‘buongiorno!’
Il suo sorriso era un po’ preoccupato.
‘Ecco perché mi sembrava di conoscerti.’
‘E posso dire addio a un po’ di romanticismo. Lo sapevo dovevo portarti a casa stamattina senza che tu potessi vedermi.’
‘No.’
‘Cosa no? Dici che questo non cambierà come speravo andasse oggi?’
‘Dico di no.’
‘Si certo. Ora cambierà tutto. ’
‘No. Posso essere una fan, ma ciò che mi hai fatto provare ieri sera baciandomi non cambia. E passerei ancora tanto tempo con te non perché sei Harry Styles.’
‘Ne sei davvero sicura?’
‘Si.’
Sorrise felice e venne verso di me. Lo abbracciai. Era altissimo proprio come me lo immaginavo. Ci sedemmo sul divano e cominciammo a parlare.
‘Oh, parlami un po’ di te!’
‘Ehm, non so!’
‘Daai! Tipo cosa fai nella vita, che scuola fai, se fai sport!’
‘Faccio ginnastica artistica, e studio le scienze umane sono al secondo anno. Nella vita non faccio niente!’
Scoppiai a ridere e anche lui.
‘Tranne che uriacarti il sabato sera!’
Scoppiammo di nuovo a ridere. Amavo la sua risata.
‘Ah, sai una cosa? Sono una fan degli One Direction!’
Mi diede una cuscinata.
‘Allora hai la testa dura! Non parliamo di loro!’
Sorrisi e mi coricai. Misi la testa sulle sue gambe e cominciai ad osservarlo. Era perfetto.
‘Sei davvero troppo bello!’
Sorrise e mi guardò. Piano piano si avvicinò alle mie labbra e poco prima di baciarmi sospirò.
‘Neanche tu sei male..’
Mi baciò e dei brividi mi presero la schiena. Le sue labbra erano morbide e carnose, non facevano troppa forza sulle mie. Dischiusi le labbra e lasciai che la sua lingua arrivò alla mia, aveva un buon sapore. Con lentezza mi misi seduta sulle sue gambe per dare facilità al bacio.
Diventai rossa quando mise le sue mani sulle mie cosce.
‘Sei timida?’
‘Un po’..’
‘Da ieri sera non avrei mai detto!’
Sorrisi e lui rise.
‘Emy, meglio se vai a farti la doccia, puzzi ancora di alcool.’
‘Vado, dov’è il bagno?’
‘Sempre dritta, in fondo a destra.’
Gli lasciai un altro piccolo bacio a stampo e andai. Mentre facevo la doccia lo sentivo che cantava. Aveva acceso MTV e c’era Roar di Katy Perry. Iniziai a cantare anche io. Quando finì la canzone uscii dalla doccia e lo sentì ridere. Perché rideva da solo? Aguzzai l’udito e sentii che c’era la loro canzone. Sorrisi e mi misi a cantare. Quando uscii dal bagno ero ancora avvolta nel suo asciugamano.
‘Stai bene eh!’
‘Smettila che poi divento rossa!’
Andai verso di lui.
‘Vieni con me!’
Mi portò in camera di sua sorella.
‘Prendi dei vestiti e mettili mia sorella ha più o meno il tuo fisico, dovrebbero starti!’
‘Grazie..’
Cominciai a vestirmi sotto il suo sguardo, inutile dire che ero rossa. Quando finii di vestirmi misi le converse e mi voltai verso di lui..
‘Come sto?’
‘Benissimo!’
Andammo in giro e mi divertii un sacco con lui era divertente, dolce e mi riempiva di attenzioni, forse mia madre aveva ragione quando diceva che se era vero amore me ne accorgevo in meno di 24 ore e soprattutto se lo conoscevo da poco.
‘Harry, devo andare a casa..’
‘Di già?’
‘Ehm, si..’
Abbassai lo sguardo..
‘Però domani ci vediamo?’
‘Certo!’
‘Affare fatto! Dai, ti porto a casa!’
Prese la mia mano e mi accompagnò alla macchina. Nel tragitto parlammo del rapporto che avevo con mia madre..
‘Diciamo che siamo in continuo contrasto..’
‘Come mai?’
‘Siamo troppo uguali..’
Notò che mi ero incupita. Odiavo parlare del rapporto con mia madre.
‘E di tuo padre? Che mi dici?’
Cominciai a guardare le mie converse cercando di non piangere, ma le lacrime furono inevitabili. Mi portai le mani alla faccia per non farmi vedere da lui. Ma lui ormai se ne era accorto.
