Kakashi non fece niente per fermarla.

Mentre, per l'ultima volta, accarezzava i kanji sulla lapide marmorea.

Nessuna lacrima si rovesciò dalle iridi castane, contenenti un represso rammarico.

Una muta supplica.

Quella di non lasciarla andare.

“ Rin...fermati. Il passato non può più essere cambiato. Nessuno di noi, può farlo. Rimani qui, a Konoha. A casa tua. Rimani...con me” .

La Kunoichi rimase apparentemente inflessibile a quelle parole.

Si alzò, dando una veloce spolverata alle vesti.

“ Me lo chiedi per te, o per qualcos'altro?”.

“ Cosa intendi dire?”.

“ Tieni veramente alla mia presenza, o pensi che in qualche modo, essa, possa guarire i tuoi errori?”.

“ Pensi che il mio sia solo un capriccio?”.

Rin lo scrutò attentamente. “ Non lo è?”.

Kakashi, in due falcate, l'afferrò per le spalle, scuotendola bruscamente. “ Perchè non capisci? Pensi che mi ha fatto piacere, per tutti questi anni, non vederti?”.

“ Non hai mantenuto la tua promessa” mormorò gelida, fissando un punto cieco alle spalle del ninja.

Era il culmine. La goccia che fece traboccare il vaso.

La lasciò andare, con un sospiro, contenendo a stento la rabbia e il dolore.

Si lasciò cadere a terra, pesantemente.

Incominciò a piovere.

“ Rin...perdonami”.

La Kunoichi si abbassò alla sua altezza, afferrandogli il viso con entrambe le mani.

" Noi siamo vetro, Kakashi. Noi rimaniamo trasparenti e immutabili nello scorrere del tempo. Adesso mi vedi, sono qui. Ma gli anni passeranno e io morirò prima o poi. Dovrai fartene una ragione. Però mi vedrai ancora, come rimarrò impressa nei tuoi ricordi. Se adesso o tra qualche anno, quando ritornerò".

Gliel'aveva detto con una trasparenza disarmante.

Non apparteneva a lei, tutta quella reale crudeltà.

Quella voce, consapevole del destino.

Quella donna, che si era arresa davanti a lui.

Kakashi le prese le mani.

“ La vita ci ha distrutti. Niente tornerà come prima” affermò Rin, asciutta mentre l'uomo aveva abbassato la testa“ abbiamo perso tutto. Ci siamo persi, Kakashi” .

La voce incrinata, lo mise in allerta.

Quando alzò la testa, la pioggia sul viso di lei si mischiava alle sue lacrime.

“ Ora capisci che non ha senso che io rimanga qui?”.

“ Rin...aspetta”.

La donna gli accarezzò la testa, dolcemente.

Un sorriso le illuminava il volto.

“ Addio, amore della mia vita”.

Kakashi sbarrò l'iride scura.

Lei si dissolse in mille scaglie di vetro.

Fu un amaro lieto fine.