi. Incertezze. Domande senza risposte aleggiavano nella cucina, luogo fino a pochi giorni prima accogliente e che sapeva di casa.
Quella stanza ora era solo la testimone di una crisi che avrebbe potuto avere conseguenze disastrose.
 
(Draco)
-Non so cosa fare.
 
Draco non riusciva a capire. Credeva che Hermione avrebbe scongiurato tutto e dimenticato quell'avvenimento. E invece aveva dei dubbi.
La guardò con uno sguardo carico di delusione e tristezza che celava tutto l’odio che avrebbe potuto rivolgere a Ron.
Lasciò la stanza e si diresse fuori. Non aveva una meta precisa, doveva solo prendere una boccata d’aria.
Sentiva il vento tiepido soffiargli sulla pelle scostando ai lati le poche lacrime che non era riuscito a trattenere.
Camminava a passo svelto come se volesse allontanarsi il più possibile da casa sua e da Hermione che era stata capace di  farlo soffrire sussurrando quelle parole tanto semplici quanto atroci.
Tutto quel mondo che lo aveva protetto da quando aveva rivisto Hermione era crollato sotto il peso di quella frase.
 
Come può avere dei dubbi? Le sono stata accanto in tutti questi anni senza dubitare mai di lei per un solo istante. Ho lasciato la mia famiglia per lei. La mia promessa sposa. La sicurezza di vivere una vita agiata solo grazie al mio cognome. Ho lasciato tutto, senza avere rimpianti, solo per stare con lei. Ho cominciato a lavorare come Guaritore e insieme abbiamo comprato la nostra casa.
Per così tanto tempo abbiamo riso insieme. Ci siamo scambiati baci carichi di dolcezza sicuri uno della presenza dell’altra. Abbiamo passato le notti vicini, a proteggerci. La nostra vita non era programmata e l’unica cosa certa eravamo noi. E adesso tutte quelle certezze che erano andate a crearsi sono crollate.
 
Si era ritrovato davanti all'ingresso del Paiolo Magico. Un bicchiere di whisky incendiario era la cosa di cui aveva più bisogno in quel momento.
Entrò. Appena varcata la soglia vide diversi volti conosciuti: Dean Thomas, Pansy Parkinson e Marc Neight, un collega del San Mungo.
Gli si avvicinò salutandolo in maniera quasi indifferente.
-Draco! Che bella sorpresa… che ci fai qui? Ti mischi alla plebe?- disse ridacchiando con un tono che non nascondeva i diversi bicchieri di idromele e burrobirra.
-Marc. Avevo bisogno di fare un giro e mi è venuta una certa sete.
-Hai lasciato la mogliettina a casa eh? Di solito la porti ovunque vai come se fosse un trofeo anche se in effetti anche io mi vanterei di avere quel bocconcino…
Draco lo fulminò con lo sguardo e gli diede giusto il tempo di scusarsi
-Va bene, va bene…- Marc doveva essersi spaventato molto perché sembrava aver riacquistato un po’ di buonsenso.
-Hai sentito di quel paziente dell’ultimo piano? Quello dei disturbi mentali di livello avanzato…
-No, non mi sono informato molto di cosa sta succedendo al San Mungo ultimamente.. Cosa è successo?
-È scappato!
-Scappato? Un paziente? E come mai?
-Beh, te l’ho detto: era dei disturbi avanzati. Quelli che ti vengono se fai troppi schiantesimi andati male: il tuo cervello va in tilt! Boom! Era un auror. Si spiega tutto. Aveva l’aria di uno che non ha avuto l’esistenza facile quello là. L’ho visitato un paio di volte e ci mancava poco che non mi assordava urlando incantesimi di livello base come “WINGARDIUM LEVIOSÀÀ!” e cose simili.. Era un pazzo.. Parlava spesso da solo. Te lo dico io: se non lo trovano subito potrebbe combinare qualche danno.
-Come hai detto che si chiama?
-Uh? Non l’ho detto… ehm mi pare qualcosa come Wellemby o Wulensly…o forse era..
-WEASLEY!
-Sì, sì proprio lui: Ron Weasley. Auror al Ministero della magia con Harry Po…
 Neanche il tempo di terminare la frase che Draco era corso fuori dal Pub.
Si era smaterializzato davanti casa sperando che fosse diventato solo paranoico.
Trovò la porta aperta.
Una traccia di sangue sul pavimento.
Hermione era sparita!
**
(Hermione)
-Non so cosa fare.
 
