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Autore: Margareth    05/11/2004    5 recensioni
Non so neanche io come mi è venuta in mente questa ff, ma l'idea mi sembrava buona perciò ho deciso di scriverla. Fatemi sapere cosa ne pensate! Ah, a proposito sicuramente Ron/Hermione! Margareth
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Alle 23.30 in punto tutti i gruppi di Grifondoro, Tassorosso, Serpeverde e Corvonero si trovavano nei sotterranei davanti all’aula di pozioni. I bagagli erano già stati portati nelle "camere" e in breve la stessa sorte sarebbe toccata ai loro padroni.

Mentre aspettavano di essere scortati nei loro rifugi, Harry, Ron, Hermione e Ginny parlavano della situazione catastrofica che incombeva sul mondo magico, cercando di mettere a punto un piano per collaborare con gli Auror.

Ben nascosti dietro un angolo, parlavano a bassissima voce per non farsi sentire dai compagni e, soprattutto dai professori

"Secondo voi come possiamo uscire dai rifugi senza farci scoprire?" Chiese la piccola rossa

Problema numero uno. Le uscite sarebbero state sorvegliate tutti i giorni da maghi della sorveglianza e non sarebbe stato certo facile ingannarle

"Magari nella stanza ci sono finestre" tentò Hermione

"Hermione, siamo metri sotto terra, come puoi pensare che ci siano finestre? Mi deludi!" disse ironico Ron

"Bè.. era un’idea"

"Possiamo usare una passaporta" Propose Harry

"Non credo che funzionino"

"Comunque ora il problema più grande è trovare qualcuno disposto a farci da allenatore"

"Conosco un Auror che è stato compagno di scuola di papà. Ginny, ti ricordi di Michael?"

"Chi, quel tipo coi capelli scuri a caschetto tremendamente affascinante? Come potrei dimenticarlo?, la prima volta che è venuto a casa nostra ha portato a tutti dei giochi indovinando perfettamente i nostri gusti conoscendoci solo per i racconti dettagliati che papà gli aveva fatto!"

" Già" sorrise Ron " Proprio lui. Posso provare a contattarlo, che ne dite?"

"Per me va bene . Hermione?"

"Ok"

"Bene. Ragazzi, tra poco tocca a noi" concluse Ron uscendo dal nascondiglio, seguito dagli amici

Detto fatto. 5 minuti dopo Ron, Hermione, Ginny, Harry e Alicia Spinnet seguirono la Professoressa McGrannit attraverso l’entrata di un lungo tunnel che si diramava poi in altri interminabili cunicoli.

Dopo 10 minuti di camminata i 5 amici e l’insegnante arrivarono di fronte a una porta costruita con un materiale magico molto simile all’acciaio che risaltava particolarmente sulle pareti di terra.

Appesa alla porta vi era una targhetta che indicava il numero e la quantità di persone che il rifugio poteva contenere. Sulla loro vi era inciso:

Rifugio n° 70

5 m

"Cosa indica la ‘m’ professoressa?"

"Maghi, signor Weasley, maghi. Se il suo cervello fosse tanto gentile da onorarci della sua presenza forse sprecherei meno fiato per le sciocchezze."Disse la professoressa guardando torva il giovane che nel frattempo aveva assunto un allegro color porpora "Dunque ragazzi, il rifugio è composto da 4 stanze comunicanti tra loro: un bagno, una saletta e due camere da letto.

Durante la permanenza qua sotto dovete restare sempre nei rifugi. Potrete uscire solo per mangiare o per recarvi dagli insegnanti della vostra ala."

"Cosa vuol dire ‘insegnanti della vostra ala’?" Chiese Hermione incuriosita

"Il territorio è diviso in 4 alee. Ogni ala è affidata a due professori che hanno il compito di mantenere l’ordine e essere a totale disposizione degli alunni nel caso questi abbiano bisogno. Quelli a cui voi verrete affidati sono il professor Vitius e il professor Piton"

"COSA?!!"

" Signor Weasley ! Sarebbe così gentile da abbassare il tono di voce?!"

"Mi scusi professoressa, ma Piton ci odia !!"

