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Autore: Aira13    06/12/2013    3 recensioni
Sto per semi-stravolgere la storia dei Malandrini, sto per essere una stronza sadica, ma quale scrittrice non lo è? Comunque, dal primo capitolo:
"[...]-No?- chiese scettico Sirius-Ho vissuto coi Black ...-
-I Black possono essere agnellini in confronto ai miei!"
"-Tornate tutti dentro! Chiudetevi a chiave!- urlò. Una ragazzina la guardò impaurita.
-Ma come chiudo ..?-
-Sei una strega, per l'amor d'Agrippa, stupiscimi!- sbottò il ragazzo. La ragazza arrossì e chiuse la porta. Lily quasi inciampò tanto era agitata."
"-Questa non è follia! Questo è difendere i propri ideali!-"
"-Vorrei solo che tu fossi più accorto nelle tue azioni, almeno a casa tua.-"
"-Hanno ucciso una primina!-"
"-James? Mi hai sentito?-"
"-Bene, sei un prefetto Black, agisci di conseguenza.-
-E tu non farti ammazzare, Evans.-"
Genere: Guerra, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, I Malandrini, Lily Evans, Regulus Black, Sorpresa | Coppie: James/Lily
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Inizia la Scuola, inizia l'Inferno


Erano stati radunati in Sala Grande. Quasi tutta la scuola era lì tranne i feriti gravi. Mai ad Hogwarts si era respirata un'aria più triste, sconcertata e deprimente. Le ragazze singhiozzavano, i più provavano a calmare loro e i primini che terrorizzati chiedevano di tornare dai propri genitori.
-Calmati piccolo, andrà tutto bene, ora tu e i tuoi amici siete al sicuro.- Lily stava tentando di calmare un bambino e i suoi amici, ma era così distrutta da non poter essere credibile. James si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli. Sirius teneva lo sguardo fisso sul piatto vuoto che aveva di fronte e Remus e Peter chiedevano a Frank Paciock se stava bene. La ragazza di quest'ultimo, nonché migliore amica di Lily era stata ferita gravemente ad un fianco. Non appena arrivati al castello non era stato concesso a nessuno di muoversi per poter sapere come stavano i compagni.
Ed eccoli lì. Seduti, senza poter far nulla. James guardò Sirius non sapendo cosa dirgli e gli poggiò una mano sulla spalla. Sirius lo guardò un attimo, ma James capì che pensava a tutt'altro. E come dargli torto, del resto.

"-No! Attento!-

Era stato solo un'istante. Lily si era abbassata in fretta  per poi voltarsi guardando preoccupata i compagni. Ma l'unica cosa che vide  furono James che veniva scagliato a terra e un altro corpo iniziare a contorcersi. Bellatrix rise, con la sua risata fredda e folle lanciando un'altra maledizione poco prima che Sirius potesse muoversi, poco prima che Harry e Nigel potessero smettere di lanciare maledizioni a Greyback, mentre Remus alternava graffi a maledizioni. James si rialzò. Gli occhi nocciola incontrarono due occhi color del ghiaggio.
E un urlo di dolore si alzò nel corridoio del treno.

Sirius urlò a sua volta, disarmando Bellatrix, poi corse da Regulus che a terra, in una pozza di sangue, non si muoveva più. Lily si alzò lentamente, un po' stordita. Si voltò e vide Bellatrix tentare di recuperare la bacchetta ma la rossa fu lesta. Schiantò la donna contro un muro e la legò con un colpo di bacchetta. Guardò poi con terrore crescente Harry, Nigel e Remus. Greyback ululò. James gli lanciò una maledizione frustrato ma il licantropo la evitò. Poi Harry si spostò di lato e fatto un cenno a Nigel puntò la bacchetta al soffitto.
