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Autore: cicia123456    16/11/2013    4 recensioni
"Credi sarebbe successo comunque, se le bombe di Gale non ti avessero..."
"Si. Lei e Gale sono troppo simili, Peeta è il suo opposto, lui è il suo yang. Lui la completa."
-
Qualcuno guarda quei due dall'alto, li segue mentre cercano di riprendersi dalla guerra.
La fine del canto della rivolta, visto e narrato da una dolce paperella.
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen, Rue, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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giardino fiorito cap 7


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Spesso mi ritrovo a pensare che l'unica cosa che rimpiango dell'essere viva, è dormire.
Nel giardino fiorito, la notte non esiste, ci accorgiamo che i giorni passano solo guardando i nostri cari giù, ma dormire, e in particolar modo sognare, è davvero una cosa che mi manca.

Quando ero ancora viva, la maggior parte dei miei sogni, o perlomeno quelli lontani dai mesi della mietitura dove svolazzanti fogliettini con scritto il mio nome terrorizzavano le mie notti, erano sempre colorati, dolci e tranquilli.

Dormire e di conseguenza sognare era l'unico modo per fuggire dalla realtà cruenta di vivere nella povertà del mio Distretto.

Spesso sognavo mio padre, e anche ora ogni volta che mi sdraio sotto il pino, provando a simulare la sensazione del sonno, penso spesso a lui e al perché non l'ho ritrovato neanche nella morte.

Non so bene cosa mi aspettassi di preciso, pensavo che una volta morti non ci fosse nulla, ma ora comincio a pensare che è come addormentarsi, il giardino fiorito è il sogno da cui non mi risveglierò più, e visto che ho accanto Rue e posso guardare Katniss e tutti gli altri quando voglio, mi sta bene così.

«Tuo cugino sta parlando con il vincitore del Distretto 3.» Rue mi scuote dai pensieri, e dopo aver collegato il cervello, capisco che per tuo cugino intende Gale, incuriosita, mi avvicino al lago e comincio ad ascoltare.

-La Paylor mi ha detto che hai un nuovo supplemento per la mia arma.- Gale è teso, si vede chiaramente, sta in piedi non guardando in faccia il suo interlocutore.

-Si, ho pensato che ti sarebbe piaciuta.- Beetee il vincitore che ha escogitato il congegno per distruggere l'arena dei giochi della memoria, ha la voce bassa, ed evita di guardare direttamente Gale negli occhi, concentrandosi sulla freccia che tiene tra le mani.

-Cos'è? Che cosa ha di particolare?- Gale è visibilmente incuriosito, anche se cerca di tenere a bada la sua parte soldato che ama le trappole.

-Ho pensato che dopo quello che è successo, dopo la guerra intendo, avresti gradito. Dentro la freccia c'è una dose di morfamina, quando la freccia viene scagliata e penetra la pelle, la morfamina viene rilasciata, e rilassa i nervi, alleviando il dolore.- Gale ha un’espressione strana, è arrabbiato, ma dal tono della sua voce quando comincia a parlare capisco che è il senso di colpa quello che lo rende così freddo e furioso.

-Cos'è Beetee ti senti in colpa? Pensi che alleviare la morte della gente che uccido, mi farà stare meglio? Pensi che così troverò pace? O che questo ti renda meno colpevole della morte di quei bambini?!- Il suo volto è diventato rosso, e ora sta urlando spietato diretto all'uomo che gli sta seduto di fronte.- No! Non lo farà! E una stupida freccia non cambierà nulla! Tu lo sai per certo che quell'aereo era il nostro vero? Quelle maledette bombe che hanno ucciso Primrose le abbiamo progettate insieme vero?!- Rue mi stringe la mano, notando che sentendo il mio nome sono sobbalzata.

