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Autore: _SaraFrog_    10/10/2013    0 recensioni
Jessica è la ragazza più popolare della sua scuola. Ha tutto quello che una ragazza può volere: amici, un ragazzo che le sta sempre vicino e una migliore amica fantastica, insomma una vita perfetta. Purtroppo non sarà sempre così, la sua vita cambierà dopo un incidente e l'arrivo nella sua vita di un ragazzo, Niall, che le travolgerà l'esistenza. Spero che vi piaccia, buona lettura!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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APITOLO DUE: pensavo resistesse di più… "Ti devo dire una cosa importante, una cosa che cambierà per sempre la tua vita" dissi a Matt. "O almeno la mia..." continuai. "Qualsiasi cosa cambierà la vita a te ricordati che la cambierà a me" disse lui preoccupato. "Beh... non so da dove cominciare..." dissi io respirando a fatica per l'ansia. "Comincia dall' inizio..." cercai di riordinare le idee che mi affollavano nella testa... e cominciai a parlare. Dissi che non ce la potevo fare più, che avevo bisogno di cambiare, che ero stanca di tutto... "Quindi, Matt, io ti chiedo, vuoi aiutarmi?" "Aiutarti a fare cosa?" "A accertarmi per quello che sono diventata..." dissi io con un sospiro "La ragazza che tutte vorrebbero essere?" chiese lui sorridendo "No, la ragazza che ha sempre gli occhi della gente addosso!" risposi io un po' scocciata "Si, voglio aiutarti!" disse lui con un sorriso. Il suo cellulare suonò. "Pronto?" disse lui mettendo il vivavoce "Dove cazzo sei? Dovevi essere a casa per le dieci!!" la voce di sua mamma rimbombò per tutta la mia stanza "Oddio che ora sono?" chiese lui preoccupato "Le undici e mezza, coglione!!" gli urlò contro la madre "Oddio, scusa mamma, arrivo subito!!" disse lui interrompendo la telefonata. "CAZZO" mi disse urlando. Guardandolo mi accorsi che tremava. "Dio, che hai? Tua madre non ti picchia mica!!" dissi io per sdrammatizzare un po' la situazione "Ma mio padre si, e anche forte!" rispose lui buttando le sue cose a caso dentro il sua zaino "Porca puttana, perché non me lo hai mai detto?" gli urlai contro io terrorizzata "Sapevo che ti saresti preoccupata!!" rispose lui correndo giù per le scale. "Ciao principessa, ci vediamo domani!" urlò lui ormai fuori "Eh no, stronzo, ora mi aspetti!" dissi io e corsi giù per le scale. Uscii di corsa per raggiungerlo. Appena mi vide arrivare mi urlò contro "Cogliona, che stai facendo?" "Ti accompagno a casa, e aspetto fuori. Se tuo padre ti picchia mi urli e chiamo la polizia, se va tutto bene mi mandi un messaggio." dissi io decisa. "Bah, come vuoi, ma sappi che sono perfettamente in grado di sopportare le botte di mio padre" disse lui guardando per terra, ma nella sua voce c'era qualcosa che mi fece intuire che era felice. "Oh, lo so, mister muscolo!" dissi io ridendo. Iniziammo a correre fino alla fermata dell’ autobus. Tra casa sua e casa mia c'erano venti chilometri di autobus dieci da fare a piedi. Salimmo sull’ autobus e ci sedettimo vicini. Lui mise la musica e iniziammo a cantare come due coglioni. La gente ci guardava malissimo e noi ridevamo come due matti. Alla sua fermata corremmo giù e poi corremmo per dieci chilometri mano nella mano. Arrivati a casa sua gli diedi un bacio sulle labbra e lui corse su. Lo sentii urlare "Mamma sono a casa!! Papà c'è?" una voce maschile rispose "Certo brutto coglione irresponsabile di merda che non sei altro!!" un colpo. "JESSICA AIUTO!" mi urlò Matt dalla finestra. "Ah, bene ti sei portato dietro la ragazza! Avrà anche lei la sua dose di botte" ridacchio. Tentai di tirare fuori il cellulare dalla borsa ma non riuscivo a trovarlo. Sentii dei passi scendere le scale. "CAZZO JESSICA SCAPPA!!" urlò Matt "Sto venendo a prenderti..." disse l'uomo e aprì la porta di casa. Trovai il cellulare e cercai di fare il numero della polizia. "VATTENE JESS!" urlò Matt precipitandosi giù per le scale cercando di fermare suo padre. "NO, IO NON TI LASCIO" urlai io convinta rimettendo il cellulare nella borsa. Ero decisa, anche perché non riuscivo a fare il numero. Non volevo abbandonarlo, avrei resistito, d’altronde nella mia vita non avevo fatto altro che lottare, lottare per diventare popolare, lottare per essere considerata a casa mia... mentre ero immersa in questi pensieri l'uomo mi tirò un pugno in faccia facendomi un grosso tagli con l'anello che indossava. Poi mi tirò un pugno in testa e caddi a terra. Prima di svenire sentii l'uomo dire "Hum, pensavo che avrebbe resistito di più...". improvvisamente ripresi i sensi. "Pensavo avrebbe resistito di più... eccoti i dieci euro!" quella voce... non ci potevo credere, l'incubo della mia infanzia, colui che mi aveva perseguitato dal primo giorno di prima elementare: William! Qualcuno mi prese la mano e i aiutò ad alzarmi. Aprii gli occhi. La mano era quella di Hope. Mi accorsi di essere nel campo da calcio della scuola elementare. Come ero finita lì? Ma non ebbi il tempo di pensarci perché venni investita di insulti. Mi guardai intorno e con orrore mi accorsi che intorno a me si erano radunati tutti i miei compagni di classe delle elementari. "E' un sogno, Jessica, è solo uno stupido sogno, tutto questo