 -Buona notte Fenrir- disse il dodicenne. Nigel si buttò in avanti e afferrò Remus per la vita spingendolo il più lontano possibile da Greyback. Harry lanciò due incantesimi in pochi secondi. Il lampadario che era stato messo per abbellire il soffitto divenne tre volte più grande, poi cadde. Il ragazzino fece in tempo a buttarsi di lato che il lupo fu schiacciato dal peso dell'oggetto che andò in frantumi.
James corse immediatamente da lui e lo rialzò. Harry aveva molti graffi sul viso e sulle mani. Constatò che non fosse nulla di grave e sospirò di sollievo. Poi si voltò verso Sirius e Lily. Lily teneva il capo di Regulus sulle gambe mentre tentava di bloccare l'emorragia, Sirius teneva una mano stretta intorno a quella del fratello.
-Porca miseria!- urlò frustrata Lily
-Cosa?- chiese con agitazione Sirius. Lily scosse il capo mordendosi le labbra.

-Non riesco a bloccare l'emorragia, dovrei praticamete mummificarlo! Guardalo Sirius! È come se fosse stato spaccato un po' ovunque!- Lily era disperata. James avrebbe voluto fare qualcosa ma lui per primo non sapeva cosa. L'unica cosa che gli veniva in mente era la voce di Regulus che gli diceva di stare attento, poi veniva spinto via e infine si ritrovava a guardare un Regulus morente tra le braccia di Sirius e Lily.
È colpa mia, si disse, se avessi fatto più attenzione... Se solo io...
-James, aiutami.- Harry aveva richiamato James che annuì distrattamente. Mentre aiutavano Remus e Nigel, Peter era comparso dal nulla imbronciato.
-Grazie per avermi quasi schiacciato sotto Greyback- sibilò a bassa voce.
James lo guardò dispiaciuto, poi riportò l'attenzione su Harry.
-Stai bene?-
-Si... Solo qualche graffio, più che altro dobbiamo trasportare...-

-...Regulus verso un luogo sicuro.-
E in quello stesso istante la porta di uno scompartimento si era aperta e una ragazza dai lunghi capelli biondi tendenti al castano era comparsa. Doveva avere intorno ai quindici anni e indossava la divisa dei Corvonero.
-Venite qui! Provo ad aiutarvi!- James aveva notato che guardava Regulus angosciata.
Che i due si conoscessero?
Ma non vi pensò molto. Sirius si caricò Regulus in spalla e corse nello scompartimento.

Non servì a molto, ma dopo quella che sembrò un'eternità i professori e gli Auror arrivarono. Regulus fu letteralmente strappato via dalle braccia della Corvonero e nessuno ne ebbe più notizia."

James rabbrividì e si portò le mani sul viso. Lily si mosse agitata sulla panca e lui la strinse a sé. Le porte della Sala Grande si aprirono e Albus Silente, il Preside, fece il suo ingresso con accanto la professoressa McGranitt e il resto del corpo insegnanti. James scorse i visi dei suoi genitori dietro i professori e infine notò il resto degli Auror. Camminarono velocemente verso il tavolo degli insegnanti mentre gli Auror andavano a sistemarsi in diversi punti della Sala Grande. Dopo pochi secondi il Preside parlò loro:
-Miei cari ragazzi- iniziò in tono grave-Quello che è accaduto questa sera è qualcosa di tremendo, lo capisco ma è in momenti come questo che dobbiamo unirci e sostenerci. Oggi non solo l’Hogwarts Express è stato attaccato, non solo dei miei studenti, dei nostri studenti e dei vostri amici sono stati feriti ma sono morti.-
Delle ragazzine di Tassorosso singhiozzarono con forza. James immaginò fossero amiche di quella ragazzina morta della quale non conosceva neanche il nome e gli si strinse il cuore. Lily gli strinse il braccio e sospirò e solo allora James fece vagare lo sguardo sul tavolo. Volti afflitti, spaventati e quasi tutti feriti. Almeno c'era chi non aveva graffi ma la cosa che lo disturbava era che la maggior parte di quelli non feriti fossero dei Serpeverde.
