Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: mbpika    23/10/2013    12 recensioni
La storia è ambientata subito dopo la guerra di Marineford, ed è incentrata su una ragazza di nome Rose che sogna di trovare l'One Piece e durante questa avventura incontrerà nuovi amici e vecchie conoscenze.
Storia ad OC: sono accettati vari OC di vostra creazione; le iscrizioni saranno riaperte dal 25/01/14 (circa al decimo capitolo). Quindi se volete partecipale potrete già caratterizzare il vostro personaggio nei minimi dettagli e da quel momento sarà quasi senza limite di tempo.
Dal primo capitolo:
"Voglio rubare questa nave e se ti metti in mezzo non sarò tanto buona"
"Non ho alcuna intenzione di fermarti, anzi ti voglio aiutare"
"Cosa? Perché un marine come te mi vorrebbe aiutare?"
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

È in corso una tempesta, la visibilità è scarsa e una nave pirata, con la polena a forma di testa di aquila, cerca di attraversare la Reverse Mountain.

- Ragazzi, stiamo per arrivare alla Reverse Mountain, tenetevi pronti! –

- Dobbiamo riuscire a prendere la corrente giusta o ci schianteremo contro le rocce –

- Ma non si vede nulla! Come pretendi di prendere la corrente giusta? Ci schianteremo sicuramente contro la parete rocciosa! –

- Loki, piantala di fare l’uccellaccio del malaugurio altrimenti non vedrai la fine della mia lama! –

- Smettetela di litigare e ammainate le vele; abbiamo preso la corrente giusta (spero)! –

- Subito, capitano! –

 

Penso che sarete curiosi di sapere come siamo arrivati fino a qui e chi siamo. Siamo dei pirati, anche conosciuti come i Dragoni dell’ovest il nostro obbiettivo è conquistare il Nuovo Mondo, realizzare i nostri sogni e trovare l’One Piece. Il mio nome? Greenhave D. Rose e sono il capitano di questa ciurma.

Ho cominciato a viaggiare circa un mese e mezzo fa; ed è esattamente da lì che comincia il mio racconto.

 

Isola di Brik

È una bellissima giornata nell’isola di Brik e all’orizzonte si vede una nave della marina avvicinarsi all’isola. Intanto una ragazza dai lunghi capelli blu ondulati e con un paio di occhi azzurri, alta circa 1,70 metri che indossa un paio di jeans attillati e una maglietta a maniche corte bianca con due croci grigie disegnate sopra guarda fisso verso il mare seduta sopra un ramo di un grande albero.

- Una nave? È la mia occasione per andarmene da qui – sorrise, scostandosi i capelli con la mano destra e guardò quel grosso bracciale dorato che aveva al polso.

Dopo averlo fissato per qualche istante la ragazza scende dall’albero con agilità e sparì nel bosco. Qualche minuto dopo si fermò davanti alla gigantesca tana sotto alle radici del più grande albero dell'isola e dall'oscurità spuntarono solo due grandi occhi rossi e un ruggito che a molti poteva sembrare terrificante non spaventò la ragazza.

- Per me è giunto il momento di partire, ma prima che me ne vada c'è una cosa che devi promettermi... -

Per tutta risposta la bestia non fiatò, ma si alzò, avvicinandosi alla ragazza passo per passo...

Circa mezz’ora dopo…

La nave è una caravella con la bandiera della marina e a bordo ci sono una quindicina di marinai che si danno da fare per ancorare la nave. Un uomo, sui trent’anni, dai capelli neri e gli occhi marroni dà gli ordini ai marinai.

- Comandante, siamo arrivati sull’isola –

- Bene, provvedete subito a scaricare le casse e portatele al magazzino della città – poi, rivolgendosi al ragazzo dietro di lui dai capelli neri e sbarazzini – Vice capitano, lascio a te la nave in custodia, io ho una faccenda da sbrigare sull’isola –

- Signor sì! –

L’uomo scese dalla nave per dirigersi in città,e mentre i marinai si occupavano di scaricare le casse il ragazzo andò sottocoperta.

Nel frattempo la ragazza aveva osservato tutta la scena nascosta tra le fronde degli alberi che costeggiavano il molo.

