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Autore: lady hawke    25/04/2008    3 recensioni
Sirius Black ha, tra gli innumerevoli difetti, un grande pregio: lui è, senza remore, un amico fedele. Non può che prenderla male, quindi, notando che il caro James Potter preferisce la compagnia della sua ragazza, l’odiosa Lily Evans che ha asfissiato per anni con infinite attenzioni, finalmente ricambiate. Che fare, dunque, oltre che tenere il muso ventiquattrore al giorno? I compagni di dormitorio lo invitano a trovarsi una dolce metà, così almeno la smetterà di lagnarsi, avendo ben altro da fare. Tra un borbottio e una filippica irosa Sirius cederà alle pressioni esterne, ma sarà una buona idea?
EPILOGO ONLINE
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Corvonero, I Malandrini, Sirius Black, Sorpresa | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cornelia, Sirius e la famiglia Lethifold'
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Capitolo sei: il bacio

Naturalmente, com’era ormai abitudine, pranzarono in compagnia della piattola umana Evans, cosicché fu costretto a comportarsi bene. Insieme a lei c’erano due delle sue amiche, Karyn e Christine. Se Erinn era stata l’ultima ragazza che aveva avuto, proprio Christine era stata l’ultima pazza che aveva tentato di sopportarlo durante il suo non ancora terminato periodo di crisi. La cosa non era durata più di una settimana, e, stando alle inaffidabili vanterie di Sirius, era pure una buona media; fortunatamente era finita in maniera tranquilla esattamente come era cominciata, nessuno serbava rancore.
- E’ pittoresco vederti solitario, Black. – disse Christine, salutandolo. – Di solito qualcuna che ti gira attorno c’è, a meno che tu non ci stia nascondendo qualcosa.
- Mi piacerebbe molto avere dei segreti. – rispose lui, sedendosi, - ma credimi, non fa per me: sono quasi sempre sincero.
Non fu affatto sorpreso di ricevere un calcio da Remus, che gli era seduto di fronte; il poverino si era quasi strozzato con l’acqua che stava bevendo a sentire quella frase infelice. Sirius fece finta di nulla, riservandogli soltanto un’occhiata significativamente scocciata.
- Quasi. – replicò Lily con un sorrisetto, intromettendosi.
- Christine, ci sono troppi ascoltatori indiscreti, ti pare?
La ragazza rise, e arrossì violentemente quando lui le scostò i capelli per parlarle all’orecchio. Era un atteggiamento cretino, ma si trattava pur sempre del ragazzo più bello della scuola.
- Nulla di sconcio, chiaro? – lo redarguì James, abituato alle sceneggiate dell’amico.
- Pensa a quello che mi tocca vedere tra te e la tua ragazza. Se continuate di questo passo avrò l’onore di vedere il concepimento del vostro primogenito in diretta. – mormorò, con enfasi. L’effetto su sconvolgente, i due arrossirono fino alla radice dei capelli e si misero a mangiare in silenzio, con la testa bassa. Sirius si pentì di non aver usato quella battuta settimane prima. – Ad ogni modo ci sono solo maggiorenni all’ascolto, no? Per cui, evitiamo la morale.
Le argomentazioni di Black parvero essere convincenti per la seconda volta di seguito, perché tutti, compresa Karyn che iniziò a parlottare con la ragazza che le era seduta di fianco, cominciarono a farsi i fatti propri.
- Bene, mia cara, veniamo al dunque. – bisbigliò alla ragazza, - ho bisogno di una nuova vittima.
- Cosa?
- Sono disperato, Christine. Le smancerie di quei due mi stanno uccidendo e mi chiedo, sinceramente, come facciate a sopportarli. – confessò con il cuore, metaforicamente, in mano.
- Non lo metto in dubbio. – in effetti, osservò la ragazza fissando per un attimo i due indiziati, erano davvero melensi. – Ero convinta che i disperati facessero tenerezza, però Sirius, tu invece… ricordi molto una zitella inacidita.
- Grazie, sapevo di poter contare su di te. Avanti, per favore, ho una fama da portare avanti, io!
Lei lo fissò, scettica e divertita al contempo. – Cosa dovrei fare? – domandò, infine.
- Hai notizie del mio fanclub?
La ragazza scoppiò a ridere, calamitando su di sé gli sguardi degli altri. – Niente, niente. – farfugliò agitando le mani, per poi tornare a confabulare. – Il tuo fanclub gode ottima salute, a quanto ne so. – aggiunse, facendo segno a Sirius di guardare in fondo al tavolo. Da che James aveva ufficializzato, sbandierandolo e urlandolo ai quattro venti (presumibilmente ormai anche il corpo insegnanti era stato adeguatamente avvisato), il suo rapporto con Lily il Potter club si era scisso in due: metà programmava la morte prematura della bella Grifondoro, l’altra era confluita in quello di Sirius, e già sembrava in ansia, dato che si mostrava in pubblico e così affiatato con Christine.
- Hai qualcuna da consigliarmi?