-I vostri compagni verranno onorati come giusto che sia. Semplicemente non ci sono parole per descrivere l'accaduto, per dare un addio a delle persone care, l'unica cosa che posso fare è rassicurarvi. La sicurezza verrà alzata e una squadra di Auror è stata mandata a pattugliare il castello. Per il coprifuoco sono certo che vi accorderete coi vostri Capo Casa.- Il Preside fece un cenno e i piatti si riempirono. Con riluttanza, James iniziò a mangiare qualcosa ma poi notò che Sirius non si era mosso. Stava lì seduto, con lo sguardo perso nel vuoto.
-Mangia Sir.- gli disse James. Sirius non lo degnò di uno sguardo e allora James s'infuriò-Cazzo Sirius mangia! Qui sono tutti depressi, noi non siamo da meno ma pensi davvero che stare a digiuno possa fare piacere a Regulus quando ti vedrà?!- James aveva provato a non urlare, ma nelle vicinanze del suo posto tutti lo guardavano. Sirius strinse i pugni e guardò il piatto.
-No- disse con voce roca -Non posso starmene qui a mangiare. Non così. Non con lui da qualche parte al San Mungo o qui in infermeria senza sapere se è vivo o morto.- e si alzò andandosene. James si passò una mano sul volto, poi tra i capelli e si voltò verso Lily.
-Lascialo andare, tra mezz'ora lo raggiungo nelle cucine.-
Lily lo guardò e annuì senza chiedere come facesse a sapere che Sirius sarebbe stato lì.
Harry e Nigel mangiavano con tranquillità, notò James che si scambiò uno sguardo con Remus che annuì. Pareva che fossero abituati a certi scenari e la cosa fece rabbrividire i due.
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Pochi minuti dopo i ragazzi si dirigevano verso la torre di Grifondoro. Lily stringeva la mano di James e guardava dritto davanti a sè, sorridendo rassicurante ai bambini che incontrava. James le strinse la mano a sua volta e sorrise anche lui ai ragazzi.
-Prima di andare a dormire mangiate un po' di cioccolato.- consigliò Remus per rompere il silenzio. Lily sorrise e annuì.
-Ok Moony-
-Va bene Rem..-
-Vado a cercare Sirius- disse James fermandosi-Andate avanti.-
Harry lo guardò attentamente, poi sorrise-Fa attenzione Jam-
James gli sorrise -Contaci- disse poi. Si voltò e corse verso le scale prima che cambiassero. Doveva trovare Sirius, parlargli e portarlo in dormitorio prima del coprifuoco. Non sapeva qual'era, ma sentiva che sarebbe scattato presto.
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Sirius camminava lentamente, strisciando i piedi sul pavimento. Non gli ineressava dove fosse, forse vicino alla torre di Astronomia? Chi lo sa... Strinse i pugni.
"-Ti spiegherò tutto più tardi-" la voce di Regulus risuonò triste e lontana nella sua mente "-Quando avremo più tempo... Te lo prometto...-"
-Quando avremo più tempo...- sussurrò Sirius fermandosi e chiudendo gli occhi. Batté la mano chiusa a pugno sul muro ed imprecò.
Qualcuno singhiozzò.
Sirius  alzò la testa guardandosi attorno. C'era qualcuno?
Un altro singhiozzo.
Sirius seguì quei singhiozzi e si ritrovò davanti ad una porta. Era socchiusa, così lui poté sporgersi lievemente per vedere chi ci fosse e perchè piangesse. Seduta in ginocchio all'intrno della stanza v'era la ragazza di Corvonero che l'aveva aiutato a soccorrere Regulus. Piangeva disperata con le mani sul viso e continuava a borbottare:"Idiota""Perchè non pensi mai?!"
