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Autore: Scarlett Carson    05/12/2013    2 recensioni
(In revisione si Wattpad) Ciao a tutti! Ecco a voi una storia tutta mia. Ottavia è un essere umano con una famiglia ed era felice, finché un brutto giorno, non le accade qualcosa che cambierà tutta la sua vita e la sconvolgerà in un modo che nemmeno lei avrebbe mai immaginato.
spero vi piaccia ;)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga: La Ragazza Immortale'
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Epilogo.

Oggi, in una piccola città...

 

Era già mattino quando la ragazza si accorse che era rimasta sul tetto tutta la notte a pensare al suo passato.

Ne erano successe di cose. E non aveva ancora terminato di esaminarle tutte, pazienza, lo avrebbe fatto più tardi.

Era in ritardo per il lavoro. Si trovava in una bella cittadina del Canada, con pochi abitanti ma tutti molto pacifici. Se ne sentivano poche di cronache nere da quelle parti, e a lei questo piaceva.

Abitava al margine di questo paese, dove si estendeva una foresta molto fitta e buia, molti avevano paura solo ad avvicinarsene e questo favoriva la pace e la tranquillità del posto dove aveva scelto di stare.

Da dove si trovava al luogo di lavoro ci avrebbe messo mezz'oretta di cammino, ma non le pesavano per nulla. Avrebbe potuto correre ma l'avrebbero vista in troppi, era meglio non rischiare.

Attorno a sé vedeva la solita gente fare jogging di prima mattina prima di andare a lavoro, portare a spasso il cane mentre altri si stavano a malapena svegliando.

Ogni giorno, vedendo quello scenario, non riusciva a capacitarsi di quanto il mondo fosse cambiato. Di come le persone avevano aperto la propria mente a progetti sempre più complicati ed imponenti. Mentre, di come altre, non avevano cambiato per nulla i propri vizi e pensieri. Sapeva che erano tutti così in ogni parte del mondo che avesse visitato o che avrebbe visitato, c'erano sempre gli opposti.

Anche lei ne aveva conosciuti parecchi. Più era andata avanti, più le relazioni sociali erano diverse e varie come le persone che la circondavano.

Una, in particolare, le era rimasta nel cuore. Era il suo esatto opposto, per certi versi, ma era l'unica persona di cui si fidasse ciecamente. Gli avrebbe dato la sua stessa vita, ma erano passati anni dall'ultima volta che lo aveva incontrato. Si chiedeva spesso dov'era, cosa faceva, dove si trovava.

Sapeva, però, che ovunque fosse, sapeva cavarsela bene, quasi quanto lei, sperava solo che non si cacciasse in guai seri.

La cosa che più la stupiva, era che si rincontravano sempre, non sapeva come fosse possibile, ma accadeva, come se il destino, ogni volta, li facesse incontrare sempre per puro caso, nelle situazioni più comuni a quelle più stravaganti.

Gli mancava molto, ormai era diventata l'unica ragione per la quale le importasse vivere, solo per vedere sempre il suo volto sorridente e strafottente.

Ed i suoi occhi, che la facevano sempre sentire in imbarazzo. Non ne aveva mai visti di più belli.

Erano ormai quasi le otto e lei era arrivata al suo posto di lavoro.

Era un Maid caffè, una specie di caffetteria dove le cameriere avevano il classico abito da maid, ma non era volgare di per sé, ma invogliava la clientela a provare un posto diverso ed originale.

Erano ormai due anni che lavorava lì, ma le piaceva quel lavoro, stava in mezzo alle persone e si divertiva con le colleghe. Non poteva chiedere nulla di meglio.

“Buongiorno, Magda” disse serenamente.

“Buongiorno! Sei in anticipo. Come mai così presto?” disse Magda che non era altri che la titolare del locale.

Lei la definiva sognatrice e con la mente ancora di un'adolescente, ma era una persona molto dolce e appassionata dal suo lavoro. E questo era importante.

“Mi sono alzata presto e ho fatto che venire direttamente qui” disse solo, non poteva dire cosa aveva fatto davvero, chi le avrebbe creduto poi?

