La notte era appena iniziata e io avevo solo una vaga idea su dove saremmo andate.

Solo donne, era stata questa l'unica condizione dell'entusiasta Lea.

Aveva spalancato la porta dello studio interrompendo la visita al pincher della sconcertata signora che mi stava davanti "non azzardarti a bidonarci anche questa volta!" aveva sibilato ignorando completamente le occhiatacce della proprietaria del mio paziente.

"sto lavorando,sparisci" risposi con un sorriso divertito e fortunatamente arrivò trafelata anche la segretaria.

Il caratteraccio di Lea concentrò tutta la sua furia sulla povera donna che in mezzo a "scusi dottoressa non sono riuscita a fermarla" e "lei non può stare qui" riuscì a trascinarla fuori regalandomi un pò di tregua.

"ha amiche suscettibili" mi fece notare con tono petulante la padrona del quadrupede

"no signora è solo un po' irruente, ma è in buona fede. Le da fastidio che non esca mai" dissi nel tentativo di difendere la disgraziata.

"una bella ragazza come lei? Non dovrebbe assolutamente stare sempre in casa! Deve svagarsi" l'enfasi di quelle raccomandazioni mi fece capire che aveva completamente perdonato Lea passando dalla sua parte e che io ero finita dalla padella alla brace.

"forse stasera non avrò scelta che dice?" e con una risata tornai a spiegarle la terapia distraendola dal perpetrare la crociata.

Faccio la veterinaria.

Forse questo non ve lo avevo detto vero?!

Beh, conoscete metodo più semplice per avere sangue a volontà senza giustificazioni particolari?

Io no, ma sono aperta a nuove idee.

Credevate fossi una incontenibile predatrice?

Voi leggete troppo.

Vi rigiro la domanda: se passate davanti ad una pasticceria (e chi preferisce il salato può cambiare con un panettiere) sfondate la vetrina per abbuffarvi?

Neppure io.

Risolto questo punto direi di riprendere da dove interrotto.

Il piccolo Max (il pincher) non fece in tempo ad uscire dalla saletta che venne quasi investito da Lea

"scusa! Non volevo veramente fare una scenata!" la sua volubilità umorale era qualcosa a cui non si doveva prestare molta attenzione se si voleva preservare la propria sanità mentale "è solo che è più di un mese che non esci!"

"Ok! Va bene Lea hai vinto! Stasera sarò dei vostri" stava già per continuare con la ramanzina quando si interruppe capendo le mie parole

"wow! E vai! Vedrai ci divertiremo un sacco! Ti passo a prendere alle ventidue" e schioccandomi un bacio sulla guancia sparì veloce come era arrivata.

Appoggiai la testa contro il vetro dell'auto mugolando rassegnata.

Presa per sfinimento.

Lea sapeva essere diabolica.

"non mettere il muso adesso! Non è proprio una discoteca, se vuoi puoi restare tranquilla al tavolo e anche se fosse non sarebbe sicuramente una tragedia!"

"si ma ci sarà gente! Tanta!" mugolai.

L'immagine del patibolo mi avrebbe creato molte meno ansie.

"credevi andassimo a trovare un eremita? Ovvio che ci sarà gente! Magari anche qualcuno di interessante!" mi coprii teatralmente il viso con una mano.

Lea spacca cuori era l'esatto opposto di tutto ciò che era la mia serata ideale "vedi solo di non esagerare! Stavolta non ti tiro fuori dai guai!" la minacciai lanciandole un'occhiataccia.

La sua risata non contribuì a rassicurarmi.

Arrivammo al locale poco dopo e parcheggiata la macchina vidi il resto del gruppo che ci attendeva davanti all'ingresso.