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Autore: sexy no jutsu    05/04/2008    9 recensioni
La sexy no jutsu© production è lieta di presentarvi la fanfiction che è già leggenda ancor prima di uscire: ISTERIA - psicosi della mente malata di Draco e della sua ossessione per il Bambino Sopravvisuto (per ora) -
La famiglia Malfoy era una famiglia aristocratica, dal nobile lignaggio, una delle più antiche famiglie di Maghi e Streghe Purosangue. Una casata importante, che aveva dato natali ad alcune fra le menti più brillanti di tutta la storia magica.
E ora la casata era in mano a quel tenero, biondo, frugoletto di appena due anni, coccolato dai genitori, terrore di tutti gli elfi domestici, incubo di tutte le tate più famose (compresa Mary Poppins) si... lui era... l'Erede di Lucius e Narcissa Malfoy!
Genere: Romantico, Parodia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Serpeverde | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 -
SHOPPING, RIVELAZIONI E... MAI, MAI, MAI...!


Una tra le attività preferite di ogni Malfoy che si rispetti era: lo shopping!
Ovvero mille e uno modi per far finire in bancarotta mamma e papà.

Era con occhi lucidi di commozione che Narcissa aveva accettato la richiesta del figlio di recarsi da solo per la prima volta a fare compere in occasione del primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Com'era cresciuto il loro bambino.
Ormai era un ometto, si era portato dietro uno stuolo di servitori e aveva inaugurato la sua prima Gringottgoldcardexpress.VIP Si, era proprio cresciuto.

Ed era con trepidazione che i due genitori avevano atteso il suo ritorno sperando di vederlo tornare contento e carico carico di libri, pentoloni, uniformi... ah la scuola che nostalgia!

Fu quindi con grande delusione che accolsero il loro "orgoglio" entrare sbattendo la porta, senza neanche lasciarsela aprire dal servitore! e andare a sedersi con la grazia propria di ogni Malfoy sul sofà.

"Ma caro, che ti è accaduto? Non ti sei divertito?"
E subito Lucius l'aveva rimproverata:
"Ecco! Lo sapevo io! Te l'avevo detto che non era una buona idea mandarlo da solo proprio in tempo di saldi!" così preoccupato si era rivolto al figlio "Ti sei ritrovato in mezzo al volgo non è vero?! Oh povero figlio mio! Domani papà ti porta al poligono di tiro al babbano per sollevarti il morale!"

Narcissa si era seduta accanto al figlio stringendogli lievemente la spalla in segno di appoggio e comprensione materna, ma Draco restava ostinatamente in silenzio, il che non era da lui.
La donna sfoderò quindi la sua carta migliore:
"Tesoro vuoi venire a fare shopping con mamma e papà?"

Niente scuoteva Draco dal suo broncio ostinato e dal suo stato di insolito mutismo, solo un sollevarsi leggero del sopracciglio lasciò inteder che aveva sentito benissimo. I due decisero quindi di insistere:
"Qualcuno ha infangato il tuo onore figlio mio?" esordì papà Malfoy preparandosi già a contattare le autorità competenti (leggasi anche come: killers professionisti, nda)

"Oh insomma! Non c'è bisogno di fare tutto questo chiasso... solo..." disse il ragazzino.

"Solo???" ripeterono in coro i due genitori, pendendo dalle sue nobili labbra.

"Sono rimasto un po'... è stato come... ho l'impressione..."

"COSA TESORO?!? COSA?!!?" dissero i coniugi in un tono leggermente più acuto, perchè ricordiamolo: i Malfoy non urlano mai.

Draco parve pensarci su un altro po' torcendosi le manine e arricciando un po' il nasino:
"Credo... credo di aver conosciuto..."

"CHI!?!?!?!?!??!?!"

"... un plebeo."

L'aria si congelò nel soggiorno: Narcissa abbracciò il figlio mentre Lucius socchiudeva stancamente le palpebre cercando di ricordare dove avesse messo le sue "pilloline magiche".

"Tesoro è ovvio che non è colpa tua!" cominciò Narcissa "ormai sono ovunque!!! Dimmi caro: dove l'hai incontrato? Cosa ti ha detto? cosa ti ha FATTO!? Dillo alla mamma e... papà se ne occuperà!"

Lucius annuiva intanto con cipiglio severo, ingoiando una dozzina di sedativi, e dopo ciò assunse un'aria ancora più sicura di sè tanto che fece quasi un mezzo sorriso.

Draco parve pensarci un po' su, ancora tra le braccia della madre, mutando diverse volte espressione del volto (da pensierosa, ad arrabbiata, a goliardica ed infine trionfale e corredata con tanto di GhignettoMalfoy© ) poi disse:
"No vabbè... non c'è bisogno... voglio provarci io, da solo!"
Narcissa si volse al marito con occhi sbirrluccicosi ed espressione sognante:
"Il nostro Draco... è diventato un uomo!"

