Avrei iniziato la mia carriera da attrice solo fra qualche giorno, finalmente. Quando d un tratto papà non mi porge il telefono di casa, invitandomi a chiamare mia madre. Ha ragione. Così stringendo forte il cordless, digito il numero aspettando che risponda, con la solita stridula voce. “Pronto” urla, convinta che non la sento, “Mamma sono Sam” rispondo già infastidita,
“Oh tesoro mio. . .” quando odio quando mi chiama così, la rende ancora più insopportabile, “Com’è andato il provino” continua,
“Mi hanno presa”, incredula zittisce per poi urlare al suo nuovo fidanzato, che vanta di 10 anni di differenza con mia mamma.
“Sono contenta per te tesoro, tranquilla chiamo io tutti”, arrivata al culmini rispondo con un semplice “va bene” e le attacco.
“Stiamo migliorando” enuncia mio padre, stringendomi forte a sé, sussurrandomi all’orecchio che più i giorni passano più è fiero di me. Non c’è cosa più bella che un genitore possa dirti. Anche la mia migliore amica continua ad abbracciarmi, sembra più contenta lei che io.
“Un giorno mi porterai sul set e mi farai conoscere tutti, vero? In particolare i One Direction”, continuo ad annuire anche se non riesco a capire tutto quello che mi sta succedendo.
“Dai su facciamo colazione, che fra due giorni s’inizia a lavorare seriamente!” conclude papà facendomi un sorriso a trentadue denti.



Calma Sam, devi stare calma, oggi non dovrai fare niente oltre che conoscere i ragazzi che ti accompagneranno in questa meravigliosa avventura, e ci parleranno della storia, quindi l’unica cosa che devi fare è dare una buona impressione e ascoltare bene. Mi presento all’incontro con un vestito blu stretto in vita, degli stivaletti con il tacco marroni e un giacchetto dello stesso colore. Mi siedo con delicatezza sul divanetto incrociando le gambe, difronte a me c’è un altro divano dove si dovranno sedere i ragazzi, e accanto a me ci sono altre quattro attrici. Nonostante i ragazzi non siano ancora arrivati, il regista inizia a spiegarci i giorni di registrazione, e come si svolgeranno.
“Allora ognuna di voi sarà la protagonista di una fanfiction, e avrà una love story con un ragazzo, ma cambieranno i punti di vista, nel senso che un giorno la protagonista sarà Samantha, un altro Ana eccetera, non so se mi sono spiegato”.
Tutte noi annuimmo, anche se eravamo ancora sconcertate.
” “Prima di darvi il copione dovrete scegliere a sorte, chi sarà il vostro partner”.
Ho la preferenza verso il ragazzo dagli occhi azzurri e i biondi capelli, lo trovo molto simpatico e dolce, ma non mi importa più di tanto, anche se spero non mi capiti quello che si deve sposare sennò andrò incontro ai guai. Sarò la terza a pescare. Fortunatamente ci daranno la foto del nostro partner, così posso capire chi è.
Ana pesce Harry, quello riccio. Tiffany pesca Liam, quello dolce. Tocca a me. . .respiro profondo.
Mi è capitato Zayn, quello dai capelli strani. Oh no, è il ragazzo che fra qualche mese si sposerà, che sfiga. Il regista appena ha letto che ero stata associata con Zayn sorrise soddisfatto, come se volesse che capitassi con lui. Lora capita con Niall e infine Jennet con Louis. Mi sarebbe piaciuto collaborare anche con quest’ultimo è molto carino, anche se non mi posso lamentare di Zayn.
Ad un certo punto da dietro la tenda sbucano i ragazzi tutti con il sorriso stampato sul viso, tutte noi ci avviciniamo per presentarci e salutarci. Incrocio lo sguardo di Zayn. Ricordo di averlo già visto, sarà una sensazione. Anche lui continua a fissarmi come se si ricordasse di me.
“E tu sei?” domanda il riccioluto, “Piacere mi chiamo Samantha“ rispondo sorridendo, tutti e quattro rispondono al mio sorriso, tranne lui. Che ho di male? Forse gli sto antipatica, iniziamo bene. D’un tratto vedo Zayn spalancare gli occhi e urlare “Ci sono!”, tutte iniziano a ridere, ma io no. Mi sento a disagio mentre lui urla e punta il dito verso di me.
“Ci sono, ecco dove ti ho vista, tu sei l’impicciona!”, lo guardo atterrita, fin quando non ricordo i provini, quando ho incontrato quei due ragazzi che si baciavano accanto alla mia macchina ed ero rimasta a fissarli, era lui quel cafone che mi squadrò da capo a piede.
“Io impicciona! Potevi scegliere un altro poso per sbaciucchiarti con la tua fidanzata, ho il diritto di rimanere accanto la mia macchina quanto voglio, non me ne vado di certo perché tu sei Zayn” rispondo a faccio tosta. I ragazzi iniziano a ridere.
“Zayn questa non è come le altre stai attento” sottolinea Harry
“Lei non sta ai tuoi ordini bello” aggiunge Niall dandogli una pacca sulla spalla
“Già mi sta simpatica” dice Liam continuando a ridere
“Bel caratterino” conclude Louis sorridendomi come se fosse fiero di me.
“Lo sapevo che sarebbe andata così” enuncia il regista, “sapevo che questo copione sarebbe stato perfetto per voi due” continua “infatti la vostra storia parla di un amore odio”.
“Sicuro la parte dell’odio andrà alla grande” dice ridendo Zayn
“Beh se continui a fare così è normale, sai fa bene allenarsi anche quando non si è sul set”
Faccio di nuovo scoppiare una grande risata, anche Zayn sembra ridere imbarazzato. Finalmente il colloquio finisce e mi dirigo verso il garage, dalla mia macchinina.
“Impicciona” sento rimbombare, “Che vuoi Zayn?” dico girandomi, “Vedi allora che ti giri, sei per caso abituata ad essere chiamata così?” domando ridendo.
Faccio un sospiro, quando mentre sto per aprire lo sportello della macchina, pronta per andare via, Zayn lo richiude mettendosi davanti.
“Che vuoi?”
“Dai non fare l’antipatica, tu mi piaci quindi voglio conoscerti e per questo vieni con me!” dice prendendomi la mano e facendomi accomodare dentro la sua macchina.
“Lo sai vero che non sei normale, prima mi dici che sono impicciona e poi ti devo accompagnare a prendere un caffè”, “Sei astuta” aggiunge, lo guardo incuriosita, “Non ti avevo detto di andare a prendere un caffè anche se era quella la mia idea”.
Inizio a ridere mentre mi aggiusto i capelli nello specchietto.
Arriviamo finalmente al bar. Ad occhi spalancati entro nel bellissimo bar delle celebrità.
“Lo so anche io la prima volta sono rimasto così” dice per tranquillizzarmi il moro.
“Questo è una caffetteria dove vengono tutte le persone famose, così i giornalisti non rompono” continua il ragazzo dagli splendidi occhi scuri.
Con tranquillità ci accomodiamo su dei divanetti e iniziamo a parlare del più e del meno.