Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: musicsafety    01/12/2013    3 recensioni
Ero sola. Completamente, unicamente sola. Con chi potevo parlare del mio problema?
Migliore amica? No, era in Italia.
Mamma? No, era morta.
Papà? No, lui non poteva sapere questa storia.
Fratellastro? Oh. No, era da escludere. Lui era il mio problema.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«La smetti di guardarmi in quel modo?»
Dissi io, arrossendo mentre Harry parcheggiava l'auto nel vialetto davanti alla casa dei ragazzi.
«In quel modo, quale?»
Mise su quel sorriso sghembo e spense il motore, allungandosi verso il sedile del passeggero per poggiare fulmineamente le sue labbra sulle mie. Un bacio casto, veloce. Quasi inesistente.
«Nel tuo modo.»
Esordii io, sorridendogli e scendendo dalla macchina. Poco dopo, lui era al mio fianco davanti al portone d'ingresso.
«Perché, io ho un modo di guardarti?»
Alzò un sopracciglio, ma io non ebbi il tempo di rispondergli: un paio di occhi azzurri si stagliarono davanti ai miei e immediatamente mi buttai sul ragazzo di fronte a me.
«Piccola!»
«Niall!»
Risi mentre lui mi stritolava in un abbraccio e mi spettinava i capelli.
«Ciao anche a te, Horan. Piacere di rivederti.»
Borbottò il riccio sorpassandoci e raggiungendo probabilmente gli altri sul retro.
«Com'è diventato suscettibile quel ragazzo. Non trovi? Secondo me, è perché è un po' che non scop...»
Chiese ironicamente l'irlandese mettendomi un braccio sulle spalle e seguendo l'amico.
«Ti posso assicurare che non è così.»
Ribattei senza lasciarlo finire. Solo in quel momento, avvampai.
Perché non chiudi quella boccaccia?
Lui si fermò in mezzo al corridoio, bloccando anche a me.
«No, aspetta. Che cosa ne sai tu se...»
Io mi allontanai sorridendogli innocentemente, per raggiungere poi gli altri, seguita a ruota dal biondo che mi fissava come se avessi avuto tre teste.
«Salve a tutti, ragazzi.»
Louis si voltò per primo, regalandomi uno sguardo divertito.
«Eccola, la ragazza più sexy del pianeta.»
«Oh, Lou. Evita.»
Ribattei io, mentre mi sedevo accanto a Liam che mi abbracciò con fare fraterno.
Non sopportavo più quella situazione. Dopo tutto, cosa c'era di così sbagliato? Io lo amavo. Lui mi amava. Non eravamo fratelli. Se solo mio padre e Anne non si fossero mai sposati, noi saremmo potuti stare insieme senza tutti quei problemi. Ma tanto l'avevano fatto, no? Erano sposati. E io dovevo dire tutto, o sarei impazzita. Non potevo fare finta di niente, non più.
Harry, tranquillamente, mi fece segno di raggiungerlo con una mano, cosa che io feci senza troppi problemi. Mi sistemai sull'amaca, accanto a lui, che mi cinse lentamente con un braccio, stringendomi.
«Allora, queste prove?»
Chiese facendo finta di niente, mentre i volti dei suoi compagni passavano dal curioso al consapevole. Almeno in posto, ero certa che sarei potuta essere me stessa senza preoccupazioni.
«Credo di essermi perso qualcosa...»
Mormorò Louis, grattandosi la nuca e guardando fisso il suo migliore amico dalla punta dei ricci fino alla punta delle scarpe.
«Sì, il tuo cervello. Si è dato alla fuga, ha capito che eri una causa persa.»
Ironizzò Niall, portandosi la testa fra le mani. Io ed Harry ridemmo, quando per l'ennesima volta mi bloccai vedendo il suo sorriso.
Dio, cosa mi ha fatto questo ragazzo?
Lou scattò in piedi, venendomi incontro con il dito puntato.
«Ma voi due....voglio dire, è un incesto!»
«Non è mio fratello, Louis.»
Sospirai, abbassando la testa.
«Ragazzi, lo sapete che è rischioso. Voglio dire, voi due...»
«Lo sappiamo, Liam. Ma io...la amo.»
Tutto si fermò. Il mio cuore per primo, insieme al mio respiro. Tutti ci guardavano immobili.
«Ho sentito bene? Harry Edward Styles ha appena ammesso che ama qualcuno che non ha il suo stesso nome?»
«Oh, piantala Zayn.»
Sbuffò lui, tirandogli una bottiglietta d'acqua che si trovava ai suoi piedi. Tutti risero, smorzando la tensione. Eravamo semplicemente noi ragazzi. Niente di meno, o niente di più.


 