"Il Professor Piton" Lo corresse la donna

"Ma Ron ha ragione. Professoressa, lui odia tutti i grifondoro e in particolare loro tre" Disse Alicia Spinnet indicando Harry, Ron ed Hermione " Rifiuterà ogni nostra richiesta"

" Se accadrà qualcosa di simile vi prego di farmelo sapere. Ora, se non vi dispiace ho cose più importanti da dirvi." Tutti si zittirono improvvisamente

"Quando entrerete nel vostro ‘appartamento’ troverete sul tavolino che della sala 5 fogli, uno a testa, con scritti i vostri nomi. ognuno dovrà toccare con la punta della sua bacchetta il suo FolioIdenty

e portarlo in mensa ogni volta che consumerete i pasti. E’ chiaro?"

I 5 amici annuirono


"Bene. La mensa è abbastanza vicina al vostro rifugio e per farvi imparare bene la strada verrete accompagnati con gli altri ragazzi dai professori addetti. Questo avverrà per 5 giorni.

Per la posta consegnerete le lettere a me dopo cena e, mi raccomando, scrivete il nome del destinatario.

Come ultima cosa: ogni rifugio ha la sua parola d’ordine che troverete scritta su una pergamena appesa dietro alla porta d’entrata. Leggetela tutti e 5 e poi bruciatela, non deve assolutamente rimanere in giro.

E’ ovvio che durante la permanenza qui dovrete mantenere un comportamento degno e non voglio che si ripetano scene come quella a cui ho dovuto assistere qualche ora fa, chiaro Sig. Weasley e Sig, na Granger?"

Ron e Hermione abbassarono lo sguardo visibilmente imbarazzati

"Credo di avervi detto tutto, in ogni caso se avrete domande sarò qui tra poco con un altro gruppo."

Detto questo la McGrannit aprì il Rifugio e si allontanò dai 5, percorrendo la strada dell’andata al contrario.

Gli amici si guardarono negli occhi, poi senza troppe cerimonie si fiondarono in quella che per almeno 5 mesi sarebbe stata la loro casa.

Il rifugio appariva molto accogliente e simpatico e nulla faceva pensare che fosse un luogo sicuro dove gli studenti potevano proteggersi dalla guerra che incombeva sul mondo magico.

Le pareti che erano colorate di un tenue arancione, molto rilassante erano decorate con quadri raffiguranti i più bei paesaggi che i ragazzi avessero mai visto.

Come aveva indicato la McGrannit, al centro della stanza era presente un tavolino su cui posati sei fogli.

Hermione e Alicia si avvicinarono al mobile e presero in mano la pergamena che comunicava la parola d’ordine;

fecero segno ai 3 amici di avvicinarsi.

Insieme lessero le parole scritte con un intenso color oro e buttarono il foglio nel fuoco.

Dopo di che ognuno prese il suo FolioIdenty, lo sfiorò con la punta della bacchetta e lo ripose nella tasca della divisa.

Ci fu un attimo di silenzio poi gli amici decisero di visitare il rifugio.

Hermione notò una porta sulla parete sinistra della sala, Si avvicinò e la aprì poco, quel che bastava per far passare comodamente la sua figura minuta.

Entrò nella stanza, lentamente.

Lo spettacolo che le si presentò davanti la lasciò letteralmente senza parole.

La camera da letto era illuminata dalla leggera luce lunare proveniente dalla finestra;

La luce bianca si infrangeva contro le pareti, disegnando microscopiche figure che danzavano leggere sulla superficie azzurrina.

Piccole stelle color argento si muovevano lentamente nell’aria profumata di una leggera essenza di malva.

Fece ancora qualche passo e un senso di benessere improvviso la invase;

le stelle avvolsero il suo corpo sottile e ben proporzionato e lei si lasciò andare a quelle sensazioni di felicità, spensieratezza e pace che erano entrate nella sua mente.

Lentamente, molto lentamente, i suoi piedi si staccarono da terra salendo verso il soffitto stellato.

La ragazza si ritrovò a fluttuare nell’aria, leggera e serena come mai nella sua vita, si era sentita.

I momenti più belli che aveva passato riaffiorarono nella sua testa. Pensieri che da tempo aveva dimenticato, come per esempio il giorno in cui aveva ricevuto la sua lettera.

Fece un giro della stanza sfiorando con tocco gentile le pareti color cielo, fermandosi di tanto in tanto per giocare con qualche luminosa stellina che le si avvicinava, come fosse incuriosita.

Dovette fermarsi però quando sentì la voce di Harry che la chiamava preoccupato.