‘H-h-ho detto qualcosa di male?’
‘No, tranquillo Harry.’
Il mio pianto si fece più forte.
Mio padre  era morto in un incidente. Non avevo mai superato la cosa completamente, mio padre era la mia ispirazione, il mio punto fisso il mio eroe. Quando l’ospedale aveva chiamato a casa per dare la notizia risposi io. E fui la prima a saperlo. Poi mia madre che cadde in depressione. Non si presentò nemmeno al funerale e per ciò non l’avevo mai perdonata.
‘S-scusa i.io non volevo farti piangere.’
Accostò la macchina e scese. Pochi secondi dopo aprì la mia portiera e mi abbracciò. Mi lasciai andare sul suo petto. Un forte pianto seguì i minuti dopo. Harry non sapeva cosa dire. Sapevo che lo avevo messo in difficoltà così cercai di darmi una calmata.
‘M-mi dispiace.’
‘Non preoccuparti Harry, fa lo stesso.’
‘No, sono un idiota non avrei dovuto chiedere.’
‘Non potevi sapere..’
Si sciolse dall’abbraccio e a me mancava l’aria, avevo bisogno di lui. Non glielo dissi e cercai nel suo porta-cd un bel cd.
‘Questo!’
‘Cos’è?’
‘Ehhh lo scoprirai!’
Infilai il cd e la musica partì.
‘Toglilo daai!’
‘Ma perché?’
‘Perché si!’
‘Ma è bellissima questa canzone!!’
‘Si ma odio riascoltarmi!!’
Tolsi il cd a malincuore. Pochi minuti dopo ci ritrovammo davanti casa mia.
Lo guardai di certo non volevo lasciarlo. Sarei rimasta con lui per ore, giorni e mesi. Lo amavo già. Ma di sicuro non sarei uscita allo scoperto.
‘Allora ci vediamo domani?’
‘Certo, passo domani alle 2.15 ok?’
‘S-si. Grazie di tutto Harry.’
Mi baciò. E i sentii di nuovo i brividi.
‘Di niente.’
Scesi dalla macchina e solo una volta che entrai in casa lui si allontanò.
Mi imbattei in mia madre. Cazzo.
‘Chi era quel ragazzo?’
‘Nessuno.’
‘Ah nessuno eh? E perché ti ha baciata?’
Era acida. Entrambe eravamo acide, nonostante Harry mi avesse resa come di miele. Ma mia madre mi dava sui nervi.
‘è un amico.’
‘Non ci credo.’
‘Affari tuoi.’
‘E quel vestito?’
Ero già satura di nervosismo.
‘è di Kate.’
‘Spera per te che sia vero.’
Non risposi e sgattaiolai in camera mia per poi mettermi a piangere. Perché quella donna mi odiava così tanto? Ero incazzata nera. Odiavo tutto e tutti. In quel momento solo Harry era ciò di cui avevo bisogno. Un messaggio. HARRY.
‘Mi manchi.’
Sorrisi ma non risposi. Non era il caso. Avrebbe capito troppo. Non volevo far capire che forse mi ero innamorata in così poco tempo. E poi io ero sempre stata quella ‘no all’amore. È tutta una cazzata!’ non potevo screditarmi così. Andai a letto presto. Nemmeno cenai. Ero troppo incazzata con mia madre. Il giorno dopo scuola. La noia mortale. E sarei dovuta uscire per mezzogiorno. Ma i prof ci trattennero per parlare della gita imminente. Quindi non pranzai. Erano troppe ore che non mangiavo ma di li a poco sarebbe arrivato Harry.  Non stavo nella pelle. Mi preparai di tutto punto, se così posso dire, avevo solo un paio di jeans un top e le mie amatissime converse.
Suonò il campanello. Mi irrigidii.
‘Ciao piccola.’
‘Ciao.’
Andai a baciarlo debolmente prima che lui mi prendesse i fianchi e mi tirò su da terra.
‘Dove andiamo?’
‘Non so, io guido tu mi dici dove andare!’
‘Non vale così, dai scegli tu, a me basta stare con te!’
‘Anche a me basta stare con te!’
Sorrisi. Dio, il suo sorriso mi toglieva il fiato. Il suo viso mi toglieva il fiato. #angolo autrice. Ed ecco il 2 capitolo tatatatata :) il 3 è già in creazioneee :):) HOPE YOU LIKE IT <3