- Direi che questo è il momento migliore per agire; mi basta mettere fuori gioco quei tre che sono rimasti sulla nave –

Quindi la ragazza prese una freccia dalla sua faretra, la legò ad un’altra freccia con un filo trasparente e alla seconda aggiunse un pesetto con un uncino. Scoccò la prima freccia contro un albero vicino alla nave, poi la seconda la puntò accanto a uno dei due marine. Il soldato si accorse a malapena della freccia che gli era passata accanto e quando si girò per vedere cos’era stato sentì qualcosa che lo prese all’altezza dello stomaco e che lo tirava indietro. Il secondo soldato vide il suo compagno come lanciato fuori dalla nave, non fece nemmeno in tempo a fare un passo che sentì una forza che lo spingeva fuori dalla nave. La corda, una volta in tensione girò attorno all’albero, legando i due marine a quest’ultimo. E i due soldati svennero a causa dei troppi giri attorno al tronco dell’albero.

- Sistemati! Ora tocca a quello sotto coperta – la ragazza scese dall’albero, velocemente salì sulla nave e silenziosamente si infilò sottocoperta.

Il ragazzo stava controllando le provviste nella stiva e ogni tanto si infilava una mela in bocca, o meglio più che controllando sembrava che stesse mangiando le provviste, mugugnando tra sé e sé cose incomprensibili.

- E questo dovrebbe essere il vice? Uno che pensa solo a riempirsi lo stomaco di nascosto? – pensò tra sé e sé la ragazza con una gocciolina sulla testa.

Si avvicinò di soppiatto al ragazzo e gli sferrò un colpo con il piatto della mano, ma questo bloccò il colpo con il braccio e guardò la ragazza con i suoi occhi verde smeraldo.

- Cosa intendevi fare, ragazzina? –

- Ragazzina? Guarda che io sarò la pirata più famosa di tutti i tempi –

- Ha ha ha ha ha! Tu, una pirata? Certo che sei proprio divertente per essere un ragazzina! –

- Smettila! Sono qui per rubare questa nave e tu non mi fermerai! –

Il ragazzo divenne improvvisamente serio.

- Vuoi rubare questa nave? –

il capitano nel frattempo si avvia verso l'unica casa costruita nella collina che sovrasta l'intera città, ed entrato legge un biglietto lasciato in bella vista sopra il tavolo, proprio accanto a un vaso di calendule bianche.

“ Dake, se stai leggendo questo biglietto allora vuol dire che me ne sono andata da quest’isola con la prima nave che è passata di qui dalla tua ultima visita. Ho incaricato Rifun di tenere d'occhio l'isola mentre starò via, sta' tranquillo; gli abitanti saranno al sicuro durante la tua assenza. Come ti ho già detto fino allo sfinimento sono partita per diventare una pirata e tutti i tuoi discorsi persuasivi non sono serviti a nulla. In questo momento sto reclutando degli uomini per la mia ciurma. Stammi bene,

tua Rose.”

- Quell’impertinente di una ragazzina! Non gliela farò passare liscia! Grrr… - l’uomo stracciò il biglietto e con rabbia uscì di casa sbattendo la porta – Dall’ultima mia visita è passata solo una nave… quella con cui sono venuto fin qui! –

Nello stesso istante, nella stiva della nave…

- Si, la voglio rubare e se ti metti in mezzo non sarò tanto buona –

- Non ho alcuna intenzione di fermarti –

- Cosa? –

- Anzi, ti aiuto volentieri –

- Aspetta, non ti seguo! Perché mai dovresti aiutarmi a rubare la nave? Tu sei un marine, non un ladro! –

- Te lo dirò più tardi, piuttosto dovremmo liberarci delle due guardie sul ponte e… -

- Già fatto –

- Come hai già fatto? Non posso credere che una ragazzina come te… -

- Forza, sbrighiamoci! Presto il tuo capo arriverà qui infuriato –

- Infuriato? Come fai a saperlo? –

- A dopo le discussioni, non dovremmo mollare gli ormeggi? –

- S-si, certo! –

- Bene, allora tu occupati dell’ancora, io spiego le vele –

- Ma come pensi di fare? Niente, è già sparita… Chissà cosa intendeva dire con “arriverà infuriato”, beh, probabilmente lo scoprirò presto –

Il ragazzo uscì sul ponte e vide che la ragazza era già alle prese con le vele e non fece a meno di chiedersi come aveva fatto a salire fin lassù tanto in fretta.

- Si può sapere che fai lì impalato? Muoviti, o non posso assicurare la tua incolumità –

- Si, mi sbrigo. Ma chi si crede di essere quella per darmi degli ordini? –

E mentre il ragazzo tirava su l’ancora un po’ seccato per aver ricevuto degli ordini da una ragazzina sentì un urlo agghiacciante levarsi dalla strada principale della città; alzò lo sguardo e restò paralizzato nel vedere il comandante Dake correre, come posseduto da un centometrista determinato ad arrivare primo, verso di loro. Nello stesso momento le vele si spiegarono e fecero appena in tempo a partire, lasciando i marine a terra.

