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Autore: Harley Sparrow    21/10/2013    6 recensioni
"Da quell’opportunismo era nato qualcosa, un sentimento polimorfo che sapeva di rosa selvatica e di fiele."
[...]
"Dovevi tenere alta la guardia con quel pazzo, ma non l’hai fatto. Perché?
Perché ti ha salvata."
[...]
"Angelica è lo specchio della tua anima. È la compagna modellata su misura da te, per te; è la tua creatura, il tuo demone."
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelica, Jack Sparrow
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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AD OGNI COSTO
-Terza parte-
 
Se qualcuno fosse in grado di leggere nella mente di Jack e Angelica, i quali si stanno parlando seduti in un angolo della più rumorosa locanda di Tortuga, riuscirebbe a captare la guerra interiore che infuria nella testa di ognuno dei due. C’è troppo rumore nell’aria per udire quello che si dicono: una rissa da una parte, una canzone equivoca poco vicino, e tanta, tanta gente che urla per farsi sentire. I due sono immersi in una conversazione fitta, anzi, Jack Sparrow è l’unico a parlare mentre lei lo ascolta con le labbra chiuse a fessura. Jack si agita, muove le braccia sembra che stia insistendo per farle capire qualcosa di elementare, mentre lei lo guarda scettica. Quando sembra aver finito la sua lunga perorazione, tace e attende che lei dica qualcosa. Passa alcuni istanti a guardarlo con astio e quando inizia a parlare sembra quasi offesa da quello che l’uomo le ha detto, come se avesse insultato la sua intelligenza; è ovvio che la bistecca al sangue non è bastata per spegnere la rabbia che l’aveva quasi spinta a ucciderlo.
Quando inizia ad urlargli contro si riescono ad udire solo alcune parole come “Sei pazzo!” “Se credi che io…ci creda…” a quel punto Jack le fa cenno di abbassare la voce, ma lei non lo ascolta “Se credi che io creda a quello che mi stai dicendo, ti sbagli di grosso!” e prima di alzarsi con l’intento di andarsene urla “Non può esistere!!”. Ma prontamente Jack le prende i polsi, la costringe a risedersi e inizia a trafficare nella giacca, alla ricerca di qualcosa, e quando la trova, una pergamena quasi del tutto scolorita, la mostra alla sua commensale che, ancora in bilico sulla sedia, indecisa se andarsene o rimanere, si siede portando una mano alla bocca e con l’altra prende la pergamena con cautela, come se fosse fatta di cristallo finissimo, gli occhi, per un attimo, luccicanti di desiderio.
Pochi istanti dopo vede la pergamena scomparire dinnanzi ai suoi occhi: Jack la sta riponendo al sicuro in una tasca interna della giacca, fissando la donna con un sorrisetto gongolante. Ancora una volta è Capitan Sparrow a parlare, mentre ad Angelica tocca ascoltare comodamente appoggiata allo schienale della sedia, intervenendo pochissime volte; il dialogo dura pochissimo e si conclude con una parola che pronuncia Angelica alzandosi e dirigendosi verso l’uscita della locanda, con un’espressione incomprensibile dipinta sul volto. Quando è a metà strada il Capitano le urla qualcosa che la fa fermare per un millesimo di secondo senza voltarsi: “ALL’ALBA. CI CONTO.”
*
 
Corre fuori di sè attraverso l’isola. Sa che se si fermasse inizierebbe a pensare, e non vuole pensare a quello che Jack le ha detto. Si tratta di fare una semplice scelta: fidarsi e abbandonarsi, oppure non fidarsi e mettere la prua dalla parte opposta a quella dove sta andando lui.
Scegliere.
Angelica non può fare a meno di fermarsi. Il cervello ha vinto la battaglia: deve pensare. Si accascia per terra e con le lacrime agli occhi fissa il mare, ancora inconfondibile con il cielo, se non per il riflesso della luna, prossima a tramontare per lasciare spazio all’alba, che sarebbe sopraggiunta di lì a meno di due ore.
Certo, era decisamente allettante prendere parte al viaggio che Sparrow stava per intraprendere, ma per il fatto di doverlo affrontare con Sparrow perdeva drasticamente interesse. Non voleva rischiare di cadere nella sua rete: lui le aveva detto che la sua presenza era indispensabile per trovarla, ma non era della riuscita dell’impresa che faceva fatica a confidare, bensì di ciò che ne sarebbe stato della sua psiche stando a contatto con Jack per così tanto tempo. Ma la Pietra Filosofale
“Dimentichi che io sono già immortale, Jack” gli aveva rinfacciato quando le aveva snocciolato tutte le proprietà della mitica Pietra. Vita eterna, tutto l’oro del mondo, guarigione da ogni malattia, la conoscenza del bene e del male… Avrebbe potuto farne a meno di queste cose, ma non riusciva a mettersi il cuore in pace.
C’era anche qualcos'altro: una domanda che aveva cercato di tenere lontana il più possibile dalla sua mente, a cui la coscienza era pronta a rispondere. Perché, forse, la risposta a quel dilemma sarebbe stata la risoluzione del grattacapo.
Lui…
Non voleva soffrire ancora a causa sua.
Lo avresti…
Era stanca di quei suoi comportamenti instabili, sibillini, incomprensibili.
Davvero.
Forse…No.
Ucciso?
In un impeto di rabbia si alza in piedi asciugandosi le lacrime.
Sa cosa fare.
Lo avresti davvero ucciso?
Angelica ricordò in seguito di non essersi mai più trovata in una lotta interiore così cruenta. Ma quando si era alzata in piedi, si convinse di star facendo una cosa giusta. Qualcosa che l’avrebbe fatta star bene.
*
 
