Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xniallereyesx    08/10/2013    3 recensioni
Il loro amore è così forte che non si ferma alla maledizione. Quella maledizione li può separare, ma non può diminuire il sentimento che provano, anzi, lo fortifica. Perchè finchè lui lotterà per averla, lei apparirà, sempre.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 2 - LUI


 
«Luce, voi vi appartenete, e io non posso interferire» sussurrò Cam all'orecchio di Luce. Ma dov'erano? Dietro di lui si estendevano scaffali pieni di libri, ma sembrava non interessare a lui, piuttosto si divertiva a giocare con i capelli di Lucinda.
«Lasciala stare Cam, lei è mia»




«Sveglia bell'addormentataaa» Luce aprì i suoi occhi blu, e guardò fuori dalla finestra: era ancora scuro, anzi, lì era sempre scuro. Anne era davanti la sua camera, impaziente, mentre lei era ancora in pigiama. Aprì il suo guardaroba e prese dei leggins neri e una maglietta larga con scritto 'Angel' e due ali all'inizio e alla fine della parola.
«A-Arrivo Anne!» urlò dall'altra parte della porta Luce, che intanto si stava vestendo. Dopo prese la matita che Clary le aveva regalato come ricordo, e se ne mise un po' sotto gli occhi. Sistemò con le mani i suoi capelli, tutto questo guardando il suo riflesso nella finestra. Non c'erano specchi, e il bagno si trovava fuori dalla sua stanza, e questo era una cosa negativa per Luce.
«Eccomi!» Lucinda prese uno zaino, ci infilò dentro un astuccio e un quaderno, e poi aprì la porta.
«Lucinda finalmente!» un sussulto si fece spazio nella bocca Luce: appena aperta la porta, Anne la abbracciò, così tanto forte che la stava strozzando. 
«Vieni, ti faccio vedere il mio posto preferito, la biblioteca!» Prese la mano di Luce e, con un sorriso, corse verso le scale.
Lei, Lucinda, era una ragazza chiusa, pessimista, e molto timida. Al contrario, Anne, era socievole, forse troppo per Luce. 'Gli opposti si attraggono', sapeva che poteva fidarsi di lei, e aveva la sensazione che sarebbero diventate grandi amiche.
«Anne, puoi chiamarmi Luce» sussurrò Luce affannata, visto che stavano correndo velocemente verso la biblioteca.
«E tu puoi chiamarmi... Cam!» Anne si fermò troppo velocemente e Luce andò a sbattere contro la sua schiena, provocandosi una botta sul naso.
«Oh, ciao Anne! E ciao Luce...inda. Lucinda» un sorriso mozzafiato si fece spazio tra le labbra di Cam, e Luce ne rimase sconvolta, e si sentì a suo agio «State andando in biblioteca, vero? Come al solito Anne! Ci vediamo in classe» Solo ora Lucinda notò chi c'era difianco a Cam: la ragazza perfetta.
«Oh Luce, stai calma, Cam è single!» Luce squadrò male Anne, e con un 'va avanti' chiese più informazioni su quella ragazza «Si chiama Gabbe, è decisamente troppo bella, fa abbassare l'autostima a tutte! Ma, a lei piace un certo Grigori, che è un figo assurdo. Biondo, abbastanza alto, occhi azzurri, insomma il tipico principe» 'o angelo' pensò fra sè e sè Luce. «Di solito Daniel è in biblioteca, forse siamo così fortunate da trovarlo. E se lo troviamo, LO PRENOTO. LUI E' MIO E NON DEVE PIACERE A TE OKAY? Okay.» Anne sorrise, e con un cenno fece a Luce di proseguire.

La biblioteca era grande, e gli scaffali arrivavano fino al soffito, ovviamente erano tutti pieni di libri. Anne prese la mano di Luce e la strinse forte.
«O no, eccolo lì, Luce eccolo li!» sussurrò Anne, per poi nascondere entrambe dietro uno scaffale «Daniel Niall Grigori, anche chiamato solo Niall. E' irlandese, è nato a Mullingar il 13 settembre 1995 e ha un solo fratello. Non si sa chi sia, ma se è un figo assurdo, anche lui è mio. E' qui da circa cinque anni, ovvero da quando ha tredici anni. Lui ora ne ha diciotto, io ne ho sedici, quindi sono solo due anni di differenza, il che si può fare.» Luce lasciò la mano di Anne, sconvolta da tutto quello che sapeva.
«Ma come...?» disse Luce perplessa, e francamente era leggermente spaventata da Anne.
«Crediti a me, bella. Allora, facciamo così, tu vai da Daniel SonoUnFigo Grigori, e ti presenti, e dai una bella parola su di me. Avanti, ti prego.» implorò Anne, inginocchiandosi davanti a Luce, che roteò gli occhi.
«Okay Anne, ma dopo mi dici più cose su, come si chiama? Gabbe? La bionda perfetta, in poche parole, e anche su Cam» Luce allungò la mano verso Anne «Affare fatto?» 
«Affare fatto» disse Anne, che dopo aver sputato sulla sua mano, cercò di avvicinarsi a quella di Luce, che si ritirò subito indietro, schifata.
«Okay okay, mi basta la parola» affermò Luce, e dopo di che, andò verso questo Daniel.

