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Autore: SuccoDiZucca87    04/11/2013    4 recensioni
"What's in a name?
That which we call a rose by any other name would smell as sweet." Romeo and Juliet.
I ricordi di Hogwarts sono lontani e rinchiusi in un vecchio cassetto in fondo al cuore. Ron ed Hermione, così come Harry e Ginny, non sono più coppia fissa, ma rimangono dolci ricordi dell'adolescenza. Tante, tantissime, cose son cambiate negli anni a venire. Come può una Ginny forte, bella ed innamorata della sua nemesi cambiare la vita di Hermione? Un epilogo alternativo a quello della nostra JK Rowling.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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cap 5 Ehm...ehm... c'e ancora qualcuno qui?
Lo so, sono pessima. Purtroppo settembre ed ottobre, non sono stati orrendi, ma decisamente peggio. Davvero, parlandovi sinceramente ho avuto talmente tanti problemi gravi, che tornare a scrivere era proprio impossibile per questione di testa e di tempo (ebbene si, anche me ha finalmente iniziato a lavorare,mi toccano ben 950 ore di tirocinio!)
 Ed in questo marasma di 68 giorni terrificanti aggiungiamoci anche il fatto che io abbia inavvertitamente deciso di piallare l'hard disk del mio pc ed abbia cosi cancellato ogni cosa avessi salvata li su, dai prossimi capitoli (di cui almeno ho una traccia cartacea, ah cara vecchia carta!) alla mia tesi di laurea T.T, per tutti i mutandoni di Merlino, Silente, Morgana, la Fata Turchina e Maga Mago.

Mi scuso ancora davvero tanto con chi aspettava di leggere il nuovo capitolo e vi ringrazio se avrete la voglia di capirmi e di leggermi ancora. Giuro iper super e mega solennemente che prossima settimana saro puntuale qui, a postare di nuovo. Dopo due mesi di ansie, finalmente respiro di nuovo!

Buon lunedi, buon novembre, buon tutto.
x
Succo di zucca



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Capitolo 5 - Come una sirena 

Hermione non potè che sorridere a ripensare a quanta fatica avessero fatto lei, la Signora Weasley e la sposa per rendere quella serata così perfetta. Ma c'erano sicuramente riuscite. I mesi passati a progettare ogni minimo dettaglio, le serate passare a leggere riviste sui matrimoni, le lunghe riunioni per organizzare tutto al meglio. Ora pero' era sicuramente tutto perfetto.
Cosi come voleva Ginny, la cerimonia era stata intima. L'intera cerimonia si era svolta nella villa di Theo, della quale Ginny si era innamorata già mesi prima. Avevano studiato tutti i più minuziosi dettagli per rendere quel giandino perfetto. I fiori rosa, in tinta con il vesito. Le candele bianche. I nastri leggeri che svolazzavano con il vento. Le lanterne che illuminavano dolcemente l'ambiente. Avevano fatto decisamente un grande lavoro. Certo, Hermione doveva ammettere almeno a sé stessa quanto fosse stato fondamentale l'aiuto della "Non è mai troppo tardi per trovare l'amore" l'agenzia matrimoniale della Lavanda&co., della vecchia Lavanda Brown che le aveva indirizzate nei giusti negozi e con le giuste dritte per sopravvivere all'evento.  
La cerimonia era durata poco, ma era stata di una dolcezza disarmante. Hermione e Ron avevano ovviamente fatto da testimoni per lei, mentre Draco ed il cugico dello sposo Thomas, lo erano stati per Theo. Se quasi tutti erano fortemente preoccupati delle reazioni fra i due mondi di Theo e Ginny che venivano in contatto per la prima volta, tutto era filato liscio. Tutto aveva funzionato alla perfezione. Theo in un elegante abito da cerimonia che aspettava la sua sposa all'altare. Ginny che avanzava lungo la navata sopra un letto di petali di rosa, accompagnata da un commosso Signor Wealey. Ginny così bella e raggiante, nel suo abito morbido e brillante. Ma la cosa più emozionante furono sicuramente quelle promesse, scambiate di fronte ad amici e parenti disarmati dall'amore che brillava negli occhi di quei due. In una formula così comune come "nel bene e nel male" e "per sempre", avevano racchiuso molte piu parole ed emozioni che in pochi potevano davvero comprendere.
Purtroppo la notorietà della famiglia di Theo aveva imposto una certa lista di invitati, che erano però stati ospitati solo nel successivo banchetto nuziale. Dopo la cerimonia infatti, venne inaugurata la festa per tutti. Era stato il compromesso giusto fra gli obblighi in societa' di una famiglia cosi altolocata, e la voglia di condividere solo con poche persone il momento. La cerimonia era fluita con facilità e perfezione direttamente nell'aperitivo, dove il resto degli invitati attendeva con trepidazione gli sposi. Poi la cena, i brindisi, la torta. L'unica nota stonata per Hermione era sicuramente la presenza di Draco Malfoy al suo stesso tavolo. Quel Draco Malfoy odioso e spocchioso come al solito, ma altrettanto seducende e perfetto in quel bellissimo completo grigio scuro, in perfetta armonia con i suoi occhi.