-Io... Io sto cercando di fare il mio meglio... ragazzo, la verità è che la guerra è uno schifo! E' uno schifo comunque, e no solo per la sorella di Katniss, io sogno ogni notte quei bambini, maledico ogni attimo Snow, gli Hunger games e la Coin! Ho visto così tanta gente morire e tutt'oggi non mi sono abituato a vedere le persone soffrire. E' questa la verità. E tu non dovresti prenderti la colpa di tutto, se la sorellina di Katniss era lì, è solo colpa della Coin! Che diavolo ci faceva una quattordicenne in piena guerra? E' stata lei ad accettare che la ragazzina andasse in prima linea. Anche Katniss c'è arrivata quando ha scagliato quella freccia contro lei e non contro Snow.-

-Ma loro non ci perdoneranno mai comunque... - Gale ha la voce spezzata quando pronuncia quelle parole, Beetee si alza e gli da una pacca sulle spalle.

Io ripenso al loro che ha pronunciato, che include anche me, e vorrei tanto trovare un modo per fargli capire che non deve sentirsi in colpa, non deve pensare che io lo odi, che io lo accusi di avermi indirettamente ucciso.

-Sono sicuro che non sia così.-

E' Rue stavolta a darmi in mano un fiore che io personalmente non riconosco.

“Mia madre mi diceva sempre che l'Adonide è il fiore dei ricordi che fanno male, nel mio distretto era uso regalarli per aiutare il cuore a scacciare via i ricordi dolorosi.” Sorrido a Rue mentre lancio il fiore rosso nel laghetto, e lei ricambia il mio sorriso quando quello compare proprio vicino alla freccia sopra la scrivania di Beetee.

 

«Anche tu incolpi la Coin per la tua morte?»

«Tu incolpi il ragazzo che ti ha trafitto con la lancia?»

«Tecnicamente sì, ma non riesco a odiarlo.»

«Anche per me è così. E' questo posto Rue, qui i brutti sentimenti non esistono.»

 

Dopo un bel po' di tempo io e Rue siamo ancora sedute vicine, abbiamo osservato le sue sorelline giocare sotto un albero, nel Distretto 11, molte persone hanno ricominciato a lavorare, hanno ripreso a coltivare la terra e a raccogliere i pochi frutti sopravvissuti ai bombardamenti, il padre di Rue è tra questi, lavora sei ore al giorno, solo di mattina.

Un quarto di raccolto resta nel Distretto, gli altri tre quarti vengono portati su dei treni, che dividono la merce per tutti gli altri 11 Distretti bombardati, la gente viene pagata e non viene trattata più come schiavitù, e questo rende luminoso il viso di Rue.

Di pomeriggio molti uomini del Distretto volontariamente si danno da fare per costruire nuove case, in modo tale che tutte le famiglie possano avere un tetto, tutti danno una mano, anche i bambini aiutano, visto che non ancora una scuola dove andare.

Con Rue notiamo che le persone hanno un luccichio sempre più vivo negli occhi. Speranza.

 

Quando cambio visuale, trovo mia sorella che cammina avanti e indietro nel salotto, Ranuncolo che è beatamente sdraiato nella poltrona, la guarda come se fosse impazzita.

-Sae a che ora hai detto che vengono Peeta e Haymitch?- Katniss si ferma solo un secondo davanti al camino, ad attendere una risposta.

-Ragazza ma che hai oggi?! E' la terza volta che ti dico che il fornaio e il mentore verranno alle otto come tutte le sere!- Sae in cucina sbuffa spazientita, mentre taglia quella che mi sembra una carota.

-Ma sono ancora le cinque!- Mia sorella sbuffa a sua volta e riprende a camminare in cerchio.

-Ma che fretta hai? Se hai qualcosa da dirgli urgentemente, esci e vai! Così evito di sentire il rumore dei tuoi passi che scavano una fossa nel soggiorno!-

Katniss non si premura neanche di rispondere quando dopo aver preso una giacca, apre la porta ed esce da casa.

Non mi stupisco per niente quando si dirige verso casa di Peeta, non avrebbe mai avuto così premura per andare dal vecchio Haymitch.

Quando Peeta le apre la porta, sia io sia Rue e perfino Katniss ridiamo della sua espressione e del suo aspetto, è coperto di farina dalla testa fino ai piedi e nella mano destra ha un guanto da forno sporco di farina anch'esso.

