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Autore: Elielihoran    17/11/2013    2 recensioni
Adesso era finita, era finita da un mese e Joey stava malissimo da quando, un mese fa, aveva bussato alla porta della camera da letto di Zayn e ad aprirgli era stata una ragazza, una loro compagna di scuola, Perrie Edwards, che numerose volte aveva mostrato fin troppe volte troppo interesse per Zayn. Aveva intravisto dall’apertura della porta Zayn che dormiva sul suo letto, a petto nudo, e Perrie con la camicetta abbottonata male ed i capelli scompigliati. Era bastato.
Era corsa via e aveva evitato ogni chiamata, ogni messaggio di Zayn. Non aveva nemmeno voluto aprirgli la porta di casa. Da un mese usciva solo per andare a scuola, e anche li evitava Zayn il più possibile.
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Six degrees of separation. '
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Six degrees of separation. 

Fifth, you see them out with someone else.

 

Il pomeriggio trascorso con Harry era stato davvero una ventata d’aria fresca. Si erano divertiti, senza pensare a niente, come ai vecchi tempi, quando erano soliti a passare qualche pomeriggio insieme, a passeggiare per la città senza una meta precisa. Non si vedevano da un bel po’ dato che, nonostante Niall le proponesse spesso di riprendere ad uscire con loro, Joey aveva sempre rifiutato, evitando così di vedere Zayn. Ma chiaramente il biondo non c’entrava niente con il loro litigio, perciò a volte diceva semplicemente a Joey che non sarebbe passato quel giorno perché sarebbe uscito con gli altri. Quel giorno in particolare, Joey non lo sentiva da quella mattina, quando svegliandosi non l’aveva trovato più. Sicuramente dopo essersene andato da casa sua, era andato a casa di Zayn e probabilmente, per non essersi fatto sentire, doveva essere di sicuro ancora con lui.
Harry e Joey avevano appena finito la loro gara. La rossa era arrivata alla macchina per prima, quindi avrebbe offerto il dolce, impedendo così ad Harry di offrirle l’intera cena, come era sicura che avrebbe voluto fare. Entrarono in macchina sbattendo gli sportelli contemporaneamente, lasciandosi andare sul sedile, cercando di regolarizzare il respiro affannato.
“Oggi non ho sentito Niall..” mormorò Joey, cercando di innescare una conversazione.
“Non ti ha scritto?”chiese il riccio, ricevendo soltanto un movimento del capo come risposta. Scrollò semplicemente le spalle, aggiustandosi i ricci “mandagli un messaggio” rispose semplicemente. La rossa gli sorrise, tirando fuori il cellulare dalla tasca. Scrisse un misero ‘che fai’ che non tardò ad inviare.
“Sarà da Zayn” disse la rossa, più a se  stessa che all’amico “D’altronde non è che può stare sempre con me..” mormorò, rigirandosi il cellulare tra le mani. Harry si trovò un po’ spiazzato, non sapeva proprio che dire, la rossa aveva ragione, ma lui non poteva dirglielo, che razza di amico sarebbe stato? Le passò un braccio attorno alle spalle.
“Io ci starei sempre con te” buttò giù, facendo sorridere l’amica al suo fianco.

Nel frattempo, in casa Malik, il povero Zayn stava avendo un’altra crisi, molto più potente di tutte quelle precedenti. Urlava, piangeva e tirava pugni ovunque, mentre si riempiva di insulti.
“Sono un cretino! L’ho lasciata andare, sono ridicolo” urlò per l’ennesima volta “un verme, ecco cosa sono! Una piaga dell’umanità, non servo a niente! Sono inutile” alzò ancora la voce, colpendo con un pugno tutt’altro che delicato la parete vuota più vicina “Mi ammazzo, è la fine..” mormorò stavolta, lasciandosi scivolare con le spalle al muro, finendo in una posizione rannicchiata, quasi fetale. Niall era terrorizzato dalla situazione, tratteneva a stento le lacrime. Le nocche di Zayn ormai sanguinavano bellamente, e gli occhi erano rossi. Per la prima volta in quei giorni, Niall si rese davvero conto dello stato del suo amico. Era letteralmente a pezzi, a singhiozzare sul pavimento come non aveva mai fatto. Niall a passo lento si avvicinò a lui, sedendosi al suo fianco e dandogli delle pacche amichevoli sulle spalle.
“Amico, non fare così..” mormorò il biondo, vicino all’orecchio di Zayn.
“Non ce la faccio, non posso continuare in questo modo” sussurrò, terrorizzando Niall ancor di più.
“Te lo giuro Zayn, tornerete insieme. Fosse l’ultima cosa che faccio” esclamò il biondo, facendo alzare il suo amico “Stasera usciamo, d’accordo? Io, tu, Louis, Harry e Liam. Come ai vecchi tempi”. Il moro annuì debolmente, aprendo l’armadio e cercando dei vestiti adatti, mentre Niall controllava il cellulare.