Per fortuna che, sotto questo aspetto, la gente a certe cose, non ci credeva più e questo era tutto a suo favore.

“Oh, allora hai voglia di cambiarti subito ed aiutarmi a sistemare per l'apertura?” disse.

“Ma certo, sono qui per questo, dopotutto” disse lei, con un sorriso ed andò verso gli spogliatoi ad indossare la sua divisa.

Dopo un paio d'ore erano pronte per l'apertura ed arrivarono le altre sei maid che l'avrebbero aiutata coi clienti.

Lei, prima che la gente arrivasse, si legò i suoi lunghi capelli rossi in una coda alta e, con quella, si sentiva pronta ad affrontare la giornata che la attendeva.

Passò così, un'altra lunga giornata. Quel giorno le toccava stare li tutto il giorno per sostituire una collega che non era potuta venire per malattia, ma per lei non era un peso, anzi era contenta di fare qualcosa di produttivo in giornata, altrimenti non avrebbe saputo cosa fare.

Fu alla fine di quella giornata che, qualcosa che non avrebbe mai saputo predire, stava per accadere.

Mentre lei era in cucina per degli ordini, un ragazzo aveva fatto irruzione nel locale. Le altre cameriere fecero la lotta per dargli il benvenuto e farlo accomodare al tavolino.

Dopo che gli venne consegnato il menù per scegliere, le altre si diressero in cucina mentre lei finiva di dettare alla cuoca cosa doveva preparare.

Entrarono e chiusero la porta alle spalle, come per bloccarla.

“Tu non sai cosa è successo di là?” disse la più grande tra tutte, Maggie.

“Avete visto un bel ragazzo?” azzardò lei.

“Oh sì, e che ragazzo” disse un'altra, la studentessa universitaria, Lucy.

“Ci siamo quasi picchiate per servirlo” disse la cacciatrice di uomini, come la chiamava lei, Layla.

“Non ho dubbi” disse, lei sopprimendo una risata.

“Siamo venute qui per chiederti aiuto” disse un'altra ragazza, Sara.

“Devi servirlo tu, noi non possiamo farcela!” disse Lucy.

“D'accorda vado io. Cosa devo portargli?” chiese.

“Non lo sappiamo, deve ancora ordinare” disse Sara.

“Ecco, lo sapevo che lasciavate tutto a me” disse, facendo finta di essere scocciata.

Ogni volta era sempre la stessa storia.

Facevano servire a lei i ragazzi più belli perchè per loro era nota come la ragazza priva di sentimenti e per lei non era mai un problema servirli perchè non la colpivano mai.

Lei si diresse con aria tranquilla verso il tavolino indicatole; non riusciva a vederlo in viso perchè era sotterrato dal menù che stava consultando.

Le altre la intimarono ad andare, mentre si occupavano degli altri tavoli e, allo stesso tempo, spiavano lei che andava a servirlo, più che altro per vedere il viso di lui ancora una volta.

“Buongiorno, cosa le posso portare?” disse lei, gentile, ma si paralizzo anche lei, non tanto per la sua bellezza ma per chi fosse. Stava giusto pensando a lui quella stessa mattina.

“Ciao Ottavia. Finalmente ti ho ritrovata. Ne è passato di tempo dall'ultima volta” disse con voce bassa e calma, sfoggiando un bel sorriso che ammaliò le altre ragazze presenti nel locale.

“Cam...” disse Ottavia, non sapendo che altro dire.

 

 

 

 

 

Fine Primo Libro

 

Eccoci alla fine di questo primo libro della mia saga xD 
Finalmente dopo tanto tempo, riesco a terminarlo ;)
Evvai!! XD allora che ne pensate come finale e come libro di per se ;) ??
Spero che vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso. 
Per il periodo natalizio dovrei, se tutto va bene, iniziare la pubblicazione della seconda parte ;) che ho già iniziato ad impostare ;)
Contenti? xD
Grazie a chi ha recensito o anche solo seguito tutta la storia, fino ad ora, e chi l'ha messa nelle tre categorie ;) 
grazie anche per chi mi ha inserito tra gli autori preferiti ;) 
Grazie mille,
A presto ;) 
Kiss Kiss

Shana ;) ;) 

  
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