Come poteva iniziare la conversazione? 'Hei, ciao Daniel, sono una nuova e...' no, troppo informale. Forse con 'Buongiorno signor Daniel, come sta?' no, troppo formale. Mentre pensava, Luce si era addentrata tra gli scaffali, perdendo il senso dell'orientamento. Una strana sensazione si fece spazio fra di se. Guardò a destra e a sinista: c'erano solo libri. Alzò un attimo lo sguardo, e... una nube nera passò sopra di lei. Luce si appoggiò allo scaffale, stava per svenire. L'ombra si abbassava sempre di più, puntava a lei, così Luce incominciò a correre tra i vari corridoi. L'ombra si divise, formando altre ombre, sempre sopra la testa di Luce. Perchè la inseguivano? Cosa volevano? D'un tratto si dimenticò di tutto, voleva soltanto che queste ombre se ne andassero. Correva più che poteva, quando ad un tratto andò a sbattere contro qualcosa. Guardò verso le ombre: se ne stavano andando, stavano scappando da lei. Si fece spazio in lei la felicità, mischiata al dolore che le aveva procurato quello scontro, ma con che cosa? Si girò e tutto quello che provò fu un brivido.

Degli occhi azzurri erano puntati sui suoi, erano terrorizzati, sconvolti, tristi, malinconici. Gli occhi di Luce si spostarono poi un po' più su: i capelli erano biondi, le ricordavano il miele, con delle ciocche di castano chiaro. Erano disordinati nella loro perfezione, e Luce moriva dalla voglia di toccarli. Poi un sussurro, mischiato ad un 'Amore' fece abbassare lo sguardo di Luce. Quelle labbra erano perfette, rosse, e Lucinda voleva riempirle di baci, di amore, di attenzioni. Eppure aveva sentito che da quelle labbra era uscita la parola 'amore', ne era certa, e le suonava così bella. La sua voce era così perfetta. Luce non capiva più niente, ma si sentiva al sicuro, si sentiva al posto giusto nel moment giusto. Sentiva anche un calore bruciante sopra la sua mano, guardò in basso: sopra la sua ce n'era un'altra, più grande, morbida e calda.
«Tutto apposto?» sussurrò il ragazzo, e gli occhi di luce tornarono a guardare quelli del ragazzo. E per un secondo, lei penso che anche a lui fu passato da un piccolo brivido.
«S-Si, forse.» Luce si sentì così stupida a dire quelle parole, niente andava bene. Era li, in quella scuola, per eliminarsi dei suoi problemi, e invece? Era perseguitata dalle ombre e cotta di lui. Si sentiva innamorata, anche se non lo conosceva.
«Daniel! Ecco il tuo libro» dietro il ragazzo apparve una donna, probabilmente addetta alla biblioteca, con in mano un grosso libro vecchio.
«Oh grazie Miss Sophia» il  ragazzo si alzò, e aiutò anche Luce ad alzarsi «Sei nuova vero? Non ti ho mai visto prima d'ora» Luce notò una sorta di amarezza nella sua voce, come se tutto quello che aveva detto era una bugia, come se si conoscevano da sempre «Piacere, Daniel Niall Grigori, ma tutti mi chiamano Daniel» Daniel porse la mano a Luce, e anche lei contraccambiò
«Piacere Lucinda Price, ma tutti mi chiamano...» 
«Luce!» Lucinda si girò, era Anne, ed era decisamente preoccupata «Dove ti eri cacciata? Ti avevo detto di cercare D... Ehi D-Daniel! Come va? Va tutto bene? Io sto bene dai la vita va avanti e...» Anne si fermò, e Luce si sentì male. Si era innamorata (se si poteva dire 'innamorarsi') del ragazzo che ad Anne piaceva.
«Comunque, bella la tua maglietta» sussurrò Daniel a Luce, in modo che solo loro due potessero sentire quelle parole «'Angelo', tu ci credi?» chiese Daniel evidentemente nervoso, portandosi una mano sui capelli. Istintivamente Luce fermò la sua mano, forse perchè amava quando qualcuno (o lui) faceva così, o forse perchp voleva toccarglieli lei.
«S-Scusa, non so che mi è preso, i-io...» qualcuno afferrò il polso di Luce, e con un 'Ora dobbiamo andare, ciao Daniel!' la portò via da lui. Ora si sentiva vuota, sola.
«Ringraziami, ti ho evitato una brutta figura» disse Anne dopo essere uscite dalla biblioteca «Vieni, andiamo in classe, ieri erano usciti i tabelloni e noi siamo nella stessa aula» Luce seguì Anne, pensando ancora a quel ragazzo, Daniel, che le rubò il cuore.



«...Daniel» sussurrò Miss Sophia al ragazzo
 «No ti prego, non dire niente, sto già soffrendo senza che tu mi dica quanta sofferenza dovrò passare... ancora» Daniel si inginocchiò per terra
«Non piangere Daniel, vedrai che ci sarà una fine a tutto questo» affermò lei, portando una mano sulla spalla sinistra di Daniel
«La mia fine è lei, Miss Sophia, mi sta uccidendo» disse tutto d'un fiato il ragazzo, con le lacrime agli occhi




 
Ciao bellezze!
Come promesso, ecco il secondo capitolo! Grazie per le tre recensioni fatte nello scorso, capitolo c:
Per avere il prossimo capitolo, invece, vorrei arrivare a QUATTRO recensioni (su questo capitolo).
Grazie mille, e recensite c:
Sara x
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xniallereyesx