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Autore: Danytav86    16/10/2013    0 recensioni
Storia simile alla prima che ho scritto, " La verità rivelata", che ho cancellato perché non mi piaceva, ma è più realistica.
Attenzione possibili spoiler quindi a chi non ha letto ancora Naruto Shippuden, ci pensi bene,
Spero vi piaccia, a presto!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Tutti quanti rimanemmo lì, immobili. Dopo un po’ io fui raggiunta dagli altri Anbu, che mi chiesero com’era andata la missione, io gli risposi che era fallita e che dovevamo tornare al villaggio a fare rapporto al  Quinto Hokage. Mentre stavamo andando via, Naruto rivolgendosi a me, a Sakura e a Kakashi disse:
< D'ora in poi, mi occuperò io di Sasuke, lasciatelo a me. Chiederò la stessa cosa anche all’Hokage Tsunade, così, se lei accetterà, nessuno di voi dovrà più intromettersi! > Io lo guardai e dissi:
< Fai come vuoi, a me non interessa … > Lui rimase incredulo dalla mia risposta, poi guardò Kakashi e Sakura, che acconsentirono alla sua richiesta, ripartimmo per il villaggio di Konoha. In un altro luogo c’erano Tobi e Sasuke, quest’ultimo, con determinazione, disse:
< Madara voglio che tu m’impianti gli occhi di mio fratello, così la prossima volta che incontrerò Naruto lo eliminerò definitivamente > Tobi disse:
< Va bene Sasuke, lo farò. Però, ho l’impressione che ci sia qualcos’altro che ti tormenta, vero? > Lui, tremante dal nervosismo, disse:
< No, non c’è nient’altro … > Tobi aggiunse:
< Sasuke non mentirmi, io ti conosco e so anche qual è il tuo problema. Ciò che ti preoccupa è quella ragazza del clan Uchiha, Carole. Non devi preoccuparti di lei mi occuperò io … >
Sasuke lo guardò con sospetto, poi insieme a Tobi andarono nel luogo, dove si terrà l’operazione. Intanto, noi altri, eravamo tornati al villaggio e andammo dall’Hokage a fargli rapporto. Lì come aveva detto, Naruto gli fece la sua richiesta e dopo un po’ di esitazione l’Hokage accettò. Io rimasi scioccata da quella soluzione e dissi:
< Che cosa dite Hokage? Non può permettere a un ragazzino, inesperto, di occuparsi di Sasuke Uchiha, è un suicidio! > l’Hokage disse:
< Carole, questa è la mia decisione e tu non puoi, anzi, non devi interferire. Lo so che per te è una questione personale, ma è meglio così >. Per quanto ero furiosa, cominciai a tremare dalla rabbia. Intervenne Kakashi, che si mise davanti a me e con una mano mi afferrò un braccio, poi disse:
< Carole ascolta, Naruto non sarà da solo in questa missione, perché lo aiuterò anch’io. Tu devi solo calmarti e avere fiducia in noi >. Io lo guardai con disprezzo e dissi:
< Kakashi lasciami andare, io non mi fiderò più di nessuno e continuerò con le mie idee. Non interverrò perché è un ordine dell’Hokage, ma sappi che io non avrò più voglia di avere a che fare, né con te, né con Naruto, né con chiunque prenderà le difese di Sasuke! > Detto ciò scostai, con forza, il braccio dalla presa di Kakashi. Salutai il Quinto Hokage e andai via. Kakashi rimase scosso dal mio comportamento e si rattristò. Naruto, l’Hokage e Sakura se ne accorsero ed erano dispiaciuti per questa situazione, orribile, che si era creata. Naruto si voltò verso Kakashi e disse:
< Maestro Kakashi … > e lui rivolgendosi ai due ragazzi, disse:
< Naruto e Sakura, è ora che torniate a casa. Poi domani ci metteremo d’accordo su ciò che dovremo fare, ora andate! > Naruto esitò, ma poi Sakura disse:
