Parte Sara: 
"La prossima settimana devo partire con i ragazzi tre settimane per lavoro" dice tutto di un fiato come se avesse paura della risposta.
Mi sento crollare il mondo addosso. Non l'avrei visto tre settimane.
"Quando te l'hanno detto ?" 
"Lunedì" dice sottovoce, con un tono quasi impercettibile.
"E tu me lo dici il giovedì?"dico urlando contro il suo viso che sbianca appena ho questo scatto di rabbia. Lui non dice niente mi fissa e a me scende una calda lacrima sul mio viso.
Sento il cuore perdere dei battiti. Mi sento improvvisamente vuota.
"Ti prego non piangere, non sapevo come dirtelo pensavo ci saresti rimasta male" 
 Hai pensato bene! " Dico piangendo copiosamente. 
"Senti, esci da casa mia, non ti voglio vedere, dal momento che mi lascerai tre settimane farlo prima non ti cambierà niente" dico quasi urlando. So che non era colpa sua se la band aveva degli impegni di lavoro, ma in quel momento non ci pensai e tutto il dolore che provavo si stava trasformando in rabbia.
"Ti prego bimba non fare così"
"Non mi chiamare bimba e esci immediatamente da questa casa"
"Ti prego Sara !"
"Fuori!!!" E lo vedo uscire lentamente chiudendosi la porta alle spalle. Corro in camera mia e mi butto sul letto completamente distrutta. Piangevo come una disperata e non sapevo più che fare. Avevo appena perso e cacciato di casa il mio Zayn. Il ragazzo di cui mi sono perdutamente innamorata. Stavo male, troppo per una ragazza di 17 anni. Mi addormentai, fra le lacrime, Nel mio letto. 

Parte Zayn: 
 Apro casa con le chiavi e mi chiudo in camera mia sbattendo la porta. 
Non volevo sentire nessuno, parlare con nessuno. Senza di lei ero improvvisamente vuoto.
Non potevo credere a ciò che era successo. Sono il solito coglione e me ne rendo conto. Ho rovinato tutto per questo cazzo di lavoro, che si amo, ma delle volte mi crea un sacco di problemi. Io lo sapevo è successo un'altra volta, ho perso l'ennesima ragazza. Ecco perché non volevo più innamorarmi e non volevo più farmi coinvolgere tanto da una ragazza, perché tanto alla fine va sempre a finire così. Sto male.
Sento bussare alla porta che si apre un secondo dopo
" amico posso?"
"Vattene Louis non è il momento"
"Ti prego voglio solo capire cosa è successo"
Louis entra e si siede sul letto aspettando in silenzio che io cominci a parlare. Forse sfogarmi mi avrebbe fatto bene. Mi butto sul letto sfinito e comincio a parlare.

...

Provo tutta la giornata a chiamare Sara, ma il telefono è staccato. Non so che fare e come comportarmi. Ero distrutto.