- Roooose! Torna subito indietro e accetta la tua punizione a testa bassa! –

- Non ci penso nemmeno! Non sono così pazza da ritornare da te, fratellone. La prossima volta che mi vedrai avrò una grossa taglia sulla testa e vai pure a dire ai tuoi superiori che la tua piccola sorellina ti ha soffiato la nave da sotto il naso, se ingrossi un po’ la storia mi potrebbero anche dare una bella taglia e tu non faresti la figura dell’idiota – e come per prenderlo ancora in giro, fece la linguaccia.

- L’hai chiamato fratellone!? –

- Adesso ti interessi a me, eh? –

Il comandante, rimasto a terra, continua a fissare la nave con la fronte crucciata. Un soldato, prendendo coraggio si fa avanti con passo incerto e voce rotta dalla paura.

- Emm… s-signore? Cosa facciamo ora? –

- Non diremo nulla in giro, almeno finché non l’avrò riportata a casa –

- E come faremo a spiegare la sparizione di una nave, signore? –

- Non ci avevo ancora pensato… diremo che siamo andati contro uno scoglio e che è colata a picco –

- Ma comunque navigheranno con quella nave e in più il vice capitano Lake è su quella nave –

- … -

- … -

- Siamo proprio nei guai… -

La Città Foglia non si vede più e l’unica cosa che si sente ora sono gli schiamazzi dei gabbiani in lontananza e le onde che si infrangono sulla nave. Rose è impegnata a controllare la rotta, ma la continua richiesta di risposte da parte dell’ex-marine la deconcentra.

- Allora? Mi spieghi che sta succedendo? Perché lo hai chiamato fratello? Allora? Allora? Allora? –

- Basta!!! Ti dirò tutto fra un paio di minuti quando avrò accertato la rotta! –

Tre minuti dopo…

- Ahem, innanzitutto il mio nome: sono Greenhave D. Rose e sono cresciuta nell’isola di Birk, dove ho imparato i rudimenti della sopravvivenza e del combattimento. Il tuo comandante, o meglio il tuo ex-comandante è il mio fratello adottivo e si è infuriato perché ha letto una lettera in cui dicevo che sarei diventata una pirata; mentre lui desiderava che entrassi in marina –

- Mmm… e per quanto riguarda la velocità con cui sei salita sul pennone? –

- Ho mangiato il frutto draco-draco, che mi permette di trasformarmi in un drago, vedi? –

Detto questo si trasformò in un drago blu e diventò grande due volte il ragazzo. Gli occhi rimasti azzurri, ma con la pupilla di forma verticale, mentre sulla testa spuntavano due corni lunghi una quindicina di centimetri, il muso allungato sfoderava dei denti piccoli ma aguzzi. Le ali, più che larghe erano lunghe, quasi affusolate e la membrana di queste, di colore azzurro, davano un senso di leggerezza al drago. Una cresta celeste parte tra i corni, passando lungo la schiena e finendo in una coda lunga quasi quanto il corpo.

- Per arrivare in cima al pennone mi è bastato un battito d’ali –

- M-ma ma ma ma ma – il moro ricevette uno sonoro schiaffo o meglio, una “leggera” codata.

- Riprenditi, non ho alcuna intenzione di mangiarti – disse la ragazza ritornando a forma umana.

- Ma se sai volare, perché hai rubato una nave? Potevi benissimo raggiungere le isole volando –

- Certo, avrei potuto, ma se fossi caduta in mare durante il volo sarei annegata, visto che non so nuotare–

- Ok, un punto a tuo favore –

- E poi ho intenzione di cercare una ciurma; se mi presentassi come un drago i potenziali membri scapperebbero a gambe levate. Ma a proposito... non mi hai ancora detto il tuo nome –

- Ha, ha! Hai ragione; mi chiamo Riyuga Lake e fino a poco fa ero un marine, finchè non abbiamo rubato la nave. Mi spiace se sono stato sgarbato con te prima, sai è una questione d'abitudine. Probabilmente mi metteranno una taglia sulla testa e visto che avevo comunque intenzione di lasciare la marina non ti dispiacerà se vengo con te, vero? –

- Cosa? –

- Bene, allora siamo d’accordo! Adesso vado a mangiare – il ragazzo sparì in direzione della stiva.

