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Autore: StayWeird    08/10/2013    0 recensioni
Mare Smithers, una quattordicenne italiana, ama cantare e ama i suoi idoli, i One Direction. Con l'arrivo dei ragazzi, la sua vita cambierà completamente. Lei e Maya, la sua migliore amica avranno ciò che non si sarebbere mai aspettate.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Let the happiness come, chapter two. *Ore 4:30* Non riesco a dormire, sono troppo emozionata. Ho comprato i biglietti per il concerto dei miei idoli e fra qualche ora sarò nella loro città. So per avere un attacco di panico (?). Okay, Mare, stai.. calma. Ora chiudo le luci e cerco di dormire. *Ore 10:30* Ero già nell’aereo che stava per decollare e vicino a me era seduta Sky, ascoltavo la mia canzone preferita, si chiamava Roar di Katy Perry. Dal finestrino vedevo che stavamo decollando e ogni secondo diventavo più emozionata. Sarei andata a Londra, il posto che amavo di più sulla faccia della Terra, e anche al concerto dei ragazzi. Era troppo. Per quel biglietto avevo risparmiato per nove mesi, nove mesi passati a sentirmi dire dai pochi “amici” che avevo “Che sfigata, di sabato non esci!” perché non potevo permettermelo. Finalmente sarò davanti alle uniche persone che non mi hanno mai chiamata grassa, brutta e sfigata. E quando sarò sotto quel palco, urlerò un grazie, perché voglio che loro sappiano di avermi salvato la vita. Eccomi qui, all’aereoporto di Londra. Erano le 14:30. Certo che questo posto non lo credevo così affollato, c’erano un mare di ragazze, non sapevo cosa stava succedendo, mi ero persa qualcosa? Ad un certo punto una folla mi correva contro e io, senza rendermene conto, ero a terra. Mi svegliò un ragazzo biondo, non lo riuscivo a vedere bene a causa della botta che presi, ma notavo quegli occhi azzurri, che mi erano molto familiari. -Hey, stai bene?- mi disse cercando di farmi alzare. -Si, grazie.. ma..- finalmente riuscì a vederlo bene e si, era proprio uno dei One Direction. Ma cosa ci faceva lì e perché mi aveva soccorso?- Tu sei.. oddio, adesso ho anche i miraggi o sei Niall Horan?- dissi. -No, sono io!- mi disse sorridendo. Mi spiegò che la folla mi aveva travolto e che lui mi aveva soccorso. -Grazie, intendo, per esserti fermato..- dissi un po’ timidamente. -Di nulla, poi se non ho capito male sei una directioner! E io per le mie directioners farei tutto.- disse sorridendo. Poteva illuminare un itera città con quel sorriso. -Senti.. se non ti secca, potresti farmi un autografo? Mi chiamo Mare.- dissi speranzosa. -Certo!- prese il CD che gli porgevo e me lo fece. Lo ringraziai e subito dopo me ne andai. Raccontai tutto a Sky e beh, mi beccai un bell’urlo nelle orecchie. ______________________________________________________________________________________ Ci facemmo accompagnare all’albergo da un taxi e andammo subito in camera nostra. Sistemai di fretta le mie valigie e vidi cosa potevo indossare per il concerto, alla fine, optai per un pantaloncino di jeans con dei disegni aztechi arancioni e azzurri, una maglia bianca e un cardigan lungo vaniglia. Controllai le notifiche di Twitter e chiamai mia madre per dirle che ero ancora viva. Lei e mio padre avevano così paura di lasciarmi andare da sola.. Per tutta la vita ho vissuto all’ombra di mia sorella, che anche essendo più piccola di me, riusciva sempre ad ingraziarsi i miei genitori. Non voglio più pensarci, dai. Cosa posso fare per aspettare che arrivino le sette? -MARE! Il concerto inizia alle sette, cominciamo ad andare! Avanti, su, preparati!