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Autore: niallspolo    13/10/2013    12 recensioni
Per ammazzare la noia presi a leggere tutti i messaggi che avevo ricevuto,la maggior parte erano di Zayn,erano più che altro minacce,comandi,provocazioni o insulti.
Se il sabato sera decidevo di uscire era perché con un suo messaggio mi aveva ordinato di farlo,se mi vestivo in un certo modo a scuola era sempre a causa sua,era una sua scelta;se piangevo o tremavo da un momento all’altro era solo per le sue minacce o insulti.
Era come se mi seguisse,come se mi osservasse ogni singolo momento della mia vita;ovunque fossi sapevo che lui era lì pronto a mandarmi uno dei suoi “avvertimenti” per farmi capire che non ero libera,che era sempre lui a dettare le regole del gioco.
Ma era colpa mia,tutta quella situazione era nata a causa mia,come tutte gli orrori che mi circondavano d’altronde.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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CAPITOLO 1




 
Guardavo le lancette del grande orologio sopra la mia testa sperando che questo avrebbe fatto passare il tempo più velocemente. Mi morsi l’interno della guancia battendo un piede per terra impaziente;sentii lo psicologo seduto dietro la grande scrivania sorridere.
-Cosa c’è da ridere?- borbottai nervosa.
-Stai facendo come la settimana scorsa,come quella prima e come quella prima ancora- rispose posando gli occhiali accanto a un fascicolo.
-Sarebbe?-
-Rimani qui seduta a guardare l’ora senza dire niente-
-Cosa dovrei dire?-chiesi spazientita alzando di poco la voce.
Lui sorrise,ancora.
-Che ne dici di parlarmi della scuola?-
-No-
-Bene .… allora parlami dello studio-
-No-
Chiuse gli occhi e prese un bel respiro,io lo guardavo divertita.
-Stai prendendo le tue medicine?- domandò.
-E’ l’unico motivo per cui vengo ancora qui- risposi fredda.
Si rimise gli occhiali e puntò i gomiti al tavolo avvicinandosi di più a me.
-Sei così scontrosa solo con me Grace?-
-Si-
-Perché non tratti così anche gli altri?-
-Perché mi prenderebbero per psicopatica-
-Non hai paura che anch’io pensi questo di te?-
-Lei ha una cartella clinica con scritto tutto su di me proprio sotto il naso,sa già tutto di me!-urlai furiosa.
Lui rise.
-La smetta di ridere- mi lamentai a denti stretti.
Lo psicologo mi guardò serio,poi si alzò dalla sua comoda poltrona nera e cominciò a camminare per il piccolo ufficio accarezzandosi il mento.
Ripresi a guardare l’orologio,mancava pochissimo.
-Credo che sia arrivato il momento di affrontare questo problema. Che ne dici di parlarmi di tuo padre?-
Presi la mia borsa e mi alzai.
-Dico che l’ora è finita-
Scappai fuori sbattendo la porta. Presi due tranquillanti e mi avviai veloce verso l’uscita.
Le grandi porte di vetro si spalancarono,mi sentii finalmente libera appena la leggere brezza d’autunno mi accarezzò il viso. Mi guardai intorno,non c’era traccia della macchina di mia madre,aveva fatto tardi di nuovo.
-Fanculo- borbottai sfilando una sigaretta dal pacchetto.
-Sigaretta post-seduta?-chiese una voce del tutto nuova.
Non mi voltai,accennai semplicemente un leggero “si” cercando l’accendino. Le mie mani tremante mi fregarono di nuovo,non riuscivo a coordinare i movimenti necessari.
-Vuoi una mano?-chiese ancora quella voce.
-No…- balbettai.
-Dai,ti aiuto io-
Una grande mano si avvicinò al mio viso;la fiamma si accese,ispirai e finalmente cominciai a fumare la mia sigaretta.
Mi girai per ringraziare e finalmente quella voce prese un volto.
Era un ragazzo,un bellissimo ragazzo appoggiato al muro di uno studio medico.
-Da quanto sei in cura con il dottor Fitz?-chiese lo sconosciuto.
-Da quando ho otto anni,tu?- balbettai.
Prese un bel tiro e poi rispose.
-Io ho solo chiesto informazioni,non sono in cura. Devi essere molto in confidenza con il dottore.-
-E’ uno stronzo-borbottai seria.
Lo sentii ridere e accennai anch’io un timido sorriso.
-Come mai?-
-Da piccola gli dicevo tutto,poi scoprii che tutti i miei segreti venivano scritti su un foglio e poi detti ai miei così smisi di confidarmi,passo un’ora alla settimana seduta su quella sedia senza dire una parola-
-Che storia-
-Già-
-Comunque piacere Harry- disse porgendomi la mano.
La strinsi imbarazzata balbettando un leggero “Grace”.
-Lo sapevo- sorrise buttando la cicca per terra.
-Come?-
-Ti ho vista qualche volta nei corridoi di scuola,frequenti la Bristol High School vero?-
Annuii scioccata.
-Come facevi a sapere il mio nome? Facciamo qualche corso insieme?-
Harry rise.
-Non credo proprio,sto al penultimo anno e tu al primo-
-Giusto-
-Sei amica di Cassie Stonem giusto?-
-Ah ma certo,ecco perché hai cominciato a parlare con me…si,sono sua amica,ma lei è fidanzata e non può uscire con te,mi dispiace-
Buttai anch’io la mia cicca per terra e mi avviai a casa a piedi.
 