«Vado a fare una passeggiata fuori, qui si muore di caldo!» disse Hermione a Ron ed Harry passando sulla pista da ballo, dove quei due si stavano scatenando. Era stranissimo vederli cosi insieme. Erano sempre stati molto amici, forse troppo già dall'epoca della scuola. Nonostante la sua storia con Ron, e la storia fra Ginny ed Harry, Hermione sapeva che nell'intimo legame fra i due suoi amici c'era più di un semplice rapporto d'amicizia. La sua relazione con Ron durò poco proprio per questo motivo, Hermione riusciva bene a percepire che a Ron mancasse qualcosa in quel rapporto, qualcosa che lei non poteva sicuramente dargli. E così il loro rapporto di poco più di un anno si era tramutato in una semplice amicizia. Era stato più difficile per Ginny invece, che accecata dall'amore per Harry non voleva rinunciare a lui. Aveva atteso anni prima di riuscire ad entrare nel suo cuore e quando Harry aveva finalmente trovato il coraggio di raccontare a Ginny la verità sui suoi sentimenti, era stato un periodo buio per lei. Hermione non aveva mai visto l'amica così triste, Harry era stato per lei l'ancòra di salvezza in quegli anni della guerra, la speranza che dopo tutto un lieto fine ci sarebbe stato. E vedendola danzare con Theo, Hermione non potè fare a meno di pensare che finalmente quel momento era davvaro arrivato. Le ricordarono i due protagonisti di una favola babbana che aveva visto da piccola, in cui una bella fanciulla ballava con il suo principe trasformato in una bestia, non curante dell'aspetto dell'amato, ma solo della sua anima. Erano cosi diversi, ma cosi belli e perfetti insieme. Quando lei sarebbe stata così felice? Sarebbe mai successo?
Con questi pensieri Hermione attraversò la sala fino al terrazzo per staccarsi dai pensieri.
L'eleganza di Villa Magnolia risplendeva in tutta la sua bellezza, illuminata dalle calde luci delle candele che si rispecchiavano contro le pareti di marmo bianco dell'edificio. Un leggero profumo di fiori freschi, tra i quali spiccava un leggero aroma di rose, aleggiava nell'aria frizzante di primavera inoltrata. La vista dal terrazzo posteriore della casa era magnifica: il mare in lontananza, il giardino illuminato, la luna nel cielo. Hermione era rimasta ipnotizzata da quel panorama mozzafiato, senza neanche accorgersi di essere in compagnia.
«Eccoti, Granger! Non vai a fare l'ennesimo brindisi agli sposi?»
«Malfoy che piacere vederti... preferisco di no, ho già bevuto abbastanza champagne per stasera... tu invece non sei dentro ad irretire qualche giovane fanciulla?», con l'acido che sgorgava da quelle parole, per nascondere il battito accelerato del cuore nel vedere i suoi occhi cosi simili alle stelle del cielo.
«Diciamo che so dove voglio e preferisco stare..» una frase lasciata a meta'.
«Ti va di passeggiare un po'? Volevo provare ad arrivare al mare», chissà da dove le arrivavano quelle parole.
Draco si sporse velocemente verso l'ingresso del terrazzo e fece levitare fino a loro una bottiglia di champagne e due calici di cristallo.
«Ora sono pronto» e le rivolse un veloce occhiolino ed un sorriso brillante.
Camminarono qualche minuto giù per la stradina, accompagnati dal rumore delle onde vicino e dai loro passi nel giardino. Arrivati alla piccola baia sotto la villa, la ragazza si tolse i deliziosi sandali per posare i piedi nella sabbia. «Malfoy, togliti quelle scarpe! E' troppo bello camminare a piedi nudi della sabbia» disse lei.
«Granger, poi mi sporco. E sai quanto vale questo vestito?» rispose lui con tono antipatico. Ma quel tono durò decisamente poco, quando lui vide mettere il broncio alla ragazza.  «Eh va bene, dai. Giusto perché non ci vede nessuno qua sotto....» disse poggiando su un tronco in riva al mare la sua giacca e la bottiglia di vino.
Effettivamente Draco dovette ammettere che camminare sulla sabbia a piedi scalzi era una sensazione piacevole, e quasi d'istinto si avvicino' al bagnoasciuga, dove piccoli e docili onde si infrangevano sulle sue caviglie. E vedere lei passeggiare felice a piedi nudi, come una bambina gli regalava un piacevole senso di pace.
«Non ti facevo cosi intraprendente Malfoy. Nel profondo non sarai mica un impavido grifone?»
«Come osi infangare cosi il mio onore da serpe? Io un grifone?! Giammai!» e ridendo si sedette vicino a lei su quel tronco. Lei che rideva contenta di una sua battuta. Lei, i cui capelli ricadevano in ciocche ribelli dall'acconciatura. Lei, i cui occhi splendevano illuminati dalla luna nel cielo.
«Va bene. Io propongo un brindisi ai testimoni. Per i meriti di questa cerimonia, per i meriti di averli fatti incontrare, e per il merito di averli sopportati per mesi»
«Averli fatti incontrare?» chiese lei.
«Si Granger. Chi credi che abbia assillato e spronato Theo per fargli fare il primo passo? Quel ragazzo sarà anche bravo sui libri, ma dobbiamo ammettere che é un po' lento con il gentil sesso...» un sospiro rassegnato.
«Non sapevo ci fossi tu dietro a tutto questo» il tono di lei amminato. «Bene, allora direi che approvo il brindisi in pieno» ed un altro sorriso di lei.
Andarono avanti a parlare e a ridere, come se lei non fosse Hermione Granger e lui Draco Malfoy. Complice il vino, complice il panorama l'ostilità abituale fra i due sembrava essere stata annientata da quelle risate.