- mi disse Sky con aria da sergente militare. Feci come disse, mi vesti e tolsi il mio telefono dal caricatore, e io e Sky andammo all’Arena O2, dove si teneva il concerto. In un batter d’occhio eravamo li fuori e c’erano centinaia di ragazze. Mi sentivo in famiglia. Eravamo uguali, c’erano quelle che c’erano già state e quelle per cui è la prima volta e non vedono l’ora di raccontarlo. Quelle ad un passo dal piangere. Quelle che non avevano il biglietto. Quelle con tutti i gadget del gruppo. Quelle con le maglie che si erano fatte da sole. Quelle che ripetevano che era incredibile essere lì. Quelle troppo basse per arrivare al palco. Quelle alte due metri che ti si piazzavano davanti a mo’ di Tour Effeil. Ma, in cuore mio, so’ che amo ognuna di loro. C’erano due ragazze, con cui facemmo amicizia, si chiamavano Clary e Amanda. Amanda aveva i capelli nero corvino e gli occhi neri/castani mentre Clary i capelli biondo cenere e gli occhi verde bottiglia. Amanda non aveva il biglietto, così la facemmo nascondere in mezzo a noi e non fu’ nemmeno difficile perché non era molto alta. Eravamo dentro, eravamo abbastanza vicine e si vedeva bene, ma non volevo vedere un palco vuoto. Volevo che i ragazzi lo riempissero con la loro musica, che facessero entrare la loro voce nell’anima di tutte le ragazze presenti qui stasera. E alla fine, ecco che arrivarono. Ognuno di loro era in piedi su un cubo colorato: Louis era su quello verde, Zayn su quello rosa, Liam su quello bianco, Harry su quello giallo e Niall su quello arancione. Cominciarono a cantare, la prima canzone fu’ “I Wish” seguita da “Summer Love” e “Na Na Na”, insomma, cantarono tutti i loro splendidi pezzi ma cantarono per ultima la mia preferita, Last Frist Kiss. Credo sia per il fatto che ci eravamo già visti, ma Niall continuava a guardarmi. Lo presi come uno scherzo e non gli diedi tanto peso. Il concerto era finito e i ragazzi se ne erano andati. Mi avevano portata per due ore in paradiso e ora, se ne vanno, lanciandomi in quello schifo di realtà. ____________________________________________________________________________________ Io e le altre aspettammo che l’Arena di sfollò per andarcene e mentre feci per avviarmi mi venne vicino un signore. Dal suo aspetto sembrava una guardia del corpo, aveva una grande e folta barba nera e un cappello blu. Mi diede un foglietto con scritte quattro righe e poi se ne andò. -Oddio, cos’è appena successo?Avanti, leggi cosa c’è scritto!- disse Clary. C’era scritto: “Hey, probabilmente non ti ricordi, ma ci siamo già incontrati. Mi piacerebbe rivederti, quindi se ti và vieni nel backstage. Non preoccuparti, le guardie sanno tutto e hanno detto che ti lasceranno passare, ho detto che sei mia cugina. Ti aspetto! Xx Nialler” ovviamente, mi tocco raccontare di nuovo del nostro “scontro” in aereoporto. -Okay, questo è strano, molto strano. Ma..- disse Sky -Mare, dovresti andare! E se è davvero lui?- suggerì Amanda. -Ragazze, se vado venite con me! Da sola ho paura, quindi venite anche voi se vado io. Okay? Okay.- Alla fine decidemmo di andare… Si erano fatte le nove e il buio era calato sui palazzi di Londra, io e le ragazze ci eravamo avviate per il backstage e ci trovammo presto di fronte ad una porta con scritto “SOLO DIPENDENTI.” -Okay, sono pronta a scommettere che quello è il backstage.- dissi aggrottando le ciglia. -Entriamo!- urlò Clary. Entrammo ed era tutto nero, c’erano scale, fili per i computer e tende ovunque. La guardia che prima mi aveva dato il bigliettino, mi accompagnò nel camerino di Niall e disse alle ragazze di aspettare in una sala. Okay, spazio me (?): Ecco il secondo capitolo. È la mia seconda FF, quindi non sono proprio molto brava, quindi per favore abbiate pietà, lol. Ah e.. vi volevo chiedere se per favore potreste recensire sotto, grazie Spero vi piaccia il capitolo, alla prossima! <3
  
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