La ragazza scese verso il pavimento atterrando con grazia proprio nel momento in cui il suo migliore amico bussava alla porta.

Hermione la aprì un poco di più e davanti a lei comparve il viso di Harry

" Hermione, va tutto bene?"

" Certo!" Esclamò lei felice
"Bene, è che sai non uscivi più e……" Il ragazzo scrutò accigliato il volto dell’amica illuminato da un radioso sorriso " E’ successo qualcosa di bello che non ci hai detto?" Domandò sospettoso

"No, è solo che…. bè fate prima ad entrare"

e detto questo spalancò la porta lasciando la possibilità agli amici di entrare nella stanza fatata.

Quando furono tutti dentro richiuse la porta alle loro spalle

"Allora?" domandò estasiata "Cosa ve ne pare?"

Nessuna risposta giunse dagli amici che erano rimasti a bocca aperta a fissare quello spettacolo magico

Di nuovo Hermione sentì quella strana sensazione che l’attirava verso l’alto, ma questa volta si impose di restare a terra per non insospettire i ragazzi.

" E’….è…magnifico" disse Alicia

"Già……ora capisco perché ci hai messo così tanto" constatò Ron

La ragazza si avvicinò alla finestra e guardò fuori "Vi rendete conto?" Domandò un po’ malinconica osservando il paesaggio "Cose come questa d’ora in poi, per molto tempo potremo solo vederle"

" Vedrai che finirà presto" la rassicurò l’amica dai lunghi capelli scuri avvicinandosi a lei "Il nostro esercito è molto potente e ora che Il Signore Oscuro è veramente morto, grazie a voi 4, sarà più facile sconfiggere i suoi seguaci"

Hermione osservò Alicia che la guardava dolcemente e annuì.

Voleva molto bene a quella ragazza e anche se aveva solo 2 anni in più la considerava come una madre.

Forse questo era dato dal fatto che lei era stata l’unica a consolarla quando, i primi giorni di scuola, aveva litigato con Ron, prima che lui e Harry la salvassero dal Troll diventando i suoi migliori amici. . . . . . . . . . . .

*Ricordo*

Hermione cominciò a correre mentre le lacrime scendevano copiose sulle sue guance arrossate dal freddo.

Senza quasi accorgersene andò a sbattere al suo compagno di corso che continuava a prenderla in giro. Ronald Weasley.

"Oh Oh. Mi sa che ti a sentito"

Sentì pronunciare da Potter, il suo amico

La ragazza cominciò a correre ancora più forte. Non le importava se la vedevano piangere, né se continuavano a prenderla in giro, l’unica cosa che voleva era non sentirli, andare nel posto più lontano possibile da loro, dove non avrebbero potuto raggiungerla.

Hermione non era mai stata una ragazza che potesse essere presa in giro perché studiava troppo e anzi, parecchie volte alla scuola babbana aveva preso voti pessimi, soprattutto in matematica. Ma quando aveva scoperto che esisteva un mondo diverso da quello in cui viveva lei, con animali che per anni aveva creduto un invenzione e dove si studiavano materie non noiose come la Geometria e le scienze, ma divertenti e utili come Incantesimi e Trasfigurazione, per non parlare di Storia della magia e Antiche Rune…bè aveva chiesto subito ai suoi genitori di andare a comprare i libri per la scuola e appena gli aveva avuti in mano aveva cominciato a sfogliarli con interesse immagazzinando tutte le informazioni più importanti nel suo cervello di 11enne.

Nei giorni che precedevano la partenza per il nuovo college aveva spesso avuto paura di potersi trovare male perché era figlia di babbani e quindi non aveva ricevuto un’educazione magica e di essere presa in giro dai compagni perché non sapeva niente del loro mondo per questo tornava a rinchiudersi in camera sua a rileggere i grossi volumi di magia.

E ora aveva scoperto che era stato tutto inutile. Lei sapeva troppo.

Questo pensavano i suoi compagni: che lei fosse un’odiosa io-so-tutto

Come al solito aveva sbagliato.

La ragazzina si fermò a riprendere fiato e solo allora si accorse di dove si trovava: davanti al bagno delle ragazze.

Era un nascondiglio perfetto se non voleva trovarsi di nuovo davanti a quegli stupidi maschi.