- No, aspetta! Noi… io… tu non volevi nemmeno ascoltarmi prima! Ah, lasciamo perdere – si girò e cominciò a camminare, ma poi un pensiero le balneò nella mente – cos'è che aveva detto? Che andava a mangiare? Ma se mangiava anche quando l'ho incontrato… - la sua faccia cambiò espressione: se prima era pensierosa ora aveva sgranato gli occhi come se si fosse appena accorta di aver commesso un grosso sbaglio - se si azzarda a mangiare tutte le provviste diventerà un gustosa bistecca! –

Con occhi che sputavano fiamme si diresse nella stiva per controllare la situazione e vide che Lake si era mangiato l’ultima cassa di mele. Rose si avvicinò a lui e lo prese per il colletto, mentre Lake con sguardo innocente masticava tre mele.

- Sappi che se rimaniamo senza scorte prenderò in considerazione l’idea di mangiarti –

- *gulp* -

 

 

 

Salve a tutti cari lettori! Sapete, stavo felicemente andando a scuola quando sono andata a sbattere... emm... scusate, ricordo sbagliato; ricomincio daccapo.

Ero a scuola e stavo pensando a cosa scrivere in un'altra delle mie storie, quando all'improvviso mi è venuto in mente One Piece e ho cominciato (o almeno il mio cervello annoiato dalle spiegazioni della prof) a inventare tutt'altra storia; ed ora eccomi qui! È vero; questo è solamente il primo capitolo, ma ho intenzione di farla molto lunga questa storia; che credete? Una ciurma di pirati non sbuca dal nulla!

Comunque sia il mio cervello sta andando in fumo e... no, no non è colpa della storia o vostra, ma piuttosto di quello che ho appena studiato; quindi lacerò la parola alla mia sostituta. Ci vediamo al prossimo capitolo! *se la da a gambe levate, lasciando voi poveri lettori tutti soli. Ma non si è ricordata che la sua sostituta è malata?*

Ahem... *compare dal nulla una rossa dai bei capelli lunghi*

Mi spiace interrompervi mentre fissate il muro, ma ho qualcosa da dirvi. Io sono la sostituta del sostituto della sostituta del sostituto della sostituta dell'autrice, infatti tutti gli altri sono ammalati (o occupati a mangiare o a correre dietro alle ragazze come quell'idiota...) *alza il pugno destro arrabbiata ma poi si calma*

Sappiate che se volete partecipare a questa storia potete tramite i vostri OC che manderete tramite messaggi o recensione; basta che seguiate lo schema qui sotto. L'autrice ne prenderà visione e li inserirà nella storia.SE MANDATE OC SINGOLI E CHE NON APPARTENGONO AD UNA CIURMA VERRANNO INSERITI IN UN'ALTRA, non in questa che siamo già al completo (in troppi e fuori di testa... che posso volere di più?). Inoltre se ci sono dieci capitani e un navigatore estrarrò a caso un capitano e metterò gli altri nella sua ciurma, chiaro? *fa un'occhiataccia*

 

Nome:

Ruolo all'interno della ciurma (può essere anche un marine o un cacciatore di taglie) (capitano, medico, spadaccino, ecc...):

Frutto o armi (descrizione del frutto o dell'arma e in caso li usi entrambi voglio la doppia descrizione):

Haki (se l'ha e quali o quale):

Carattere:

Aspetto fisico e indumenti:

Sogno (vorrebbe conquistare l'One Piece, diventare il migliore nel suo campo, andare a letto con dieci ragazze diverse, ecc...):

Fobie e paure:

Cosa gli/le piace?:

Altro (volete mettere il vostro OC in una delle altre ciurme? Mettete qui il nome; volete una storia d'amore con un'altro personaggio? Idem; volete semplicemente aggiungere qualcosa? Mettete tutto qui):

Nome della ciurma e della bagnarola e magari anche la bandiera (SOLO SE CAPITANO):

 

Bene... ora ricapitoliamo le regole se avete capito:

  1. Se volete mettere un'OC seguire lo schema

  2. Non voglio vedere troppi OC di un solo genere (tutti capitano o spadaccino)

  3. Non accetto ulteriori OC nella ciurma dei Dragoni dell'ovest, chiunque lo chiederà sarà spostato in un'altra ciurma a caso

  4. Se ve lo state chiedendo si, potete anche mettere un marine scrivendo sul ruolo che fa il marine

Se avete tutti capito io me ne vado, penso che non ci vedremo per un bel po, dato che sono solo l'ultima degli assistenti. Spero di avervi spaventato abbastanza e che voi abbiate capito tutto ciò che ho detto, altrimenti sappiate che so dove abitate e che pure l'autrice ha paura di me, quindi state bene attenti!

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: mbpika