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Autore: Sugarless_Milk    20/10/2013    0 recensioni
Questa è una storia d'amore incentrata su Tsumugi Riverblood ed Eric Nightshadow, due studenti di liceo con una doppia vita. Lei studentessa di giorno e cacciatrice di vampiri di notte e lui studente di giorno e cacciatore di zombie di notte. All'inizio nessuno dei due è a conoscenza della doppia vita dell'altro e nonostante le difficoltà e le responsabilità che il loro ruolo porti, inizieranno ad innamorarsi l'una dell'altro.
Questa storia è scritta a 4 mani, saremo quindi in 2 di autrici. Una scriverà dal punto di vista di Tsumugi e l'altra dal punto di vista di Eric.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara mamma,

Oggi mi sono trasferita nella nuova città. È anche stato il mio primo giorno di scuola… Ero così agitata, sai? Sono andata indossando un’uniforme bianca, a differenza delle altre ragazze che la indossavano nera, perché sono riuscita ad ottenere un permesso da parte del preside. Gli ho spiegato che ho la pelle molto molto delicata e non posso prendere sole, che il nero avrebbe attirato moltissimo. Quindi mi ha accordato il permesso di avere questa uniforme. Appena sono entrata in classe per la presentazione davanti ai miei compagni, però, sono iniziati i guai. Le ragazze mi fissavano già con aria di disprezzo, intimidendomi molto. Solo un ragazzo non mi fissava, anzi, pareva molto seccato da ciò che gli accadeva intorno. È alto, magro, con i capelli neri e gli occhi grigi. Indossa l’uniforme in modo molto trasandato e ha delle bende sul collo (mi chiedo come mai). Il professore mi ha fatta sedere accanto a lui, visto che era l’unico posto disponibile, in fondo all’aula. Appena iniziata la lezione si è messo un libro davanti e si è addormentato! Pare non gli importi molto della scuola…

Le ore di lezione sono andate piuttosto bene, almeno fino a quando è arrivata la pausa pranzo… Avrei voluto sparire. Le ragazze hanno iniziato a parlarmi male, dicendo che ero raccomandata e arrivando a rompermi l’ombrellino che mi hai regalato e con il quale vado a scuola la mattina, anche se non piove. Però è stato proprio questo ragazzo a farle smettere. Si è messo tra me e loro, dicendo che non era buona educazione rivolgersi così ad una “novellina”, come mi ha definita lui e che stavano disturbando il suo sonno. Io mi sono lasciata scappare una piccola risata a vedere quanto erano diventate rosse in viso per la vergogna e ho chiesto scusa al ragazzo per il disturbo che gli avevo recato. Lui si è girato verso di me e mi ha chiesto se andasse tutto bene. Io gli ho risposto di sì e lui mi ha scompigliato leggermente i capelli, presentandosi poi. Si chiama Eric Nightshadow, è un tipo molto misterioso, ma affascinante e mi ha messo il buonumore.  

Le lezioni pomeridiane sono passate senza molti intoppi, con lui che dormiva e io che prendevo appunti, e poi si è offerto di fare un pezzo di strada con me perché, a quanto pare, abitiamo vicini. Uscita da scuola ho provato ad aprire l’ombrellino, sospirando vedendolo rotto. Di questo passo non sarei potuta tornare a casa, il sole pomeridiano mi andava dritto dritto sul viso e mi avrebbe dato molto fastidio. All'improvviso mi sono sentita poggiare una giacchetta sulla fronte e ho visto Eric stare di fronte a me indossando solo la camicetta, dicendomi che sarebbe stato meglio se mi fossi riparata. In una giornata sola mi ha salvato la vita due volte, ne sono felice. Abbiamo fatto un pezzo di strada insieme, in cui mi ha chiesto il perché dell’ombrellino e dell’uniforme bianca, spiegandogli ciò che avevo già detto al preside, fino ad arrivare davanti alla mia nuova casa, dove gli ho riconsegnato la giacchetta dell’uniforme che aveva preso un delicato aroma di rose.

Solo poco fa, che mi sono tolta l’uniforme, ho potuto vedere quanto sia bella. Sai mamma, ricorda molto i primi abiti lolita che indossavo alle medie. La camicia ha il colletto tondo con un fiore rosa cucito sul petto, mentre la gonna è molto voluminosa, anche se corta, e ha dei bei ricami floreali. Le scarpe poi sono bellissime! Sempre bianche, sembrano delle ballerine. Sono contenta di avere questa uniforme!
Ora devo salutarti mamma, ti voglio un mondo di bene.

La tua piccola Tsumugi
  
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