-Perchè?!- pianse più forte. Sirius capì che doveva per forza conoscere suo fratello, ma si chiese come facesse.
-Ehi.- disse. La ragazza sussultò e si voltò di scatto. Sirius alzò le mani, per far capire che veniva in pace ed entrò chiudendosi la porta alle spalle.
-Lumos- la stanza s'illminò e Sirius si chiese da quanto la ragazza stesse piangendo perchè non aveva mai visto degli occhi così rossi e gonfi. In silenzio si sedette accanto a lei.
-Così lo conosci- disse senza guardarla. Lei si asciugò gli occhi.
-Di... Di cosa parli?- chiese con voce rauca. Sirius le lanciò un'occhiata irritata
-Di Regulus, ovviamente.-
-Oh. Mi è capitato di parlarci- rispose distogliendo lo sguardo. Sirius strinse i pugni.
-Se ci parlavi solo quando capitava allora perchè stai piangendo così tanto?-
Restarono qualche minuto in silenzio, poi la ragazza esplose
-E chi ti dice che stessi piangendo per lui?!-
Sirius sospirò.
-Perchè non me lo dici e basta? Da quanto vi conoscete?-
La ragazza si morse un labbro e si guardò le mani, per poi portarle al viso e asciugarsi le lacrime.
-Dal ... Dal primo anno.-
-Oh-
Sirius non si aspettava che si conoscessero da così tanto, forse uno o due anni, ma tutti e cinque..! Abbassò lo sguardo.
-Chissà quante cose non so...- sospirò amaramente. La ragazza lo guardò e si alzò.
-Non immagini quanto, Black. Un giorno capirai che non hai mai  conosciuto il vero Regulus.- disse gelida. Respirò profondamente, si asciugò di nuovo gli occhi e si sistemò la divisa sgualcita. Sirius la osservò attentamente, poi lei ricambiò lo sguardo.
-Io mi sono sfogata- disse la ragazza scostandosi i capelli dal viso-Ora preferisco farmi trovare pronta per quando Reg tornerà. Non voglio che mi ritrovi in questo stato pietoso.-
-Eh?- chiese Sirius.
-Preferisco farmi trovare da lui col sorriso. Voglio riuscire a dirgli "Bentornato" come ho sempre fatto quando ci incontravamo... Sai una cosa?-
-... Cosa?-
-A volte, anzi spesso, Regulus era triste e malinconico. Un gran stronzo, ovviamente, ma molto triste. E ci vedevamo qui, e lui si sedeva lì dove stai tu adesso e si lasciava andare. Ma non ha mai pianto. Lui stava lì e mi parlava. Parlava di ogni cosa. Diceva quanto lo turbasse una cosa, o quanto volesse tirare un calcio a Mrs Purr. Oppure mi diceva che avrebbe voluto fare qualcosa e quando io gli dicevo di impegnarsi per realizzarla lui mi guardava confuso come hai fatto tu prima e subito i suoi occhi tornavano tristi. Diceva che ci avrebbe provato ma solo poco tempo fa ho capito che lui si è sempre dato per spacciato. Anche io gli parlavo un sacco e lui stava lì ad ascoltarmi. Regulus ha la lingua di un serpente, ma è un ottimo ascoltatore. Non so neanche perchè te l'ho detto...-
Sirius piegò la testa di lato, chiuse gli occhi e si voltò stringendo le gambe al petto. Sentì la ragazza allontanarsi e fermarsi vicino alla porta.
-Forse un motivo c'è...- disse guardando le spalle di Sirius-Forse te l'ho detto per farti capire che nonostante voi due non vi conosciate al meglio siete più simili di quel che pensiate. Siete diversi, Black, ma uguali.- Sirius sentì la porta aprirsi e chiudersi. Dopo qualche istante la porta si riaprì.
