Appena scesa dall’aereo la fresca brezza londinese mi avvolse. Mi guardai attorno spaesata … Era un mondo nuovo, diverso da come me lo ero immaginato. Notai una signora che fra le mani teneva un foglio con scritto il mio nome: capii che dovevo andare da lei. Mi avvicinai e lei mi accolse con un grande sorriso. Mi accompagnò al taxi che mi portò direttamente all’appartamento che avevo comprato. Arrivai davanti alla casa, all’apparenza molto semplice … Il quartiere sembrava tranquillo, molte villette con giardini gradevoli. C’era solo un problema: pioveva sempre. Entrai nella casa, sembrava disabitata da anni, c’erano pochi mobili e molta polvere, ma sapevo che alla fine si sarebbe sistemato tutto. Portai la mia valanga di valigie nella mia camera e iniziai a pulire. In meno di due ore la casa era pulita ma c’era una cosa che non andava: il frigorifero era vuoto. Dato che stavo morendo dalla fame mi avviai al più vicino supermercato e comprai molto cibo. Lo sistemai con cura in cucina e feci uno spuntino. Mi feci una lunga doccia e mi misi il mio vestito corto a fiorellini, le mie Supra, i miei Raiban e la borsa per andare a fare un giro. La gente sembrava tutta stanca e infelice. Non li capivo, si trovavano nella stessa città dei miei idoli: gli One Direction. Passai di fronte ad un negozio di vestiti e mi fermai a guardarne no che mi colpii molto. Poi mi sentii una mano sulla spalla e mi girai di colpo. Era una ragazza che con gentilezza mi chiese: L:Ti piace, vero?- annuì con un sorriso un po’ spaventato. Lei allungò subito la mano e disse: L:Piacere, sono Lara - le strinsi la mano e le dissi: A:Piacere mio, sono Aurora- L:Sei nuova, vero? Se vuoi, ti posso mostrare la città- A:E’ meglio di no, preferisco visitarla da sola- le risposi. Era pur sempre un’estranea. Lei però mi prese la mano, mi trascinò via dalla vetrina dicendomi: L:Vedrai che ci divertiremo- la lasciai fare e ci allontanammo dal quel posto un po’ triste. NIALL’SP.O.V. Appena sceso dall’aereo riassaporai l’atmosfera londinese che non mi era mai piaciuta. Dopo due settimane nella calda e bella Italia non era così piacevole ritornare a Londra. Nonostante questo ero molto felice per l’incontro che avevo avuto prima con la ragazza misteriosa. Mi sentivo uno stupido per non averle chiesto il suo nome ma, appena ci ripensai mi ricordai che al collo aveva una collana con scritto un nome … Aurora. Mentre presi il taxi che mi avrebbe portato alla casa mia e dei ragazzi, feci un po’ di telefonate all’aeroporto per cercare la ragazza che mi aveva colpito così tanto. Mi rispondevano che per via della privacy non si poteva dare nomi ma dopo aver forzato un po’, cedettero. Si chiamava Aurora Fiore ed era italiana. Senza aspettare un momento la cercai su twitter e la trovai. Vedi che mi aveva mandato un sacco di tweet senza che io lo sapessi. Pensai tra me “Se mi ha mandato tanti tweet significa che è anche una fan mia e dei ragazzi … molto bene”. Appena alzai la testa vidi che ero appena arrivato così pagai il taxista e mi avviai verso la casa.