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Autore: Elielihoran    24/11/2013    3 recensioni
Adesso era finita, era finita da un mese e Joey stava malissimo da quando, un mese fa, aveva bussato alla porta della camera da letto di Zayn e ad aprirgli era stata una ragazza, una loro compagna di scuola, Perrie Edwards, che numerose volte aveva mostrato fin troppe volte troppo interesse per Zayn. Aveva intravisto dall’apertura della porta Zayn che dormiva sul suo letto, a petto nudo, e Perrie con la camicetta abbottonata male ed i capelli scompigliati. Era bastato.
Era corsa via e aveva evitato ogni chiamata, ogni messaggio di Zayn. Non aveva nemmeno voluto aprirgli la porta di casa. Da un mese usciva solo per andare a scuola, e anche li evitava Zayn il più possibile.
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Six degrees of separation. '
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Six degrees of separation.
And the sixth, is when you admit that you may have fucked up a little.






“Che ascolti?” urlò Zayn, venendole incontro e strappandogli la cuffietta dall’orecchio. Joey sorrise, intimandogli di metterla e di ascoltare la musica con lei. Zayn cominciò a muovere la testa a ritmo di Total Eclipse of The Heart, inconsciamente, mentre la rossa svolgeva su un quaderno qualche compito che aveva dimenticato di fare il pomeriggio precedente, non dando peso al suo ragazzo. Il moro si divertiva a prendere in giro la sua ragazza per le sue smanie di ordine e perfezione. Il suo armadio, la sua stanza, la sua libreria e persino il suo iPod erano divisi a sezioni. I suoi vestiti erano divisi in gruppi: i vestiti adatti per l’inverno e quelli per l’estate. Per i vestiti dell’inverno c’era la sezione maglioni, la sezione felpe, la sezione jeans, la sezione tute, la sezione gonne e la sezione collant. Ma la parte dell’estate era persino più sconvolgente: vi erano la sezione per i prendisole, la sezione per i vestitini da giorno, la sezione per i vestitini da sera, la sezione pantaloncini, la sezione canottiere, la sezione top e anche le magliette a mezze maniche stavano in una sezione diversa da quelle con le maniche a tre quarti. La prima volta che Joey glie lo mostrò, Zayn rimase terrorizzato da tanto ordine. Mai visto niente di simile in vita sua! Ed era rimasto ancora più sconvolto quando aveva chiesto alla rossa di poter usufruire del suo iPod e aveva visto le playlist. Aveva una playlist per ogni genere musicale. Capì dalla canzone che stavano ascoltando, che si trovavano nella playlist delle canzoni d’amore. Quando la canzone in riproduzione finì, l’iPod passò automaticamente alla canzone successiva. Una delle canzoni che conosceva a memoria.
“Making my way downtown, walking fast, faces passed and I’m home bound. (Faccio la mia strada verso il centro, camminando velocemente, le facce passano e sono diretta a casa)
Staring blankly ahead just making my way , making a way through the crowd (Con lo sgurdo fisso nel vuoto mi faccio strada, mi faccio strada tra la folla)” prese a canticchiare, battendo la mano a tempo “And I need you , and I miss you , and now I wonder (E ho bisogno di te, e mi manchi, e ora mi chiedo..)” il moro poggiò due dita sotto il mento della ragazza, facendola voltare delicatamente. Incatenò i loro sguardi e continuò con la sua canzone “If I could fall, into the sky. Do you think time, would passing by? ( Se io cadessi nel cielo, pensi che il tempo passerebbe?) Couse you know I’d walk a thousand miles if I could just se you.. Tonight.. (perché tu sai che camminerei per mille miglia, se potessi solo vederti.. Stanotte)” smise di cantare, baciandola dolcemente.

Una volta tornata in classe, Joey non aveva prestato la minima attenzione alla lezione, che nel frattempo proseguiva. Aveva visto con i suoi occhi, l’anno prima, come Zayn non reagisse affatto bene ai litigi delle persone intorno a lui.