Da Joey:
Che fai?
Inviato alle 19:03

A Joey:
Sono da Zayn, tra poco usciamo. Ci sentiamo poi, piccolina.
Inviato alle 19:32


Aveva risposto semplicemente e sinceramente, come era solito a fare. In quel momento, non poteva proprio perdersi in chiacchiere, aveva un amico sull’orlo della depressione, non poteva proprio permettersi di perderlo di vista, almeno per quella sera.
Mentre Zayn si vestiva, Niall telefonava agli altri amici, cominciando da Louis, che accettò senza esitare. Poi Liam, che volle essere pregato per qualche minuto prima di accettare l’invito e promettere di essere puntuale all’appuntamento, ed Harry, che chiamò per ultimo.
“Ei amico!” esclamò il suo interlocutore “Qualcosa non va?”
“Harry! Stasera si esce, serata tra uomini come ai vecchi tempi, non si discute!” rispose contento il biondino, scatenando l’ilarità dell’amico riccio.
“Passo. Sono tutta la sera con Joey” disse il riccio, schietto come sempre. Il biondo non seppe esattamente perché, ma sentì un leggero fastidio aleggiare nel suo stomaco, tanto che si fece subito serio.
“Joey?” chiese stupito.
“Si.. Joey. Capelli rossi, occhi scuri, lentiggini, hai presente?” domandò ironico, per smorzare la tensione che riusciva a percepire anche attraverso la cornetta.
“So chi è” tagliò corto il biondo “che ci fai con Joey?” chiese bruscamente, rendendosi conto solo dopo che si era voltato piuttosto male nei confronti dell’amico.
“Siamo stati tutto il giorno insieme, la porto a cena fuori. Mi dispiace attaccare, Irish, ma è tornata. Divertitevi!” esclamò Harry, facendo finta di niente e chiudendo il telefono senza neanche aspettare una risposta.

La rossa risalì in macchina, con la bottiglia d’acqua in mano. I due avevano deciso di avere troppa sete, e di non riuscire ad aspettare di comprare l’acqua direttamente al McDonald, quindi non appena videro l’insegna di un bar, Harry mandò Joey, facendola correre all’entrata del bar.
“Il barista era proprio un ritardato” esclamò ridendo la rossa “Gli ho chiesto una bottiglietta d’acqua, mi ha guardato spaesato, come se non avesse mai sentito la parola ‘acqua’ mentre si guardava intorno come per cercare aiuto. Ci sono volute due persone per una bottiglietta d’acqua, non ho mai riso così tanto” raccontò la rossa, facendo ridere anche l’amico accanto a lei.
“Forza, guida che sto morendo di fame” urlò, costringendo Harry a fare come gli era stato detto, mentre borbottava qualche maledizione su di lei.
In un quarto d’ora furono al McDonald. Joey mandò Harry a prendere il cibo, mentre lei cercava un tavolo libero. Si guardò intorno per cinque minuti buoni, finché non ne notò uno, prendendo a correre per accaparrarselo. Rivolgeva occhiate curiose ai vassoi di tutti i presenti, studiandone il contenuto attentamente, per verificare che la sua scelta del cibo fosse stata abbastanza buona. Quattro ragazzi varcarono la porta del locale, catturando subito l’attenzione di Joey. Li identificò come i suoi amici, o meglio, gli amici di Zayn. Pregò tutti i santi di non essere riconosciuta, borbottando un ‘vaffanculo’ quando Louis urlò il suo nome. Finse un sorriso, mentre il quartetto si avvicinava a grandi passi.
“Ei Joey!” esclamò Liam “Sei da sola?” gli chiese stranito.
“Emm, no.. io..” balbettò, cercando di non rivelare la sua compagnia. Si lasciò andare in un altro ‘vaffanculo’ quando Harry spuntò con un vassoio strapieno di cose, salutando sorridente gli amici.
“Ei ragazzi, che ci fate qua?” chiese contento, mentre la rossa, ancora seduta studiava le facce del resto di quella che una volta era una comitiva. Liam e Louis sorridevano, scambiando quattro chiacchiere con il riccio. Niall non li guardava neanche, inspiegabilmente. Zayn invece fissava la sedia vuota di fronte a Joey con la mascella serrata e gli occhi spenti. Niall si avvicinò alla rossa, stendendo le labbra in un sorriso falsissimo.
“Che hai fatto oggi?” le chiese. Ovviamente la risposta la conosceva già.
“Sono stata con Harry” rispose sincera, non cadendo nel tranello del biondo, che rimase serio.
“Non ti sei fatta sentire” borbottò.
“Veramente ti ho mandato un messaggio circa un’ora fa” ribatté tranquilla la rossa.
“Intendo prima” la incalzò di nuovo il biondo. La ragazza rispose con una scrollata di spalle.
“Neanche tu” disse, guardandolo male. Da che pulpito viene la predica, pensò.
“Non mi andava” rispose Niall, imitando la rossa nella sua scrollata di spalle, rendendosi conto non appena finì la frase di quello che realmente aveva detto e della persona a cui l’aveva detto. Chiaramente Joey non ci sarebbe passata sopra.
“Benissimo” disse solamente, tornando a prestare attenzione al suo amico riccio.
“Perché non vi sedete con noi?” chiese Harry a tutti gli altri. Joey si alzò di scatto dalla sedia, facendola strisciare rumorosamente, incenerendo Harry con lo sguardo, che capì subito. Lo sguardo di fuoco, non sfuggì neanche a tutti gli altri, tanto che ebbero il buon senso di rifiutare la proposta e di salutare gli amici.
Il resto della serata trascorse normalmente in entrambi i tavoli. A fine cena, Harry riaccompagnò la rossa a casa e aspettò che entrasse prima di andar via.