-Ehi Kat che ci fai qui?- Peeta apre la porta invitando mia sorella a entrare, e lei senza dire nulla si fa strada fino alla cucina.

-Che odore di biscotti.- L'isola della cucina di Peeta è piena di teglie di biscotti cotti o ancora da infornare, in un angolo c'è abbandonata una sac à poche con della glassa rosa dentro.

-Volevo portartene un paio stasera, ma visto che sei qui, mangiane quanti ne vuoi, credo di aver esagerato un po' con le dosi.- Mia sorella non se lo fa dire due volte, e si siede in una sedia alta accanto all'isola.

-Sono buonissimi Peeta.- Lui arrossisce, prende in mano la sac à poche di prima e inizia a glassare i biscotti con una disinvoltura impressionante.

-Sai ho parlato con il Dottore.- Peeta alza gli occhi dal biscotto, e guarda mia sorella entusiasta.

-Finalmente gli hai risposto! Era ora.- Katniss annuisce, portandosi alla bocca un biscotto a forma di fiore.

-Si gli ho esposto una mia idea.- Mia sorella evita di dire che è stata lei a chiamare lui, credo che non voglia far capire a Peeta, che è lui, il motivo per cui ha parlato con il dottor Aurelius.

-Che idea?- Si vede in faccia che è curioso, ha perfino posato l'attrezzo dolciario che aveva in mano, e ora guarda Katniss, con entrambe le mani sotto il mento.

-Non so se Snow ti ha rimosso questo ricordo, ma prima dei secondi giochi, dopo essermi fatta male a una gamba- Peeta come se ricordasse qualcosa, sussulta, ma zitto continua a guardare Kat negli occhi. -Bè mi hai aiutato ad aggiungere pagine al mio libro di famiglia, è un vecchio tomo sulle piante, io scrivevo e tu disegnavi.- Mia sorella si ferma e guarda il ragazzo che ha di fronte, sta cercando di capire se lui ricorda.

-Si, noi scrivevamo delle piante che avevamo visto nell'arena, tu mi guardavi disegnare. Vero o falso?- Mia sorella incassa il colpo e arrossisce, ma si affretta a riprendere il suo discorso.

-Si è giusto. Vorrei scrivere con te un libro, potremmo parlare degli Hunger Games, della guerra, dei Distretti e delle nostre famiglie, il dott. Aurelius mi ha detto che potrebbe essere un bene per entrambi, tu potresti fare chiarezza nella tua mente ed io potrei scacciare le ombre dalla mia.- Peeta continua a guardare mia sorella affascinato, credo che ci sia qualcosa nella mente che lo tormenti, un ricordo che non riesce a ricordare se è vero o falso.

-E' una buona idea.- Mia sorella sorride sollevata vedendo che Peeta è d'accordo, anche se io su questo non avevo dubbi, depistato o no, quel ragazzo ha sempre fatto quello che Katniss voleva.

-Arriveranno dei fogli, penne, colori e quant'altro con il prossimo treno.- Kat prende quello che credo sia il settimo biscotto e resta zitta, credo che stia cominciando a imbarazzarsi per lo sguardo fisso di Peeta, dopo un po’, però non ci riesce più e sbuffa.

-Che hai da guardare?- Peeta sorride, si alza e si avvicina a mia sorella.

-Ho un ricordo del periodo di cui hai parlato prima, proprio il giorno che ti sei fatta male, ti ho portato io nella tua stanza, ti ho messo a letto e tu mi hai detto di restare lì con te, ed io sono rimasto, finché non ti sei addormentata.- Katniss è visibilmente rossa, mentre Peeta sembra esser tornato quello di un tempo, il ragazzo che sapeva usare le parole durante le interviste con Caesar Flickerman.

-So che è un ricordo vero ma ricordo anche che tu volevi Gale, ti avevo trovato un paio di giorni prima al suo capezzale, ed era chiaro che eri innamorata di lui.- Katniss abbassa gli occhi, e si alza dalla sedia.

-Se sai che è vero, e non vuoi una conferma perché mi stai chiedendo tutto questo Peeta?- Lui come se d'improvviso si ricordasse che Katniss è lì, cambia espressione e la guarda serio.