«Granger scendi da quello scoglio!»
«Malfoy non fare il noioso. Mi diverto qua su»
«Granger scendi. Non voglio giustificare la tua morte a tutto il mondo magico, ti prego. Sai che noia?»
«Come sei dolce» la linguaccia di lei. 
«Scendi o ti butto in acqua»
«Non hai il coraggio»
«Certo che ce l'ho. Se non scendi entro il 5 ti butto giu»
«1...2....3...4...»
«e 5! Sono ancora qua su» disse in tono canzonatorio.
«Bene, ti avevo avvertito» disse lui e con un salto si avvicino' a lei, la prese in braccio e si tuffò in acqua con lei fra le braccia.
La prima cosa che Hermione fu in grado di percepire furono le braccia di lui. Braccia forti e salde sulla sua schiena che la sorreggevano. Poi percepì anche l'acqua fredda, perché ci sarà pure un motivo se il bagno in mare lo si fa solo in estate.
«Malfoy ma come osi. Mi fai annegare!!»
«Granger, rilassati. Siamo in appena due metri di acqua»
Eh sì, effettivamente in quel trambusto di tuffi, braccia e acqua, non aveva neanche provato a toccare con i piedi il fondale.
«Questo non toglie che mi ha rovinato il vestito. E l'acconciatura»
«Granger, hai la minima idea di quanto costi il mio vestito? Fatto in puro cotone del Sud America, e cucito su misura da elfi della migliore scuola di cucito del mondo» e prima che lei potesse rispondere con qualche strana storia sul C.R.E.P.A e quelle cose li, lui continuò «E in ogni caso, trovo che tu non sia mai stata cosi bella come adesso»  liberando i capelli di lei dalle pinzette che la intrappolavano.
Bum.
L'aveva detto.
Silenzio.
Imabrazzo totale.
Panico.
Nessuno dei due risciva a parlare. Lei stupita, lui in imbarazzo. Lui, Draco Malfoy, scapolo più ambito di tutta la comunità magica che non riusciva ad aprire bocca di fronte a lei, Hermione Granger, babbana di nascita, una nullità confronto al suo nome. Erano fermi tutti e due lì, nell'acqua fredda, ancora abbracciati dal tuffo, ancora vicini.
E non si sa bene chi per primo si avvicinò, ma le loro labbra si incontrarono. Il tempo smise di avanzare, o forse avanzò troppo velocemente. Né lei né lui se ne accorsero.
«Hai freddo» sussurrò lui. 
«Un po'» ammise lei, impegnando tutta la sua forza di volontà per staccarsi da lui.
Gli sembrava di avere fra le braccia una creatura eterea, cosi fredda per l'acqua e cosi pallida agli occhi della luna. Aveva paura di perderla. Aveva paura che come le sirene delle favole, potesse voltarsi verso l'orizzonte e sparire sott'acqua per non tornare piu'. Fu un dolore anche per lei staccarsi da quel contatto caldo. Sentì i muscoli lamentarsi del freddo ed il cuore lamentarsi quel la mancanza di lui.  Sciolse l'abbraccio facendo scivolare la mano lungo il braccio di lei, fino alla sua mano.
«Vieni, usciamo» e la accompagno' delicatamente fuori dell'acqua.
Si staccò da lei solo per prendere la sua giacca asciutta dal tronco su cui era rimasta. Con timore provò ad avvicinarsi di nuovo ed appoggiò la giacca sulle spalle nude di lei.
Quando la sentì fremere al suo tocco, per lui fu impossibile resistere alla voglia di baciarla ancora.
Quando sentì le sue mani sfiorarle la pelli, per lei fu impossibile reistere alla tentazione di sentire ancora il suo sapore sulle labbra.