-Ehilà Pad-
Sirius si voltò e guardò la figura tranquilla di James. Fece per parlare ma richiuse la bocca e si voltò di nuovo. James allora gli si avvicinò e si sedette dove prima stava la Corvonero. Dopo attimi di silenzio un singhiozzo rimbombò nella stanza. James strinse i denti e si avvicinò di più a Sirius. Il ragazzo strinse le gambe al petto come quando aveva quattro anni ed aveva paura del buio. Le spalle scosse dai singhiozzi che si ostinava a trattenere.
Sul muro accanto alla porta dalla quale provenivano i singhiozzi, Sayra Richards si strinse nelle spalle.
-Dimostramelo.- sussurrò mentre silenziava la porta-Dimostrami che sei simile a lui. Dimostrami che dopo tutto questo saprai far finta di nulla. È quello che ha fatto lui per anni.- si allontanò e si diresse verso la torre di Corvonero. Si fermò sulle scale ed estrasse una foto. Lì un ragazzino di dodici anni leggeva un libro, poi alzava il capo, la guardava e sbuffava per poi sorridere.
-Ma sta volta- sorrise lei-Raccoglili tu i pezzi di tuo fratello- e se ne andò serena, pregando per il suo amico mentre infilava la foto in tasca.
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Da quella giornata erano passate due settimane. Tutti si erano quasi ripresi dall'accaduto e cominciavano a tornare alla normalità. Sirius rideva e scherzava coi Malandrini e Lily. Harry e Nigel gli seguivano, ridevano con loro e poi se ne andavano in giro. Sirius non aveva più incontrato la Corvonero e si sentiva sempre più in ansia per il fratello, ma se aveva capito bene quello che la ragazza gli aveva detto avrebbe dovuto tenere duro. Regulus sarebbe tornato senz'altro e lui e quella ragazza gli avrebbero dato il:"Bentornato" che lei gli diceva sempre e che lui aveva sempre voluto dirgli.
Il rapporto tra James e Lily migliorava a vista d'occhio, quando sarebbero state permesse le uscite ad Hogsmeade James avrebbe chiesto a Lily di uscire con lui e non c'era dubbio sulla sua risposta. Di certo lei avrebbe detto "si" e Prongs sarebbe svenuto tanto sarebbe stato felice.
Peter e Remus parlavano pochissimo dell'accaduto, più che altro facevano riferimenti al gruppo di Auror che pattugliava la scuola. Peter si lamentava perchè sarebbe stato difficile poter uscire come sempre di notte, ma Remus ribatteva che era meglio così.
Nigel aveva preso a comportarsi in modo un po' strano e guardava sempre in modo strano Alice Prewett quasi temesse che gli svenisse davanti agli occhi. Alice Prewett, la migliore amica di Lily era stata dimessa e stava sorprendentemente bene, girava per la scuola con le sue amiche o col suo ragazzo, Frank Paciock che le sorrideva sempre.
Per quanto riguarda Harry... Lui era estremamente guardigno. Diceva di avere degli strani incubi  e Remus aveva detto, ridendo, che forse ricordava la sua vita precedente. Harry sorrideva sempre, ma James aveva notato la nota di panico in quel sorriso, ma aveva accantonato la cosa. Doveva prepararsi per il Quidditch e doveva tenere d'occhio i compagni perchè, per qualche assurda ragione, oltre a Lily anche lui era Caposcuola. Nonostante la curiosità, James non si lamentava, poteva passare più tempo con Lily e questa era una cosa più che positiva.
Era una fredda mattina di Settembre quando le porte della Sala Grande si spalancarono.
Tutti li studenti si erano voltati e Sirius aveva fatto cadere il cucchiaio nel piatto.
Lì, sulla porta v'era niente e popo di meno che Regulus Black. Ferito e un po' stordito ma era lì, in piedi. Era vivo e respirava.
-REG!- la ragazza di Corvonero corse vero di lui facendo quasi volare il suo piatto. Gli buttò le braccia al collo e Regulus traballò leggermente stringendola.