“Stai scherzando, Yaser?” urlò Trisha, con i nervi a fior di pelle “Nostra figlia non andrà in Pakistan dopo il diploma! Sai meglio di me quanto sia pericoloso!” continuò.
“Ma li ci sono i miei genitori, non sarà da sola!” rispose l’uomo, alzando ancor di più la voce.
Quella discussione proseguiva da ore, e a Zayn non piaceva stare solo a sentire i suoi genitori. Aveva provveduto a chiamare Joey quando, mezz’ora prima, i suoi genitori avevano iniziato ad alzare la voce. La rossa si era arrampicata sull’albero in giardino, i cui rami quasi sfioravano la ringhiera del suo balcone, e aveva subito cercato di far distrarre Zayn.

Il ragazzo, dal canto suo, sapeva che quella calma apparente non avrebbe retto a lungo. Sapeva dove sarebbe andata a sfociare questa assurda situazione, ma in cuor suo, sperava che l’effetto che Joey gli aveva sempre fatto, avrebbe contribuito a calmarlo anche in quella situazione. Si imponeva di respirare regolarmente e di non dar peso a quelle grida, ma in realtà, Zayn Malik era un tipo troppo tranquillo, troppo pacifico per ignorare quel che succedeva attorno a lui. Gli procurava fastidio quando la gente gridava, non l’aveva mai sopportato. Non aveva mai incoraggiato le risse e non aveva mai picchiato seriamente qualcuno. Era una cosa oltre modo sferrare un pugno vero a qualcuno, e gli dava fastidio vedere le persone che lo facevano senza alcuno scrupolo. Non sopportava di litigare con le persone a cui voleva bene, e se questo succedeva, provvedeva sempre a scusarsi e a cercare di far pace, anche se non era lui ad essere in torto.
Joey dal canto suo, aveva ormai imparato a conoscere Zayn, in ogni suo atteggiamento, sguardo o mossa. Aveva capito perfettamente che il ragazzo non la stava ascoltando, che quella era soltanto la calma prima della tempesta. L’aveva capito quando Zayn si era sdraiato sul letto, di fianco, in posizione quasi fetale e aveva cominciato a guardarla negli occhi, con il respiro pesante. Si accovacciò per terra, poggiando i gomiti sul materasso e cominciando ad accarezzare il viso, ancora sbarbato, del suo ragazzo, che in risposta strizzò gli occhi in un modo anomalo, cominciando a tremare. Un’ondata di terrore attraversò il corpo esile di Joey, lottando per sopraffarla. La rossa prese un bel respiro, sapendo che se si fosse lasciata andare sarebbe finita male per tutti. Si sdraiò sul letto di Zayn, nell’angolino che rimaneva, accovacciandosi e guardandolo negli occhi. Gli occhi del ragazzo erano lucidi, ormai le lacrime straripavano, lo sguardo era assente e Joey dovette far appello a tutte le sue forze per apparire calma.
“Zayn, Zayn!” mormorò, cercando di rilassarlo “Ti ricordi il nostro primo bacio?” gli chiese sorridendo, senza aspettarsi una risposta “Eravamo tutti sporchi, reduci dalla battaglia di cibo più bella di sempre” continuò “E ti ricordi quando, il mese scorso, sulla panchina della scuola, hai cominciato a cantare? Ricordi cosa cantavi?” domandò ancora, spostandogli i capelli dalla fronte “Ti ricordi? And I need you, and I miss you, and now I wonder” la rossa cominciò a cantare, vedendo i pugni di Zayn schiudersi lentamente, il respiro diventare più leggero e il corpo smettere di tremare “Oh si che te lo ricordi!” scherzò, incitandolo a cantare “If I could fall, into the sky, do you think time would passing by?” gli sussurrò all’orecchio. Zayn si riscosse, accennando un sorriso grato alla sua ragazza.
“Cause you know I’d walk a thousand miles if I could just see you, tonight” continuò allora il moro, regalandole un delicato bacio sul naso “Questo è un segno” disse a Joey, che nel frattempo si era alzata dal letto.
“Un segno che sei un isterico e che ti chiuderanno in una casa di riposo?” gli rispose scherzando. Entrambi scoppiarono a ridere, poi Zayn scosse il capo.
“E’ il segno che siamo destinati a stare insieme, cara la mia rossa. E sai che vuol dire? Che se io finirò in una casa di riposo, ti porterò con me” Le rispose a tono Zayn, raggiungendola e battendole il cinque. La rossa gli sorrise amabilmente.
“Niente di più bello” mormorò, poggiando le labbra sulla guancia del suo ragazzo.


