Orochimaru sta
seduto e sta leggendo una pergamena quando Kabuto entra nella stanza, tra le
mani tiene un vassoio con sopra una tazza di thè: “Ecco il vostro thè
Orochimaru-sama:”
L’uomo serpente
alza il volto, prende la tezza e dice: “Bravo Kabuto.”
Il ninja medico
guarda un attimo il suo signore e poi chiede: “Scusate se mi permetto, ma cosa
la turba?”
Orochimaru sospira
e risponde: “È Sasuke e Naruto, temo che l’attacamento che l’Uchiha ha
dimostrato di avere per quel ragazzo possa spingerlo a non adempire la sua
promessa...”
“Vuole eliminare il
Jinchuuriki?”
Il sannin scuote la
testa: “Non potrei mai, Sasuke non me lo perdonerebbe. Non so cosa
fare...”
“Forse dovrebbe far
passare il tempo, la sua cotta potrebbe svanire come è
venuta...”
Orochimaru annuisce
pensieroso, preoccupato.
Kabuto bussa alla
porta in cui si trova Naruto, la apre e vede la piccola kitsune seduta sul
letto, si sta guardando le mani con uno sguardo vago e
vuoto.
Naruto non sa che
fare, si sente perso, lontano da tutto quello che conosce, troppe cose erano
accadute e tutte troppo velocemente. Non sente nemmeno Kabuto avvicinarsi finchè
non gli mette il vassoio pieno di cibo sulle ginocchia: “Eccoti qui del
soba.”
Naruto lo guarda un
attimo e poi chiede: “Non c’é del ramen?”
“Senti, non siamo
mica in un ristorante, é già tanto se te lo preparo io da mangiare, chiaro?”
Naruto mette il
broncio, prende i bastoncini ma non riesce a mangiare niente, tutto quello che è
accaduto gli ha chiuso lo stomaco (IMPOSSIBILE! Questo è troppo OCC nda
me)
“Dovresti mangiare
qualcosa...”
“Non mi
va.”
“Perchè?”
Naruto lo guarda e
poi ricordandosi che era un seguace di Orochimaru risponde velenoso: “Non sono
affari tuoi.”
Kabuto sospira:
“Vabbò, fa come vuoi, solo per informazione, nel caso avessi bisogno di parlare
con qualcuno ci sono...” il ninja medico rimane sorpreso da cosa ha appena
detto, ma vedendo la sorpresa negli occhi della kitsune non riesce a trattenere
un sorriso, era da un pò che non poteva parlare con qualcuno di
“normale”.
“Be, etto...è per
via di Sasuke... e per via che sono qui invece che a
Konoha...”
“Avete litigato?”
Kabuto è seriamente interessato.
“No, mi ha detto che mi
ama...”
“E tu?”
Naruto guarda il soffitto, il suo
peggior dilemma: “Non lo so..., non lo so proprio.”
“Beh, sarebbe meglio che ti dai
una mossa, fa male non sapere cosa uno prova per l’altro...” il ninja medico
abassa lo sguardo, i suoi occhi sono tristi.
Naruto é sorpreso: “Kabuto? Stai
bene?”
Subito Kabuto si ricompone e
dice: “Si, si non ti preoccupare...allora, ricordati che in caso di bisogno ti
posso aiutare, o almeno provarci! Fammi sapere.” Esce sorridendo spiazzando
compleatmente Naruto che mai si sarebbe aspettato una gentilezza
simile.
Poi il biondo si alza, esce e va
verso la stanza di Sasuke, bussa ed entra, l’Uchiha alza lo sguardo e sorride
alla vista del ragazzo: “Ciao Naruto...”
“Sas’ke.”
Si avvicina a lui e si siede sul
letto, il moro avvicina il suo volto a quello di Naruto e lo bacia dolcemente
per poi chiedergli: “Come va?”
“Sto benissimo! Però qui non
fanno ramen uffa!” mette il broncio e Sasuke rise.
“Vedrai, appena posso avdo in
città e te ne compro un pò.”
“Un pò?”
“Okay, ti compro un rifornimento
a vita!” e si mette a ridere.