-Ciao trottola.- disse con voce roca. Lei rise e lo strinse di più a sè.
-Bentornato!- sussurrò.
James diede uno schiaffo sulla testa di Sirius che si alzò e andò verso il fratello. Regulus ridacchiava a qualcosa che aveva detto la ragazza e quando lo vide tornò serio. Sirius lo guardò a lungo, studiandolo. Regulus aveva diversi cerotti sul viso e delle fasciature alle mani e al collo. Una cicatrice sul labbro inferiore rendeva il suo sorriso sghembo. Gli porse la mano e dopo che Regulus l'ebbe afferrata sorrise.
-Bentornato.- disse soltanto. Poi lo tirò in un abbraccio da orso e ripeté-Bentornato, fratellino-
Regulus era stupito dall'accoglienza. Non che gli dispiacesse ma non era da Sirius, soprattutto in pubblico. Senza fare domande Regulus ricambiò la stretta. Non avrebbe mai pensato che un giorno avrebbe riabbracciato Sirius come quando erano bambini e non avevano nulla a che fare con la guerra.
-Sono tornato-
E abbracciò entrambi.
Mentre i fratelli Black si ricongiungevano e gli altri bisbigliavano o sorridevano Harry Sanderson osservava il suo piatto. E se Remus avesse avuto ragione? Alzò il capo e guardò Nigel che osservava Frank Paciock che chiedeva basito delle spiegazioni. Strinse i pugni, con Nigel avrebbe potuto parlarne. Si passò una  mano tra i capelli neri e sospirò. Guardò gli altri tavoli ma non appena il suo sguardò si spostò sui Serpeverde incrociò due freddi occhi verdi. David Sanderson era molto incazzato. Harry gli sorrise e sventolò la mano salutandolo. Quello strinse i pugni e gli occhi gli si illuminarono d'odio. Harry era soddisfatto della reazione così guardò i fratelli Black. Regulus era davvero impacciato ma Sirius era anche peggio, l'unica nota positiva era la Corvonero che parlava per entrambi.
-Sono felice che abbiano risolto.- disse Peter. Harry lo guardò e chinò il capo di lato.
-Io credo che abbiano altro da risolvere, ma per il momento lasciamoli in pace.- rispose scrollando le spalle. James arricciò il naso.
-Altro? Tipo cosa?- chiese. Lily gli diede uno scappellotto.
-Mi pare ovvio Jamie.- disse  -Insomma, Sirius diceva che Regulus era come il resto della loro famiglia. Dei razzisti praticamente. Quindi perchè l'amica di Regulus è Sayra che, tra l'altro, è una nata babbana?-
James strinse le labbra e annuì.
-Giusto-
-Ahah, Prongs dovresti vedere la tua faccia.- lo prese in giro Remus. Peter ridacchiò.
-Taci Moony-
-Ehi, stanno tornando, Regulus e la Corvonero sono con Sir!- sussurrò Nigel. Harry tornò al suo piatto e sorrise a Regulus e alla Corvonero. Si presentò ma poi entrò nel suo mondo.
Tutto ciò era così strano... Quasi gli girava la testa. Non capiva più nulla. Anche Nigel era strano, e Harry sapeva che avrebbe dovuto chiedergli cosa avesse, ma proprio non c'era riuscito. Si alzò e sorrise agli altri.
-Io torno in dormitorio, mi gira un po' la testa.-
Una strana luce passò negli occhi di Nigel.
-Ti accompagno amico-
-Ok-
James si scambiò un'occhiata con gli altri.
-Fate attenzione, e se ti gira ancora la testa domani resta in dormitorio.- disse Lily con fare materno. James annuì
-Ti portiamo qualcosa da Madama Chips, ok?- propose.