«Zayn, vieni!» «Liam, di qua, qua!» «Niall, una foto!»
I flash m'invadevano la vista, le urla le orecchie. L'unica cosa certa era la mia mano unita a quella del riccio, in mezzo a tutto quel baccano.
«Hope, non lasciarmi la mano. Hai capito?!”
Urlò Harry, in modo che potessi sentirlo. Io annuii, intrecciando le dita alle sue. Non avevo mai visto niente di simile. Mai. Spaventata, mi strinsi al ragazzo al mio fianco.
Vedevo ragazze piangere al passaggio dei loro beniamini, altre gridare i loro nomi, altre allungare foglietti e penne, o magari un telefono nel tentativo di avere qualche scatto solo per loro; fotografi e paparazzi che sbraitavano nella speranza di venire pagati al ritorno in ufficio per qualche scatto inedito; intervistatori, che cercavano di accalappiarsi uno dei miei amici in cerca di qualche confessione; e poi, c'era una bambina. Una bambina, schiacciata fra tutte quelle persone e le transenne, che singhiozzava disperata indossando una maglietta con su la faccia di Harry. Senza neanche rifletterci, mi allontanai lentamente da lui, che preso da un'intervista non se ne rese nemmeno conto, per raggiungere quel piccolo scricciolo biondo che mi guardava con due occhi tristi ed enormi.
«Piccola, che succede?»
«Io non vedo niente, io non ci vedo.»
Sorrisi e le porsi una mano.
«Ci vieni con me?»
Lei si guardò intorno e annuì spaesata, mentre si arrampicava sulle mie braccia.
Mi ritrovai sommersa da domande riguardo la mia 'intimità' con Harry, alcune poste con tono minaccioso, altre curioso. Ma tutte proveniente da ragazze: ragazze che avrebbero fatto qualsiasi cosa semplicemente per sfiorare uno dei loro miti, mentre io ero talmente fortunata da vivere ogni singolo giorno della mia vita con uno di loro che mi diceva quanto mi amava e con gli altri quattro che mi consideravano come una sorella.
M'incamminai silenziosa verso i fantastici cinque che salutavano la folla concedendosi a qualche scatto, per poi sfiorare la spalla di Harry, che si voltò facendo cadere il suo sguardo sulla bambina che tenevo in braccio.
«Qualcuno mi sa che vuole conoscerti, piccolina.»
Le sussurrai, mentre lei guardava il ragazzo con lo stesso sguardo con cui io, alla sua età, guardavo la mia bambola preferita. Lui sorrise, e si abbassò per guardarla negli occhi.
«E questa principessa, come si chiama?»
Io sorrisi, vedendo come quella situazione si stava trasformando in un qualcosa di meravigliosamente tenero.
«Mi...mi chiamo Brittany.»
«Vieni qua, Brittany.»
Disse lui, mentre la prendeva fra le sue braccia: lei, incredula, si mise la mano sulla bocca e si appese al suo collo, ridendo innocentemente. Harry la imitò, facendo fare lo stesso a me.


 

«Siete stati grandi, in trasmissione.»
Esordii io, mentre Harry infilava le chiavi di casa nostra nella toppa della porta per richiuderla alle nostre spalle.
«E io non mi sarei mai aspettato di ritrovarti davanti a me con una bambina fra le braccia. Cosa ti è saltato in mente?»
«Non lo so, Harry. Era lì, piangeva, non ci vedeva...credevo le avrebbe fatto piacere conoscerti.»
Lui mi prese il volto fra le mani, e poggiò la fronte sulla mia, mentre sospirava.
«Non lo metto in dubbio, amore. Ma ti saresti potuta fare male...hai visto che caos che c'era?»
Sorrisi facendo sfiorare i nostri nasi.
«Ero con te. Niente e nessuno avrebbe potuto farmi del male.»
Mi alzai sulle punte, facendo coincidere le nostre labbra. Una scossa di adrenalina mi percorse, quando il bacio si trasformò in qualcosa di meno casto: la sua lingua batté dolcemente contro il mio labbro inferiore, prima di insinuarsi nella mia bocca. Camminò in avanti, fino a quando io non cozzai contro il muro, gemendo. Allacciai le mani fra i suoi capelli, mentre le sue mi solleticavano i fianchi. Ero totalmente presa da lui, dal suo profumo, dal suo tocco, dal suo bacio. Totalmente.
«Allora è vero.»
Sobbalzai, alla vista di mio padre in cima alle scale che ci guardava...deluso.
No. No, no, no.
Mi sentii sprofondare. Una coltellata al fegato avrebbe causato meno danni, sicuramente. Lui era quello che mi aveva cresciuto, che aveva badato a me fin dall'inizio. Non sarebbe potuta finire così.
«Papà...»
«Perché, Hope?»
Lanciai un'occhiata ad Harry, che con un gesto deciso afferrò la mia mano, senza distogliere lo sguardo dall'uomo.
«Papà, io non...mi dispiace.»
«Ti dispiace?»
«Non ho scelto io di...di amarlo, papà.»
Si voltò di spalle e fece due passi, senza dire una parola.
«Erik, per favore...»
Intervenne Harry, cercando di fermare mio padre che ormai era alla fine del corridoio al piano di sopra.
«Ne parliamo domani. Andate a dormire.»
Non era mai stato così freddo con me. Mai. Nemmeno quando avevo buttato la sua valigetta da lavoro con tutti i documenti dentro la lavatrice. Mai. Che cazzo avevo combinato? Perché doveva essere tutto così sbagliato?
Scoppiai a piangere, prima di essere trascinata al petto del ragazzo dalle sue braccia, che mi afferrarono forti.
«Ehi, sh. Calmati. L'avrebbero scoperto prima o poi..»
«Ma non così, Harry. Non ora e non così.»
Strinsi la sua t-shirt tra le dita, bagnandola di lacrime. Lacrime che non erano mai state così sincere. Lacrime di una figlia che si trovava fra l'incudine e il martello.
«Non c'è niente di sbagliato in noi due. Niente. E domani chiariremo tutto. Te lo prometto amore, niente ci farà del male.»

 

Spazio autrice.
Okay, non dovrei nemmeno permettermi di commentare, considerato quanto faccio schifo. Mi prendo solo un minuto per dirvi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo, per vari motivi. E voglio ancora una volta rignraziarvi di cuore, a tutte voi: le lettrici silenziose, quelle che mettono fra i preferiti e quelle che m'inseriscono fra le ricordate. Tutte voi, grazie. Davvero, grazie. Vi voglio bene. E spero che vi piaccia almeno un minimo, questa schifezza di storia. Prometto che la prossima, cercherò di farla meglio e con più cura. Un bacione, Sara.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: musicsafety