Joey si ritrovava a passeggiare per i corridoi, pensando e ripensando alla reazione di Zayn. Aveva visto con i suoi occhi come questa situazione stesse lentamente distruggendo entrambi. E forse aveva fatto una cavolata, forse avrebbe dovuto ascoltare ciò che Zayn aveva da dire, perché non era più tanto sicura che la versione dei fatti di Perrie fosse vera. Perché se fosse stata vera, Zayn avrebbe reagito in questo modo? Si stava amaramente pentendo di non aver voluto sentire la versione dei fatti di Zayn. Magari voleva solo scusarsi con lei per essere stato così debole da cedere alle avances di Perrie.. Ma lei non poteva saperlo, e lo realizzava solo in quel momento. Aprì l’armadietto rosso, riponendoci i libri e dirigendosi in cortile, decisa ad ascoltare Zayn e, per la prima volta, decisa a tornare sui suoi passi. Camminò lentamente verso l’esterno della scuola, dove sapeva che avrebbe trovato Zayn con tutto il resto della comitiva. Non appena varcò il cancello, i capelli scuri del ragazzo catturarono il suo sguardo. Vide che Zayn stava animatamente parlando con Niall e un’altra testa bionda che non riusciva ad identificare. Fece qualche passo per avvicinarsi, e appurò che l’altra testa ossigenata era quella di Perrie. Sbuffò sonoramente, maledicendosi per aver pensato di mettere da parte il suo orgoglio, e fece dietrofront, dirigendosi di nuovo al portone. Sfortunatamente delle urla catturarono la sua attenzione, e la curiosità la costrinse a voltarsi e avvicinarsi a Zayn e Niall, cominciando a captare l’oggetto della discussione.
“Ma non ti fai schifo, Perrie?”chiese retorico Niall alla bionda, che sorrise falsamente e negò con la testa, irritando in tal modo il biondo “dovresti” le rispose, non nascondendo il suo sdegno nei confronti di quella ragazza cattiva, subdola e meschina.
“Perché mai? Io non ho fatto niente di male” esclamò, con quel sorriso da strega ad incorniciarle il viso ossuto. A quel punto Zayn non riuscì più a trattenersi, sigillò i pugni e guardò Perrie.
“Niente di male? Mi hai rovinato, Edwards” sbraitò il ragazzo. Tuttavia la biondina non si scompose e, continuando a sorridere, scrollò le spalle indifferente.
“Oh Zayn caro” cominciò, accarezzandogli una guancia. Gesto dal quale il moro si sottrasse immediatamente “Non è colpa mia se la tua ragazza non si fida di te, non credi?”
“Non è questione di fiducia tra di noi!” sbottò ancora “Sei stata tu che le hai detto una cavolata, e l’hai fatto col solo intento di farci lasciare! Hai mai sentito parlare di amore, Perrie? Beh, ti spiego quello che mi hai fatto. Hai fatto in modo che la persona che più amo al mondo, finisse per non parlarmi più, pensando che a quel punto mi sarei buttato tra le tue braccia, non è cosi?” le domandò, cercando di mantenere la calma. Perrie si limitò ad annuire, senza far sparire quell’odioso sorriso “Notizia dell’ultima ora! Io sono ancora innamorato, anche più di prima, con l’unica differenza che adesso non ti posso più sopportare e che soffro come un cane perché senza farti nessuno scrupolo, mi hai portato via la persona che più amo!” sbraitò, mandando al diavolo il tentativo di mantenere la calma. Finalmente Perrie smise di sorridere, e lo guardò con un’espressione quasi dispiaciuta.
“Io.. Non sapevo che fossi innamorato della Stone” mormorò.
“Oh, non prendermi per il culo, Perrie!” la interruppe Zayn “L’intera città lo sapeva!”
Quella discussione, che avrebbe potuto continuare per ore, fu interrotta dal suono della campana, che avvisava la fine della pausa. Joey aveva sentito l’intera discussione, e non poteva essere più felice di così. Fece in modo di sparire prima che Niall e Zayn la vedessero, e rientrò in classe per seguire il resto delle lezioni, felice come non era da tempo.
Si sedette al suo posto, pensando a ciò che avrebbe dovuto fare. Avrebbe parlato con Zayn all’uscita, su questo non c’era dubbio. Non voleva perdere altro tempo, voleva riavere il suo ragazzo perché diamine, se n’era innamorata. Sentirlo parlare con Perrie in quel modo, sentirgli dire tutte quelle cose, le aveva aperto gli occhi ancor di più. Gli avrebbe chiesto scusa, per non averlo voluto ascoltare, per non avergli parlato, per averlo distrutto e per essere stata la causa di tutte le sue lacrime, andando contro alla promessa che si erano scambiati anni prima.
Attese con ansia che la campanella di fine lezione suonasse, e quando finalmente suonò, ripose tutti i libri all’interno dell’armadietto, e uscì in cortile per parlare con Zayn. Lo vide subito, al solito posto, con tutto il resto della comitiva. Fumava una sigaretta lentamente e ogni tanto annuiva. A passo determinato, Joey si avvicinò a lui, facendosi largo a gomitate tra i compagni di scuola. Spinse malamente Liam ed Harry che, sfortunatamente, si erano trovati sulla sua strada, e percorse la poca distanza che la separava da Zayn. Si avvicinò a lui il più possibile, lasciando la tracolla ai suoi piedi, e si soffermò qualche secondo sugli occhi di Zayn, stupiti. Con un gesto secco, afferrò la sigaretta appena iniziata, la tolse malamente dalle labbra del moro e la gettò a terra, abbassando un istante lo sguardo, giusto il tempo di pestarla. Tornò a guardare gli occhi di Zayn, ancora più straniti di prima. Gli poggiò la mano dietro il collo e dopo tanto tempo, poggiò le labbra su quelle di Zayn, suscitando gli applausi degli amici attorno a loro.
In un primo momento, il moro rimase interdetto, ma poi strinse forte la rossa e ricambiò il bacio. Si staccarono entrambi quasi allo stesso momento, solo per riprendere fiato.
“Lo sapevo! L’avevo predetto!” urlò euforico Niall, appoggiato dagli altri tre.
“Ma cosa..” provò a dire Zayn, ma Joey lo zittì, baciandolo ancora.
“Mi sembra che questo stupido litigio sia durato abbastanza..” mormorò la rossa, tenendo la fronte appoggiata a quella del ragazzo, che si trovò a sorridere “Volevi essere ascoltato, benissimo. Andiamo a pranzo insieme, prometto di ascoltare tutto quello che hai da dire!”


BOOOOOOOOM. 

Eccovi il sesto ed ultimo capitolo! Ebbene si, il prossimo sarà l'epilogo :D Finalmente Joey ha capito tutto e trovo che sia adorabile il modo in cui va da Zayn e lo bacia :') Sono ritornata, come avete potuto vedere, ai miei cari e vecchi flashback ahahahah. In realtà lo scorso capitolo avevo tirato fuori una canzone dal nulla, e mi sembrava corretto spiegarvi perchè Joey sceglie di cantare prorpio quella, A Thousand Miles di Vanessa Carlton, una delle mie canzoni preferite :'D 
Non so perchè, ma nel complesso questo capitolo non mi convince molto. Non sono riuscita a descrivere le scene come avrei voluto, ma sono stata una giornata a riflettere su come poterlo aggiustare e questo è il meglio che sono riuscita a fare e spero davvero che possiate apprezzarlo più di me. 
La storia sta giungendo al termine, e come avrò detto in circa ogni 'spazio autore', sono indecisa se scrivere un seguito o meno, tuttavia, non so quando potrò postare l'epilogo dato che volevo aggiornare l'altra mia FF e postare il primo capitolo di una nuova a cui lavoro da qualche giorno, perciò non vi assicuro niente. 
Beh, sul capitolo non ho nient'altro da dire, lascio a voi i commenti. 
Grazie sempre a chi recensisce, a chi ha messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite, a chi lascia commenti brevi e a chi semplicemente ha letto fino a questo punto :D Grazie di cuore! 
Mi farebbe piacere, inoltre, se mi faceste sapere, tramite una recensione o in privato, se volete un seguito a questa FF, perchè io sono perennemente indecisa ahahahah. 
Concludo ringraziandovi ancora!
Un bacio, Elielihoran <3
  
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