-Forse hai ragione, non dovrei chiedertelo, scusa, è che a volte penso che non avessi chiarezza su cosa ero io per te, già prima che depistassero. E credo che neanche tu ne abbia mai avuto idea.- Mia sorella solleva gli occhi, e con le mani prende quelle di Peeta, non accorgendosene neanche.

-Lo so... Io so che è difficile per te ok? So che pensi che io sia sempre stata una grandissima bugiarda e manipolatrice, che abbia fatto tutto per finta, ma io...-

E poi succede così, in un attimo, Rue non ha nemmeno il tempo di lagnarsi, smette solo di respirare ed io non ho il tempo di prepararmi il cuore, lo bacia senza che nessuno se lo aspetti, tanto meno Peeta che in un primo attimo chiude gli occhi e si abbandona, alza perfino una mano per stringere mia sorella dai fianchi, ma poi scatta qualcosa, apre di scatto gli occhi e si allontana.

-Perché lo fai?!- Katniss alla domanda di Peeta resta un po' delusa. Lui è scosso, confuso e la guarda come se non sapesse bene cosa fare.

-Oddio Peeta! Non lo so! Non lo so perché quella sera ti ho chiesto di rimanere con me! Non lo so perché durante i giochi della memoria dormire tra le tue braccia era l'unica cosa che mi faceva rimanere sana di mente, non lo so perché avrei sacrificato la mia vita, pur di salvare la tua! Non so neanche perché quando sei tornato da Capitol, ho invidiato Finnick e Annie, mentre tu mi buttavi le mani al collo per strozzarmi! E tanto meno ora non so perché ti ho baciato! Io... non lo so.- Katniss ha parlato così velocemente che è rimasta senza fiato, Peeta la guarda divertito ma anche deluso, dopo quella che sembra un’ora, finalmente lui apre la bocca e parla.

-Io voglio che se un giorno mi bacerai di nuovo, tu sappia perché lo stai facendo, non ci sono più telecamere che ci riprendono Kat.- Katniss alza gli occhi, credo sia triste, o forse arrabbiata, non si riesce a capire bene, non parla, non si muove nemmeno, lei lo guarda e lui la ricambia.

-Andiamo da Sae ora.- E così dicendo lui le porge la mano, che lei prende rossa in viso continuando il suo silenzio.

Accanto a me, Rue finalmente riprende a respirare.

 

Quando cambio visuale concentrandomi sulla vincitrice del Distretto 4, Rue non protesta, credo che stia ancora metabolizzando quello che è successo.

«Mi sbagliavo, quei due mi faranno morire di nuovo, ma d'infarto!» Io guardando la sua espressione non posso fare altro che scoppiare a ridere.

«Te lo concedo, non me lo aspettavo neanche io, e non mi aspettavo neanche la reazione di Peeta, anche se ne sono molto soddisfatta.» Rue annuisce guardandomi, facendomi capire che è d'accordo, è stranamente di poche parole, e questo non fa altro che confermarmi l'idea che deve essere rimasta davvero tanto sorpresa.

Dal laghetto proviene il rumore dello sciabordio delle onde del mare, Annie è seduta in riva ad una spiaggia, l'acqua le accarezza i piedi nudi, ha la sua solita aria persa, Johanna invece è in piedi dietro di lei, la guarda come farebbe una sorella maggiore con la minore, come Katniss guardava me, anche se sono sicura che lei sia anagraficamente più piccola.

-Annie dovremmo tornare a casa.- Da come guarda terrorizzata l'acqua credo che la vincitrice del sette sia ancora ben lontana dalla guarigione.

Annie non le risponde, resta zitta, imbambolata a guardare le onde.

-Dylan.- Lo dice sottovoce, come se lo stesse dicendo a se stessa più che a Johanna.

-Dylan? chi è?- Johanna è confusa, si avvicina ad Annie e le siede accanto, stando attenta a non sporgere i piedi per non bagnarsi, Annie invece si porta le mani alla pancia, e Johanna finalmente capisce.