< Va bene maestro Kakashi. Forza Naruto andiamo via! > Naruto la guardò, poi si voltò verso l’Hokage che lo fissava con serietà, allora Naruto capì e accettò di andare via con Sakura. Nella stanza erano rimasti solo l’Hokage Tsunade e Kakashi. Il Quinto Hokage rivolgendosi a Kakashi disse:
< Kakashi mi dispiace per quello che è successo, però … > e lui:
< Lo so. Grazie Hokage. Io cercherò di reagire e inoltre proverò a far tornare Carole quella di prima, la ragazza e l’allieva dolce e sensibile, che conoscevo e a cui mi ero affezionato >. L’Hokage Tsunade gli sorrise, poi disse:
< Va bene … spero che tu ci riesca >. Kakashi la ringraziò di nuovo, poi la salutò e andò via. Fuori dal palazzo, c’erano Naruto e Sakura, mentre camminavano, lui disse:
< Sakura, hai visto come stava il maestro Kakashi? Era sconvolto e noi non possiamo fare niente per lui, che rabbia! > Sakura disse:
< Lo so Naruto, ma ora calmati. Però, sono sicura che il maestro Kakashi troverà una soluzione e farà tornare la signorina Carole come era prima! > Naruto rispose:
< Ne sei davvero sicura, Sakura? > e lei sorridendo disse:
< Si, perché l’affetto che si prova per una persona è più forte di qualsiasi ostacolo! > mentre diceva questo Sakura pensava a Sasuke. Allora Naruto si riprese e disse:
< Hai ragione Sakura, perché l’affetto che il maestro Kakashi prova per la signorina Carole è forte e sincero. Tra loro si è creato un legame indissolubile, come quello che lega me a Sasuke e niente e nessuno potrà spezzarlo! > Sakura sorrise, poi dopo un po’ ognuno tornò a casa propria. Intanto io ero ritornata a casa, ero sconvolta da tutto ciò che era successo. Io non vorrei uccidere Sasuke, ma il tradimento verso il nostro clan è stato troppo grave. Non solo ho perso due persone a cui volevo bene, ma devo anche affrontare, questo fardello troppo pesante per me, l’eliminazione di Sasuke. Riuscirò a riprendermi e a farcela? Non lo so … cominciai a piangere, interrottamente. Mentre ero in camera, mi accorsi che un chakra potente mi aveva seguito, andai verso questo potere e vidi Kakashi. Con gli occhi rossi e gonfi, gli dissi:
< Kakashi che ci fai qui? Vattene via! Non voglio più vederti! > Kakashi mi guardò con, tristezza, poi disse:
< Carole, non dire così. Lo so che stai soffrendo molto, lo stesso anch’io, infondo Sasuke è stato un mio allievo e a fatto parte del mio team per molto tempo. Io mi sono affezionato sia a lui, sia a Naruto, sia a Sakura e a tutti gli allievi che ho avuto, compresa te. Per questo voglio aiutarti! > Io con freddezza gli dissi:
< Kakashi, smettila di dire sciocchezze! Tu non puoi aiutarmi, anzi, sono io che non voglio il tuo aiuto e adesso vai via! > Mi girai e gli diedi le spalle, Kakashi mi prese entrambe le mani e disse:
< No, non me ne vado! Questa volta resto! Non commetterò lo stesso errore che ho fatto con Sasuke. Ti aiuterò a tutti i costi, ti farò tornare quella di prima e siccome mi sono affezionato anche a te, non ti lascerò più da sola! > Io rimasi stupita da quelle parole, Kakashi mi lasciò le mani, io ricominciai a piangere e dissi:
< Ti prego, vai via! > agitai le braccia, per allontanarlo da me, ma lui me le fermò mi guardò e disse:
< No, resterà con te … Ora basta, fidati di me. Non ti abbandonerò e ti aiuterò a portare questo pesante fardello >. Io, sempre con le lacrime agli occhi, mi fermai e mi appoggiai al suo petto, lui mi strinse a se ed io piansi per molto tempo. Riuscì a calmarmi e dopo aver smesso di piangere dissi:
< Kakashi, perdonami per come mi sono comportata, ma tu mi capisci, il dolore per la perdita di due persone a me care, è troppo profondo e fa soffrire > allora lui mi disse:
< Si, ti capisco. Però Sasuke non è morto, ha solo bisogno di un aiuto, come ne avevi bisogno tu! > ed io:
< Si, ma anche se lui non se ne è reso ancora conto, il suo aiuto ce l’ha. Il suo nome è Naruto Uzumaki ed è il suo migliore amico, che per niente al mondo abbandonerà Sasuke, nell’oscurità! > Kakashi, era d’accordo con me e mi sorrise. Io aggiunsi:
< Ora devo chiedere scusa anche a Naruto, puoi portarmi da lui? > Kakashi acconsentì e insieme andammo a casa di Naruto. All’inizio lui era sorpreso di vederci, poi ci fece accomodare in casa. Lo guardai con dispiacere e gli dissi:
< Naruto, sono qui per chiederti scusa dal profondo del mio cuore, per come ti ho trattato. Però, il dolore era troppo forte e mi ha reso una persona spregevole. Scusami … > Naruto sorrise e disse:
< Non importa, io conosco il dolore e so come ci si sente. L’importante è che tu sei tornata quella di prima, la ragazza che ho conosciuto, quando ero con il maestro Kakashi > Io dissi:
< Ti ringrazio … Naruto posso chiederti un favore? > e lui:
< Certo! > Io lo guardai e dissi:
< Bene, accetto la soluzione che tu e l’Hokage avete deciso. Quindi,ti chiedo, Naruto Uzumaki, riporta a casa mio fratello, Sasuke Uchiha! >
Naruto e Kakashi rimasero sconcertati dalla mia richiesta, allora Kakashi disse:
< Come tuo fratello? Carole vuoi dire che tu e Sasuke siete fratello e sorella? > ed io:
< Si. Ero anche la sorella d’Itachi >. Naruto, sempre più scosso, disse:
< Tuo fratello? Come'è possibile, Sasuke non … > ed io aggiunsi:
< Ora vi spiego tutto … Ventisette anni fa, nella famiglia Uchiha nacque una femmina, poi dopo qualche anno, nacquero due maschi. Io, Sasuke e Itachi eravamo molto uniti, non ci separavamo mai, ci allenavamo sempre. Io e Itachi, insieme a altri ninja formammo un team e cominciammo le nostre missioni. Io e Itachi riuscimmo anche a entrare nei membri speciali del villaggio. Io, poi diventai un Anbu e un ninja medico. I nostri impegni erano tanti, ma io e Itachi  continuavamo a occuparci di Sasuke ed eravamo sempre tutti e tre uniti. Però, come sapete, all’interno del nostro clan c’erano delle rivolte, purtroppo comandate da mio padre. Gli anziani del villaggio, ordinarono a Itachi, capo, dopo mio padre, dei membri speciali del villaggio di Konoha, di eliminare queste rivolte e i suoi traditori. Itachi con il dolore nel cuore, non aveva il potere rifiutare, così sterminò tutti i membri del clan Uchiha, compresi mamma e papà, per il bene del villaggio e dell’Hokage. Però, Itachi non riuscì nel suo compito fino in fondo, infatti risparmiò me e Sasuke, perché per lui noi due eravamo più importanti di qualsiasi cosa … > Naruto e Kakashi, rimasero in silenzio e scioccati ad ascoltare, io continuai:
< Io ero troppo sconvolta per raccontare la verità a Sasuke, così decisi di lasciarlo da solo, ma lo osservavo crescere e maturare, attraverso la mia maschera di Anbu … > Naruto aggiunse:
< Quindi, non hai mai detto a Sasuke chi eri veramente? > ed io:
< Esatto … solo io, Itachi e gli Hokage, ora anche l’Hokage Tsunade, sapevamo la verità >. Naruto disse:
< Perché solo voi? > Io continuai:
< Perché non volevamo che qualcun altro, compreso Sasuke, soffrisse per questo dolore immenso >. Kakashi aggiunse:
< Carole dovevi dirmelo, così ti avrei aiutato! > ed io:
< No Kakashi, io e tutti gli Hokage avevamo deciso così >. Naruto disse:
< Capisco … ma tu eri disposta anche a uccidere tuo fratello! > ed io:
< lo so … ma il dolore, a causa di tutto quello che mi era successo, compreso, la morte di Itachi e il tradimento di Sasuke, mi aveva offuscato la mente. Io vorrei solo che il clan Uchiha, tornasse al suo splendore e sono disposta a tutto pur di realizzare questo sogno! > Kakashi mi guardò e disse:
< Sono sicuro che ce la farai. Però, ora tutti noi dobbiamo occuparci, di Tobi e della Quarta guerra ninja, che sta realizzando >. Io e acconsentimmo, poi dissi:
Naruto rifiutò, ma io e Kakashi lo attaccammo per stordirlo, Naruto perse i sensi.  Lo trasportammo dall’Hokage, le raccontammo tutto e lei ordinò a un gruppo di ninja, capitanati dal maestro Iruka, di portarlo sull’isola. Loro partirono insieme a Naruto e raggiunsero Killer Bee. Intanto io, Kakashi e Sakura, insieme a altri ninja ci dividemmo in squadre e rispondemmo all’attacco di Tobi e Kabuto. Iniziò la Quarta guerra ninja, contro le quattro nazioni alleate. Io e Sakura capitammo nella stessa squadra, quella dei ninja medici, che hanno il compito di soccorrere i feriti. Invece Kakashi era in un'altra squadra, che teneva sotto controllo la situazione. Sakura mi fissava con insistenza, allora le dissi:
< Sakura che hai? Sicuramente ti domanderai del perché sono qui? > Lei acconsentì, così gli dissi:
< Ascolta Sakura, grazie a Kakashi non sono più una persona fredda, insensibile e spietata. Ora voglio solo, salvare e proteggere, il mio villaggio e i miei compagni >. Sakura sorrise, poi decisi di raccontare anche a lei, tutta la verità sulla mia famiglia. Sakura rimase senza parole, poi io aggiunsi:
< Hai capito ora, del perché del mio comportamento e del dolore che provo … > Lei disse:
< Si, ora ho capito. Però, sono sicura che Sasuke tornerà al villaggio e tutto si risolverà per il meglio! > Io la guardai e le sorrisi. Lei mi guardava dubbiosa, allora le dissi:
< Sakura, io so il perché tu sei tanto sicura del ritorno di Sasuke. Tu sei innamorata di lui e lo sei da sempre, quindi ai piena fiducia in Sasuke e continui a sperare nel suo pentimento! > Sakura arrossì, poi si rattristò e allora io dissi:
< Non preoccuparti Sakura, andrà tutto bene. Riusciremo a salvare Sasuke dall’oscurità e ce la faremo grazie all’aiuto di Naruto, che è l’unico che può far breccia nel cuore di Sasuke >. Sakura sorrise ed entrambe tornammo a lavoro. In un altro luogo, lontano da tutto e tutti, c’erano Killer Bee e Naruto che si stavano allenando. Naruto non vedeva l’ora di scendere in battaglia, ma Killer Bee riuscì a frenare la sua voglia di combattere e gli volle insegnare a controllare il potere, della volpe a nove code. Naruto ce la mise tutta per farcela e diventare forte, dopo vari allenamenti ci riuscì e volle partire subito per raggiungere il campo di battaglia, Killer Bee lo seguì. Iruka e gli altri shinobi cercarono di fermarli, ma la voglia di Naruto di raggiungere i suoi compagni e distruggere definitivamente Tobi, era troppo forte. Allora Iruka decise di lasciarlo andare. Intanto io, Sakura e Kakashi, scoprimmo, tramite informazioni giunte dal villaggio, che Kabuto aiutava Madara, grazie al jutsu proibito della resurrezione impura. Questo jutsu, ha la capacità di riportare