Il lunedì arrivò subito, e per Joey alzarsi fu anche più difficile del solito. Tuttavia, spronata dall’insistente suono della sveglia, si preparò velocemente e uscì di casa prestissimo. Non aveva voluto sentire Niall, dopo la sua risposta di sabato. L’aveva fatta davvero infuriare. Si era comportato da stronzo senza nessun motivo, per di più con la sua migliore amica. Mentre calcolava in mente tutte le volte che Niall avrebbe dovuto scusarsi, si accorse di essere arrivata e di aver già varcato il cancello verde del cortile della scuola. Vide Harry, appoggiato al solito muretto con il resto della combriccola, compreso Niall. Non appena la vide, il riccio le sorrise, salutandola con la mano, saluto che Joey non tardò ad imitare. Il biondo, incuriosito dal modo in cui Harry stava salutando, si voltò a vedere a chi era rivolto, accorgendosi solo dopo che il saluto era rivolto alla ragazza dai capelli rossi e gli anfibi color inchiostro.
“Joey!” urlò Niall, richiamando la sua attenzione. La rossa si voltò, salutò il biondo con un cenno della testa, per poi riprendere a camminare dalla parte opposta. Il biondino sospirò, riprendendo a dare ascolto alle discussioni dei suoi amici, consapevole del fatto che non sarebbe stato perdonato finché non si fosse scusato a dovere.

Le prima ora di lezione volò veloce, fortunatamente. Joey salutò svelta la professoressa di chimica, dirigendosi poi verso l’aula d’inglese, quasi correndo pur di evitare di incontrare qualcuno. Riuscì nel suo intento, varcando la soglia della classe subito prima della professoressa, che invitò gli studenti a prendere posto. La lezione era incominciata da un quarto d’ora quando a Joey vibrò il cellulare. Si affrettò a tirarlo fuori dalla tasca, leggendo subito che il mittente era Niall.

Da Niall:
Devi uscire in corridoio subito

A Niall:
Non ho voglia.



Da Niall:
Non fare la bambina. E’ urgente. Sono qua fuori.