Ed il padre disse subito, in fare pratico:
"Ti do i contatti...? Gente fidata eh! Fanno di quei lavoretti puliti!"

"Ma no padre... non serve... verrà ad Hogwarts, ci penserò io... solo che..."

"Solo che.. COSA?!" Fece Narcissa scostandolo leggermente per guardarlo bene negli occhi in cui trovò una strana luce - che stranamente la fece rabbrividire - le era... come dire... familiare... dove l'aveva già vista.

Si guardò intorno spaesata, soffermando lo sguardo - chissà perchè- sul marito, mentre Draco continuò a parlare:
"Solo che... non era tanto male..."

Cadde un silenzio di tomba.
"In che senso?!" sbottò Lucius, appoggiandosi al muro, quasi a sorreggersi.

"Eh... come dire... non puzzava così tanto. I suoi vestiti facevano pietà... ok... e poi aveva dei fondi di bottiglia al posto degli occhiali, ma quando se li è tolti per un attimo..."

Lucius cominciò ad avere un senso d'apprensione, certo si aspettava che prima o poi, anche per Draco giungesse il giorno della sua prima cotta e avrebbe anche potuto passar sopra al fatto che si trattasse di un plebeo... di un ragazzo plebeo... a chi non è capitato, in fondo... però... eppure sentiva come un peso sullo stomaco, una sensazione di pericolo e catastrofe imminente percepiti solo un'altra volta nella propria vita... alla vigilia della scomparsa del Signore Oscuro... quando un certo, malefico, morituro neonato aveva ben pensato di entrare nella vita di tutti, e nella sua... dannazione!

"Che begli occhi che aveva... così verdi... un verde Serpeverde sai papà?"

Un rantolo di sofferenza giunse dal padre a quell'affermazione, seguito da un gemito solidale della madre che prese parola... in fondo le donne hanno più tatto in queste situazioni:

"Ah... beh... bene. Allora non è andata malissimo e dimmi... il nome di costui?"

Lucius drizzò le orecchie pronto ad annotarselo mentalmente per farne dopo buon uso.

"Non lo so mamma... è proprio per questo che sono irritato! Quel plebeo non si è neanche presentato! Ed io.. ahimè lo ammetto, così stupidamente, non gliel'ho chiesto! Daltronde papà dice sempre: i Malfoy non devono chiedere mai! E io gli ho lanciato uno dei nostri sguardi per fare conoscenza... ma lui! Lui stolto! Non ha capito niente!!! E così ora... so solo che è un mio coetaneo e che verrà a scuola con me!"

"Beh magari... lo rincontrerai ad Hogwarts... ti stava simpatico?" chiese Narcissa un poco titubante, pensando già alla lunga lista di persone "simpatiche" che gli era toccato assumere per farle diventare amiche del figlio.

Draco parve pensarci su:
"Sì, lui non era male... certo non brillava per intelligenza, non ha colto tutta l'importanza della mia persona. - si volse al genitore con sguardo lucido ed in cerca di comprensione - Padre... io ho cercato di fare lo spocchioso ed insopportabile aristocratico! Ho cercato di farlo sentire in imbarazzo, di renderlo consapevole della propria inferiorità! Ma niente!!!" E ricominciò il suo tic all'occhio, inspiegabilmente lo stesso che aveva assunto dal proprio ottavo compleanno.

E Lucius verso di lui:
"Ti credo figlio, ti credo."

Istanti di agonia interiore prima che Draco trasalisse di colpo, come ricordandosi di un dettaglio rilevante:
"Ah mamma! Pare che la cicatrice in faccia sia cool! Sai... a saetta..."

Narcissa trattenne il respiro cercando di capire cosa c'entrasse una cosa del genere in quel momento, mentre lo sguardo di Lucius si assottigliava ed egli veniva colto da un nuovo malore all'altezza dello stomaco.

"Come... tesoro?" chiese Narcissa con un filo di voce, avendo paura della propria stessa domanda.

"Ma si mamma! Proprio come quella di HARRY POTTER!" e dentro di loro, i coniugi sentirono rimbombare quel nome nefasto:
Potter...otter...otter...er....er....er....rrrrrrr

"Ho deciso mamma! Voglio la cicatrice anch'io, ecco! Ce l'aveva anche il plebeo! Perchè lui si e io no?!?!?!"

A quel punto Narcissa sprofondò nel divano con sguardo assente, mentre Lucius cadde rovinosamente a terra: entrambi sconvolti a causa della nuova rivelazione, loro avevano capito TUTTO.

"Padre! Stai attento! Perchè ti sei adagiato soavemente a terra... sembra quasi che tu - sembrò titubante a continuare, addirittura a pensare, una cosa del genere - che tu sia caduto!" il ragazzino rabbrivì "No! No! Non ci voglio neanche pensare! I Malfoy non inciampano nè cadono, vero padre?!" disse con un sorrisone ingenuo e quindi scese anche lui dal divano sedendosi a terra proprio come il suo papà.

