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Autore: anqis    21/11/2013    7 recensioni
È venerdì, ci sono quattro amici imbottigliati in una vecchia auto. Al volante c’è Louis, con una patente stropicciata nel portafoglio della tasca dei jeans e una notizia importante da annunciare. Seduto accanto a lui, Niall ride, beve perché non tocca a lui guidare e parla di come si farà trovare nell’armadio di Leslie dopo la doccia – «Nialler, davvero esilarante, ma ti vorrei ricordare che lei è mia sorella» «Lo so amico, mi copro gli occhi, promesso». Zayn dorme dietro, il cappuccio calcato sulla testa e tanti mh che Bethan proprio non sopporta. Liam canticchia pensando a come si divertiranno questo weekend tutti e cinque insieme. Perché c’è anche Harry in viaggio su un’altra auto. Si è addormentato – senza permesso – sulla spalla minuta di una nervosa Ethel che non dice nulla, perché va bene così. C’è Leslie che continua a lamentarsi perché sono costrette a convivere sotto lo stesso tetto per novantasei ore con quegli idioti. Non si accorge di Bethan che arrossisce, sbanda e sbaglia strada ogni volta che nomina Louis e la sua pessima abitudine di dormire solo in boxer. «A volte se ne dimentica e si presenta così a colazion- Bethan, ti avevo detto di girare a destra!»
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '96 hours.'
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96 hours.

Sabato.
 
È mattina, fuori brilla il sole sui rami ghiacciati e bianchi dei pini che circondano la proprietà dei Tomlinson. È mattina e quasi tutti dormono: Leslie sommersa sotto un cumulo di coperte, Louis sul pavimento, Niall abbracciato ad un cuscino che ha chiamato nella notte “Les”. Il forno della cucina invece è sveglio, così come Liam che sta riscaldando il caffè ed Ethel che sta preparando la colazione.
«Anche i biscotti» le dice, mentre la ragazza tira fuori dal sacchetto della spesa confezioni di schifezze e grassi.
«Soprattutto i biscotti» sorride lei. «Li adoro, quelli ai frutti di bosco. Chi li ha comprati?»
Liam serve il caffè dentro due grosse tazze, un cartone di latte già nell’altra mano. «Anche Harry ne va matto» risponde e se non fosse concentrato a evitare di pasticciare con il liquido scuro e bollente, si accorgerebbe di come la ragazza li abbia immediatamente lasciati sul tavolo. Ethel si accontenta di un po’ di cereali.
Sono seduti a tavola e l’orologio appeso al muro segna le due. È rotto e non ci sono pile in casa. Saranno le nove di mattina, tra mezz’ora si sveglierà anche Bethan, seguita forse da Harry. Nessuno dei due spera di vedere gli altri prima di mezzogiorno.
«Mi dispiace che Louis parta.»
Liam annuisce. «Anche a noi, ma siamo felici per lui. E poi tornerà qui a casa appena possibile. Infondo un po’ di distanza penso farà bene alla nostra amicizia.»
La bionda alza un sopracciglio. «Ditelo che non vedete l’ora di liberarvi di lui.»
Liam ride e Ethel lo trova davvero carino per come stringe gli occhi e incassa la testa nelle spalle guardando la tazza. È quello che più le sta simpatico tra i ragazzi e stranamente non si trova a disagio insieme a lui. Tutto il contrario di come si sente vicino a Harry.
«Ho notato che hai fatto amicizia con Harry» esordisce tutto ad un tratto Liam.
«Io e Harry?» domanda stupita. «Cosa te lo avrebbe fatto pensare?»
«Ti ha usato come cuscino ieri sera» sorride lui. Si alza per sciacquare la tazza nel lavandino.
«Non lo fa con tutti?» chiede lei ricordando le innumerevoli volte che l’ha visto praticamente stravaccato su uno dei suoi amici, addirittura Leslie.
Liam è già lontano, in direzione del bagno vicino alla stanza degli ospiti dove lui, Harry e Zayn dormono. Si volta verso di lei solo a metà strada quasi si fosse dimenticato della sua presenza e della conversazione. Liam sarà anche il più sveglio dei cinque, ma ha perennemente la testa tra le nuvole. Le sorride in modo indecifrabile.
«No» le risponde, «Non con tutti.»
 