Fissavo il libro di storia da ore senza mai decidermi a studiare il contenuto di quelle righe,tutte le materie scolastiche,fatta eccezione per quelle scientifiche,mi annoiavano;erano inutile per una come me che comunque non sarebbe mai riuscita a trovare un lavoro per cui servisse conoscere le guerre civili,il latino o anche la letteratura.
Ogni volta che un professore mi chiamava per interrogarmi inventavo qualche scusa,del tipo che le medicine mi stordivano impedendomi di concentrarmi,che avevo avuto una visita improvvisa dallo psicologo o anche solo che il mio umore non era adatto ad affrontare un’interrogazione davanti a una ventina di persone.
Tutte cose vere in parte.
Per quanto riguardava mia madre ogni colloquio con i professori si basava sui miei comportamenti e non sul rendimento scolastico. Mi lasciai cadere sul letto mentre osservavo l’intonaco bianco del soffitto,allungai una mano verso il mio zaino e aprii la tasca esterna.
Merda.
Avevo finito le cartine.
Presi velocemente il mio telefono dal comodino e digitai il numero di Cassie,sarebbe dovuta venire a casa mia a momenti.
-Pronto?-
-Cassie,sono io-
-Ah ciao Grace,sono a cinque minuti da casa tua,è successo qualcosa?-
-No,sto bene;volevo solo chiederti se potevi comprare le cartine,le ho finite-
-Certo,lunghe o corte?-
-Corte,corte-
-Ok,arrivo subito-
Balbettai un flebile “grazie” e riattaccai.
Per ammazzare la noia presi a leggere tutti i messaggi che avevo ricevuto,la maggior parte erano di Zayn,erano più che altro minacce,comandi,provocazioni o insulti.
Se il sabato sera decidevo di uscire era perché con un suo messaggio mi aveva ordinato di farlo,se mi vestivo in un certo modo a scuola era sempre a causa sua,era una sua scelta;se piangevo o tremavo da un momento all’altro era solo per le sue minacce o insulti.
Era come se mi seguisse,come se mi osservasse ogni singolo momento della mia vita;ovunque fossi sapevo che lui era lì pronto a mandarmi uno dei suoi “avvertimenti” per farmi capire che non ero libera,che era sempre lui a dettare le regole del gioco.
Ma era colpa mia,tutta quella situazione era nata a causa mia,come tutte gli orrori che mi circondavano d’altronde.
Sentii il rumore del campanello e mi affrettai ad andare ad aprire,volevo riporre quei pensieri in un angolino nascosto del mio cervello.
Cassie mi salutò con due baci sulla guancia e poi si diresse in cucina lanciando le cartine sul tavolo.
Sorrisi salendo un attimo in camera per prendere tabacco e filtri,quando tornai la mia migliore amica era comodamente seduta sulla sedia sorseggiando un bicchieri di succo di frutta.
-Birre no eh?-chiese disgustata dalla bevanda che aveva in mano
-Poi a mia madre come lo spiego?-
-Ho detto birra non vodka!-
-La prossima volta ti farò trovare una Corona ghiacciata in frigorifero ok?-
Sorrise soddisfatta.
Presi una cartina e del tabacco e cercai di concentrarmi il più possibile per farne uscire fuori un drummino decente.
Ma le mani tremavano e la testa girava a causa dei nervi e dalle frustrazione che cominciava a salire.
Ruppi la cartina.
-Merda- imprecai esasperata.
-Perché ti è venuta la geniale idea di non comprare più le sigarette? Almeno in quel caso c’è solo il problema dell’accendino- si lamentò la bionda cercando di rimediare al mio disastro.
-Credevo che con un po’ di concentrazione ci sarei riuscita….-
Sbuffò rimettendo il tabacco nella busta,lo mise in borsa insieme alle cartine e ai filtri.
-Questi li prendo io,almeno non spenderai più soldi inutili,prendi una di questa forza-
Mi passò il suo pacchetto di Lucky Strike Blu e me ne accese una.
Imbarazzata farfugliai un “grazie”.
Cassie cominciò a parlarmi ancora del suo nuovo ragazzo,ultimamente le nostre conversazione si basavano solo su di lui;era tra i più belli che avesse mai avuto,il più affascinante,il più grande,il più amato e desiderato;la sola idea che tra tutte le sue coetanee David avesse scelto lei riempiva Cassie di un autostima quasi malsana,eccessiva.
Ogni racconto di loro due insieme,ogni ‘avventura’ passata,ogni risata,gesto o frase mi faceva solo capire quanto io fossi diversa,quanto per me quelle cose sembrassero così lontane e magiche,quasi irreali se pensavano che potessero succedere anche a me un giorno.
Non provavo dolore,rabbia o gelosia,ero semplicemente curiosa di vedere cosa si provasse a baciare un ragazzo,a poterlo abbracciare forte quando si vuole,a poter camminare mano nella mano;era tutte realtà che non appartenevano al mio mondo.
Cominciai a non seguirla più,vedeva la sua bocca muoversi ma le parole non arrivavano al mio cervello,era come se fossi diventata sorda;sentii il bisogno di cambiare discorso immediatamente.
-Conosci Harry Styles?-
Cassie rimase incredula alla mia domanda.
-Ehmm..si,perché?-
-Credo che sia interessato a te-
-Come fai a saperlo?-
-Me lo ha fatto capire-
-Ah….non è male come ragazzo-
-Cassie,tu sei fidanzata-
-David frequenta un’altra scuola,se domani vado a fare un salutino al riccio non è la fine no?-
Un improvviso senso di disgusto mi attraversò lo stomaco.
Perché avevo parlato?
Non potevo semplicemente cambiare discorso in un altro modo?
Mi maledissi per tutto il resto della serata.
 
