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Autore: emmevic    19/10/2013    1 recensioni
Frammenti di vita di un dodicenne, ambientazione scolastica, minilong (tre capitoli appena ― prologo compreso).
Cit/: «Ehi, femminuccia, questo pomeriggio vieni a fare il bagno con noi?» Gabriele serra le palpebre e ignora la domanda, assieme alla saliva ingoia l'orgoglio, fagocitandolo e spingendolo giù, direttamente nello stomaco, poi volge lo sguardo alla lavagna e sospira.
Terza classificata allo Spoon River Contest indetto da ZKaoru69 sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Terza classificata allo Spoon River Contest indetto da Zkaouru69 sul forum di EFP

Autore: Emmevi (_emmevi sul forum)
Titolo: Rosso
Citazione: «Dare un senso alla vita può condurre a follia, ma una vita senza senso è la tortura dell'inquietudine e del vago desiderio – è una barca che anela al mare eppure lo teme.»
Genere: generale
Rating: verde
Coppia: nessuna
Avvertimenti: nessuno
Note: nessuno
Introduzione: Frammenti di vita di un dodicenne, ambientazione scolastica, minilong (tre capitoli appena ― prologo compreso). Cit./ «Ehi, femminuccia, questo pomeriggio vieni a fare il bagno con noi?» Gabriele serra le palpebre e ignora la domanda, assieme alla saliva ingoia l'orgoglio, fagocitandolo e spingendolo giù, direttamente nello stomaco, poi volge lo sguardo alla lavagna e sospira.

Rosso
Prologo
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«Dare un senso alla vita può condurre a follia, ma una vita senza senso è la tortura dell'inquietudine e del vago desiderio - è una barca che anela al mare eppure lo teme.»

(Antologia di Spoon River)

La boa è laggiù, là dove pare che il mare sia fermo e il tempo bloccato; uno strano senso di irrealtà avvolge quel piccolo galleggiante irriverente e il lembo di acqua celeste che lo circonda. Si potrebbe dire aleggi quasi un'atmosfera di magia attorno a quella boa bagnata e luccicante, che assorbe placidamente i raggi del sole e si lascia cullare indolente dalle onde. Ed è rosso, il gavitello, eccessivamente rosso ― è di un vermiglio accecante che riverbera straordinariamente sotto la luce del mezzodì.


«Ehi, femminuccia, questo pomeriggio vieni a fare il bagno con noi?»
Gabriele serra le palpebre e ignora la domanda, assieme alla saliva ingoia l'orgoglio, fagocitandolo e spingendolo giù, direttamente nello stomaco, poi volge lo sguardo alla lavagna e sospira.
Fosse per lui nemmeno sarebbe lì ― seduto ad un banco troppo alto e rannicchiato su una scomoda sedia, le braccia che circondano pigramente il libro di matematica e le dita che giocherellano con il tappo di un evidenziatore. Fosse per lui sarebbe a casa, a letto, avvolto nel lenzuolo leggero e abbracciato al cuscino.
«Femminuccia, potrebbe essere divertente vederti annegare, vieni al mare, dai.»
L'invito gli scivola addosso senza che apparentemente la cosa lo turbi, sebbene un'ombra di tristezza gli veli repentinamente gli occhi e, attraverso le lenti spesse, il mondo paia appannarsi un poco.
Non piange, però. Non si tradisce, e di nuovo ingolla la proprio dignità.
Scapperebbe, se potesse.

• Parla Emmevi questa storia non mi convince appieno, c'è quel qualcosa che mi sfugge, accidenti. Spero che però possa essere ugualmente una lettura piacevole.
   
 
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