 
Quando Louis si sveglia, l’ultimo tra tutti perché gli altri dormiglioni li hanno tirati giù dal letto a forza di cuscinate, si spaventa nel trovare il salotto della casa deserto. Controlla un po’ dappertutto, anche sotto i cuscini – solo poi si dà dello stupido. Si arrende poi, come il bambino di “Mamma ho perso l’aereo” e si gratta il sedere, con il germoglio dell’idea di spogliarsi completamente nudo già piantato in testa. Poi però il suo cellulare squilla ed Harry lo prega di aprirgli la porta principale perché uscendo fuori la mattina è rimasto chiuso fuori di casa.
«Che cazzone» lo prende in giro abbassando la maniglia. Ma le parole vengono soffocate dalle palle di neve che lo colpiscono in pieno facendolo scivolare addirittura all’indietro.
«Ma che cazz-»
«Buon compleanno, Louis!» gridano tutti all’unisono strappandogli prima una risata mischiata ad una serie di bestemmie che a sentirle la signora Tomlinson impallidirebbe. E in ciabatte e one piece, si butta fuori alla rincorsa dei suoi amici che già sono pronti ad un’altra scarica di neve.
«Dannati stronzi!»
 
 
Dopo diverse discussioni su come trascorrere il pomeriggio, sono arrivati alla conclusione che si divideranno in due gruppi: chi andrà a sciare e chi a fare compere nel paesino infondo alla valle. Si uniscono all’ultima spedizione, chi non ha ancora fatto i regali di Natale – tipo Zayn, il quale preferirebbe chiudersi in bagno piuttosto che fare qualsiasi attività fisica che non sia camminare cercando di non scivolare sul ghiaccio, e Harry, che ovviamente se n’è dimenticato – insieme a Bethan che ha il terrore di slogarsi qualcosa dall’età di nove anni e Ethel, a cui semplicemente lo sci non piace. Gli altri, una Leslie piuttosto competitiva e pronta a schiacciare quell’insulso scarafaggio di Horan – così ha detto lei – sono già partiti di prima mattina. Louis, inizialmente contrario all’idea di non festeggiare il suo compleanno con tutti i suoi amici, si è subito adattato grazie alla frase d’effetto di Zayn. «Pensa solo che riceverai il doppio dei regali, tu.»
Così, mentre Leslie tenta di uccidere Niall spingendolo verso i percorsi più scoscesi e Liam sfreccia veloce come un fulmine senza un accenno di fatica sul solito sorriso pacifico dipinto sulle labbra, gli altri quattro ragazzi bevono nell’unica caffetteria del paesino.
La cameriera, una biondissima e pallida ragazza del posto, serve il tavolo con un sorriso pieno di sottointesi indirizzati ai due ragazzi, che neanche sembrano notarlo. Harry la congeda con una stiracchiata di labbra, mentre Zayn è già attaccato alla bevanda calda: non sopporta il freddo. Bethan ridacchia.
«Cosa c’è di divertente?» sbotta il moro, piuttosto irritato. Non ha dormito affatto bene, sarà perché Liam ha continuato a sferrargli calci sotto le lenzuola in punti delicati.
La mora scuote la testa facendo spallucce. «La cameriera sembrava piuttosto interessata e voi non le avete concesso neanche uno sguardo» spiega indirizzando lo sguardo alla bionda che, appoggiata al bancone sorride a Zayn, accortosi di lei solo in quel momento. «Ed è pure piuttosto carina, vero?» domanda a Ethel.
La bionda sembra risvegliarsi solo in quel momento. Rivolge un’occhiata alla cameriera e concorda: una cascata biondo cenere e delle gambe lunghe valorizzate dagli stivali alti fino al ginocchio. È davvero bella nel maglioncino verde smeraldo che le valorizza il colore degli occhi. «Molto» commenta.
«Mh» mormora Harry che fino ad allora è stato in silenzio. «Perché dovremmo accorgerci di lei quando siamo a tavola con due così belle e simpatiche ragazze» dice ammiccando con un sorriso ampio e pigro da Stregatto di “Alice nel paese delle meraviglie”.
Bethan ridacchia e «Ma smettila» dice sorseggiando la sua bevanda calda. Ethel lo osserva scuotere la testa e dire «Sono serissimo. Concordi con me, Zayn?», stupita dal fatto che per un attimo aveva creduto per davvero a quelle parole. Che illusa.
Il moro lancia uno sguardo alla biondina appoggiata la bancone, poi ritorna su di loro. Si sofferma in particolare su Bethan che ha le guance rosee e gli occhi nocciola che brillano di divertimento, i capelli color mogano ancora più mossi del solito. Sta attento a spostare gli occhi su Ethel quando la mora se ne accorge, e grugnisce un «Sì» che fa sorridere anche la musona.
«E poi Ethel ha le lentiggini» aggiunge Harry guardandola da sotto le ciglia, «Vince in partenza.»
Questa volta proprio non ce la fa e le guance le si imporporano di rosso. «C’è troppo liquore in questa cosa» si lamenta affondando però il naso nella tazza. Con che occhi la vede?
 
