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Autore: oceanodiperle    04/11/2013    2 recensioni
distrattamente finisco con il piede su una pozza d’acqua e scivolo a terra, sporcando con il liquido del mio bicchiere l’abito elegante di un ragazzo che mi è di spalle, che stava tranquillamente conversando, ma appena sentì quella sostanza fredda sulla sua schiena si girò verso chi aveva provocato quel danno, me. [...]- “Ti va di ballare?” Non mi da il tempo di annuire, che subito mi tira a se. Non avrei neanche potuto dirgli di no, gli ho sporcato la giacca e deve stare tutta la serata con quell’indumento addosso, ballare con lui è il minimo che possa fare per farmi perdonare. [...] “E’ bellissimo il vestito che indossi.” [...] - “Hai un buon profumo.” Mi sussurra avvicinando le labbra all’orecchio. Io rimango in silenzio. “E…sei bellissima.” Il mio cuore batte forte dentro di me e non ho idea di cosa fare.
Poggia molto lentamente le labbra sul mio collo, forse per non farmi sobbalzare a quel tocco, dove lascia un bacio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capther nine.

Sono le otto e mezza di sera, Corinne dovrebbe essere qui a momenti. Zayn sta per uscire e si va a specchiare per l’ultima volta allo specchio attaccato lungo la parete del corridoio, fa sempre così prima di varcare la porta di casa, mentre io sono davanti i fornelli che preparo la cena per me e Corinne. Zayn mi viene da dietro e mi dice:
- “Non fate stupidaggini, ok?”
- “Rilassati.”
- “Non riesco a rilassarmi, come devo fartelo capire?” Abbandono per un istante il mio lavoro ai fornelli per girarmi e dare un abbraccio a Zayn per tranquillizzarlo.
- “Promettimi che penserai a divertirti e non ti preoccuperai per me.”
- “Alison…”
- “Promettilo.”
- “Ci proverò.”
- “Grazie.” Gli do un bacio sulla guancia, intanto il campanello suona, è Corinne.
- “Vado io.” Si avvia alla porta e abbassa la maniglia per aprirla.
- “Ciao, Zayn!” Sento dire dalla voce di Corinne che è ancora fuori dalla porta.
- “Ciao!” Gli sorride. “Alison è in cucina che sta cucinando.”
- “Oh, grazie.”

- “Alison, allora io vado!” Sento urlare dalla bocca di Zayn da lontano.
- “Va bene, ciao!” Gli urlo anche io.

                                                                                                                      ***

- “Se non sbaglio dovevi raccontarmi molte cose!” Esclama Corinne mentre ceniamo.
- “Vabbè, quello che è successo con Louis ormai lo sai.”
- “E non c’è nient’altro?”
- “Beh…ho iniziato i corsi di danza.”
- “E come stanno andando?”
- “Bene, solo che il maestro…”
- “Il maestro? E’ un maschio?”
- “Si.”
- “Quanti anni ha?”
- “Non lo so, ma penso che è uguale a noi, o poco più grande.”
- “E’ carino?”
- “Si, cioè no. Corinne, non mi interessa lui!”
- “Secondo me un po’ si.”
- “No, non è vero.”
- “E lui invece? Con te come si comporta?”
- “Emh…bene…ma con le altre…”
- “Con le altre…?”
- “Con le altre…è molto rigido…”
- “Avrà un debole per te, se con loro si comporta diversamente.”
- “Inoltre…vuole…lavorare con me…privatamente.”
- “Ecco, questa è l’unica prova che ci serve per capire che gli piaci!”
- “Corinne, non cominciare a farti i filmini del cazzo come al solito.”
- “No Alison! Davvero, non è normale il fatto che si comporta così, deve avere una cotta per te.”
- “In ogni caso a me non interessa.”
- “Descrivimelo fisicamente.”
- “Emh, allora…ha gli occhi verdi, un bel sorriso e i capelli ricci. I suoi occhi sono bellissimi, sono grandi e di un verde intenso, mentre il suo sorriso...”
- “Alison…gli occhi ti brillano…”
- “No, che dici!” Esclamo mentre li strofino.
- “Invece si.”
- “E’ una tua impressione.”
- “Non ne sarei così sicura.”