La rossa sbuffò e alzò la mano, interrompendo la spiegazione, e chiedendo educatamente alla professoressa di mandarla in bagno. Non appena ricevette il permesso, si fiondò fuori, guardandosi intorno alla ricerca del biondo. Lo scorse poco dopo, col fiatone, che correva verso di lei. Brutto segno.
“Sbrigati, devi venire con me! Zayn sta male, ed io non so come aiutarlo!” e quello bastò e avanzò come motivazione. Joey seguì il biondo, correndo come una bambina, fino alla porta del bagno dei maschi. Fece per abbassare la maniglia, ma il biondo la fermò.
“E’ il bagno dei maschi!” esclamò in preda al panico. In tutta risposta Joey sbuffò.
“Ti sembra che mi importi?” rispose bruscamente, facendo irruzione nel bagno.
Quello che vide, fu forse la scena peggiore di tutta la sua vita.  Zayn era rannicchiato in un angolino, accanto ai lavandini. Teneva le ginocchia al petto e tremava come se ci fosse un terremoto. Premeva le mani sulle orecchie, come se qualcuno stesse gridando, mentre si guardava intorno spaventato. Gli occhi lucidi, le guance già bagnate e le lacrime che già scorrevano. Joey si buttò a terra, provocando un rumore sordo all’impatto delle sue ginocchia contro le piastrelle azzurre del bagno della scuola.
“E’ un attacco di panico” le disse il biondo. Joey non stette neanche a sentire Niall, guardò il moro negli occhi, mormorando il suo nome.
“Zayn. Ei Zayn! Sono qui..” mormorò, spostandogli delicatamente le mani dalle orecchie e sorridendogli rassicurante. Zayn tuttavia continuò a tremare e a piangere. Joey si mosse lentamente. Si sistemò a fianco del moro, appoggiando la schiena al muro e stendendo le gambe, facendo sdraiare Zayn in modo tale che la testa di lui poggiasse sulle gambe di lei e prese ad accarezzargli i capelli, spostandoglieli dalla fronte sudata e cominciando a cantare.
“Making my way downtown, walking fast, faces passed and I’m home bound. Staring blankly ahead just making my way , making a way through the crowd” cominciò, passando la mano tra i capelli morbidi di Zayn “And I need you , and I miss you , and now I wonder. If I could fall, into the sky. Do you think time, would passing by? Couse you know I’d walk a thousand miles if I could just se you.. Tonight..” e dopo quella prima parte di canzone, il respiro del ragazzo si era regolarizzato, le lacrime erano cessate e Zayn si godeva a pieno la sensazione meravigliosa delle dita della mora sul suo viso, mentre la ammirava in tutta la sua bellezza. Era già successo a Zayn di abbandonarsi al panico, sin da quando era ragazzino capitava, e una volta anche mentre era con Joey, ma la rossa era stata l’unica ragazza al mondo in grado di calmarlo, per ben due volte.
“Tutto bene?” gli domandò dolcemente Joey, aiutandolo a rimettersi seduto. Il moro annuì lentamente, dispiaciuto del cambio di posizione. La rossa gli sorrise, mentre si alzava da terra.
“Joey! Ferma..” Zayn la bloccò per un polso, e inaspettatamente Joey si girò. Gli poggiò una mano sulla guancia e gli sorrise.
“Sono nel bagno dei maschi e la professoressa mi sta aspettando.. Buona giornata Zayn” disse per dirigersi verso la porta. Al passaggio, approfittò della distanza ravvicinata col biondo, dandogli una spallata e mormorando un ‘ciao anche a te, stronzo’. Segno che l’aveva perdonato.

 

SBAM! 

Eccomi qua, puntualissima col nuovo capitolo, anche se non mi convince molto. SVOLTA DELLA STORIA. Povero Zayn, ben due crisi in un capitolo solo ahahhaha.Joey ha avuto una piccola discussione con Niall, ma proprio una cosetta di poco conto, visto che la perdona subito. La fine del capitolo secondo me è bellissima! Joey finalmente parla normalmente con quel cucciolino depresso di Zayn, e sono a un passo dal chiarimento (SPOILER) dato che il prossimo capitolo e il sesto, ovvero la sesta fase, e chi ha sentito la canzone sa già un mezzo anticipo di quello che POTREBBE succedere, ma stavo pensando di inserire un altro bel litigio MUAHAHAHAHAHAH. Tanto per non dare pace a Zayn ahahahah. 
Detto questo, spero che almeno a voi questo capitolo piaccia, e vi lascio con un quesito. DAN DAN DAAAAN. Quale canzone assocereste alla coppia Zayn e Joey? Io una mezza idea, per l'epilogo ce l'ho, ma voglio vedere se voi mi suggerite qualcosa di migliore! 
Grazie sempre a chi spreca tempo a recensire questa stora, a chi la mette tra le preferite/ricordate/seguite e a chi semplicemente legge, mi fate davvero contenta :D 

E concludo chiedendovi per l'ennesima volta di recensire e dirmi quello che pensate della storia, ciò che vi piace e non vi piace, perchè, davvero, mi serve per migliorarmi :D 

Buona serata, Elielihoran <3 <3 


 
 

 

 


 

  
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