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Autore: PuCcIaFoReVeR    14/10/2013    2 recensioni
Nasuada, ventiquattro anni e ragazza madre, abita con i suoi due figli gemelli in un’abitazione che cade letteralmente a pezzi. Murtagh, il padre dei due bambini, pensa che la ragazza sia emigrata in Brasile per farsi una nuova vita, mentre lei abita casualmente poche case dopo la grande villa della famiglia del ragazzo. Ignaro della sua paternità, si trova i due bambini sulla porta di casa, che cercano di vendere biscotti per racimolare qualche soldo per aiutare la madre a pagare le bollette. Intanto Nasuada conoscerà Eragon, il fratello minore di Murtagh, del quale non era mai venuta a conoscenza. Il ragazzo s’innamora della giovane donna e versa anonimamente tutti i mesi una modesta somma di denaro nel conto corrente della fanciulla. A causa di un incidente, il padre di Nasuada è sottoposto ad una difficile operazione e lei è costretta a lasciare i figli ad Eragon per un po’ di tempo. Proprio nella stessa dimora dove vive Murtagh...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murtagh, Nasuada, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Selena/Morzan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pov Nasuada
Le condizioni di mio padre erano peggiorate improvvisamente durante la notte ed i medici erano stati costretti a operarlo con estrema urgenza. Ci avevano detto quando un medico era uscito dalla sala operatoria per aggiornarci sullo svolgimento dell’operazione che non erano sicuri che sarebbe sopravvissuto. Eravamo scoppiate a piangere entrambe, guardando le ore passare lentamente sull’orologio del reparto. Ma poi il medico era venuto da noi per darci la grande notizia: ce l’aveva fatta. Ci mettemmo a piangere, stavolta di gioia. Nostro padre era un guerriero, aveva sempre vinto le sue battaglie e le nostre, non si sarebbe mai arreso così facilmente. Ci affrettammo verso la sua stanza, aspettando che lo portassero da noi.

Pov Ajihad
Non capivo cosa era successo. Non riuscivo a ricordare nulla, se non di essermi svegliato nella notte con un terribile dolore al petto. Forse qualcuno dall’alto mi voleva punire per i miei gesti. Ma finalmente il dolore era passato e la mia vista cominciava a tornare. Mi sentivo come un neonato: cieco, fragile e impotente. Quanto odiavo quella sensazione! Un bagliore bianco e alcune figure sfuocate incombevano su di me ogni volta che aprivo le palpebre. Sentivo lacrime di commozione, parole piene di orgoglio su di me, e la risata sollevata e stanca della mia dolce Arya. Ad ogni battito le immagini erano sempre più nitide, finchè non riconobbi il viso della mia bambina. Chinati su di me c’erano diversi medici e lei. Oh, Arya, se solo sapessi quanto ti sono grato di essere qui accanto a me in questo momento... i medici dissero qualcosa e li vidi uscire dalla stanza e il mio sguardo incontrarono gli occhi castani di Nasuada. Gli occhi che aveva preso dalla madre, la mia amatissima Nadara, morta quando la piccola aveva solo sei anni, così belli e dolci. Si alzò in fretta, quasi inciampando, e corse verso di me, scoppiando a piangere prendendo la mia mano.


Well you only need the light when its burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
Only know you’ve been high when you’re feeling low
Only hate the road when you’re missing home
Only know you love her when you let her go


Non avevo fatto in tempo a ritrarmi. Non avevo avuto il tempo di rendermi conto di cosa stesse accadendo. Vedevo solo lei sinceramente dispiaciuta e in lacrime correre verso di me. Volevo vedere solo lei. Mi rendevo conto solo ora che non si può cancellare l’amore che si prova verso un figlio. Io la amavo, lei era la mia piccolina e nessuno avrebbe mai potuto separarci, non la lontananza, non la malattia, non il dolore, non il rancore. Lei era la mia famiglia, lei era tutto quello che avevo.

Staring at the bottom of your glass
Hoping one day you’ll make a dream last
But dreams come slow and they go so fast
You see her when you close your eyes
Maybe one day you’ll understand why
Everything you touch surely dies
 
Volevo lei, riallacciare i rapporti, chiederle scusa. Volevo vederla quando chiudevo gli occhi per andare a dormire, volevo conoscere i miei nipoti, chiedere loro scusa per tutti questi anni di “no” ed essere per loro un buon nonno. Volevo solo questo: guarire e tornare a vivere una vita completa insieme a loro, con Arya, con Nasuada.
 

Staring at the ceiling in the dark
Same old empty feeling in your heart
Cos love comes slow and it goes so fast
Well you see her when you fall asleep
But never to touch and never to keep
Cos you loved her too much and you dived too deep
 
Well you only need the light when its burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
Only know you’ve been high when you’re feeling low
Only hate the road when you’re missing home
Only know you love her when you let her go


________________________________

*la canzone utilizzata per questo capitolo è Let her go dei Passenger
 
  
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