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Autore: lynn12    21/04/2008    6 recensioni
Questa volta un nuovo incarico porterà i nostri eroi su una nave da crociera, ma a causa di un imprevisto dovranno affrontare una situazione difficile e dai risvolti imprevedibili...
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 – Profumo di primavera

Il tetto del palazzo era fiocamente illuminato dalle luci della strada e dai neon degli altri palazzi. Il rosso bagliore della sigaretta era ben visibile nella semioscurità.

Ryo, mollemente appoggiato alla ringhiera, guardava il via vai di auto e persone sulla Shinjuku-dori sotto di lui senza in realtà vederlo. La sua mente era concentrata sul cambiamento che aveva intrapreso la sua vita da qualche settimana a quella parte e sulla donna che ne era l’artefice e la causa. Era trascorso quasi un mese dal matrimonio di Miki e Umibozu e il rapporto con Kaori da quel giorno si era andato modificando. E, dal giorno in cui era riuscito ad esternare a voce alta i suoi sentimenti, anche lui era cambiato. Aveva smesso di nascondersi e finalmente le cose tra loro stavano migliorando. E doveva ammettere che la vita di prima non gli mancava per nulla…

Certo, le cose non si erano evolute così tanto anche dal punto di vista fisico. C’era da sbellicarsi dalle risate detto dallo Stallone di Shinjuku, ma lui e Kaori non si erano nemmeno ancora baciati. Non che non lo desiderasse – moriva dalla voglia di assaggiare quelle labbra rosa – ma rispettava Kaori più di chiunque altro e voleva essere paziente con lei, fare le cose nel modo e nei tempi giusti. Lei era speciale e voleva che anche il loro rapporto lo fosse. Senza contare che lui aveva bisogno di tempo per abituarsi a tutto quello che stava succedendo. Per lui non era facile ancora esprimere liberamente i propri sentimenti e i propri pensieri.

Rivisse con la mente la giornata appena trascorsa. Era l’inizio di aprile, la primavera era finalmente iniziata e lui e Kaori erano andati al parco di Ueno per la fioritura dei ciliegi. Era stato bello passeggiare per i viali alberati mano nella mano, come una coppia qualsiasi. Perché era quello che erano lui e Kaori, una coppia. Prima ancora di quel cambiamento, era così che Ryo aveva sempre considerato il loro rapporto. Lei era la sua donna, anche se non ancora in tutti i sensi. E non c’erano bisogno di parole, perché lui sapeva che lei lo amava e lei sapeva che lui la amava. Lo sapevano da anni.

La sigaretta era ormai alla fine e lui la gettò a terra e la spense con la punta dello stivale. Poi, voltò le spalle al panorama e scese al piano di sotto, dove sapeva che Kaori lo stava aspettando per guardare un film insieme.

 

La mattina dopo, Kaori camminava tranquillamente tra le corsie del supermercato canticchiando a bassa voce. Era sempre di buonumore da un mese a quella parte. Il suo rapporto con Ryo migliorava di giorno in giorno dal matrimonio di Miki e Umibozu e lei poteva finalmente assaporare un assaggio della vera felicità. Prese in giro, indifferenza, attesa…Tutto quello era solo un ricordo. Ryo ora era più affettuoso, più premuroso, la prendeva ancora in giro, ma in modo dolce, con complicità. Inoltre non correva più dietro ad ogni donna che vedeva, ma si limitava a qualche battuta maliziosa ogni tanto, solo per stuzzicarla. Senza contare che non usciva più ogni sera per andare a locali, ma andava solo un paio di volte alla settimana a bere qualcosa con Mick e tornava sempre prima di mezzanotte. E pensare che faceva tutto quello per lei era una cosa che la sconcertava e l’emozionava al tempo stesso.

C’era solo una cosa che la rendeva perplessa. Dal matrimonio le cose tra lei e Ryo erano migliorate, questo è vero, tuttavia…Su un altro piano non era cambiato niente. A parte qualche carezza o qualche bacio sulla guancia o sulla fronte, Ryo non l’aveva mai sfiorata. E la cose era un po’…frustrante. Insomma, ormai erano una coppia – perché sì, ormai stavano insieme davvero, ora poteva dirlo – e lui non l’aveva nemmeno baciata. Certo, poteva immaginare quali fossero le motivazioni di quel comportamento, probabilmente Ryo non voleva trattarla come tutte le altre donne che aveva avuto, voleva che con lei fosse diverso e questo la lusingava. E poi, sicuramente lui aveva bisogno di tempo per abituarsi a quella nuova fase della loro vita. Però…A volte Kaori non poteva fare a meno di chiedersi se Ryo la desiderasse quanto lei desiderava lui. Perché lei lo desiderava. Da morire. Erano sei anni che sognava di sentire le labbra di lui sulle sue, di poterlo accarezzare… Di fare l’amore con lui. E ancora quel momento non sembrava arrivare…

Rimuginando, Kaori uscì dal supermercato, caricò la spesa in macchina e si diresse verso il Cat’s Eye. Una tazza di caffè di Miki era proprio quello che ci voleva. E poi doveva smetterla di preoccuparsi. Ryo le aveva detto di amarla, il loro rapporto aveva finalmente preso la piega giusta, perciò non aveva nulla di cui lamentarsi. Se Ryo aveva bisogno di altro tempo per fare un ulteriore passo avanti lei doveva rispettarlo.