Avevano fatto tutta la stradina che ripercorreva la scogliera vicini, continuando a parlare e ridere. Tornarono dopo un bel po' di tempo alla festa. E Ron giuro' per lungo tempo di averli visti tornare dal mare non solo bagnati, insieme e sorridenti, ma anche per mano. Prima di tornare nel salone, facevo una deviazione verso il piano superiore per rimettersi in ordine, dopo quel piacevole imprevisto in mare.

«
Sai, Granger....»
«mmmh?»
«dovrei portarti piu spesso al mare, sei decisamente piu bella e piu simpatica»
Una risata soffocata dai baci.
«Sara' perche' forse riesco a tenerti la bocca impegnata?»
Un piccolo pungo di lei, non poi cosi tanto dolce.

Non si staccarono mai lungo i corridoio. Era difficile per lui, quanto per lei rinunciare a quei baci salati. Ed ogni posto era buono: le scale, il corridoio, la porta del bagno. Riuscirono a separarsi solo andando nelle rispettive camere per cambiarsi, scambiandosi un bacio come promessa di un veloce arrivederci.
Hermione ci mise un po' a sistemare quella massa di capelli inumiditi che continuavano a ribellarsi alle sue mani. Certo, erano sempre stati dei capelli decisamente impegnativi, ma in quel momento sembrava che anche loro volessero sottostare al volere di lui di vederli sciolti. Ed a quel pensiero decise di lasciarli cosi, mossi e lunghi a coprirle le spalle e la schiena. Quando lei usci dalla sua camera, lui era gia' sceso al pieno di sotto. Cercò di non sembrare troppo disperata scendendo le scale con una certa velocità (ovviamente compatibile con i 15 cm di tacchi che Ginny le aveva imposto). Entrando nel salone vide Draco in fondo alla stanza. Perfetto e bellissimo come sempre, come lo era sempre stato. Prima di riuscire a raggiungerlo fu però intercettata da Harry e Ron, che continuavano a litigare.
«Ron, ma che ti sei bevuto, tesoro?»
«Non ho bevuto nulla, oltre lo champagne. Ti dico che li ho visti»
«Ma per piacere, non diciamo babbanate»
«Hermione e' vero che ti ho vista?» Ron si mise fra lei e Draco, a pochi metri da lei.
« Ma che succede qui?» arrivo' anche Ginny. «Hermione che hai fatto ai capelli? Perché sono sciolti?»

Ma lei aveva occhi solo per lui. Lui che venne raggiunto un secondo dopo da una bellissima bionda, alta e sexy avvolta da un lungo vestito nero.
 «Draco, eccoti. Ti ho cercato ovunque....» e gli diede un bacio sulla guancia.
Hermione si gelò alla vista dei due.
«Niente Ginny. Non ho fatto niente» e se ne andò. Andò cosi velocemente da non notare Draco spostare quella ragazza che aveva cercato di baciarlo. Da non notare lo sguardo di lui che si infrangeva contro quella parola. Niente.



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Mi ritaglio ancora un angolino, per ringraziarvi di essere arrivati fin qui. Aspetto vostre recensioni e commenti, per sapere cosa ne pensate di questo tanto atteso quanto inaspettato bacio :)
A lunedì prossimo!
xoxo

  
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