                                                                                                                          ***
Dopo aver cenato saliamo in camera e mentre siamo sedute sul mio letto insiste per continuare a parlarle di Styles.
- “Beh, ieri mi è successa una cosa strana.”
- “Cioè?”
- “Sono andata con Louis in un locale e nello stesso locale c’era anche lui.”
- “E che hai fatto?” Domanda ad occhi spalancati.
- “Sono andata in ansia, Louis se ne accorto e aveva paura che non stessi bene, io gli dissi che avevo bisogno di andare in bagno, ma nel bagno qualche minuto dopo entrò anche il mio insegnante…e…”
- “Dai, continua…”
- “Ed eravamo sorpresi entrambi, mi salutò e mi chiese cosa ci facevo lì, ma io ho detto che dovevo andarmene, così non ho risposto, lui una volta uscita mi urlò che ci saremmo visti il giorno dopo…cioè oggi.”
- “Cosa?”
- “Ho fatto lezione privata con lui oggi.”
- “Oddio, come si è comportato?”
- “Normalmente, mi ha fatto fare degli esercizi e basta.”
- “Non ti ha fatto qualche complimento?”
- “Emh, mi ha detto che ho delle bellissime gambe.”
- “Alison, gli piaci.”
- “Un sacco di insegnanti mi hanno detto che ho delle belle gambe, anche femmine e ti posso assicurare che non erano lesbiche!” Corinne si mette a ridere.
- “Vabbè, poi che è successo al locale?”
- “Sono tornata da Louis e si è accorto che avevo il viso pallido, così mi ha riaccompagnata a casa. Non so perché sono andata così in panico, Louis era preoccupatissimo e ho fatto preoccupare un sacco anche Zayn.”
- “Provi qualcosa per lui.”
- “Io voglio solo Louis.” Faccio una pausa. “Non devi parlarne con nessuno, ok?” Annuisce.
- “Quando lo rivedrai?”
- “Domani, ma non è una lezione privata, ci saranno tutte le ragazze del mio corso.”
- “Ma come ti ha detto che vuole lavorare privatamente con te?
- “Alla fine della lezione, mentre le altre andavano nello spogliatoio mi ha chiamata e mi ha chiesto se ero disposta a farle, ovviamente ho accettato.”
- “E prima non è successo niente?”
- “Si, era venuto per correggermi alcune cose e poi mi chiese come mi chiamavo.”
- “Capisco.”
                 

                                                                                        ***
Abbiamo navigato su internet, abbiamo ascoltato musica, abbiamo guardato un film e abbiamo scattato tante foto, insomma le solite cose che fanno due migliori amiche quando sono a casa, Zayn non mi ha chiamata, o è più tranquillo quando sono in casa o sta cercando di mantenere la promessa. Il mio cellulare squilla, è Louis.
- “Rispondi.” Dice Corinne, vedendo il suo nome sullo schermo illuminato.
Prendo il telefono e prima di rispondere penso a ciò che devo dirgli, devo rassicurarlo, devo dirgli di non  preoccuparsi, devo dirgli che sto bene. Respiro e striscio il polpastrello sullo schermo per rispondere.

- “Ehi.”
- “Alison, come stai?”
- “Bene, stai tranquillo.”
- “Sicuro? Ieri mi hai fatto spaventare.”
- “Si, mi dispiace. Tu come stai?”
- “Bene, sono solo un po’ stanco.”
- “Hai avuto un allenamento?”
- “Si.”
- “Sono fiera di te.” Sorrido e sento lui ridere.
- “Sei a casa con Corinne?”
- “Si.”
- “Fammi parlare con lei.”
- “Cosa?”
Domando aggrottando le sopracciglia, cosa deve dire a Corinne?
- “Fammi parlare con lei.”
- “Vuole parlare con te.” Le porgo il telefono.
- “Con me?” Annuisco. Lei prende il telefono e risponde.