 
«Io ti odio, Niall Horan.»
«Stai diventando piuttosto prevedibile, Les» la prende in giro il ragazzo mentre con facilità la trasporta vicino al primo divano libero di quelli sparsi in uno dei grandi locali che si affacciano sulle affollate piste di sci. «E noiosa» aggiunge.
«Dici? Allora saprai perfettamente cosa sto pensando in questo momento, giusto?» replica acida la ragazza mugugnando di dolore quando un cameriere sbatte accidentalmente un vassoio contro la sua povera caviglia.
«Qualcosa tipo “Niall, se non fosse per te ora mi ritroverei sommersa sotto la neve. Grazie per avermi salvato, ho sognato notti e notti il momento in cui mi avresti sollevato sulle braccia come la principessa di una fiaba?”»
«Qualcosa tipo: “Vaffanculo”» risponde lei schioccando la lingua contro il palato. «E per la cronaca sei stato tu a farmi cadere e inciampar- wah!» grida quando Niall finge di lasciarla cadere a terra. Ride fragorosamente contro il suo orecchio, ma viene zittito dall’altra che tira forte le ciocche sulla nuca. Nasconde il brivido al contatto delle dita fredda che sfiorano la sua pelle sensibile.
«Rifallo e questo meraviglioso berretto di lana farà una brutta fine» le sussurra lei così vicino che Niall ringrazia mentalmente il divano libero dove la posa con attenzione. Le si siede accanto e subito si porta la caviglia della ragazza sul suo grembo cominciando a liberare il piede dallo scarpone da neve. Lei protesta, ma Niall è abituato ad ignorarla: parla troppo per i suoi gusti, pessimo gene ereditario della famiglia Tomlinson.
«Ti fa male se stringo qua?» fa pressione su un punto.
«Dannazione, Horan, sì che mi fa male! Cazzo» sibila mordendosi il labbro inferiore già rosso e mugugnando imprecazioni tra i denti, gli occhi lucidi ma decisi a resistere. Gli viene da sorridere e dopo aver chiesto ad un serviente del ghiaccio secco, si concede di allungarsi verso di lei e carezzarle quella zazzera di capelli scombinati.
«Brava, piccola» ridacchia.
Quella corruccia la fronte sbuffando: «Non mi trattare come una bambina.»
«Se non piangi, ti compro un lecca lecca.»
«Ti ho detto che – uhm, va bene.»
«Anzi, ne ho uno proprio qua» sorride malizioso Niall e ci mette poco Leslie a capire il doppio senso allusivo. Stringe il pugno chiudendo gli occhi, mentre l’altro già sta ridendo. Che razza di idiota pervertito.
«Ahi, Les, mi fai male! L’orecchio!»
 
 
Le candele sono state spente. Ci sono bicchieri sparsi per tutto il piano inferiore, insieme a coriandoli, stecche di zucchero e carta da regalo. Liam sta arrostendo i marshmallow seduto sulla veranda mentre chiacchiera con uno Zayn già addormentato e infagottato in almeno dodici piumoni. Leslie sta ridendo sdraiata a terra con la testa di Niall poggiata sullo stomaco che trema per le risate e forse qualche bicchierino di troppo. C’è musica tranquilla e sussurrata di sottofondo, la televisione accesa che manda in onda uno di quel film natalizi immancabili che però nessuno davvero guarda. E c’è anche Ethel seduta sul terzo gradino della rampa di scala con i riccioli di Harry che le stordiscono i sensi e le carezzano quella porzione di pelle che il maglione non copre. E Bethan che arrossisce perché Louis le ha appena chiesto di concederle un ballo.
«Non abbiamo mai ballato insieme» dice lui mentre le cinge la vita con un braccio, la voce di un tono più roca del solito. «C’è stato quel ballo di primavera, ma mi rifiutasti» ricorda avvicinando il viso al suo e deviando solo di un centimetro per toccarle con le labbra la tempia.
«Eri imbarazzante in quel completo arancione fosforescente» si giustifica lei raggiungendo il suo collo con le mani e appoggiando il mento sulla sua spalla, che non ricordava così alta. «Sarei diventata la zimbella della scuola, Boo. Non puoi darmene una colpa. E poi ora mi sto facendo perdonare, no?»
«Non ti basterà così poco» le mormora con un tono che quasi le sembra malizioso.
Bethan rabbrividisce e si morde il labbro inferiore trattenendo quello che sembra un singhiozzo. Non può fare a meno di desiderare che tutto questo, la mano di Louis che le carezza la schiena, il suo respiro che sa un po’ di alcol sulla pelle, e i loro petti che si stringono quasi potessero divenire una cosa sola, fosse successo prima. Nasconde una lacrima contro la stoffa della camicia che indossa, non preoccupata di come la imbratterà di mascara.
«Ma quello che deve farsi perdonare sei tu, Louis. Solo tu.»
«Lo so» risponde lui allontanandola. «E averti così vicina e non poterti baciare, penso che come pena sia sufficiente.»
 
 
«Mi dispiace.»
«Mh?»
«Per loro» dice Harry muovendo appena la testa in direzione di Louis e Bethan che sotto un vischio ballano stretti l’uno all’altro. Ethel sospira, stretta tra il muro e il corpo caldo e imponente di Harry.
«Forse è meglio così» dice e lui si muove, scivola con la testa sul suo grembo, il viso rivolto verso di lei. «Che non sia cominciata: farà meno male.»
Il ragazzo scuote la testa riccioluta ed è come un richiamo, perché Ethel immerge le dita tra di essi, per la prima volta: sono morbidi proprio come ha sempre immaginato. «Ma si chiederanno per sempre “Come sarebbe stato?”. Meglio soffrire dopo averci provato, che non averlo fatto.»
Le dita si fermano e Harry apre gli occhi verdi. «E tu sei disposto a soffrire pur di provarci? Non hai paura quando saluti qualcuno che questo non ricambi? Che il tuo sorriso vada perso in una marea di visi? Non hai paura della delusione provocata da tante aspettative?»
Il fuoco nel camino brucia a scoppi, sempre più fievole e chiaro. Sente la sua mano grande e ruvida stringerle il polso, lascia che venga condotta fino alla guancia del ragazzo dove sente un bacio carezzarle il palmo aperto, che brucia, piano ed intensamente come il fuoco ormai vicino a spegnersi. «Prima o poi quel saluto arriverà ed il mio sorriso verrà notato forse non da tutti, ma da quell’unica persona che forse voglio davvero che veda» respira contro la sua pelle e Ethel ora divampa. «Ci provo anche quando sembra inutile o impossibile, perché prima o poi anche tu ti arrenderai e noterai gli occhi con cui ti guardo.»
Il fuoco si è spento, nel salotto è calata la notte. Liam e Zayn sono rientrati e caduti sui materassi che hanno sistemato davanti ai divani. Quest’ultimo non dorme, guarda Bethan e Louis dormire su letti diversi. Niall e Leslie si contengono lo stesso, ma nessuno dei due sembra intenzionato ad allontanarsi l’uno dall’atro.  C’è silenzio e il tonfo sordo del cuore di Ethel che cede, così come le sue labbra al tocco di quelle di Harry.




 
- angolo autore.

Buonasera a tutti!
Non ho davvero nulla da dire questa volta, anche se alla fine di ogni capitolo l'angolo autore occupa quasi metà pagina ahaha!
Allora, prima di tutto,  scusate il ritardo, ma senza una connessione in casa sono costretta a vagabondare da un computer all'altro e con le sei ore e i cinque giorni, i compiti, le innumerevoli verifiche con cui ci hanno caricato,  non ho davvero trovato il tempo, nè per scrivere - infatti, ho tante idee al momento che mi riempiono la testa e i pensieri, tra una formula ed una data di scuola - che per pubblicare. Quindi, siate pazienti con me, non penso siate in una posizione migliore della mia D:
Del capitolo, ringrazio la mia amica/beta Gaia che me lo ha appena corretto. Poi, nulla, è molto dolce, divertente e anche un po' triste alla fine. Leslie e Niall sono semplicemente adorabili e divertenti mentre bisticciano per poi finire a farsi gli occhi dolci e ridere insieme da ubriachi: dite che sia solo l'effetto dell'alcool? Non immaginate neanche cosa causerà questo piccolo momento di distrazione ai miei due idioti AHAH *risata sadica*. C'è il momento di Louis e Bethan un po più triste, e Zayn che li osserva da lontano. Che la osserva da lontano. Vi avevo detto di tenerlo d'occhio! Vogliamo parlare di Liam e Zayn? La mia amica Gaia li adora insieme, spero non come coppia ahahaha almeno qui! E infine, Ethel e Harry che - ssh, lascio a voi i commenti (Si sono baciati, si sono baciati! Aw!), sì?

Basta, ringrazio chi è arrivato fino a qui, chi ha dato un'occhiata a questa storia e chi l'ha aggiunta alle seguite/ricordate/preferite! Un graziegraziegrazie alle recensioni lasciate: davvero, sempre più felice ed un pizzico orgogliosa di come questa storia seppur banale, piace.

Alla prossima!
Anqi.





 
   
 
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