Così decise che si sarebbe fermata lì fino alle 10.00, orario entro il quale si doveva ritornare in sala comune, nei rispettivi dormitori.

Proprio mentre entrava nella grande stanza circolare, una ragazza usciva dalla cabina e si dirigeva ai lavandini.

"fa che non mi noti, fa che non mi noti, fa che non mi noti, fa che…"

"Ciao!"

"Mi ha notata"

"Ciao" La salutò di malavoglia Hermione

"Come mai quel tono triste?"

"Io… .. ho rimediato un brutto voto"

Bugia colossale

"No. Non credo proprio……Dunque, vediamo…"

La ragazza scrutò il viso di Hermione con la fronte corrucciata

"mmm……Sì! Hai litigato con i tuoi amici"

Hermione osservò meglio la ragazzina che ora si era avvicinata dei più a lei e la guardava, in attesa di una risposta.

La prima cosa che notò furono gli occhi.

Aveva occhi scuri come la pece, ma dal taglio dolce, e davano un’aria sbarazzina e simpatica al suo volto;

i capelli lunghi e lucenti le ricadevano morbidi sulle spalle incorniciando il giovane viso ovale e fine.

Era alta e la divisa della scuola fasciava il suo fisico accentuandone leggermente le forme

Sembrava simpatica e Hermione capì subito che di lei si sarebbe potuta fidare

"Io non ho amici" sussurrò abbassando lo sguardo sulle piastrella di pietra

"Che sciocchezza, tutti hanno degli amici!"

"Tutti quelli normali"

"Perché, cos’hai tu che non va?"

"Studio troppo e per questo tutti i miei compagni di corso mi prendono in giro e mi evitano"

La giovane guardò comprensiva Hermione che ad un tratto ricominciò a singhiozzare

"Il fatto è che io ho sempre vissuto nel mondo babbano e…… e… quando ho scoperto di essere u-una strega sono rimasta quasi paralizzata e…mi sono incuriosita, volevo sapere tutto di voi, m-ma i miei genitori sono babbani e non sapevano soddisfare le mie richieste, così ho co-cominciato a leggere e …imparavo tutto a memoria anche se non spontaneamente. Leggevo u-una riga e me la ricordavo così, senza il minimo sforzo. Io non lo faccio apposta e mi dispiace che tutti mi odino, ma non posso farci niente!!"

"Su, su. Calma, non ti preoccupare. Lascia perdere quegli stupidi. Se non sono capaci di capire che sei una persona speciale sono loro che devono piangere, non certo tu. Vuoi farti rovinare la vita da loro? Lasciali perdere, e se non capiranno che di te ci si può fidare, bè vieni da me e ti presenterò alle mie amiche! Nel frattempo.. se vuoi sarò io la tua prima amica! Mi chiamo Alicia Spinnet, ho 13 anni e gioco nella squadra di Quidditch di Grifondoro. Vedo che sei della mia stessa casa"

"Già" disse Hermione stringendo la mano che Alicia le porgeva

"E tu ? Come ti chiami?"

"Hermione Granger. Sono del primo anno. Non ti da fastidio questo, vero?"

"No. Perché dovrebbe?" disse l’altra guardandola stupita

"Bè…. Io sono più piccola, ad alcune persone dà fastidio"

Alicia scoppiò in una sonora risata "Cavoli! Ne hai conosciute di persone stupide nella tua vita"

"Eccome!" Le rispose Hermione. Stavolta rideva anche lei

"No. Non mi dà fastidio. Anzi sono più contenta, non ho mai avuto una sorella- un luccichio le illuminò gli occhi- Ci assomigliamo anche!" Alicia si avvicinò allo specchio. Era vero entrambe avevano capelli lunghi marroni e occhi scuri, erano piuttosto alte e il loro fisico era perfetto. Né troppo magre, né grasse. " Forza sorellina. Ora andiamo a mangiare"

"Io preferirei restare ancora un po’ qui. Magari ci vediamo in dormitorio."

"Ok. Ciao!" Alicia abbracciò Hermione e scomparve fuori dalla porta

*Fine*

La brunetta sorrise al ricordo del loro primo incontro, poi tornò a guardare i suoi amici che ora litigavano per i posti letto.

Si alzò da terra e si diresse verso Ron, che le dava spalle impegnato in una discussione con la sorella:
"Ma Ginny!!"

"Ron credi che a me faccia piacere?!"

