2. The pain of the Phoenix ( Il dolore della Fenice)

"I cannot find a way to describe it - Non trovo un modo per descriverlo, é dentro di me
It's there inside; all I do is hide - Tutto quello che faccio é nasconderlo
I wish that it would just go away - Vorrei solo che se ne andasse via
..my words are cold.. cause no one understands.. - ..le mie parole sono fredde .. perché nessuno comprende..
.. I'm going nowhere (on and on and) .. - ..Vago senza meta, e ancora, e ancora .. "
(Avril Lavigne / Take me away)

Lame affilate danzatrici di sinfonie letali affondavano trafiggendo la Magia(*1). La vendetta, oscuro mandante, aveva esagito il pagamento.
Gemiti svanivano inascoltati nell’aria. L’indifferenza aveva gettato il suo sguardo d’inverno crudele e soddisfatto spettatore del dolore.
L’artefice delle ferita(*6) scomparso in un turbinio di ombre dalle mani ricevitrici del fardello(*2). Torbide, specchio dell’anima del possessore(*3). Macchie indelebili di colpa colavano dal passato, ancora fresche.
-Il tuo Angelo Bianco non ti salverà-
Passi sprezzanti come le parole si dissolvevano, silenziosi, nel vicolo.
Le spalle voltate, sotto le memorie che i singhiozzi avevano richiamato(*4), crollavano.
Il Passato, a lungo sopito, si era risvegliato.
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Lampi squarciavano l’aria, illuminatori saltuari delle sagome sulla terra.
Crollava la pioggia, incessante, nasconditrice dei respiri annaspatori nella lugubre atmosfera.
Nuvoloni celavano all’inviatore della Punizione(*5) cio’ che stava accadendo.
Il momento a lungo ripugnato dalla parte umana del suo essere, infine, era giunto. Avanzavano incerti i suoi passi nel giorno piu’ buio della notte.
Ginocchia crollavano nel duro terreno del vicolo abbandonate a se’ stesse mentre occhi osservavano silenziosi, in attesa.
-Risparmiami-
Nessun grido, ma un semplice lamento. Mani si sottraevano febbrili cosi’ come i suoi occhi.
Si accasciava il corpo stanco sotto i colpi. L’osservatrice(*7) si era decisa finalmente ad agire.
Le iridi erano ora fisse su di lei. Sguardi di terrore a pochi passi.
-Avanti..uccidila-
-Ma..-
Le gambe arretravano ritrose. La Coscienza tormentatrice mostrava la verita’ nel gesto atroce.
-N..non ci riesco..-
[Non voglio!]
Balbettii impauriti placati da una stretta. Mani colpevoli accompagnavano dita innocenti verso la vittima.
-Avanti tesoro, non sentirai niente-
La dolcezza nel tono del Sicario placava l’animo agitato abbandonato ora da ogni contatto.
Il busto, sorreggitore del suo essere, si voltava cosi’ come la mano, con il pugnale. Tremante, la lama dispensatrice di morte attendeva la sua preda.
[Non voglio!]
Trafitte erano state le carni nel giorno oscuro. Le urla avevano impregnato le sue orecchie da bambina, al calar del sole.
Laggiù, inerme nella confusione richiedeva il Perdono.
[Non era vero che non si sentiva niente..]
Divorata dal rimorso nel suo pianto senza fine la sua anima straziata elevava grida di dolore.
[Non era vero..]
Due erano le anime morte quel giorno. E la Fenice era nata dalle loro ceneri.

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*1 trafigge "la Magia" cioè una strega
*2 il fardello e’la colpa che deriva dall’uccisione di una strega
*3 l’anima e’ quella di Bianca
*4 i singhiozzi ricordano a Bianca i suoi, quando da bambina, ha dovuto uccidere la sua prima strega
*5 e’ il destino colui che aveva fatto nascere Bianca come Fenice
*6 e’ il pugnale
*7 è la madre di Bianca


NOTE DELL'AUTRICE:
Mirkodancer: grazie per il commento! sono contenta che il modo in cui ho scritto dell'introspezione di Cris ti sia piaciuto..spero sia stato chiaro..^^ ..ne approfitto per ringraziarti anche per aver commentato l'altra mia ff "Fuoco e Terra"..sono felice che tu abbia apprezzato il modo in cui l'ho scritta!!
DreamGirl91: grazie mille anche a te! anche a me il personaggio di Cris piace un sacco..cm l'attore del resto!! (come può nn piacere..eheh)
Grazie anche a Karen94 che ha aggiunto questa ff ai preferiti!
Fatemi sapere che ne pensate!
Alla prox!