È tutto pronto. Finalmente, dopo innumerevoli lune di lontananza, la sua adorata Perla è in condizioni favorevoli per salpare verso la ricchezza, e questa volta non si tratta solo di ricchezza materiale.
Passa sul ponte tenendo una mano sul parapetto, la sublimazione di una carezza.
Nessuno della ciurma sa esattamente a cosa sta andando incontro: Jack si è ben guardato dal raccontare in giro quale sia la natura della sua nuova impresa per evitare ammutinamenti e pazzie del genere.
Angelica tarda ad arrivare: Jack sorride tra sé, figurandosela in preda alla crisi di rabbia più nera dovuta alle divergenze che li hanno visti minacciarsi di morte nelle ultime ore, e sa per certo che non rinuncerà a un viaggio del genere. Sa –e anche lei lo sa– che nessuno riuscirebbe a vivere serenamente sapendo a cosa ha rinunciato. Neanche l’odio che Angelica prova nei suoi confronti la può fermare.
Arrivato alla prua della Perla alza gli occhi e scruta l’orizzonte: si leva l’alba. Il capitano torna a poppa e si dirige verso la sua cabina e Gibbs lo raggiunge proprio mentre sta per varcarne la soglia.
“Ordini, Capitano.”
Lo ha detto. Ha detto che sarebbero partiti all’alba e non puoò esitare. Proprio mentre sta per aprire la bocca e dire “salpiamo”, un altro membro della ciurma li raggiunge. Seguito da lei. “Capitano, questa donna chiede di voi. Ha detto che salperà con noi. Se posso…” Velocemente blocchi sul nascere la polemica, rivolgendo ad Angelica Teach un sorriso di trionfo prima di ordinare di prendere il largo. Si rivolge poi a Gibbs “Appena finito di parlare con lei ti raggiungerò sopraccoperta per darti le coordinate.”
“Ma, Capitano…!” Porta male avere a bordo una donna. Le parole che sono impresse a fuoco nella mente di ogni vecchio lupo di mare.
“Sciò.” Porterebbe peggio non averla dalla tua parte.
Quando i due pirati tornano sul ponte, Jack, pronto a farsi beffe di lei, si rivolge alla donna, ma lei lo precede. “Voglio una cabina tutta per me. Non transigo.” Ed è un sorriso di conciliazione che accompagna questa richiesta.
“Piano con le pretese, gioia.” Ed è un sorriso di conciliazione che accompagna questo rimprovero.
 
 
…Ma sono qui!
Amo dirtelo
Voglio restare insieme a te.
Ad ogni costo.
Ad ogni costo.
 
 
 
 
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Angolo di Harley!
Alla fine eccomi qui! Chiedo venia per il ritardo schifoso con cui pubblico l'ultimo capitolo della storia. Calo di ispirazione, tanti impegni, poca voglia di continuare sono stati i principali nemici della storia.
Spero che vi piaccia e che lasciate una recensione, anche se non vi è piaciuto.
Io spero vivamente che durante viaggio che stanno per intraprendere Jack e Angelica, i due riescano finalmente a rivelare i sentimenti che provano l’uno per l’altra.
Qualcuno di voi potrebbe suggerirmi di scrivere una long su quel viaggio, ma io vi risponderei che mi conosco e che scadrei nel romanticismo melenso e stucchevole che odio e che non si addice ai nostri eroi.
Detto questo, yo-oh beviamoci sù!
Alla prossima!!
Harley Sparrow
   
 
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