Gliel’aveva detto. Era la verità.
Era insicura e terribilmente confusa. Non sapeva cosa sperare.
Lui la guardò negli occhi con uno sguardo così carico di dolore che quasi perforò la sua anima.
Passarono due secondi e Draco corse fuori. Per andare chissà dove.
Hermione non riusciva a muoversi. Si sentiva paralizzata come se gli fosse stato iniettato un veleno letale dentro il corpo.
Erano i sensi di colpa nei confronti di Draco.
 
Perché ha avuto questa reazione? Perché non posso dire quello che penso?
Cosa sto facendo? Che diamine mi prende?
Perché l’ho detto? Come posso dire che non so cosa fare. Sembro una bambina che non sa prendere le decisioni da sola.
Come posso avere questi dubbi? Draco ha fatto così tanto per me. Io lo amo. Mi è stato vicino senza abbandonarmi mai.
Con lui mi sono sentita per la prima volta me stessa. Non dovevo fingere. Con lui veniva fuori la vera me.
Ha lasciato tutto perché mi ama. Ci siamo cullati nelle certezze per così tanto tempo… Ma non possiamo mandare tutto a puttane solo per delle incertezze.
Non possiamo e non lo faremo.
 
Bussarono alla porta. Deve essere Lui. È tornato finalmente. Pensò risollevata Hermione. Corse verso la porta e la aprì con un sorriso.
Ma vedere Ron le fece venire un brutto presentimento.
-R-Ron! Ciao.. ehm che ci fai qui? Non ti aspettavo..
-Lui è qui?- chiese con la voce roca.
-Lui? Intendi Draco? Ehm, è uscito a comprare qualcosa per cena. Vuoi unirti a noi?
-Vieni con me! Puoi scappare finalmente! Vieni via e abbandonalo: è un assassino. Non ti merita!- disse con una voce che fece raggelare Hermione.
-Ron! Cosa dici? Lui è mio marito! Io lo amo e tu non…- non riuscì a terminare la frase. Ron le spaccò la lampada appoggiata sul tavolo dell’ingresso, in testa.
Le schegge aprirono un profondo taglio sul collo da cui uscì molto sangue.
Ron stava urlando ancora contro quell’Hermione svenuta.
-NO! TU NON SAI QUELLO CHE DICI! TU SEI MIA! DISTRUGGERÒ TUTTO QUELLO CHE DRACO MALFOY HA CREATO E SARAI DI NUOVO MIA!

FINE CAPITOLO
**
Malandrina1234
Slave nargilli! Finito anche il terzo attesissimo capitolo della mia prima FF a capitoli *-*
Spero vi piaccia come i due precedenti per cui sto ricevendo molti apprezzamenti!! Ricordatevi di lasciarmi una recensioncina!! Spero di non bloccarmi ora e di cominciare a scrivere anche il capitolo successivo quanto prima.. con molti colpi di scena che ho già in mente *risata malvagia* Anyway... Dedico ovviamente anche questo capitolo alla mia ciambella theplatypus_ a cui è finalmente ritornata la vena artistica e infatti ha appena finito il primo capitolo di una FF secondo me stupenda!! Grazie ciambellina perché mi sostieni e mi aiuti ogni giorno a vivere in mezzo ai babbani <3

  Bye
Malandrina 1234


 
  
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