non esiste più, sei grande, no, non esiste" pensai per farmi forza... improvvisamente nella mia testa comparvero i momenti della mia vita... il giorno in cui avevo deciso di lottare... eh si, la mia vita non era stata sempre così... ecco, il primo giorno di prima elementare. La paura del mattino, la paura della scuola, quella paura la persi subito, ero la migliore della classe... all'intervallo, però, un'altra paura mi assalì, la paura delle persone, la paura dei miei compagni di classe. Mi trovavo seduta in angolo a leggere quando un bambino biondo mi si era avvicinato e aveva iniziato a prendermi di mira. William. Da quel giorno fui "quella diversa", "la sfigata, "la secchiona" della mia classe... forse può non sembrare molto, ma a quei tempi conoscevo solo persone come William... la prima e la seconda elementare furono gli anni peggiori della mia vita, passati tra le lacrime e le bugie dette per rimanere a casa... e poi mi tornò in mente quel giorno, il primo giorno della terza elementare. "Questa è Hope, si è appena trasferita e sarà la vostra nuova compagna di classe. Hope siediti accanto a Jessica." dopotutto il banco accanto al mio era l'unico libero. Hope era molto espansiva e io non capivo. Non capivo come mai volesse stare con me, quella diversa. Perché era così che io mi consideravo, quella diversa, destinata a essere sempre sola. Hope mi aiutò a superare quella fase e diventammo migliori amiche, inseparabili. "Jess, è vero, tu sei diversa, e a me tu piaci per quello che sei..." mi disse lei un giorno, esattamente il 23 novembre del 2008. Quel giorno è stato il giorno in cui ho iniziato a lottare, lottare per piacere alla gente. Ho iniziato a lottare cercando di piacere per quello che ero, ma mia accorsi che non cambiava niente. Io non mi arrendo mai, così cambiai strategia, e piano piano cambiai me stessa. In quarta elementare conobbi un ragazzo, Daniel, e io, lui e Hope diventammo migliori amici, inseparabili. Loro mi aiutarono, mi "salvarono". iniziai a avere sempre più amici, e entro la fine della quarta elementare ero una delle ragazze più popolari della classe. Ricordare quello che successe dopo mi fece piangere... all'inizio della quinta iniziai a essere quello che sono adesso e Daniel se ne accorse. Un giorno mi disse "Jess tu mi piacevi, non solo come amica, avrei voluto che tu fossi la mia fidanzata..." fece una pausa e io ne approfittai "Anche tu mi piaci..." arrossii "No, Jess, no. Sei cambiata, la ragazza che ho conosciuto io, La ragazza che mi piaceva non esiste più. Quello che vedo ora è solo una ragazza montata che non pensa altro che al successo..." lui era stato bocciato in quarta, aveva un anno in più di me... con quella frase rimasi di stucco e non riuscii a piangere per lui, ora invece le lacrime scendono calde. "Daniel, io" risposi come riuscivo per lo shock "No, tu niente. Non sei più mia amica." e così finì una delle amicizie più importanti della mia vita. Vivevo queste scene come un'estranea, mi vedevo camminare, parlare e piangere davanti a miei occhi. Mi dimenticai di Daniel e passai alla mia solita vita di adesso, la vita che mi piaceva fare... e poi venne il giorno in cui lo rividi per strada, era seduto alla fermata dell'autobus... era passato un anno e mezzo, ma tutti i ricordi, i momenti, le cavolate, gli errori, e le giornate passate insieme mi tornarono a mente. Poi guardai meglio e vidi che accanto a lui c'era una ragazza che gli teneva la mano, una ragazza che non seguiva le mode, senza cellulare in mano, una ragazza diversa. Mi accorsi che la conoscevo, si chiamava Sophie e era una ragazza che alla mia scuola era considerata "sfigata e senza amici". Sentii una stretta al cuore a rivedere quella scena... mi resi conto che non l'avevo mai dimenticato, mai, neppure ora che la mia vita era molto bella. La me stessa che vedevo alzare le spalle e andarsene se ne sarebbe pentita. "NOOO, NON FARLO, TORNA DA LUI!!" urlai nella speranza che la me stessa del mio sogno mi sentisse, ma lei continuò a camminare nella sua direzione. Sentii come se fossi al suo posto, sentii il mio nome sussurrato ma lei non si girò, lei continuò a camminare... avrei dato tutto pur di essere al suo posto e correre indietro, da lui, ma non ci riuscii. Allora incominciai a piangere, piansi le lacrime che non avevo mai pianto, piansi guardando la ragazza del mio sogno scappare dai ricordi... "Jess, sveglia!" aprii gli occhi. Mi trovavo in un ospedale con accanto Hope e Matt. "Finalmente si sei svegliata! Ti eri messa pure a piangere nel sonno!" rise Matt... "Grazie per avermi svegliata!" sorrisi, ero riuscita liberami dell'incubo. "EHIIIII" sentii qualcuno urlare sulla porta della stanza. Tutti i miei amici entrarono nella stanza. Guardai la porta nell'attesa di lui, Daniel, magari veniva... invece dalla porta entrò qualcun altro... MY CORNER: scusate se non ho ancora messo il codice HTML, ma sto aspettando che una mia amica mi spieghi bene, perché sinceramente non ho capito molto... intanto vi lascio un capitolo lungo! preparatevi, perché molti capitoli saranno così... ah, ricordatevi di William, ritornerà!! _Sara_ PS: mi lasciate qualche recensione? perfavore!!
  
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