Epilogo
Non
doveva andare così.
Sembrava
facile, lo sembrava...
E
invece no.
È
solo per colpa mia che sei ferita...
Solo
colpa mia, sono così debole...
Sanguini.
Tanto.
Se
continua così... morirai...
No,
no, non puoi morire!
Non
mi lasciare da solo, ti prego...
Kaede!
Kaede, perché mi hai salvato?
Sarei
dovuto morire io, non tu!
Sono
stato io a distrarmi, era colpa mia!
E
invece ti sei messa in mezzo.
Come
sempre.
Ma
stavolta... Stavolta ti costerà la vita!
Cosa
sono queste? Lacrime?
Sto...
piangendo?
Non
avevo mai pianto...
Queste
lacrime bruciano, sono come fuoco.
Mi
fanno male, e sento un vuoto nel petto.
Ho
un groppo in gola, non riesco a smettere.
Non
lasciarmi... Sarò di nuovo solo!
Ma
soprattutto, TU sarai sola!
Non
è da sempre la tua paura, la solitudine?
Kaede,
ti prego! Non mollare!
Non
morire!
Ti
amo troppo per lasciarti andare!
Sì,
hai capito. Ti amo.
L'ho
detto, contenta?
Ora
però non puoi abbandonarmi!
Sei
la cosa più importante che possiedo, non
puoi!
Ti
stringo forte, ma ormai non respiri più.
Sento
i battiti del tuo cuore che si
affievoliscono e si spengono.
E
con esso anche il mio cuore muore.
Kuroro
si avvicina e ti prende.
Ormai
ho smesso di vivere anch'io.
Non
mi rendo nemmeno conto di quel che accade
attorno a me.
Fisso
il vuoto e cerco di calmare i singhiozzi.
Un
po' ci riesco, ma poco.
Non...
Non sorriderò mai più, lo sai?
Non
senza di te.
Mi
trasformerò in quell'essere cupo e gelido che
descrivevi.
Quello
per cui tu mi prendevi in giro.
Probabilmente,
smetterò di essere
"umano".
Senza
di te, io non vivo più!
Ed
è di nuovo settembre.
Per
la quarta volta.
Sono
passati già quattro anni.
Quattro
anni senza il tuo sorriso.
Senza
i tuoi scherzi e le tue prese in giro.
Senza
i tuoi abbracci e la tua voce.
Quattro
anni senza di te.
Non
puoi capire quanto mi manchi.
Nessuno
può.
Hai
lasciato un vuoto troppo, troppo profondo.
La
tentazione di raggiungerti è stata forte,
credimi.
Ma
non me lo avresti mai perdonato, mai.
Perché
tu hai gettato via la tua vita per
salvare la mia.
Perché
tu sei stata capace di sorridermi anche
morente.
Perché
tu continui a vivere nei miei ricordi,
nella mia memoria.
Perché
tu... sei tu.
Speciale.
Unica.
Detestavi
Settembre, ricordi?
Dicevi
"cadono le foglie, arriva la brutta
stagione..."
Dicevi
però che ti bastava esserci.
Bastava
esserci, ma mai da sola.
La
solitudine ti ha sempre terrorizzato.
Ed
ora, per colpa mia, sei sola.
Ho
fatto proprio un errore idiota.
Mi
sono distratto come uno stupido.
Avrei
davvero meritato la morte.
Ma
tu no! Tu dovevi vivere!
Non
sono più stato capace di sorridere.
Di
ridere.
Di
provare quell'emozione che ti scalda il
cuore.
Ho
sempre avuto freddo, in questi anni.
Di
belle donne ne ho viste tante, ma nessuna
valeva quanto te.
Nessuna
aveva i tuoi occhi.
Quegli
occhi che, solamente guardandoli, mi
facevano viaggiare.
Quegli
occhi che amavo.
Dovevi
vivere, odio quel Kuruta che ti ha
portato via da me.
E,
dopo quattro anni, gli occhi scarlatti sono
tornati.
Per
tormentarmi. Per vendicarsi.
Ubo
e Paku hanno perso la vita.
Ora
sono con te, credo.
Non
sei più sola, contenta?
Ma
io sì, mi manchi troppo.
Ti
amavo. Un amore di ragazzo.
