Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: Paris90    11/04/2008    1 recensioni
Ogni tanto qualcuno riesce a trovare la chiave del nostro cuore e decide di impadronirsene, non importa come e quando, lo fa e basta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO3.

 Nessuno dei due quella notte riuscì a chiudere occhio, per quel poco che avrebbero potuto, effettivamente.

Paris cercava di non pensarci. Non doveva. Era successo per caso, ed era stato il caso adesso a volerli lontani, in due città completamente diverse, anche se non così distanti.

Pensava che sarebbe tornato a Londra e avrebbe fatto pace con Kate, come era già successo milioni di volte.  Lei avrebbe ripreso la sua normalissima vita, come se non fosse successo niente.

Perché NON è successo niente. Si ripeteva rigirandosi nel letto mille e mille volte, finchè finalmente non suonò la sveglia.

Erano solo le cinque del mattino e probabilmente riuscì a dormire solo 10 minuti scarsi.

Preparò di fretta la valigia, ma sempre con cura, si preoccupò di svegliare l’amica, dormigliona come sempre, e scese nella hall ad aspettarla.

Nel frattempo la sua testa era colma di mille pensieri. Avrebbe dovuto scacciarli presto, se non fosse per il semplice fatto che si ritrovava a sorridere quando pensava a lui e a ogni suo minimo particolare.

Claire sapeva tutto ciò che era successo quella sera, e aveva notato che non era la giornata adatta per discuterne. Così rispettò il silenzio dell’amica che durò fino all’arrivo all’aeroporto.

“Colazione al bar?” disse sorridendo.

“Grazie” rispose Paris ricambiando il sorriso all’amica.

Fortunatamente avevano ancora un po’ di tempo prima che arrivasse il loro aereo. Si sedettero al tavolo e ordinarono due cornetti un cappuccino e una cioccolata calda, la loro solita colazione.

“Senti Par non riesco più a stare zitta. Che pensi di fare adesso?”

“Niente, che cosa dovrei fare?” mentre sorseggiava il suo cappuccino Paris sapeva bene che avrebbe voluto fare qualcosa.

“Niente? Ti conosco troppo bene e te lo leggo negli occhi che non vedresti l’ora di vederlo.”

“Beh ma siccome non sarà assolutamente possibile, pazienza! E poi sai come la penso.”

“Si certo. L’amore non esiste, è tutto una fregatura bla bla bla. Certe volte nella vita capita di ricredersi, e so che tu sei troppo orgogliosa per farlo, ma credimi che anche te a capiterà.”

“Sarà!”

Nel frattempo sentirono annunciare il loro volo, lasciarono una banconota sul tavolo e scapparono via.

*****

Anche la nottata di Orlando fu abbastanza scombussolata.

Sono proprio un coglione. Non le ho nemmeno chiesto un numero di telefono, non le ho nemmeno detto quanto mi piacerebbe rivederla. Ma aspetta, lei non crede all’amore, lo ha detto stasera. Come non detto, dovrò dimenticare.  Non scorderò facilmente quegli occhi, stasera brillavano come due stelle, non mi sentivo così bene in compagnia di una donna da mesi.

Pensieri confusi vagavano nella testa dell’attore, che non riusciva a fare a meno di pensare al sorriso della giornalista,  alla sua risata, alle sue battute, alle sue labbra.

Decise di fare una doccia veloce. L’acqua era gelida, ma sembrava non importargli molto. Cosa gli stava capitando? Infondo non la conosceva nemmeno. Eppure sentiva il bisogno di averla accanto, nonostante fosse consapevole del fatto che a lei non importasse ciò che era successo.

Ma spesso capita che tutto ciò di cui siamo assolutamente certi si riveli totalmente errato!

Si vestì di fretta,  buttò i vestiti nel borsone e si diresse anche lui all’aeroporto. Ogni qual volta che rispondeva al telefono sperava stranamente di sentire la voce della ragazza ma non era mai così.

“Ma come cazzo mi rispondi al telefono OB? Non sono Kate” rispose una voce maschile dall’altra parte del telefono.

“In effetti speravo di sentire la voce di una donna, ma non esattamente quella di Kate.”

“Qualcuno ieri ha fatto festa?!?! Dai raccontami tutto Orly!” urlò con voce stridula quasi a imitare quella di una donna.

Orlando, seppur in maniera confusa, non tralasciò un solo particolare che riguardasse Paris.

“Oh.. e ti ho già detto quanto era bella?” aggiunse alla fine.

“Questo l’hai detto già sedici volte, non ho potuto fare a meno di contarle. Fratello, ci sei dentro fino al collo.”

“Ma che vai dicendo!” e poco dopo aggiunse “Sono stato un grandissimo coglione, non avrei dovuto lasciarla andare così. E poi è una che ha deciso di chiudere definitivamente con il “capitolo uomini” otto anni fa.”

“Scusa, non ti seguo. Ti stai innamorando di una lesbica?”

“Rincoglionito cronico! Nel senso che ha deciso di non impegnarsi sentimentalmente con nessuno. Non so di preciso cosa le sia successo, non voleva parlarne. Evidentemente prova ancora qualcosa per questo.”

“Non è da te mollare così.”

“Se sarà destino ci rincontreremo. E io nel destino voglio crederci.”

E fai bene caro Orlando. Forse.

Come sempre si ridusse all’ultimo momento, e di corsa cercò di arrivare al check-in per imbarcare il suo borsone. La fila sembrava interminabile. Una ragazza era intenta a fare polemica gesticolando animatamente un italiano incomprensibile.

Orlando era arrivato al limite dell’esasperazione.

“Avanti , avanti , avanti! L’aereo non mi aspetta solo perché mi chiamo Orlando Bloom! Signorina può rimandare alla prossima partenza i suoi capricci?”

“Come ha detto scusi?”

La ragazza si girò di botto con aria a dir poco infuriata e…

“..Paris?”

“No! La Madonna terribilmente in ritardo che sta per perdere il suo aereo se questa deficiente non sa fare il suo lavoro.” Indicando la ragazza di fronte a lei. “Ciao!” poi aggiunse sorridendo.

“Come fai a essere così bella anche quando ti incazzi?” Entrambi rimasero senza parole. E tutta la folla era ormai concentrata sulla coppia.

*ULTIMA CHIAMATA PER I VOLI DIRETTI A LONDRA E PARIGI*

“Credo siano i nostri voli” disse Paris con imbarazzo.

“Si, credo anche io.”

Paris fece per andare via. Ma Orlando non l’avrebbe lasciata andare di nuovo così.

“Ti rivedrò?”

“Non lo so, Orlando. Non lo so. Hai reso davvero.. particolare, la serata di ieri. Ma voi uomini avete il brutto vizio di lasciarmi solo un brutto ricordo di voi.” E sorridendo malinconicamente si allontanò.

Stupida.

Stupido.
  
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