Naruto sorride, Sasuke ha
proprio un bellissimo sorriso, peccato che lo mostri così poco pensa, ci avrebbe
lavorato...poi gli viene in mente una cosa e chiede: “Come va con il sonno?” sa
che Sasuke non dorme molto per via dei suoi incubi, gliel’aveva confessato lui
stesso tempo fa.
L’Uchiha si rabbuia e
subito Naruto si maledice per aver fatto una domanda del genere ma il moro
risponde lo stesso: “Come al solito, i volti del mio clan mi esortano a
vendicarli...”
“Non riesci proprio a
lasciar perdere questa stupida vendetta...”
“No.”
“Neanche per me?”
aggiunge con tono speranzoso.
Sasuke alza lo sguardo e
fissa Naruto in cuei profondi cieli che si ritrova davanti, è combattuto ma alla
fine risponde: “No...”
Naruto si sente crollare
il mondo addosso, chiude gli occhi per impedire alle lacrime di scendere e si
alza per fiondarsi fuori dalla stanza. Sasuke lo chiama, lo insegue per
raggiungerlo e fermarlo afferandolo per un braccio, lo tira a se stringendolo
con forza per fargli capire quanto amore prova per lui: “Ti prego Naruto, ti
amo, con tutto me stesso, ma non chiedermi di scegliere fra te e la mia
vendetta...ti supplico.”
La kitsune alza lo
sgaurdo per incontrare gli occhi di Sasuke e dentro ne scorge una tristezza
sconfinata, annuì e si stringe a lui: “Sei proprio un
teme...”
Poi vanno nella stanza di
Sasuke e l’Uchiha chiede a Naruto: “Dormi insieme a me?”
Il biondo annuisce, è
ancora stanco per l’abuso che aveva fatto di chakra e si sdraiano entrambi sul
letto.
Sasuke tira a se l’amato,
lo abbraccia e porta la sua testa sul petto, finalmente sente il suo profumo che
gli inebria i sensi, sta per lasciarsi andare quando snete la voce di Naruto, è
insicura e trema: “Senti Sasuke...” si morde il labbro e susurra:
“Ecco...”
“Che c’è
dobe?”
“Tu mi
ami?”
Sasuke sente che Naruto
vuole essere rassicurato perciò risponde dolcemente: “Più della mi stessa
vita...”
La kitsune si accoccola
all’Uchiha come un cucciolo infreddolito e sussurra: “Mi amerai anche se ti dico
che sono il Jinchuriki di Kyubi no Yoko? La volpe a nove
code?”
Sasuke rimane in silenzio
un attimo e poi stringe con ancora più forza Naruto a se e sussurra: “Ti amo
Naruto e adesso dormi dobe.”
La piccola kitsune si
stringe al compagno e piangendo sussurra: “Anch’io, ti amo anch’io teme.” Poi
cade nel mondo dei sogni...
*
Come sei sciocco
Naruto.
Credevi veramente che mi fossi
innamorato solo di due occhi azzurri e dei tuoi bellissimi capelli
biondi?
Ammetto che sei veramente bello,
ma io mi sono innamorto della luce che faceva risplendere cuei cieli,
dell’allegria, della spensieratezza, del tuo modo di fare che faceva rallegrare
tutti, di cuei sorrisi che rendono impossibile arrabbiarsi con te, di tutto
quello che sei...
E se per averti accanto dovrò
vivere anche insieme a Kyuubi ben venga.
Quanto sono stato felice quando
ti sei stretto a te sussurrando quelle parole.
Due semplici parole che hanno
avuto la capacitá di mandarmi dritto al paradiso con un bigliettod i sola
andata.
Ora sono qui con
te,
dormi beatamente senza sapere
come mi sento,
il tuo odore mi inebria i sensi
in un modo inverosimile,
hai un odore
dolce,
non mi sono mai piaciute le cose
dolci,
eppure tu sei
delizioso.
Non smetterei mai di
stringerti,
temo che potresti
fuggire,
andartene lontano da
me,
non sopravivrei se ciò
accadesse.
Perchè illumini la mia vita
oscura,
Naruto, sei la mia sola luce...
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