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Autore: Scath Panther    13/11/2013    0 recensioni
- Dal primo capitolo -
Si prese un secondo a osservare quel dettaglio, la sua pettinatura, e così non vide che il ragazzo si era girato e aveva fatto qualche passo fino ad arrivare ad un taglia erba, si era chinato e aveva iniziato a tirare una cordicella per mettere in moto il motore.
Si accorse solo dopo diversi secondi che stava fissando oltre ai morbidi capelli (gli sembravano terribilmente morbidi da doversi proprio affondare le mani) anche il suo fondoschiena tornito!
“Che mi prende?!” si chiese rabbrividendo, sembrava quasi il suo sogno!
Anzi quel tizio era nel suo sogno! Stava per chiedergli “come hai fatto a entrare nel mio sogno” quando il gatto indispettito dalla lontananza da casa, lo graffiò per bene riportandolo alla realtà...
- Aspettatevi molto di più, non i soliti angeli, demoni, vampiri o licantropi! -
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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This in not the end this is not the beginning

Ultimo capitolo: siamo giunti alla fine, dopo due anni e mezzo di "lavoro". Ho riversato molto in questo racconto, spero possa piacere a qualche anima pia, ma dopo tutto si sa... si scrive per soddisfare se stessi in primis quindi ritengo questo progetto davvero ben riuscito! (viva la modestia)
Come sempre lascio delle canzoni che mi hanno ispirato, guidato e sussurrato suggerimenti fondamentali per terminare questo racconto.

xXxXxXxXxXxXxXxXxXxXxXxXxXxXxXx

 

Give Me Everything - Pitbull ft Ne-Yo 

So far away - Avanged Sevenfold


>> Papà, non ho capito una cosa: ma quei due... erano… un angelo e un elfo? Perché parli sempre di creature e esseri… ma non puoi dirmi cos’erano di preciso? << chiese incuriosito il biondino che sedeva con le gambette raccolte al petto e un braccio a stringerle, dimentico della coperta e del cuscino, più interessato a risolvere quell’enigma. Il papà biondo gli scompigliò i capelli e si chinò per dargli un bacio sulla fronte. Aveva solo sei anni, ma cavolo quante domande faceva!

 

>> Avanti piccoletto, è ora di dormire! Domani continueremo il discorso, promesso! << disse l’adulto facendo l’occhiolino al piccolo che nonostante avesse sbuffato, subito dopo ubbidì mettendosi sotto le coperte, se le fece rimboccare per bene e pretese anche il bacio della buona notte che arrivò subito. Prima quello del papà biondo e pochi istanti dopo quello del papà moro.

 

>> Notte notte cucciolo mio e fai tantissimi bei sogni! << disse il moretto stringendosi poi contro il fianco dell’altro adulto osservando con amore il piccolo addormentarsi.

 

>> Buona notte piccola fantasticheria, sogni d'oro e d'argento! << disse a voce ancora più bassa e addolcitail biondo, stringendo a sua volta il moretto. All’unisono chiusero la porta della camera e lasciarono il piccolo a riposare. Loro invece si diressero verso la propria camera. Abbracciati, stretti e infinitamente vicini sostarono giusto qualche attimo in corridoio, le camere dei piccoli erano tutte tranquille. 

Nana doveva aver messo tutti quanti a nanna, ne furuno contenti così avrebbero avuto meno lavoro da fare.

 

Una volta in camera, dopo qualche strano sguardo, pensierosi ma allo stesso tempo rilassati sciolsero l'abbraccio. Si spogliarono a vicenda, Nat sfilò la maglia del biondo, ma l’altro aveva altri piani. Con un sorrisino furbo slacciò il bottone dei jeans attillati del suo moretto, glieli fece scivolare lungo le gambe e poi si occupò della giacca che indossava e della camicia, scostò i lembi, ma non gliele sfilò, aveva qualcosa in mente. Con il sorriso che si faceva sempre più malizioso e un’espressione enigmatica prese per i fianchi il moretto e lo portò alle grande finestre della loro camera, lo imprigionò contro il vetro soffiandogli sulle labbra, facendo in modo che le sue gambe si avvolgessero ai propri fianchi, stringendolo forte tra le braccia.