Corinne’s POV
Cosa vorrà da me? Non ho proprio confidenza con lui.
- “Louis?”
- “Ciao.”
- “Dimmi…”
- “Sta davvero bene?”
- “Si, si.”
- “Questa tua risposta mi spinge a venire a controllare.”
- “Sto dicendo la verità.”
- “Ora chiamo Zayn.”
- “Ok.”
- “Ciao, grazie.”
- “Di niente.”


Alison mi chiede cosa mi ha detto e io glielo dico, il fatto che non ci ha credute, ha fatto innervosire entrambe. Evidentemente crede che Alison sta ancora male, ma vuole nasconderglielo per non farlo preoccupare ed io, ovviamente da amica, la appoggio, se lei vuole che gli racconti una balla, gli racconterei una balla.

 - “E’ arrivato Zayn o i tuoi genitori?” Le domando dato che sento il rumore della porta d’ingresso chiudersi.
- “Zayn.” Risponde. “Ne sono sicura.”
- “Come mai è rientrato così presto?”
- “Si sarà preoccupato per me.”

Zayn’s POV
Lascio le chiavi di casa e della macchina al mobile vicino l’ingresso e comincio a chiamare Alison per sentire quel suono della sua voce che mi assicura che è in casa e che sta bene.
- “Alison? Sono tornato!”
- “Siamo qui.” Dice ad alta voce dalla sua camera.
Salgo velocemente le scale, non vedo l’ora di vederla, arrivato davanti la porta della sua camera domando:
- “Posso entrare?”
- “Si.” Apro lentamente la porta ed entro, mi avvicino al letto e mi chino per dargli un bacio sulla guancia.
- “Tutto apposto?”
- “Si, ma perché sei rientrato così presto?”
- “Sono stanco.” Dico una bugia, se sa che sono rientrato solo perché mi preoccupavo per lei, la farei dispiacere.
- “Ammettilo che eri preoccupato.”
- “No, sono molto stanco.”
- “Non mentire.”
- “Alison, mi dispiace.”
Sospira, abbassa lo sguardo triste.
- “Non fa niente.”
Il mio cellulare squilla, lo prendo dalla tasca e rispondo, è Louis, forse ha scoperto qualcosa riguardo al comportamento strano di Alison, alla serata di ieri. “E’ Louis?” Domanda, come fa a saperlo?
- “Si, è lui.” Esco dalla stanza e mi dirigo al piano di sotto scendendo le scale, mentre rispondo al telefono.
- “Louis, hai notizie?”
- “No, ancora no. Corinne è ancora lì, credo.”
- “Si, è qui.”
- “Ho chiamato Alison poco fa, mi ha detto di stare bene, ho parlato anche con Corinne e lei mi ha detto la stessa cosa, Alison sta davvero meglio?”
- “Si, già da questa mattina.”
- “Io credo che gli ho dato fastidio io in qualche modo, che non gli è piaciuto il locale, i miei amici l’hanno messa in imbarazzo, non saprei.”
- “No, stai tranquillo, non si sarebbe comportata in quel modo, io sono ancora dell’idea che ha visto qualcuno, tipo Josh.”
- “Zayn, io sono innamorato di lei.”

Sospiro.
- “Louis, non è colpa tua, la causa del suo comportamento strano non sarai tu.”
- “Lo spero, vorrei vederla ma sono in macchina e ho avuto tutto il giorno un allenamento, sono stanchissimo.”
- “Potresti vederla domani, ma deve andare a scuola di danza.”
- “E io ho un altro allenamento, potrei accompagnarla e andare a prenderla, quali sono i suoi orari?”
- “Li aveva scritti in un post-it, ma non ricordo dove l’ha attaccato, un attimo che lo cerco.”
Vado in cucina e una volta arrivato mi guardo intorno, oh, eccolo è attaccato su una credenza.
- “Allora, oggi deve andare dalle diciassette alle diciotto.”
- “Cazzo, io finisco alle diciassette e trenta.”
- “Potete vedervi dopo.”
- “No, ho bisogno di vederla prima. Che caos!”
- “Posso accompagnarla io e l’andrai a prendere tu.”
- “Ti crea problemi?”
- “No, io oggi ho il giorno libero.”
- “Ah, non so come ringraziarti.”
- “Figurati.”
- “Se ho notizie, te le riferisco subito.”
- “Grazie.”
- “Ciao.”

Attacca.
Comincio a credere che Louis sia davvero un bravo ragazzo, è gentile, educato e affidabile. Riesco a notare che tiene molto ad Alison, la ama davvero, se non fosse così non si sarebbe preoccupato così tanto per lei e non sarebbe andato tanto in fondo a questa storia.
Alison’s POV
- “Lo so che ci stai male.” Afferma Corinne.
- “Io…io…non so cosa posso fare…”
- “Non devi fare assolutamente niente, non è colpa tua, è solo che…tiene molto a te.”
Mi abbraccia. “Beh, io ora vado.”
- “Come mai te ne vai così presto?”
- “Devo alzarmi presto domani, Austin vuole portarmi al mare.”
- “Ah, capisco.”
- “Volete venire tu e Louis?”
- “Emh no, grazie. Devo andare a scuola di danza domani pomeriggio.”
- “Ah, giusto. In caso ci raggiungete?”
- “Non credo, saremo stanchi entrambi, io per la danza, lui per gli allenamenti.”
- “Va bene, allora andremo insieme un’altra volta. Ora vado.”
- “Ciao e grazie di tutto, ti voglio bene.”
- “Di niente, anche io.” Ci abbracciamo.

                                                                                             ***

- “Vai a dormire che è tardi.” Mi dice Zayn appena Corinne lascia casa nostra.
- “Non devo fare tutto quello che dici tu.”
- “Che ti prende?” Mi pone questa domanda perché di solito eseguo questo tipo di ordine, ma questa volta decido di non ascoltarlo.
- “Sono arrabbiata.”
- “Perché sono rientrato presto?”
- “Esatto, menomale che mi avresti dato più libertà!”
- “Credi che non te l’abbia data?”
- “No!”
- “Invece si! Non ti avrei mandata alla partita di Louis! Alison, non dire cazzate!” Dice alzando il suo tono di voce e avvicinandosi verso di me per impaurirmi.
- “Vedi di calmarti!”
- “No! Non posso calmarmi, certo che tu sai come farmi incazzare!”
- “Ti detesto quando fai così, vaffanculo Zayn.”
- “Vai in camera tua e non farti vedere almeno fino a domani!”
- “Non vado in camera mia perché me l’hai ordinato tu, ma perché non voglio stare qui con te!”
Salgo velocemente le scale e mi chiudo in camera. Zayn a volte è proprio stronzo, non capisce che a me dispiace il fatto che ritorna a casa presto perché si preoccupa per me invece di divertirsi con i suoi amici, non capisce proprio niente. Una lacrima mi riga il viso appena penso alle parole che gli ho appena urlato in faccia, quel “ti detesto” avrà mandato in frantumi sia il mio cuore che il suo. Il mio viso sta per essere ricoperto dalle lacrime, i singhiozzi mi hanno completamente rapita, non riesco a riprendermi, non avrei mai voluto dirgli quelle parole. Mi addormento mentre bagno il cuscino e con il rumore dei miei singhiozzi.

                                                                                                                                ***
La mattina non ci siamo proprio guardati in faccia, ci ignoravamo completamente, ci evitavamo, ci comportavamo come se non ci fosse una seconda persona in casa, finchè il pomeriggio verso le sei e quarantacinque non mi dice mentre vede le chiavi della mia macchina pensolarmi dalla mano destra:
- “Ti accompagno io a scuola di danza.”
- “Non voglio essere accompagnata da te.”
- “Devo accompagnarti io, sto facendo un favore a Louis.”
- “Cioè?”
- “Ieri mi ha detto che voleva vederti il più presto possibile, ma oggi ha la giornata impegnata e l’unico modo è che ti accompagno io e poi viene a prenderti lui.”
Sbuffo.
- “Andiamo.”
Riposo le chiavi della macchina sul mobile vicino l’ingresso, mentre Zayn prende quelle della sua.
Mentre usciamo dalla porta di casa si avvicina per darmi un bacio sulla guancia con l’intenzione di fare pace, ma io lo respingo e lui si mette a ridere.

twitter:https://twitter.com/upallnightx_



 
  
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