Narcissa strinse le palpebre senza parlare pregando tutti gli dei pagani e non, magici e babbani addirittura che tutto ciò fosse solo un tremendo incubo. Ma quando riaprì gli occhi vide solo suo marito attaccarsi alla boccetta di calmanti e suo figlio guardarli entrambi con sguardo perplesso.

"Allora posso?"

"Puoi... cosa?" disse stancamente la donna, con il cervello altrove.

"La cicatrice! Ovvio!" Draco parve offeso per quella mancanza di attenzione ed in quel momento si sentì l'aria sfrigolare per la potenza dell'ira e dell'aura magica e malefica del padrone di casa che si erse di colpo in tutta la propria malfoyca altezza e con voce imperiosa, che non ammetteva repliche, disse:
"MAI!"

Draco spalancò gli occhioni blu, divenendo parte del tappeto persiano nel tentativo di scomparire, impressionato da tale dimostrazione di forza che mai il padre aveva esercitato contro di lui.

Capì che l'argomento doveva averlo in qualche modo turbato, si affrettò ad annuire per poi osservare il genitore uscire dal soggiorno dicendogli solo:
"E non se ne parli più." prima di lasciarlo lì, solo con la madre.

Ripresosi da quel momento di terrore, ebbene sì! TERRORE! Si arrampicò di nuovo accanto alla madre, cercando il suo abbraccio protettivo.

"Mamma ma..."
"Dimmi..." voce strascicata.
"...tra te e papà come và?"
Lei lo guardò appena, la nobile fronte lievemente increspata.
"No perchè sai... mi è parso un po' strano... nervoso... a te no?"
Chiese innocentemente il giovane. Dato che lei non dava cenno di risposta decise di chiedere quello che realmente gli premeva:
"Ma quando ha detto "MAI!".... secondo te.... intendeva davvero: mai, mai, mai... mai, mai più o invece magari era un mai, non ora?!"

Narcissa, se non fosse stata tanto scossa e anche un po' nauseata, si sarebbe quasi intenerita per il proprio bambino. Decise di alzarsi in piedi e rispondere, ostentando fermezza:
"Draco... figlio mio adorato... non pensavo di dovertelo dire proprio io... però... vedi" parve non trovare le parole: "Mi pare chiaro che quello... beh si... sai..."

"Cosa mamma? Lo conosci? Sai chi è? Hai il suo numero di camino? Posso invitarlo a cena?"

Per un attimo Narcissa gelò nell'immaginarsi QUEL Potter a cena, in casa loro, con suo marito... no! Non finchè fosse stata ancora viva lei! MAI! E con quel mai intendeva proprio mai, mai, mai..!

"Draco... quello ERA Harry Potter"

Draco si zittì alcuni istanti, rivivendo nella propria mente l'incontro del pomeriggio... era Harry Potter... proprio lui. *Tic all'occhio* I suoi occhi verdi, la sua cicatrice, il suo esiguo conto bancario... la sua aria trasandata, il gatto morto in testa... si... era proprio lui! Come aveva fatto a non capirlo?! E ora... sarebbero andati entrambi ad Hogwarts... forse... nella stessa casa: ovviamente quella del nobile Salazar. Si! *ghignò e alla madre si imperlò il viso di sudore* lo diceva lui che quegli occhi verdi erano proprio verde serpeverde! Si! Adesso lui sapeva cosa doveva fare.
"Mamma!" esclamò gaudente Draco Malfoy, l'ometto, saltando in piedi, gonfiando il petto e puntandosi le manine sui fianchi.
"Lui diventerà il mio MIGLIORE AMICO! LO SO!..."

Narcissa venne presa da tachicardia.

"...LO VOGLIO!"

E fu in quel preciso istante che Narcissa Black in Malfoy si "adagiò soavemete a terra" perdendo definitivamente i sensi.




Note di fine capitolo:

Ringraziamo tantissimo chi ha commentato lo scorso capitolo: siamo commosse *snif snif* e speriamo che i nostri fans aumentino sempre di più (e ne varrà la pena... fidatevi! FIDATEVIII! Muahahah)
Siamo felici che questa versione di Draco sia così apprezzata, perchè per noi è proprio adorabile e ogni volta ci scompisciamo dalle risate a descriverlo! Ed ecco entrare in scena anche il nostro beneamato Pottypotty, ghgh... e Draco con la cicatrice come vi sembra? Le crisi di "papi Malfoy" peggioreranno? Cosa succederà nel corso del primo anno? Di che colore sono le mutande della McGranitt? Lo scoprirete nella prossima puntat... ehm... capitolo. Forse.
Ciao a tutti e grazie, seguiteciii è un'epopea! ISTERIZZATEVIIIIIIIII!!! X3 E... soprattutto... COMMENTATE!!!

Un grazie enorme a tutti i lettori e a chi ci ha aggiunto ai preferiti!
  
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