 

>> Io e te… insieme << mormorò come se avesse appena pronunciato la verità più assoluta del mondo, cosa che per loro era davvero così. L’altro gli si strinse contro provando sentimenti simili, mescolati a qualcos’altro, un velo leggero d’oscurità, ma il suo uomo non lo lasciò solo in quel groviglio d’ansie e paura. Gli baciò una guancia e unì le loro mani contro il vetro soffermandosi ad osservare il profilo del moretto contro il paesaggio cittadino alle sue spalle.

Era l’anniversario della città, una ricorrenza tanto importante da dover festeggiare con fuochi d’artificio, balli, fiere, parate e simili. Avevano speso tutta la sera andando in giro per il centro e ora avevano bisogno di rimanere soli, loro due e il mondo fuori.

Dopo qualche minuto di quelle coccole intime i due si guardarono negli occhi e si persero nell’ennesimo bacio.

 

>> Uhm, mi chiedo solo se… questa volta non ci sia, come dire... il trucco! << quando si staccarono, senza fiato e con le guance rosse il moretto unì le loro fronti, lasciandosi scappare quel pensiero dalle labbra.

 

>> Perché parli in questo modo?! << chiese l’altro sinceramente stupito, sgranando gli occhi.

 

>> Perché non è possibile… avanti! Non riesco a crederci certe volte, dopo tutto quello che… << il biondo soffiò sulle labbra così vicine alle sue e lo zittì, si perse nei suoi occhi per lunghi attimi prima di dargli un bacio a stampo.

 

>> Nat, questa volta loro ci hanno solo fatto “nascere” nei nostri corpi umani. Solo che ad un certo punto decideremo se tornare ad essere… beh a vivere nell’Afterlife, senza possibilità di uscire più da lì o rimanere qui… per sempre. Insomma hai capito, no? È un mondo completamente chiuso. Non potrà più nessuno farci del male eh… << il moro annuì, ma non poté far a meno di rabbrividire.

 

>> Nat, lo so a cosa stai pensando eh, non ho una risposta,, sai? Non so cosa ci aspetterebbe nell’Afterlife, come sarebbero i nostri corpi. Non avremmo più gli stessi poteri, forse anche l’aspetto. Non ne ho idea… e qui? Non so cosa possa voler dire per sempre,  però, amore mio, in entrambi i casi... << aveva parlato piano, prendendosi lunghe pausa lasciando che le parole s’insinuassero in Nat dandogli pace e serenità. Il moretto lentamente si calmò e alla fine fu lui  a terminare la frase dell’altro.

 

>> Saremo insieme:io e te <<

 

Il biondo si appoggiò completamente al suo corpo, mentre il moretto rilassato fece lo stesso posando il mento contro il suo petto, strusciando appena il corpo contro quello del suo biondo che guardava lo spettacolo alle loro spalle sentendosi grato di poter vivere quella vita con il suo unico amore.

 

>> Dopo tutto… ci siamo sempre voluti bene a modo nostro, noi... in qualsiasi Mondo, Dimensione, Tempo... corpo. Io e te... siamo sempre stati legati << mormorò con fare assorto il moretto, senza emetter suono, il biondino comprese le parole solo perché le conosceva bene, ma non le sentì davvero con l'udito, ma nella sua mente. In risposta respirò piano e strinse più forte la mano del moro.

 

 

 

 

FINE… questa volta per davvero!



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Il piccolo ovviamente è Juri! Non potevo non metterlo! Dunque... beh è finito davvero questo racconto. Che dire? Nulla... spero sia piaciuto...
Non ho davvero molto da dire se non che è stato un viaggio emotivo e nonostante le mie capacità artistiche spesso abbiano fatto cilecca di ritengo soddisfatta perchè ho espresso tutto ciò che volevo, ho realizzato tutte le scene che mi ero prefissata e ho fatto dire tutte le parole che avevo immginato dovessero dire...
Al prossimo racconto! ^_-

ps: le vostre fantasticherie vi vogliono tanto bene!!!!!!
   
 
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