Dedicato all'incubo che ho avuto,la notte dopo averti incontrato.
 

Labbra sul collo, mami che si cercano, respiri spezzati, baci frenetici. Le tue labbra sono così perfette. I nostri corpi sembrano fatti per stare insieme, come due pezzi dello stesso puzzle. Le tue mani che mi svestivano sono frenetiche, ma attente. I nostri sospiri si mischiano nell’aria e le tue labbra parlano:
-Perrie-

Darcy si svegliò gridando dalla rabbia e dalla delusione, era l’ennesimo incubo che faceva. Ogni notte un incubo diverso, solo per ricordarle che lei non era alla altezza di lui. Faceva male tutto questo, ma non le importava. Ormai era a pochi passi per essere vicino a lui.
Era riuscita a fare amicizia con Waliyah, studiavano nella stessa scuola e fare amicizia si era rivelato più semplice del previsto. L’aveva invitata a casa sua dopo un mesetto che si conosceva, dopo un mesetto che non lo vedeva. Avrebbe dormito anche da lei. Sarebbe stata l’occasione perfetta per iniziare il suo piano: farlo cadere hai suoi piedi.
In questo mesetto era riuscita a scoprire tutti i suoi spostamenti, la scuola che frequentava, gli amici, gli sport, hobby. Insomma era come una enciclopedia su Zayn Malik. Senza che lui sospettasse di niente, lo aveva fatto seguire ovunque da un suo fidato conoscente. Era un suo compagno di classe delle medie, che aveva preso la brutta strada. Se avesse fatto quello che voleva gli avrebbe dato i soldi per la sua amata droga. Non era stato difficile convincerlo.
Sapeva tutto quello che faceva in tempo reale. Cercando su Internet, aveva trovato il modo per riuscire a scovare le chat che facevano i due innamorati su Facebook, Whatsapp o via sms. A volte stavo per mettersi a vomitare leggendo quei messaggi talmente grondanti di miele, era diventata gelosa da voler buttarsi da un ponte, ma aveva stretto i denti e continuato, perché sapeva che un giorno Zayn sarebbe stato suo e al momento giusto, gli avrebbe spezzato il cuore.
Guardando la sveglia notò che era ora di alzarsi, così dopo aver fatto colazione cominciò a fare zapping, era sabato, quindi non c’era scuola e non aveva la più pallida idea di cosa fare.
Stava sfogliando una rivista con aria annoiata quando le arrivò un messaggio.
Helena: Ciao gnara! Andiamo a fare shopping? Ti aspetto davanti a casa mia alle 10.00!  
Stavano passeggiando a braccetto tra i negozi, chiaccherando a scherzando, quando Darcy incomincio a perdersi tra i suoi pensieri. Ultimamente le succedeva sempre più spesso, richiudersi in se stessa e pensare. A cosa? A chi? Nessuno lo sapeva, tranne lei.
-Darcy? Darcy ci sei?- Helena le stava sventolando una mano davanti agli occhi con aria preocupata.
-Si, si, scusa ma ero tra i miei pensieri. Senti stasera sono a casa di Waliyah e dormo anche la, mi serve qualcosa di decente da mettere, mi dai una mano?- Le chiese Darcy trascinandola in un negozio.
-Perché?- Helena era un po’ confusa, cosa doveva mettersi, andava a casa di una amica!
Darcy la guardò, nel suo sguardo c’era un miscuglio di compassione e rabbia.  
Darcy si trovava davanti a casa Malik.
Dopo vari buchi nell’acqua era riuscita a trovare qualcosa da mettere. Indossava un abito nero con una scollatura leggermente profonda per far intravedere la sua quinta di seno, le arrivava un po’ più sopra al ginocchio, aveva indossato dei semplice collant color carne con degli stivali neri di pelle, per non prendere freddo aveva indossato un giubbotto di pelle nere. Per mascherare la scollatura indossava una collana lunga d’argento con una chiave di violino come ciondolo.
Suonò al campanello e dopo pochi secondi, una creatura alta con un fisico asciutto, con una maglietta nera con su un teschio e una camicia rossa a quadri e un paio di jeans le aprì la porta. Lo osservò per bene, osservò la sua espressione cambiare, da cordiale, a sorpresa e infine quasi sconvolta.
Lei dace un sorriso accattivante con le sue labbra dipinte di rosso e con voce suadente salutò: