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Autore: inlovewithdracomalfoy    23/11/2013    1 recensioni
(...) A metà serata entrò Daisy sbattendo la porta.
“RAGAZZE, Malfoy!!!” urlò, rossa in viso.
“Malfoy cosa?!” chiesero in coro.
“Vi ricordate cosa ha detto una volta Tracy? Malfoy l’anno scorso per fare gli esami aveva preparato quella pozione che ti fa ricordare tutto… come abbiamo fatto a non pensarci?”
“Aspettate. Aspettate.” Lily era preoccupata dall’espressione di gioia che si stava dipingendo sul viso delle sue amiche. “Non sappiamo se l’ha fatto davvero.”
“Infatti glielo chiederai tu.” Disse Daisy sorridendo.
Quando Scorpius Malfoy è la tua unica possibilità di scampare ad una punizione epocale.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Eccomi qui, con un nuovo capitolo fresco fresco tutto per voi. Raccomando la lettura della mia nuova fanfiction "Come ti sconvolgo la vita" (Il pairing è Teddy/Victoire)
Besosss :)

Lily entrò ai Tre Manici di Scopa con gli occhi gonfi. Impose a sé stessa di smetterla di fidarsi di chiunque, si asciugò le lacrime specchiandosi nella vetrina del locale e andò a cercare i suoi amici. Erano seduti ad un tavolo vicino alla finestra che ridevano ad una battuta di Ryan.
“Ciao Lil! Dov’è Finn?” chiese Astrid con un sorriso.
“Finn? E come faccio a saperlo?” chiese la ragazza aggrottando le sopracciglia.
“Ti ha scritto un messaggio… ti aspetta davanti a Mielandia credo.” Disse Josh lanciando uno sguardo eloquente a Daisy.
“Ah. Va bene, allora.” Lily era un po’ confusa. “Vado. A dopo.”
 
Scorpius Malfoy era entrato a Mielandia cercando di avere un’aria normale. Aveva visto Chasey all’ingresso che aspettava Lily. Voleva sapere cosa le avrebbe detto. Vide attraverso la vetrina Lily correre verso il ragazzo, e quando i due si incamminarono li seguì, dopo essersi fatto un Incanto Disillusore che lo rese invisibile.
Stavano discutendo.
“…Giuro Finn, non l’ho visto il tuo messaggio! Pensi che ti avrei dato buca?”
“E cosa stavi facendo? Dov’eri? Ti ho cercata dappertutto!”
“Dovevi parlarmi?” ribatté lei ignorando la domanda.
“…sì. Sediamoci qui.” Si sedettero su una panchina a lato del viale alberato e Scorpius si accomodò vicino a Lily per godersi lo spettacolo in prima fila.
“Senti. Riguardo alla sera del ballo... quando mi hai visto ballare con Sheila.”
La Grifondoro annuì con un sorriso. “Eravate molto teneri.”
Finn scosse la testa con forza. “Io volevo ballare con te.”
“Ma noi abbiamo ballato insieme.” Puntualizzò Lily.
“Sì ma poi tu te ne sei andata con Malfoy.” Pronunciò il nome come una parolaccia.
“Guarda, non parlarmi di quello.”
Scorpius avrebbe voluto dire qualcosa tipo ‘Ehi!’ ma poi decise che sarebbe stato meglio evitare.
“Perché?” (Finn sembrava… sollevato?)
“Ogni volta che siamo soli si mette in mezzo qualcuno in qualche modo! Poi non capisce che io potrei dargli molto di più che quelle puttanelle che si porta al traino.”
 
 Scorpius si sentiva in colpa per quello che la ragazza pensava di lui. Era vero, lui forse non era il ragazzo perfetto ma non era stata colpa sua cos’era successo con le altre. Avrebbe voluto dirle che aveva rifiutato Tracy Garret per andare da lei, ma si conosceva abbastanza da sapere che era troppo orgoglioso per fare una cosa simile. Intanto la ragazza aveva chiuso gli occhi e si era appoggiata alla spalla di Finn. Scorpius la guardò con un sorriso triste e si allontanò in silenzio.
 
 
“Il fatto è che io…forse mi piace.” Confessò Lily, dopo una lunga pausa.
Finn strinse i pugni. “Come fai a saperlo?”
“Cosa vuol dire scusa? Tu non sei mai stato innamorato di qualcuno?”
“Si, beh io…” iniziò lui.
“E allora. Hai capito cosa intendo.”
“Sì.”
“Comunque cosa volevi dirmi?” chiese Lily asciugandosi gli occhi.
“Ah… niente. Niente di importante.” La ragazza lo abbracciò. “Sei il migliore amico più fantastico che potessi desiderare, grazie.” Gli occhi del ragazzo erano due fessure color ardesia.
Lily non aveva capito un tubo di quello che Finn stava cercando di dirle.
 
***
 
Bessie l’aveva cercato molte volte, ma lui era sempre stato vago e alla fine aveva lasciato perdere. Era un po’ dispiaciuto ma si sentiva colpevole da quando aveva sentito cosa pensava Lily di lui. No, colpevole non era la parola giusta. Non si sentiva a posto con sé stesso.
“Si può sapere che hai? Sei strano da un paio di giorni.” Disse Lucas entrando in camera mentre Scorpius era sdraiato sul letto a leggere.
“Cosa?”
“No in realtà non sono solo un paio di giorni” l’amico era pensieroso. “è dal ballo.”
“Non so di cosa parli.”
“Sì che lo sai. Come mai non vuoi più andare a letto con Tracy? Hai trovato un fidanzato per caso?”
“Senti, perché non mi lasci in pace? Non ho niente che non va.”
“Avanti dimmi chi è.”
“Chi è chi?!”
“Il tuo fidanzato.”
“Zabini mi stai scocciando. Dimmi che vuoi e sparisci.”
“Ho parlato con Tracy prima, e mi sembrava un po’ giù. Secondo me tu sai come tirarle su il morale.”
“Saranno fatti nostri?!”
“Ehi bello rilassati, mi sembri un po’ teso. Sto solo dicendo che se c’è qualcosa che non va puoi sempre contare su di me. Ci vediamo dopo.”
“A dopo.”
Scorpius chiuse il libro e si mise la camicia e cravatta per scendere a colazione.
“Lucas! Sei pronto o devo aspettarti per due ore anche oggi?”
Il ragazzo fece capolino dalla porta del bagno. “Due minuti e ci sono.” Sorrise. Malfoy andava a mangiare da solo da quasi una settimana, senza aspettare nessuno.
Scesero tutti insieme, come una squadra compatta. Malfoy, Goyle, Zabini, Zhu, Nott, Lanzhowskij, Avery, Lancaster. Tutti i suoi compagni da sette anni, tutti i suoi amici. Era questo che non doveva dimenticare mai, la sua famiglia.
Entrarono in Sala Grande chiacchierando e ridendo e gli altri studenti si girarono a guardarli. Un po’ li invidiavano. Erano alteri e sinuosi, superbi, astuti e intelligenti. E soprattutto avevano quello che a molti mancava: L’Orgoglio Serpeverde. L’Orgoglio della loro Casa, delle loro idee che tenevano alte come uno stendardo.
Anche Astrid si girò a guardare, e diede di gomito a Lily, che stava facendo una battaglia di fiocchi d’avena con Daisy. 
Lily sorrise nel vedere Scorpius ridere ad una battuta di Avery. Era da un po’ che non lo vedeva così allegro. Forse qualcosa in lui stava cambiando.
La ragazza sperò fosse così. Chissà quante cose sarebbero cambiate se lui fosse stato più sereno.
 
Scorpius gettò un’occhiata veloce al tavolo dei grifoni, dall’altra parte della Sala e vide che Lily stava sorridendo, mentre parlava con Cook. Il cuore gli saltò un battito.
 
 “Sei tutto rosso.” Osservò Zhu quando si sedettero.
“Fa un caldo qui dentro…” disse facendosi aria con un tovagliolo.
“L’ho notato anche io… sarà la maglia di Garret.”
“Forse volevi dire la non-maglia…” puntualizzò Zabini intrecciando le dita in quelle di Grace Avery. Stavano insieme dal terzo anno e Scorpius li trovava una coppia veramente azzeccata. Grace era molto bella per gli standard dei Serpeverde: Alta, bionda e flessuosa, con la lingua più velenosa di una vipera; Lucas invece era nero, ma per il resto si trovavano a meraviglia.
 Malfoy si ritrovò a pensare che preferiva le rosse.
Finito di mangiare il ragazzo seguì i Serpeverde finché non incrociarono Lily e le sue amiche che salivano verso la Torre. Fece un respiro profondo poi si staccò dal suo gruppo e andò da lei.
“Vieni con me.” Disse, portandola verso un corridoio secondario, mentre tutti quanti, Serpeverde e Grifondoro li guardavano con gli occhi sgranati. Non capitava molte volte di vedere una cosa simile. I Grifoni e i Serpenti si scrutarono diffidenti, poi i primi salirono le scale diretti alla Torre, i secondi scesero, diretti ai Sotterranei.
Si appoggiarono al davanzale di una larga finestra che dava sul lago, i tentacoli della piovra si muovevano pigri in lontananza.
“Ok, adesso lasciami parlare e non azzardarti ad interrompermi.” Disse Scorpius quando Lily aprì la bocca. Lei annuì. Era arrabbiata, non l’aveva ancora perdonato per l’aeroplano-messaggio.
Il ragazzo le raccontò tutto dal principio, dal giorno dell’Incantesimo, fino al giorno in cui –pure lui ci credeva a stento- era andato da lei invece che stare con Tracy.
Lily non diceva niente, lo osservava solo mentre parlava. Guardò i denti bianchi, i capelli che brillavano quando il sole li colpiva, il nodo della cravatta che aveva allentato a metà discorso per il nervosismo. Sembrava sincero. Ma non poteva funzionare comunque.
“E questo è tutto.” Concluse il ragazzo ansante per il gran discorso.
“Va bene.” Rispose lei.
“Che risposta è scusa?”
“Significa che ho capito quello che mi stai dicendo.”
“Ci mancherebbe! È la verità.” Scorpius si stava innervosendo.
“Sai, di solito tu e la verità non andate molto d’accordo!”
“E questo cosa vorrebbe dire?” Gli occhi del ragazzo si assottigliarono pericolosamente, come faceva tutte le volte che era arrabbiato.
“Come faccio a crederti Malfoy? Onestamente, pensi di essere una persona credibile?”
Queste parole punsero sul vivo Scorpius, che fece un passo in avanti. “Ti sto dicendo quello che è successo veramente.”
“Perché?” si limitò a chiedere lei.
“Perché cosa?”
“Perché me lo stai dicendo?”
“Pensavo volessi saperlo!” quasi urlò dalla rabbia, l’erede dei Malfoy.
“Ora lo so, cosa vuoi da me?!” anche Lily si stava arrabbiando.
Scorpius riprese il controllo di sé. “Niente. Pensavo… no, niente. Hai ragione, cosa dovrei volere da una Mezzababbana?” sbuffò, glaciale. “Non so nemmeno perché perdo il mio tempo con te. Sparisci, se non vuoi che la tua Casa perda venti punti.” Disse picchiettandosi il distintivo da Prefetto.
“Sai che cosa sei, Malfoy?” strillò Lily sull’orlo delle lacrime. “Sei un debole, proprio come tuo padre! Tienitelo il tuo sangue puro, mi fai schifo!”
“Rimangiatelo subito, Sanguesporco!” Scorpius era furibondo, estrasse la bacchetta dal mantello.
“Stupeficium!” Lily lo precedette.
“Protego!” Malfoy si rifugiò dietro allo scudo di magia, poi contrattaccò. “Reducto!”
Il suo incantesimo cozzò contro lo scudo che la ragazza aveva evocato senza parlare.
“Levicorpus!” Scorpius riuscì a trovare la falla nell’incantesimo di protezione e Lily con un urlo di rabbia si ritrovò appesa al soffitto.
“Ora ti…” il basso sibilo di Malfoy venne interrotto da un pugno. Lily lo aveva colpito allo zigomo sinistro, e il ragazzo barcollò, con le mani sul viso.
“Come hai os...”
“MALFOY! POTTER!” La  McGranitt veniva verso di loro, con la bacchetta in pugno. “Cosa diavolo sta succedendo qui?!” ruggì liberando Lily dall’incantesimo.
“Mi ha aggredita!”
“Mi ha tirato un cazzotto!”
“È COLPA SUA!” dissero in coro indicandosi  vicenda.
La McGranitt, livida disse solo: “Nel mio ufficio. Subito.”
 
 
***
  
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