Lei ci mise un attimo a rispondere, pensando di aver capito male, o che, tutt’al più, fosse uno scherzo. Quando fu chiaro che le intenzioni del Malandrino erano evidenti ed inequivocabili parlò: - Cosa devi farci?
- Divertirmi un pochino, ma, soprattutto, mantenere intatta la mia dignità.
- E’ lo stesso genere di cosa che hai fatto con me?
- Veramente mi sarebbe piaciuto metterti nella lista delle storie seria, ma ti sei arresa troppo presto. – lui sorrise, e vide la ragazza arrossire nuovamente, come era giusto che fosse. Tutte quelle normali arrossivano, di tanto in tanto.
- Quella. – indicò la giovane, puntando il dito contro una delle Grifondoro in fondo al tavolo spiate solo un minuto prima. Per sua fortuna erano così intente a cicalare che non l’avevano affatto notata, o sarebbe stata aggredita alla prima occasione utile.
- Perfetto. – sorrise Sirius, mettendosi a mangiare. Christine, dal canto suo, sembrava soddisfatta: era passata dal ruolo di “vittima” a quello di carnefice, e la cosa le piaceva un mondo.
D’accordo, Black si sentiva un po’ spregevole, ma in fondo lui era solo una simpatica canaglia, no?
- Be’, di cosa avete confabulato? – domandò Codaliscia, dopo essersi servito per la seconda volta con le patate.
- Peter non sono certo le cose che un gentiluomo…
- Oh sì, il gentiluomo. – lo interruppe bruscamente Christine, con una punta di sadismo della voce. – Gioca a fare il gran bastardo dei romanzi d’appendice.
Sirius tentò invano di tapparle la bocca, ma sapeva bene che era impossibile chiudere il becco ad una ragazza con grandi novità da spiattellare. E, in effetti, lei spiattellò tutta la poco edificante conversazione avvenuta tra i due.
- Sei un animale. – commentò Lily.
- Esattamente come il tuo ragazzo. – ribatté Black, riferendosi alla loro natura di Animagi. Christine e Karyn la interpretarono molto diversamente, invece, e pensarono malissimo.
- Non credere che la mia amica ti abbia fatto un gran favore. – rispose Evans, sorridendo.
- Già. - aggiunse Karyn, mentre sistemava uno dei suoi fermagli colorati. – Christine odia quella tizia perché dice che è cretina.
- Io non lo dico: lo è!
- E così cercavi di ingannarmi? – chiese lui.
- Sì, Black. E credimi, la sorpresa te la saresti meritata proprio tutta.
A lui non restò altro che incassare il colpo, in silenzio. Il genere femminile si divertiva a maltrattarlo, ultimamente. Tutto era cominciato esattamente dal giorno in cui l’augusta Walburga Black aveva incenerito il suo nome, cancellandolo dall’arazzo. Ad essere sincero gli era parso un brutto segno; ma non si sarebbe mai aspettato una catastrofe del genere. Sirius, dando prova di una maturità che spesso non mostrava di possedere, decise poi di non seguire il consiglio di Christine. Poteva fare la persona seria, per una volta. Fu la ragazza di Grifondoro ad avvicinarlo, però. Probabilmente era stata istigata proprio dalla sua malefica socia di malefatte; ora ricordava perché lei aveva mollato la spugna: detestava essere costretta a cambiare idea, e Black non aveva certo mai avuto il tatto delle sue amiche. Fu quasi commuovente notare come la giovane cercasse disperatamente di sapere se Christine fosse effettivamente la sua ragazza o meno, sembrava ne andasse della sua vita stessa. Non fu niente di indimenticabile per nessuno dei due, ad ogni modo. Lei si chiamava Mary, aveva sedici anni e a discapito della pessima pubblicità ricevuta era una ragazza piuttosto simpatica. Fu una piacevole compagnia del dopo lezioni; parlarono a lungo, passeggiarono per i corridoi e si fecero delle grasse risate. Quel giorno, nella Sala Comune, fu lui a dare spettacolo, e non il solito Potter.
Fu così gentile da accompagnarla fino alla biblioteca, poiché lei doveva finire i compiti. Sfortunatamente, anche se con gli anni si era fatto un po’ più saggio, non si era fatto più furbo: era evidente che un posto come quello non era certamente adatto a lui. E infatti, mentre i due si stavano salutando, a modo loro, nei corridoi, la sorte decise di far passare di lì il Prefetto di Corvonero, che li colse in flagrante, presi a scambiarsi certe affettuosità.
- Ciao, Sirius. – salutò Ludovine, - La tua Sala Comune era troppo affollata?
- E anche se fosse? – rispose lui, scortesemente. Detestava essere interrotto.
- Non vorrai farmi fare la parte del Prefetto antipatico. – Ludovine sentiva su di sé le occhiate gonfie d’occhio della ragazza abbracciata a Sirius; la stava davvero mettendo in imbarazzo.
- Non penso che sarebbe possibile. – ammise lui, aprendo la porta della biblioteca, per far entrare la sua amica. Ludovine aspettò che la sconosciuta sparisse, prima di parlare di nuovo: - Qualcuna lo verrà a sapere. – informò poi, prima di andarsene.
Per un lungo, interminabile minuto Sirius Black si chiese perché la cosa avrebbe dovuto preoccuparlo.

