Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Lucash99    14/11/2013    1 recensioni
Arriva finalmente il prequel di Un lato oscuro, che svelerà a tutti voi lettori il vero passato di Jonathan e Nél. Un lato oscuro - Le origini sarà l'ultima storia della serie, detto questo buona lettura a tutti!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Un lato oscuro'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chiedo scusa se aggiorno a distanza di così tanto tempo, ma per un certo periodo non ho potuto scrivere dato che avevo il computer fuori uso e negli altri giorni non ho trovato molto spazio per dedicarmi al capitolo. Detto questo vi lascio alla lettura, spero vi piaccia.

 

Erano già passati 3 anni da quel giorno, i genitori di Nèl vivevano come se nulla fosse mai accaduto e nella più totale tranquillità, il ricordo dell'abbandono del secondo gemello era ancora chiaro nelle loro menti ma non provocava sofferenze, non si erano mai pentiti nell'arco di quei 36 mesi di ciò che avevano fatto, nemmeno un ripensamento, non si erano mai fermati a rimuginare sul loro gesto, non si erano mai più chiesti se sarebbe stato meglio tornare indietro per cercare il loro bambino, quel loro orribile atto non li aveva più turbati, al contrario si sentivano quasi degli eroi, per aver salvato loro stessi e il loro essere puro, Nel; dall'altra parte, invece, Jonathan continuava a seguire il bambino che era diventato, ormai a tutti gli effetti, suo, l'aveva cresciuto sin dal primo giorno, nutrito ed accudito per tantissimo tempo, gli aveva insegnato a camminare e lui aveva imparato a parlare, adesso era il momento di istruirlo, perché di portarlo fuori ancora non se la sentiva, non era bello pensare ad un bambino che in tanto tempo aveva visto soltanto quattro mura ed una sola persona, ma era la triste verità, era angosciante... ma tutto vero. Nél cominciava a formulare le sue prime domande e per Jon non era affatto facile rispondere:

«Jon, ma io non ho un papa e una mamma? L'altra volta ho visto in televisione...»

L'adolescente, cercando di evitare il quesito, lo interruppe sul nascere:

«È ora di mangiare, vieni in cucina.»

«Va bene.»

Prima o poi, col passare del tempo, avrebbe dovuto dargli la soluzione, non si poteva tenere nascosta una verità così grande e purtroppo anche tanto dolorosa; magari avesse potuto parlare faccia a faccia con i Coynborough, l'avrebbe fatto molto volentieri, ma non poteva sapere che genere di persone erano quelle con cui avrebbe voluto avere a che fare, teoricamente potevano essere anche la coppia più pericolosa del mondo e lui non aveva alcuna intenzione di entrare in conflitto con loro, più che per il suo destino lo faceva per quello del suo bambino, in un certo senso attuava lo stesso ragionamento dei genitori dei gemelli, soltanto che il suo sospetto era leggermente più fondato rispetto a quello della coppia di coniugi che in base ad una predizione aveva abbandonato un figlio, a tutela dell'altro. Jonathan, inoltre, si sentiva anche in colpa per questa circostanza, era convinto che fosse anche colpa sua se Nél non era mai uscito di casa, perché se soltanto lui l'avesse voluto sarebbe accaduto, ma forse sarebbe accaduto anche qualcos'altro, chi poteva saperlo.

Ci era riuscito, aveva resistito ancora per una sera, era riuscito a mettere al letto il bimbo senza dirgli la verità, evitando ancora una volta la spinosa domanda, lui ed il sonno, però, quella sera non andavano affatto d'accordo, non riusciva ad addormentarsi, non ne voleva sapere di smettere di pensarci, continuava a ragionare a voce alta:

«Quei dannati Coynborough, abbandonare così loro figlio... povero Nél, come farà senza dei genitori?»

Sfortunatamente per lui lo stesso Nél era ancora sveglio e si era ritrovato ad ascoltarlo, rimanendo molto scosso: “Co... Co... Coynborough... il papà e la mamma... voglio vederli.”

Il ragazzo non se ne era accorto, quindi si mise nel letto inconsapevole di ciò che il bimbo stava per fare; costui, spinto dalla voglia di conoscere i suoi genitori, si mise a correre per l'intera serata alla ricerca delle persone che l'avevano rifiutato, pioveva forte, ma lui non se ne preoccupava, cercava su ogni citofono il cognome Coynborough, ma non lo trovava, cominciava a starnutire, ma continuava imperterrito nella sua corsa, poi...

