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Autore: Puffa Rossa    27/11/2013    1 recensioni
Per scordare il passato bisogna cambiare il futuro, ma sopratutto se stessi, ma servirà a qualcosa scappare da tutto e da tutti per cambiare?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Chapster 2

Otto mesi più tardi...

 

Detesto gli specchi. Non perché odi la mia immagine, ma semplicemente perché gli specchi rivelano ciò che ero, una ragazza che mostrava i propri sentimenti al mondo. Non avevo segreti.

Ma adesso io sono un segreto.

Se lo specchio rivelasse solo ciò che c'è fuori sarebbe perfetto, una ragazza abbastanza alta con i capelli rosso rame e la mia pelle pallida e adagiati sul viso qualche lentiggine. Appendo uno dei miei schizzi sullo specchio, è quasi tutto nascosto dai disegni e oscura la mia immagine, eccetto i miei occhi verdi che sono pieni dell'infinito dolore e dai segreti.

Mi attacco i capelli in uno chignon disordinato e ripongo la mia roba dentro una scatola imballandola. Hope entra nella stanza saltando come una matta sorridendo.

 

“O mio Dio! O mio Dio! Sono così felice che sia finita!”

“O mio Dio! O mio Dio!” la prendo in giro

“Ahahah stupida, sono solo felice di fare una piccola pausa!”

“Già” ricambio il sorriso.

 

Scrivo sulla scatola “Materiale artistico”

 

“Dio che caldo, sembra che ci siano quaranta gradi fuori” Dice Hope sventolandosi il viso con una mano.

“Forse anche di più”

 

Getto nella spazzatura i miei compiti in classe, tutti con il massimo dei voti. Hope con i suoi occhi azzurri guarda lo specchio.

 

“Lo sai che non avremo lo stesso dormitorio quando torneremo, quindi a meno che tu non li tolga, la prossima persona che verrà li butterà”

 

Sono solo dei scarabocchi: schizzi di occhi tristi, rose nere, nessuno di loro è importante, tranne uno, il ritratto di un mio vecchio amico che suona la chitarra. Lo stacco, stando attenta a non strapparlo..

 

“Li lascio per chi verrà dopo di me” dico, aggiungendo un sorriso.

“Sono sicura che la prossima persona vorrà guardarsi allo specchio, anche se non capisco perché non vuoi guardarti allo specchio, non sei brutta Des” ripiega una camicetta.

“Non è per quello”. Guardo il ritratto che ha catturato l'intensità dello sguardo di Den.

 

Hope mi strappa il disegno dalle mani.

 

“Un giorno mi dovrai dire chi è questo figo di ragazzo.”

“È solo un ragazzo che conoscevo, non ci parliamo più” Mi riprendo il ritratto.

“Come si chiama?” Appoggia una scatola accanto alla porta.

“Perché?” Sistemo il disegno dentro la scatola e la chiudo con un po' di nastro.

“Solo per sapere.”

“Si chiama Den, Den White”

 

È la prima volta che lo dico ad alta voce, da quando me ne sono andata di casa. Fa male come mille coltelli sotto la pelle.

 

“C'è molta passione nel disegno. Non lo vedo come un ragazzo qualunque. È un vecchio fidanzato o qualcosa del genere?”

 

Appoggio la mia sacca da viaggio, piena di vestiti, accanto alla porta.

 

“No, non siamo mai stati insieme.” Mi guarda dubbiosa.

“Ma ci siete andati vicino, giusto?”

“No, ti ho detto che eravamo solo amici.”

 

Si, è vero ci siamo andati vicini ma è il passato, e io voglio scordarmelo...o almeno ci provo. Hope raccoglie i suoi capelli biondi in una coda.

 

“Den è un nome interessante, scommetto che è figo.”

“Fai la stessa scommessa per tutti i ragazzi”

 

Sorride, ma i suoi occhi sono tristi.

 

“Si, probabilmente hai ragione, riuscirò a scoprire chi è questo misterioso Den, dato che non me ne hai voluto parlare per questi otto mesi”

“Spero di no. Scusa ma io e Den non ci siamo lasciati bene e non gli parlo da quando è iniziata la scuola ad agosto...andiamo”

 

Usciamo dalla porta con l'ultima scatola in mano, cerco il cellulare nelle tasche ma non lo trovo.

 

“Aspetta. Credo di aver dimenticato il telefono.”

 

Appoggio la scatola per terra e rientro nella stanza <> penso, controllo sotto il letto e nell'armadio. Il ritornello di Funhouse di P!nk, la suoneria che ho messo per le chiamate sconosciute, è sotto il sacco della spazzatura. Sollevo il sacco ed ecco il mio telefono con lo schermo illuminato, mi si ferma il cuore, non è un numero sconosciuto, solo uno che non ho salvato in rubrica quando ho cambiato operatore.

 

“Den”

  
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