in vita, qualsiasi persona defunta. Rimanemmo scioccati da tale informazione, infatti, nell’ambito della guerra abbiamo dovuto affrontare, anche dei ninja importanti, che avevano lasciato un segno, sia nella storia e sia nella nostra vita. In qualche modo riuscimmo ad affrontarne e sconfiggerne la maggior parte. Però, ce n’erano tanti altri, compresi i vecchi maestri del villaggio di Konoha e alcuni membri dell’Akatsuki. Si era creata una situazione veramente critica, chissà se riusciremo a resistere, di certo non ci arrenderemo. Nella guerra sia noi, sia Madara e sia Kabuto, avevamo perso parecchi alleati, anche importanti. Nonostante tutto, Madara non voleva arrendersi e lo stesso facemmo noi. La guerra continuò, io e Sakura lasciammo la cura dei feriti ad altri ninja medici, compresa Shizune, l’aiutante del Quinto Hokage, perché io e lei dovevamo andare ad aiutare Kakashi e la sua squadra, che erano in difficoltà. Li raggiungemmo e ci trovammo davanti Tobi, alias Madara Uchiha, tutti noi arrivammo alla conclusione, che sarebbe stata una dura e difficile battaglia. Cominciammo a combattere, sul campo di battaglia c’erano tanti jutsu potenti e differenti. Dopo un po’ di tempo, riuscimmo a mettere in difficoltà Madara, ferendolo parecchio, però lui era sempre un passo davanti a noi. Nonostante tutti i nostri sforzi, Madara era imbattibile, noi eravamo tutti feriti gravemente e stanchi, mentre lui no. Madara stava per darci il colpo di grazia, ma prima ci guardò e poi disse:
< Siete veramente forti, ma io lo sono più di voi. Persino il grande Kakashi, con il suo Sharingan, non riesce a contrastarmi, vuol dire che lo eliminerò per primo! > Madara gli scagliò contro un jutsu, ma io mi misi davanti a Kakashi e con l’aiuto del mio Sharingan, riuscì a fermare l’attacco. Però, poi caddi a terra, in ginocchio e stremata. Sakura corse, velocemente, da me e Kakashi mi guardava preoccupato. Sakura si avvicinò a me e disse:
< Signorina Carole, state bene? > ed io, anche se sofferente, le risposi di sì. Sakura sorrise e poi Kakashi mi disse:
< Carole grazie, ma sei sicura di stare bene? > io acconsentì e Kakashi si riprese, poi Tobi disse:
< Complimenti ragazzina, sei riuscita a fermare il mio attacco! Avrei dovuto immaginarlo, in fondo sei un Uchiha come me > Io con rabbia gli dissi:
< Taci, tu non sei degno di nominare il clan Uchiha! Tu sei solo un traditore che ha infangato il nome del mio clan! > Sakura e Kakashi rimasero ammutoliti dalle mie parole. Tobi aggiunse:
< Ah, ah, ah … Hai davvero un bel coraggio a parlarmi così! Ti ricordo che io sono Uchiha Madara, il fondatore del villaggio di Konoha, insieme al Primo Hokage, Hashirame Senjiu >.  Io sempre con rabbia dissi:
< No, ti sbagli! L’Uchiha Madara, che tutti noi conoscevamo, non avrebbe mai cercato di distruggere il proprio villaggio e le altre nazioni, rubando i nove Bijuu e crearne uno mostruoso! > Allora Tobi disse:
< Ti ricordi, anzi, sicuramente te l’hanno raccontato, che io combattei contro il Primo Hokage, una guerra devastante … > Ed io dissi:
< Si, lo so. Però, io sono sempre più convinta, che tu non sei il vero Uchiha Madara, ma solo un impostore che ha preso il suo nome! > Lui disse:
< Potresti, anche avere ragione, ma una cosa te la confermo … io sono un Uchiha proprio come te! > Detto ciò, sul campo di battaglia si creò un'atmosfera gelida.
 
 
   
 
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