-A Finn sarebbe piaciuto.- Annie richiamata dal nome di suo marito, si gira, gli occhi diventano lucidi, e la mano si stringe ancora di più al grembo.

-Me l’ha detto lui una volta, significa grande marea.- Johanna le sorride, ed esce dalla borsa quelle che sembrano foto, ma che mi accorgo subito dopo, essere ecografie.

-Effettivamente ha proprio la faccia da Dylan.- Annie continua a guardare il mare, e quando Johanna prova a dargli le piccole immagini, lei la ignora continuando a guardare la linea indefinita tra il cielo e l'oceano, nello stesso istante un'onda leggermente più forte, bagna completamente Annie, e arriva anche a Johanna Mason, che si ritrae come se l'avessero bruciata.

-Annie ti prego torniamo a casa, sei fradicia.- Annie sentendo il tono implorante, finalmente si alza, e segue l'amica.

«Tu hai visto cosa gli hanno fatto quando era prigioniera di Capitol?» Guardo Rue, ricordandomi che lei ha seguito l'intera guerra da quassù, la sua espressione cambia e mi annuisce.

«Sì, ho visto tutte le torture, ho visto lei, Peeta, e tantissime altre persone.» Io la guardo immaginando il dolore che deve aver provato, e lei continua.

«Ho visto Peeta combattere con tutto se stesso, per non darla vinta al veleno che gli iniettavano, era un gioco sadico, gli strappavano tutti i ricordi belli, e gliene creavano di brutali, l'ho visto urlare continuando a dire che non voleva, non voleva fare quello che loro gli dicevano, non voleva dimenticare, ha difeso Katniss fino all'ultimo, preferiva prendersi pugni e botte piuttosto che ammettere che Katniss lo aveva tradito. Parlavano spesso, lei cercava di tenerlo lucido, e lui faceva lo stesso con lei. Era terribile Prim, io ho visto cosa gli facevano, quella ragazza, la vincitrice, l'hanno quasi soffocata per farle dire tutto ciò che sapeva, anch’io avrei paura dell'acqua al suo posto.»

Faccio segno con la mano a Rue di fermarsi, perché non riesco più a seguirla, o meglio, non voglio.

E così come ha fatto Rue prima, strappo un fiorellino e lo lascio cadere nel lago.

Quando Johanna Mason torna nella sua stanza, si leva le scarpe bagnate e si dirige in bagno per prendere un telo per asciugarsi, trova un fiore di Adonide proprio sopra il lavandino.

Anche lei deve scacciare dalla mente e dal cuore i ricordi dolorosi.

 

Dopo un po' torno a guardare mia sorella e Peeta, che sono già rimasti soli dopo la cena, sono seduti uno di fronte l'altro nel tavolo del soggiorno, alcuni fogli sono sparsi sopra il ripiano, Peeta sta schizzando qualcosa mentre Katniss lo guarda assolta.

-Come pensi che dovremmo impostarlo?- Lui alza gli occhi dal suo disegno, e lei subito rivolge lo sguardo verso il foglio che tiene tra le mani, colta in flagrante mentre lo guardava.

-Credo che prima dovremmo raccogliere le idee, di cosa vuoi parlare?-

-Di tutto quello che non voglio dimenticare, di tutto quello che invece tu dovresti ricordare.- Lui la guarda affascinato, e lei imbarazzata prende una matita giusto per fare qualcosa, lui riprende a disegnare nel suo foglio, interrompendosi solo per cambiare i colori da usare.

Mia sorella, invece nel suo foglio comincia a scarabocchiare, intravedo dei nomi: Haymitch, Effie, Cinna, Portia, Venia, Octavia, Flavius , Madge, Rue, Thresh, Faccia di Volpe, Plutarch, Annie, Finnick, Johanna, Wiress, Beetee, Mags, Boogs, Coin, Snow, Primrose.

Certi nomi li scrive con più facilità, altri le provocano uno spasmo alla mano, come col mio per esempio. Ma crea la lista, l'elenco delle persone che devono essere ricordate.