"Allora stai in camera con Harry!"

"Ron!" la ragazzina arrossì violentemente "In ogni caso…"

"Niente me, Ginny. Tu starai nell’altra stanza"

Hermione si avvicinò all’amico a lo chiamò toccandolo sulla spalla

"Che cosa c’è?! " sbottò lui ma quando vide chi aveva davanti si zittì immediatamente farfugliando qualcosa che doveva suonare come uno ‘scusa’

La ragazza sorrise divertita "Ron, guarda i letti"

Il rosso spostò il suo sguardo ai grossi letti a baldacchino su cui erano incisi due nomi:

Uno diceva: V. Weasley, mentre l’altro: R. Weasley

Ron sbiancò "Ah" Disse soltanto

"E’ quello che stavo cercando di farti notare, prima che tu mi zittissi" lo riprese la sorella

"Ma questo è ingiusto! Non possono obbligarmi a stare in camera con mia sorella."

"Certo che possono."

"M a non è giusto"

"Può darsi" Concluse la rossa "Ma è quello che hanno deciso e se mi adeguo io lo farai anche tu"

"Uffa"

Il ragazzo uscì dalla stanza imbronciato mentre Harry, Alicia e Ginny si diressero nel bagno

Hermione invece decise di fermarsi nella camera.

Le piaceva molto anche se sapeva che entro sera se ne sarebbe dovuta andare. Infondo non era la sua stanza.

Chissà però, magari avrebbe potuto chiedere a Ginny se…

La ragazza si avvicinò alla finestra e rimase a osservare alcune fatine che, per mano, giravano in tondo cantando un motivo triste e malinconico.

Hermione era sempre stata affascinata dalle fate. Così piccole, se qualcuno le attaccava o offendeva sapevano ben difendersi;

Un po’ come lei.

Sorrise al ricordo di quella bambina con i denti un po’ più lunghi del normale, un tempo timida e indifesa.

"Hey, hermione…sei qui?"

il viso di Ron fece capolino dalla porta

Hermione si girò

"Si. Dimmi, hai bisogno?"

Ron si avvicinò e richiuse piano la porta

"Bè, io mi chiedevo se… vorresti venire a fare un giro"

"Dove?"

"Fuori da qui, mi sembra ovvio!"

"Ma Ron non si può uscire e noi siamo già stati ripresi una volta"

"Ok, non fa niente"

"Ron…"

"Non ti preoccupare. Non importa" Il rosso sorrise debolmente. Sembrava molto triste…

"Vengo" Hermione precedette il rosso fuori dalla stanza e prese il mantello della divisa dall’appendiabiti, dove aveva riposto in bell’ordine anche quelli dei suoi amici

"Davvero?" L’amico sembrava un po’ più sollevato

"Sì" Hermione gli sorrise "Però promettimi che ti toglierai quell’espressione triste dal viso. Non mi piace quando sei triste"

Ron si avvicinò e le scoccò un grande bacio sulla fronte "Per te qualsiasi cosa" disse contro la sua testa

La ragazza lo abbracciò dolcemente mentre gli occhi le si riempivano di lacrime "Ti voglio bene, Ron"

Cosa avrebbe fatto senza lui e Harry?

Se non fossero venuti a salvarla quella sera di Halloween, diventando i suoi più grandi amici e compagni di avventure?

Cosa avrebbe fatto senza la loro amicizia?

Certo lei non aveva molti amici a parte loro due, forse solo Ginny e Alicia, ma loro quattro valevano quanto quindici Calì o Lavanda, e forse anche di più.

"Anche io" sentì sussurrare Ron al suo orecchio sinistro

Restarono così per qualche minuto, poi uscirono stando bene attenti che non ci fosse nessuno nel corridoio

"Via libera"

Hermione seguì il ragazzo fuori dal rifugio e poi attraverso i tunnel

"Ron, hai una vaga idea di dove stai andando?"

"No, perché? E’ questo il bello!"

"Sì, e poi come torniamo indietro?"

"In qualche modo"

"Non sei divertente"

"Non era una battuta"

La ragazza sbuffò infastidita e rallentò l’andatura, rimanendo leggermente dietro a Ron che si guardava intorno come un bambino che cerca la strada per un grande tesoro.

Ad un tratto però qualcosa nel suo viso cambiò: si fece serio e si voltò verso Hermione

"Le senti?"