***


- Il tuo amichetto si dà da fare. – esordì Ludovine, salendo le scale del dormitorio. Fare le ronde poteva diventare piacevole, anche se lei, ad essere sinceri, non era nei corridoi in veste “ufficiale” nel momento in qui aveva fatto la sua grande scoperta. La sua amica non era in vista, ma c’era, ne era certa. Si era eclissata lì ore fa.
- Davvero? – la voce di Cornelia echeggiò per le spesse mura di pietra. – La cosa dovrebbe interessarmi in qualche modo?
- Avanti, non fare la stupida. Si vede che ti piace. – disse lei andandosi a sedere sul suo letto.
- Mi piace? – ripetè sorpresa la diretta interessata, facendo capolino dal corridoio che portava ai bagni.
- Non vorrai darmela a bere, Nel.
Cornelia entrò nella stanza e, senza parlare, cominciò a massaggiarsi, con la salvietta appena agguantata, i capelli che aveva finito di lavare giusto in tempo per subire insinuazioni sulla sua vita sentimentale. Era un ottimo metodo per nascondersi dallo sguardo inquisitore dell’amica. Sospirò, sapendo che prima o poi avrebbe dovuto rispondere.
- Allora? – la incitò Ludovine. – Più tempo ci metti a parlare e peggio penserò.
- Mettiamola così: non si può negare che sia un gran bel ragazzo. – sospirò la ragazza infine, voltando le spalle all’amica. Stava aspettando la mazzata mortale.
- Per i tuoi standard equivale ad una dichiarazione d’amore eterno e imperituro. – rise l’altra, decisamente soddisfatta di sé.
- Molto divertente.
- E aspetta che lo venga a sapere Bonnie! Già muore d’invidia per non essere stata presente al tuo show di sabato scorso, ti ricordi quante volte ci ha chiesto di raccontarglielo? Scommetto che comincerà a seguirti giusto per vederti in azione.
Le mancavano solo le cinguettanti guardie del corpo, pensò Cornelia, come se già il resto non fosse un problema. Perché non aveva scacciato ringhiando Black, quando ne aveva avuto la possibilità? E, soprattutto, perché lei rivolgeva la parola alle sue amiche? Portavano solo guai…
- Perché non vai dal tuo simpatico ragazzo, Roger, eh Lu? – sibilò, lugubre.
Con la salvietta che aveva in mano ci si poteva strozzare il prossimo, considerò Cornelia, mentre l’amica si rotolava sul letto, quasi preda dalle convulsioni per le risate.




Note e ringraziamenti: Eh, lo so, non era il bacio che vi sareste aspettati, ma è pur sempre Sirius: non volevo che ve lo dimenticaste, ecco XD. Il più bello ora sarà scoprire se Nel la prenderà male o meno. Prepararevi signore, il prossimo capitolo è dedicato al Quidditch e ad altro con Grifondoro vs Corvonero!

Mirwen: Ecco il nuovo capitolo carissima, sono felice che ti piaccia anche il fratello di Cornelia, è un bel tipo, vero? XD
lauraroberta87: tesoro sei gentilissima! Grazie per aver letto tutte le mie storie in un solo pomeriggio: sei un mostro! Davvero, i tuoi complimenti sono esagerati e tu sei stata fin troppo gentile *_*. La crocchia Weasley fa danni, lo so XD. Spero di piaccia anche questo capitolo.
Ora la smetto di rompere e vi lascio!
  
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