Un
amore che è rimasto vivo nel tempo.
Ti
amo ancora, Kaede.
Sono
sola.
Terribilmente
sola.
Perché
sono sola?
È
orribile.
Non
conosco niente di più orribile della
solitudine.
È
il mio incubo da sempre, il restare sola.
Ma
è solo colpa mia se si è avverato.
Però
sono anche felice.
Sono
felice perché ho salvato una persona
importante.
Importante
per me.
Feitan.
Sarebbe
morto, se non mi fossi messa in mezzo.
Quindi,
sono morta?
È
questo quello che c'è dopo la morte? Il buio?
No...
Il mondo inizia a rischiararsi, prende
forma...
Quello
è il luogo dove abbiamo combattuto,
quelli sono...
I
miei compagni.
Kuroro
regge tra le braccia qualcuno.
Quella
sono io... È il mio corpo...
Ma
io sono qui!
Accanto
a lui, Machi e Paku sono tristi.
Dove
sei tu? Stai bene?
Ti
prego, dimmi che non sei ferito...
Eccoti.
No,
non fare così...
Non
piangere... Ti prego, non piangere...
Non
hai mai pianto!
Ero
io quella emotiva, tu eri quello serio e
freddo!
Non
piangere!
Non
piangere per me, non merito le tue lacrime!
Feitan,
non abbatterti...
Io
ci sono. Ti vedo. Sono con te.
Tu
però non puoi vedermi né sentirmi...
Tu
sei sempre stato quello forte, io quella che
andava consolata.
Non
il contrario!
Ehi,
Kuroro, diglielo!
Digli
che non deve fare così, digli che deve
smetterla!
Digli
che non può! Non può!
Feitan,
non ho dato la mia vita per niente!
L'ho
data affinché tu continuassi a vivere!
Affinché
tu andassi avanti!
Quindi,
non abbandonarti!
Non
lasciarti andare alla disperazione!
Non
cadere, resta in piedi...
Feitan...
Tu non sei debole...
Dopo
la morte sono diventata uno Spirito.
Avrei
potuto vagare per il mondo, ma non l'ho
fatto.
Io
sono sempre stata con te, come quando ero in
vita.
Ho
visto, ho capito, ho sofferto.
Ma
non posso parlarti, abbracciarti, consolarti.
E
sto morendo una seconda volta, nell'Anima.
Non
sono l'unico Spirito, ce ne sono tanti in
giro.
Ma
non parlano mai con me, quindi è come essere
soli.
Il
mio incubo: la solitudine.
Il
primo a raggiungermi è stato Ubo.
Mi
ha abbracciata come faceva un tempo, ridendo.
Poi
ha digrignato i denti e mi ha raccontato del
Bastardo.
Io
gli ho chiesto di te.
Anche
se posso vederti, non posso sentire le tue
parole.
Solo
le tue emozioni.
Mi
ha detto che sei sempre triste, sempre cupo.
Mi
ha detto che non sorridi più.
Mi
ha detto che sei davvero diventato di
ghiaccio.
Poi
è arrivata Paku.
Anche
lei mi ha abbracciata, commossa.
Mi
ha raccontato delle ultime cose.
Mi
dispiace tantissimo, credimi.
Kuroro
non meritava questo, e nemmeno voi.
Mi
ha detto che chi ha preso il mio posto non ne
era degno.
Non
era abbastanza "all'altezza" di
sostituirmi.
Il
numero 4 è un numero travagliato, a quanto
pare.
Paku
ha detto che mi ami ancora, con tutto te
stesso.
Ho
pianto, sentendo quelle parole.
Questo
me l'avresti rimproverato di sicuro.
Ma
del resto, anche tu hai versato delle
lacrime, una volta.
Una
sola volta, e per colpa mia.
Perdonami.
Davvero
ancora mi ami?
Io
non ho mai smesso, credimi.
Come
potrei, del resto?
Se
non avessi creduto in quell'amore non avrei
dato la mia vita.
Feitan,
vivi senza rimpianti, te ne prego.
Quando
ci rivedremo, spero tra moltissimo anni,
vedremo.
Vedremo
se quel legame si è mantenuto vivo e
saldo.
Vedremo
cosa accadrà.
Feitan,
vivi la tua vita, non rovinartela a
causa mia.
Ormai
appartengo al passato, non al futuro.
Ancora
non l'hai accettato, vero?
Feitan...
Anche tu mi manchi, ma spero di non
rivederti presto.
Vivi
a lungo, vivi.
Quanto
ho aspettato per questo momento?
Quanti
anni?
Ed
adesso eccoti qui, davanti a me.
Sei
identico a com'eri allora, del resto qui
siamo come vogliamo.
Ancora
sei confuso, non capisci.
Non
ti lascio il tempo di riprenderti.
Ti
salto addosso e mi aggrappo al tuo collo.
Non
sono capace di trattenermi.
Scoppio
a piangere come una bambina.
Affondo
il viso nel tuo petto, come facevo
quando avevo gli incubi e mi svegliavo di soprassalto, e tu eri
lì a calmarmi.
Mi
stringi forte, come se ancora non ci
credessi.
Neanche
io ci credo ancora, lo ammetto.
Però
non è un sogno, sei reale.
Ti
guardo in volto e vedo che anche tu piangi.
Di
nuovo per colpa mia...
Potrai
mai perdonarmi?
Rispondi
al mio sguardo e capisco che l'hai già
fatto.
Grazie,
Feitan...
Mi
sono mancati i tuoi occhi d'oro.
Mi
è mancato il tuo sorriso incerto e
dolcissimo.
Mi
è mancato il prenderti in giro e il litigare
con te.
Mi
sei mancato tu.
Mi
abbracci e mi baci, dolcemente.
Mi
mancavano anche i tuoi baci, sì.
Mi
mancava tutto di te.
Ora
sono felice, davvero felice.
Giurerei
che per te è lo stesso.
Perdonami,
ti prego...
Non
avrei mai voluto lasciarti...
Dici
che non è importante, non più.
Vorrei
non interrompere mai questo abbraccio...
Ma
prima o poi dobbiamo allontanarci.
Sorridi
anche a Paku e Ubo, che ci osservano da
poco lontano.
Ormai
loro sono qui da tanti anni...
Nel
tempo ci hanno raggiunto altri della Genei.
Sono
tutti qui, ora.
Non
ti sembra un controsenso?
Io
che ero sempre l'ultima, sono stata la prima.
Ti
amo, Feitan, ti amerò per sempre.
Anche
tu? Sì.
Lo
capisco dai tuoi occhi, di nuovo sorridenti.
Quanto
tempo era che non provavi un po' di
felicità?
Da
quel maledetto giorno, vero?
Non
preoccuparti: abbiamo l'eternità per essere
felici.
Insieme.
"La
Morte
si
sconta
vivendo"
Ungaretti
E
siamo arrivati alla fine.
"Finalmente!" direte voi, dopo tutto quello che ho fatto passare a voi
poveri lettori e a loro poveri personaggi.
Scrivere quest'epilogo è stata una vera e propria
sofferenza, sapete?
Be', devo dire che però non mi sono pentita nemmeno per un
attimo di aver pubblicato questa storia. Di aver fatto morire Kaede
sì, mi sono pentita in ogni santissimo momento, ma tutto era
iniziato proprio dalla sua morte e non potevo cambiare il
finale.
Grazie a tutti quelli che sono arrivati fin qui! (Ah, per chi se lo
stesse chiedendo, in questo e nel capitolo precendente non ci sono
immagini perché voglio che siate proprio voi, voi che
leggete, ad immaginare ogni singola cosa. E poi anche perché
non esiste un'immagine che sia "alla'altezza", e non sapendo disegnare
non potevo farne una da me.)
Sono felice di concludere la storia proprio il giorno del mio
compleanno, e se avete voglia di farmi un piccolo regalo vi chiedo di
lasciare una recensione, anche solo per mandarmi a quel paese.
Ah giusto...
Dopo mesi di sensi di colpa, mi è venuta una mezza idea per
un seguito. Ma volevo sapere cosa ne pensavate, dato che ho
chiesto a due mie amiche e una mi ha detto "è un'idea
fantastica", mentre l'altra "no, meglio lasciare tutto
com'è".
Quindi... Fatemi sapere, ok?
Keyla