Stranamente quel giorno a Bristol le solite nuvole grigie avevano lasciato il posto a un luminosissimo sole;il cielo sembrava più grande e azzurro,il leggero caldo dava un sapore d’estate nonostante fosse Ottobre inoltrato e l’aria fresca alleggeriva il tutto.
Era ora di pranzo ma quel giorno la classe di Zayn era in gita scolastica così avrei saltato la mia dose di paura giornaliera.
Tutta il resto della scuola era radunato nella grande mensa tranne me,ne avevo approfittato per passare un’ora in completa solitudine:solo me,le mie sigarette e i mattoni caldi del muretto dietro il cortile.
Calma
Completa,stupenda e incredibile calma,era quello che cercavo.
Chiusi gli occhi per un momento e cacciai lentamente il fumo dalla bocca;sembrava un momento quasi perfetto,ma tutte le cose belle finiscono.
-Tu!Tu razza di ritardata!Come ti sei permessa di prenderti gioco di me così?Dovrei essere la tua migliore amica cazzo!-
La figura sempre serena e felice di Cassie era scomparsa,davanti a me c’era una ragazza completamente senza controllo:i capelli arruffati,gli occhi grandi e rossi,le mani strette in due pugni e le guance quasi viola.
-Cos’è successo?- chiese sinceramente preoccupata.
-Lo sai!Non mi fotti stronzetta,non fare la finta tonta con me! Tu e quel bastardo di Harry Styles vi siete divertiti a prendermi in giro vero? Era tutto organizzato per farmi stare male?! Per mettermi in ridicolo?!-
-Cassie,ti giuro che non so di cosa stai parlando-
-Sai che ti dico Grace? Vattene con il tuo amichetto,con me hai chiuso per sempre!-
La vidi tornare dentro l’edificio sbattendo platealmente le porte;sentii il mio mondo controllare.

Salve a tutti,

ho cercato di aggiornare il prima possibile perchè in tutte le recensioni che ho ricevuto nel prologo mi avete dette che la storia può sembrare banale;
io lo sapevo che lo avreste detto tutte,però dovete capirmi se rivelo tutto quello che c'è sotto adesso dov'è il divertimento?
Io sono una che ama i colpi di scena,li adoro e in tutte le ff che ho scritto ce ne sono minimo tre o quattro,perciò vi prego di avere un po' di pazienza.
Parlando di questo capitolo,cosa avrà mai detto o fatto Harry a Cassie per sconvolgerla così tanto?
Cosa succederà tra le due migliori amiche dopo questo litigio?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo quindi continuate a seguire questa storia,suona un po' male ma non fa niente.
Più recensioni ho prima aggiorno.
Alla prossima.

 
  
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