Tuttavia, la parte dubbiosa di lei dovette intravedersi nella sua espressione, perché, due minuti dopo essere entrata al Cat’s Eye, Miki le chiese se ci fosse qualcosa che non andava.

-In realtà no…Però…- Kaori la guardò, un po’ incerta –Potremmo parlare in privato?-

Visto che l’ora di punta era ormai passata, le due donne si sedettero ad un tavolo vicino all’entrata, distante dal bancone dietro a cui si trovava Falcon. Anche se in modo un po’ confuso, Kaori raccontò alla barista quello che le passava per la testa.

-Così quello che ti preoccupa è che la relazione tra te e Ryo non ha subito progressi dal punto di vista…fisico, diciamo…- riassunse Miki alla fine

Kaori annuì.

-A volte penso che non si senta attratto da me…- mormorò

-Starai scherzando, spero? Ma se ogni volta che posa gli occhi su di te il suo sguardo diventa a dir poco famelico?!- esclamò l’amica

-Dici sul serio?- la sweeper divenne rossa a quel pensiero

-Kaori, da quello che mi hai detto, Ryo negli ultimi tempi si è fatto più gentile e affettuoso, ha smesso di correre dietro alle donne e di andare in giro per locali e, credimi, questo è un cambiamento non da poco da parte sua…-

-Sì, lo so, ma…-

-Aspetta, fammi finire- la interruppe Miki –Dovresti saperlo meglio di me, lui non è un tipo a cui viene facile dimostrare quello che prova, perciò, a modo suo, sta cercando di dimostrarti il suo amore-

-Già, ma proprio perché è un tipo che si esprime più con i gesti che con le parole, non capisco perché, a parte qualche carezza o qualche casto bacio sulla guancia, non si sia mai spinto più in là…Insomma, non si può dire che Ryo non sia un tipo intraprendente con le donne…-

-Ma tu non sei come le altre donne, Kaori. Tu sei la donna che lui ama, tu sei speciale. Io credo che Saeba abbia troppo rispetto per te e per il vostro rapporto per trattarti come le altre, perciò sta procedendo con calma, per non farti fretta-

Kaori doveva ammettere di non aver pensato a questa possibilità…

-Lo credi davvero, Miki?- chiese più rincuorata

-Certo. E se a te la cosa crea così tanto problemi perché non ne parli con lui?- le disse l’amica

-Scherzi?! Lo sai come sono fatta, ho fatto fatica a parlarne con te, figurati con Ryo!-

-Beh, allora fai tu il primo passo, così lui capirà che sei pronta a procedere ulteriormente nella vostra relazione…-

-Non so se ho il coraggio nemmeno di fare questo…-

-Andiamo, Kaori. Ormai dovresti essere più sicura di te e del tuo rapporto con Saeba! Metti da parte la timidezza e buttati!-

Proprio in quel momento, il campanellino sopra alla porta del locale tintinnò e l’oggetto della loro discussione fece il suo ingresso. Ryo si stupì un po’ di vedere le due donne che chiacchieravano appartate, soprattutto perché negli ultimi giorni vedeva che Kaori era pensierosa, ma decise di non fare domande per il momento. Se la sua partner non si fosse confidata con lui a breve, le avrebbe parlato, ma per il momento non credeva ci fosse nulla di cui preoccuparsi, poiché comunque la vedeva felice e serena.

Facendo un cenno di saluto ad Umibozu, si avvicinò alle due donne.

-Salve, ragazze. Disturbo?- fece allegro appoggiandosi allo schienale del sedile dove sedeva la sua socia

-No, non preoccuparti. Io e Kaori abbiamo finito di sparlare di voi uomini- scherzò Miki

-Spiritosa…Parlando di cose serie, Kaori, mi ha appena chiamato Saeko…Sta venendo qui, ha un incarico per noi-

-Beh, questa è una buona notizia perché sulla lavagna non c’era uno straccio di richiesta!- sospirò Kaori

-Perché nell’attesa non ci prepari uno dei tuoi deliziosi caffè, Miki?- chiese Ryo alla barista mentre porgeva la mano a Kaori per aiutarla a scivolare fuori dal divanetto

-Se me lo chiedi così, non posso dirti di no!- Miki gli strizzò l’occhio e si avviò al bancone

Kaori prese la mano che lui le tendeva e gli sorrise. Lo sweeper l’aiutò ad alzarsi e insieme si diressero verso il bancone, le mani ancora fermamente intrecciate.

 

 

  
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