Peeta che nel fra tempo ha finito il suo schizzo la guarda, e quando lei solleva gli occhi, le sorride rassicurante.

Quando le mostra il suo disegno, mia sorella sorride, di un sorriso che mi riempie il cuore di gioia, e quando noto il disegno, non posso fare altro che sorridere anch'io.

-Nella grotta, mi hai raccontato la storia di come hai comprato Lady, di quanto era felice Prim, vedendola con quel fiocco rosa.- Mia sorella continua a guardare lo schizzo di Lady che mi lecca la guancia, e il sorriso non scompare, ma sembra allargarsi sempre più.

-Peeta è bellissimo! Sono cose come queste che non voglio dimenticare.- Peeta è rosso per i complimenti, le passa il disegno e lei continua ad ammirarlo entusiasta, lui invece prende la lista dei nomi, dopo averla letta, fa una smorfia, prende una matita e aggiunge tre nomi.

Gale, Katniss, Peeta.

Katniss quando vede le aggiunte, non dice nulla, anche se vedo dalla sua espressione che vorrebbe controbattere, ma quando guarda Peeta in faccia, annuisce e torna a guardare il disegno.

Quando lui si alza, le porge la mano e la invita ad andare a dormire, dicendo che continueranno quando arriverà il treno, lei senza troppe parole prende la sua mano e lo segue come una bambina farebbe con il padre dopo essere stata rimproverata.

Quando lui dopo nel letto la accoglie al solito tra le sue braccia e mia sorella gli si stringe intorno più del solito, sia io sia Rue tiriamo un sospiro di sollievo.

Riesco solo a pensare che non è tutto perso e che Peeta sta finalmente facendo quello che serve per far aprire gli occhi a mia sorella.

Quando Rue se ne esce con la sparata “Era ora che portasse lui i pantaloni in questa storia!” io non posso far altro che cominciare a ridere come una matta dandole ragione.

 










Angolo autrice: Ciao a tutti! E scusatemi per il ritardo, ma ho avuto davvero tanti impegni, perciò è inutile che mi dilungo.
Questo capitolo è stato bello tosto, all'inizio lo avevo immaginato molto diverso, anche il bacio è uscito all'ultimo, con l'euforia che mi porta ogni anno la settimana del mio compleanno, perciò quando l'ho scritto, ho deciso che visto che avrei postato questo capitolo oggi 16 novembre ( 20 fa, nascevo io ragazze, mi sto facendo vecchietta ;D) me ne sono approfittata per farvi e farmi un regalino! So che non è tanto, visto che con quei due siamo ancora in alto mare, ma meglio di niente.
Il loro rapporto si evolverà lentamente, perchè entrambi hanno da chiarire molte cose, per questo Peeta aggiunge i loro tre nomi alla lista, vuole che Katniss capisca che per lui è importante capire il suo ruolo.
E anche se noi sappiamo che tra lui e Gale non c'è mai stata una vera gara, lui poverino è molto insicuro, ed è giusto come dice Rue che sia lui per una volta a condurre le danze.
Per quanto ruguarda il fiore, la scelta è stata facile, era dall'inzio che pensavo di collegare Gale e Jo al fiore dei ricordi tristi. Perciò missione compiuta.
In fine ringrazio tutte le ragazze che mi hanno recensito, siete state davvero tutte gentilissime, sono davvero troppo felice che perdiate quei due minuti per farmi sapere cosa ne pensate, non potete capire quanto io tenga al vostro giudizio.
Ringrazio le 13 persone che hanno messo la mia storia tra le preferite (non riesco davvero a crederci), e le 32 persone che invece l'hanno messa tre le seguite/ricordate. Vedere quei numeri che aumentano è sempre un colpo al cuore.
E poi ringrazio Elly24, che mi ha fatto sapere sia via recensioni che via posta privata quanto tenesse alla mia storia, incoraggiandomi ogni sera a continuarla. Sei stata davvero una spinta nei momenti di blocco. Grazie.
Per il resto tanti auguri a me! :D
Spero di sapere che ne pensate! Di nuovo grazie a tutte!
Un bacio.
Cicia.












  
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