"Cosa" domandò lei preoccupata
"Ascolta"

La ragazza si mise in ascoltò cercando di captare anche il più piccolo rumore ma proprio non sentiva niente

"Ron, veramente…."

"Shhh" il ragazzo la zittì alzando la mano e lei si rimise in ascolto.

Proprio mentre stava per lasciare perdere e dire a Ron che se aveva le allucinazioni non era certo colpa sua, un leggero rumore di voci in lontananza arrivò al suo orecchio.

"C’è qualcuno" disse

Il ragazzo annuì e la spinse dentro al primo cunicolo che riuscì a trovare

"E se devono venire di qua?" chiese la giovane

Ma il rosso si stava allontanando

"Ron!" urlò in un sussurro "Dove stai andando?"

"A vedere chi è. Arrivo subito"

"Ma Ron! E’ buio qui. Io ho paura!"

"Cerca una scusa plausibile nel caso ci trovino" disse soltanto. poi scomparve nel buio

"Cavoli!" imprecò la ragazza "Cavoli, cavoli, cavoli!"

Hermione si accasciò a terra cercando di non pensare che era da sola in un buio cunicolo a non so quanti metri sotto terra durante la guerra più feroce che il mondo dei maghi avesse mai conosciuto, ovviamente dopo quella di 16 anni prima, quando Harry Potter aveva fermato per la prima volta Voldemort

Perché quello stupido doveva averla lasciata lì?
Finalmente aveva trovato il modo migliore per eliminarla, eh?

L’aveva allontanata il più possibile dal rifugio e poi si era messo d’accordo con Harry perché facesse un po’ di casino in modo da poterla spingere dentro il primo vicolo ceco e potersene tornare a ‘casa’ e abbandonarla lì con una scusa qualunque!

Ma se pensava che sarebbe stato così facile liberarsi di lei si sbagliava di grosso!

L’avrebbe trovato e poi…..

Qualcosa afferrò Hermione per le spalle e le tappò la bocca impedendole di urlare.

La ragazza era immobilizzata ma continuava a dimenarsi.

Venne liberata solo quando smise di ribellarsi e si arrese alla forza di chi l’aveva bloccata

"Finalmente ti sei calmata!"

Un momento..questa voce….

"Non ti facevo così forte"

"Ron!" La brunetta si voltò in preda alla felicità

"Scema, abbassa la voce! Vuoi farci scoprire?"

"Allora non mi hai abbandonata!" disse, questa volta sussurrando

Ron la guardò stupito

"Ma cosa stai dicendo?"

La ragazza lo abbracciò talmente forte che il ragazzo perse l’equilibrio e caddero a terra entrambi

"Ho avuto tanta paura. Pensavo che avessi organizzato tutto per lasciarmi sola!"

Hermione lo baciò sulla guancia

"Ma sei matta? Cosa hai bevuto stamattina? Ahi!"

"Cosa? Sono stata io? Ti ho fatto male?" chiese la ragazza, allarmata

"No. E’ che…." Il rosso estrasse qualcosa da sotto la camicia e se la sfilò dal collo "Ho trovato questa in una fessura nel muro e ho pensato di portartela. Te la regalo"
Hermione prese l’oggetto che Ron le porgeva e lo guardò.

Era un ciondolo a forma di croce con una specie di serpente che le si attorcigliava intorno, dalla base alla punta, terminando in un bellissimo fiore d’argento. Il tutto lavorato molto attentamente, sicuramente da un artigiano esperto.

Era di un materiale molto strano simile al cristallo ma molto più leggero e non trasparente.

Bianco opaco, il ciondolo emanava una luce fioca che aumentò di intensità quando si trovò tra le dita sottili e affilate di Hermione

"Ron…è bellissimo"

"Lo so, per questo te l’ho portato"

"Grazie"

"Non c’è di che. Potresti farmi un favore ora?"

"Certo, tutto quello che vuoi"
"Potresti alzarti dalla mia pancia?"
Hermione si alzò in fretta, molto imbarazzata, col viso di un rosso intenso che poteva fare concorrenza ai capelli di Ron

"Scu-scusa" balbettò

"Guarda che non mi dispiaceva affatto, solo che dobbiamo andare. E poi il divano del rifugio è molto più comodo" Aggiunse con un ghigno

"Ron! Quanto sei stupido! Forza andiamo" Disse brusca prima di sorpassarlo

Il ragazzo non potè fare a meno di notare quanto Hermione fosse simile a sua madre.