“Coynborough, sono loro... il papà e la mamma.”

Si trovavano al piano terra e stavano discutendo proprio del “lato oscuro” di Nel:

«Mamma, perché abbiamo festeggiato ieri il mio compleanno anche se sono nato oggi?»

«Perché é giusto così, festeggeremo sempre il tuo compleanno il 14 al posto del 15 settembre perché hai un lato oscuro.»

Nél era piccolo e non comprendeva bene il significato di quelle parole, il lato oscuro era lui, l'essere malvagio che non meritava di essere festeggiato neppure indirettamente; il bambino continuò a seguire quella conversazione, tante furono le parole che volarono via al vento, inutili per una mente ancora così giovane, tanti furono i concetti che non riuscì a memorizzare, ma una frase si fissò nella sua mente, una frase di Nel che era riuscita a commuoverlo:

«Mamma, mi piacerebbe tanto avere un fratello, non posso averlo?»

«Purtroppo no, hai soltanto un lato oscuro, ma ci siamo noi che ti proteggeremo sempre.»

“Fratellino... ti voglio bene...”

Rientrò in casa dalla finestra, così come aveva fatto per uscirne, tornò a letto e Jonathan non si accorse di nulla; non notò niente nemmeno durante le altre giornate, in cui puntualmente Nél lasciava la sua abitazione per seguire le vicende della sua vera famiglia, sfruttava il fatto che il suo amico si coricava con molto anticipo a causa del lavoro mattutino e percorreva quel percorso che ormai aveva imparato a memoria. Col passare del tempo cominciò a crescere nella mente di Nél il desiderio di incontrare in prima persona la sua famiglia, ma titubava ancora, non si sentiva pronto e continuava ad osservarli, con estrema curiosità e chiedendosi come mai non poteva stare accanto a loro, che erano felici assieme al loro figlio “puro”.

«Nel, é ora di dormire, domani é il tuo primo giorno di scuola.»

«Sì mamma, buonanotte.»

“Che cosa é la scuola? Jon non me ne ha parlato.”

Il mattino seguente il bimbo aspettò sveglio l'arrivo di Jonathan, curioso di sapere cosa fosse quella strana cosa chiamata scuola che suo fratello stava frequentando, quando il ragazzo varcò la porta Nél volle conoscere la risposta:

«Papà, che cos'è la scuola?»

Attendeva fremente la soluzione, ma quest'ultima non arrivò prontamente come lui si aspettava.

“Papà? Mi ha chiamato papà... perché?”

Il piccolo aveva scoperto cosa significava quella parola sbirciando le vicende dei Coynborough e di conseguenza aveva identificato Jon come suo padre, alle orecchie del suo “papà” però suonava in maniera strana, anzi più che strano, per lui, era commovente.

«La scuola é...»

Era consapevole del fatto che non poteva permetterselo, non poteva permettersi di portarlo in quel luogo per due motivi, aveva paura che gli accadesse qualcosa, non voleva portarlo all'esterno di quella casa, voleva proteggerlo, e inoltre non avrebbe potuto né accompagnarlo né prelevarlo, perciò la risposta doveva essere obbligatoriamente “no”.

«La scuola é... é quella che facciamo io e te, dove io ti insegno tutto ciò che ti serve.»

«Allora io sono fortunato, papà, vado già a scuola, invece Nel l'ha iniziata oggi.»

“Chi é Nel? Sarà qualche personaggio della televisione, non c'é altra spiegazione.”

Nel, colui che al contrario del gemello poteva condurre una vita normale e iniziare a conoscere il mondo, invece per “l'essere malvagio” la storia era ben diversa, l'unico che conosceva di persona era soltanto Jonathan, ma presto avrebbe conosciuto qualcun' altro, avrebbe conosciuto colei che in parte gli aveva rovinato la vita, e il loro incontro non sarebbe stato dei più gradevoli; come sarebbe stato accolto dalla persona che l'aveva rifiutato? Quali sarebbero state le conseguenze? Nél, all'età di 8 anni, avrebbe finalmente incontrato... sua madre.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Lucash99