Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Pyro    19/10/2013    0 recensioni
Un uomo dall'oscuro passato, e dal presente turbolento. due fratelli braccati da una setta di assassini, una vecchia vicenda che gli unisce, la morte di una donna.
Una freccia colpì alla gola l'uomo davanti a lui che, con un urlo strozzato cadde all'indietro, trapassandolo. Fenix si aggirava in mezzo al campo di battaglia attraverso il mondo degli spiriti. La luce pallida e fredda di quella dimensione rendeva irreale tutto ciò che lo circondava.
prima storia, aspetto consigli e recensioni!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

uio.

Il buio lo opprimeva,non riusciva a vedere. Provò ad inspirare, ma non ci riuscì. L'ansia lo assalì, provo a muoversi, ma gli sembrava di essere immerso nella melassa. Un ronzio assordante riempiva lo spazio, spazzando via ogni altro rumore, il suo cuore non batteva, ma non stava male.

Sono morto?

È questa la morte?

Non riusciva a capacitarsi di quello che gli stava accadendo, o meglio non ci pensava, le preoccupazioni che lo avevano assalito pochi minuti prima si erano dissipate.

Minuti? Ore? Secoli? Sapeva davvero quanto tempo fosse passato? no.

Pian piano si sentì scivolare fuori dal corpo, e un pensiero gli balenò in mente:

Marco Mendax.

Un nome, ma di chi? Ci mise un po' ad arrivarci.

Era il suo.

Chi sono?

Vuoto, nient'altro che vuoto, come quello che lo circondava.

Poi vide un puntino luminoso in mezzo a quel pozzo di vuoto, e mentre stava lì ad osservarlo quello si allargava sempre di più , fino a che lo spazio intero non fu attraversato da una spaccatura.

Quando la luce della fessura lo inondò si accorse di non essere solo.

Alla sua sinistra vorticava una nebbiolina rossa che come lui si dirigeva verso la luce, guardò verso il basso rendendosi conto che anche volendo non avrebbe potuto muovere il corpo, semplicemente perchè al suo posto c'era un altro ammasso di nebbia identico a quello affianco a lui, solo di una sfumatura azzurra.

Lentamente iniziò a riprendere consapevolezza di se stesso, e della sua identità, pur sentendosi chiamato dal vuoto che lo circondava riuscì a restare cosciente.

Quella cosa a sinistra deve essere Erika, ma che diamine ci è successo? E dove è andato il sommo?

Non dovette aspettare molto, da sotto di lui usci un'altra figura.

Era completamente diversa da loro, era anch'essa fatta di fumo, ma manteneva lo stesso una forma umana. Il suo corpo sembrava un carbone incandescente: il fumo era nero come la notte, ma nel centro, alla stessa altezza del cuore si trovava un ammasso color rosso vivo, dal quale si dipanavano lingue arancioni lungo tutto il corpo.

Fenix si girò verso di lui fissandolo con due occhi di brace, e ne sentì la voce come se fosse all'interno della sua testa:

CHIUDI-GLI-OCCHI!

Tornò a guardare verso la luce, che si avvicinava con una lentezza straziante, provò e riprovò a chiudere gli occhi, senza riuscirci.

Era arrivato davanti alla spaccatura.

Ci entro, e davanti ai suoi occhi iniziò a scorrere un torrente di immagini.

Fenix apparve all'interno di un'enorme stanza circolare, le cui pareti erano interamente occupate da libri. Enormi volumi erano stipati sui ripiani in legno di quell'enorme libreria, mentre nella sale erano presenti 6 scrittoi disposti intorno al punto in cui si trovavano. Gli scrittoi si trovavano ai vertici di un esagono in pietra incassato nel pavimento il legno.

Sulla pietra era rappresentato lo stesso schema che aveva disegnato poco prima, solo che questo era interamente fatto di oro, dalle linee alle scritte, e altri metalli preziosi, mentre il cerchio al centro era stato sostituito con un'enorme topazio, dal quale sembrava provenire una tenue luminescenza.

Si girò, e vide la ragazza china sul fratello immobile, e con gli occhi sbarrati a fissare il soffitto. Piangeva mentre lo chiamava continuamente.

Sospirò e camminando uscì dell'esagono, “bernadette!” si girò poi verso la ragazza in lacrime "tranquilla, starà bene. qui non gli può accadere niente. ora gentilmente potresti tirarmi via questo pezzo di legno dal petto?", tornò a guardare verso le scale "bernardette! dove ti sei cacciata!?". erika era basita, ferma in ginocchio di fianco al fratello agonizzante "starà bene?! ha visto com'è ridotto? sta malissimo!, e poi si è fritto il cervello durante quella cosa? toglierle il palo dal petto? vuole morire dissanguato!?" quello rimase a fissarla, con la faccia quasi a voler dire:"ma cosa dici?", poi sbuffo, borbottò qualcosa riguardo ai giovani, e con un pò di fatica si tolse il palo dal petto, buttandolo sul pavimento.

"ma cosa fà! morirà così!" gridò erika schizzando in piedi per tentare di fermarlo, ma si fermo.

dalla ferita non sgorgava nemmeno una goccia di sangue, ed anche il sommo, che in quel momento le stava sorridendo,sembrava in perfetta salute

" ma-ma come?"

" tutto a suo tempo cara, tutto a suo tempo, ed ora se vuoi scusarmi..." tornò per l'ennesima volta a voltarsi verso le scale

"...BERNARDETTE DOVE TI SEI CACCIATA?!".

finalmente qualche minuto dopo una ragazza si catapultò giù dalle scale, e per poco non andò a schiantarsi contro il muro, barcollò un'attimo e finalmente entrò nella stanza"si maestro?", sistemandosi vistosamente il lungo vestito spiegazzato. un cespuglio di capelli neri le ricadeva sulla schiena, mentre una ciocca azzurra le ricadeva sul viso, gli occhi verdi costellati di pagliuzze dorate erano circondate da occhiaie, come se non dormisse da giorni, nella mano destra teneva un libro rilegato in pelle, che affrettò a nascondere dietro la schiena, come se non dovesse averlo. agli occhi di Erika appariva come un perfetto topo di biblioteca.

"Bernardette, cosa ci facevi nella mia biblioteca?". la ragazza arrossì vistosamente, abbassando lo sguardo

"bh-bhe, ecco io..."

"si,si, ti inventerai una scusa più tardi, ora aiutami, quel ragazzo steso laggiù ha guardato nel flusso".

"ragazzo? quale?", rialzò lo sguardo ed incontro quello di Erika, lanciò un gridolino, e lasciando cadere il librò andò a nascondersi dietro al muro. ora Erika ne era convinta, quella ragazza era un topo di biblioteca, stramba e forse anche un pò pazza.

" tranquilla bernardette, sono amici. torna qui, non fare la timida.", la ragazza mise fuori la testa, e dopo qualche secondo indicò Marco con un dito.

"quello lì ha una brutta energia, non mi piace".

"ok, lui non ti piace, ma non vedi che sta male? sicuramente dopo la sua energia cambierà, lei è Erika, ti piace no?". la ragazza si spostò quel tanto che bastava per vedere Erika, rimanendo a fissarla per un pò, poi annui lentamente.

" benissimo, ora che mi dici di aiutarmi? perchè non porti Marco, che è il ragazzo laggiù, di soprà, mentre io vado a curarmi?" la ragazza uscì completamente da dietro al muro "come desidera maestro", puntò la mano verso il corpo di Marco " duk", al chè quello si sollevò levitando verso di lei, e seguendola poi giù per le scale. per la seconda volta in pochi minuti Erika rimase sbalordita 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Pyro