Anche la camminata di quando era arrabbiata era la stessa.

Sorrise divertito e seguì la sua migliore amica fuori dal tunnel.

Camminavano da qualche minuto quando una voce li fece sobbalzare.

"Weasley, Granger! Cosa fate in giro?"

I due si voltarono lentamente

Davanti a loro, con un’espressione tutt’altro che rassicurante, stava la professoressa McGrannit

"Professoressa! Finalmente l’abbiamo trovata" Hermione prese subito la parola

"Mi stavate cercando?"chiese lei un po’ stupita

"Sì! Avevo bisogno di chiederle una cosa"

"Mi dica allora, Sig.na Granger"

"Bè, mi chiedevo se c’è una biblioteca"

"Certo. Sarà agibile da domani"

"Bene!"

"Domani vi farò vedere dove si trova. Ora vi riaccompagno al vostro rifugio, perché mi sembra che vi siate persi"

I due ragazzi vennero scortati davanti alla porta del numero 70 e, dopo la solita ramanzina per non averla aspettata vicino a ‘casa’, la professoressa li guardò entrare e si allontanò scuotendo la testa.

 

 

 

 

 

CIAAAAAOOOOOOOOOOO!!! Scusate se vi ho fatto aspettare tanto ma ero stata un po’ demoralizzata dalla valutazione che prima era di 2 stelline e mezza e quindi ho iniziato a scrivere questo capitolo un po’ tardi. Comunque è molto lungo! Bè questo chap è un po’ strano, soprattutto per la collana trovata da Ron. Spero però che vi sia piaciuto lo stesso e che recensirete in molti!

Prima di passare ai ringraziamenti cercherò di spiegarvi come io immagino il rifugio

Dunque:

L’ingresso è costituito dalla piccola saletta: Appena entrati, alla vostra destra, si trova il camino con qualche mensola e sulla parete opposta ci sono il divano e il tavolino di cui parlava la McGrannit.

Sulla parete sinistra, sempre rispetto alla porta d’ingresso, si trova la prima camera da letto, per intenderci quella che "Per ora" è di Ron e Ginny. A fianco al letto di Ron c’è uno scaffale, lungo tutta la parete che funge da comodino.

A fianco alla camera dei fratelli c’è quella di Harry, Alicia e Hermione, simile alla prima solo con un letto in più.

Passiamo all’ultima stanza: ovviamente è il bagno.

E’ collegato direttamente alla stanza di Harry e alla saletta.

C’è una vasca idromassaggio, la stessa presente nel bagno dei prefetti, descritto in Harry Potter e il Calice di fuoco.

Poi, ovviamente, la tazza e il lavandino.

Ultima cosa, le finestre si trovano sulla parete sinistra di ogni stanza da letto.

Bene ora,…….passiamo ai Ringraziamenti!!!!

anonimo: grazie mille! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo

Selphie: Grazie anche a te! Spero che recensirai anche questo capitolo, mi farebbe molto piacere!

EMMA: Anche io adoro la coppia Ron/Herm ( come avrai capito…eh,eh,eh….)! Ho già in mente un sequel di questa ff e spero che quando la scriverò la recensirai! Grazie!!

TAIRA: Mi farebbe molto piacere che tu continuassi a recensire!

GIADA: Grazie mille!!! Scusa se vi ho fatto aspettare, ma spero di essermi fatta perdonare con un cap. molto più lungo!

ANONIMO: GRAZIE!!! E SCUSAMI ANCHE TU!! MI RACCOMANDO, CONTINUA A RECENSIRE!

Marty91: grazie mille !!

Scusatemi tanto per il pasticcio che e successo col terzo chap!!!


Avviso: Ho in mente di scrivere una ginny/Draco, anche se non sarebbe proprio una ff d’amore…..

S’intitola "Storia di una amicizia…" e ho già scritto gran parte del primo chap; vorrei sapere se volete che la posi o no….Ditemi cosa ne pensate nelle vostre recensioni!!

 

GRAZIE A TUTTI E RECENSITEEEEE!!!!

Margareth

P.S. Avviso agli "anonimo": potreste almeno scrivere se siete maschi o femmine? coSì almeno so come rivolgermi ….

  
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