-Io ti porto la cena, così se hai fame...- disse Sirius con un occhiolino. Remus invece esclamò:
-Mangia della cioccolata, starai meglio!-
Harry sorrise gentile e un po' imbarazzato. Nessuno si era mai preoccupato così per lui. O forse si? Un'immagine affiorò alla mente. Delle mani gentili e forti. Delle mani lisce e delle mani un po' ruvide. Era stato un flash ma fece girare la testa ad Harry ancor di più.
-G-Grazie ragazzi, farò come mi avete detto.-
E se ne andò accompagnato da Nigel. Salirono le scale prima che cambiassero e saltarono qualche scalino. Poi arrivarono alla Sala Comune e dopo essersi accertati che non ci fosse nessuno Nigel mise una mano sulla spalla di     Harry.
-Cosa succede?-
Harry lo soppesò con lo sguardo, poi si toccò la fronte e la massaggiò ripetutamente.
-Io... Ho degli incubi...-
Di nuovo gli occhi di Nigel brillarono e Harry si chiese perchè.
-Parlamene, amico.-
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Regulus aveva osservato il giovane Sanderson sino a che non sparì.
-Era... strano.- disse un po' a disagio.
-Si? È da un po' che fa così.- osservò Sirius con una faccia da ebete. Lily ridacchiò e Remus diede una pacca a Sirius
-Riprenditi Pad, sembri un'idiota.- rise il castano. James ghignò
-Sembra? Ma se è un'idiota!- e anche Peter e gli altri risero.
-EHI!-
Ma Sayra smise di ridere in fretta e strinse un braccio a Regulus.
-Reg... Ma dove andrai a dormire?-
I Malandrini e Lily puntarono il loro sguardo su Regulus come colti da un'improvvisa preoccupazione.
-Oddio, è vero!- esclamò Lily
-Dalle Serpi non ci torni di certo!- disse Peter
-Come ti sistemi? Ne dovremmo parlare con Minnie?- domandò agitato Remus
-Vieni da noi!- esclamò James
-Si, vieni da noi!- confermò Sirius. Regulus ci pensò un po' su poi sorrise.
-Credo di sapere dove andare...-
Sirius lo guardò confuso-Dove?-
Regulus si  sporse sul tavolo e il gruppo si strinse intorno a lui con curiosità crescente. Lui ghignò e, con voce bassa, disse:
-La conoscete la Stanza delle Necessità?-
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Harry aveva bisogno di stare da solo.
Dopo aver parlato con Nigel che era stato più che utile aveva sentito la testa scoppiare. Non poteva crederci, non poteva immaginare che lui potesse essere...
-Cazzo- sussurrò passandosi una mano tra i capelli-Cazzo..- la voce gli si spezzò ma s'impose di non piangere anche se l'unica cosa che voleva era fermarsi e urlare e spaccare qualcosa. Voleva piangere come non aveva mai voluto in tutta la sua esistenza. Scosse il capoe si passò entrambe le mani tra i capelli. Si poggiò al muro del corridoio vuoto e sospirò portandosi una mano sul cuore, stringendo il tessuto della divisa.
-Cosa c'è? Depresso fratellino?- la voce sarcastica di David lo riscosse. Harry si mise dritto e guardò gelido il fratello.
-Io non sono tuo fratello.- disse con calma, ma una fitta alla testa gli fece strizzare gli occhi più volte. David ghignò e solo allora Harry capì di essere fregato. Si voltò di scatto ma ricevette qualcosa in testa.
Prima di perdere i sensi, però, sentì la voce gelida di Connor ridotta ad un sussurro nel suo orecchio,
-Sino alla morte, fratellino, te lo sei scordato?-
Poi l'oscurità lo avvolse.
Harry era abituato a brancolare nel buio, spesso da solo, per questo non aveva mai avuto paura dell'oscurità. Ma quella volta, mentre gli si chiudevano gli occhi e tutto si faceva scuro ebbe davvero paura.
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Nigel stava camminando tranquillamente per i corridoi del castello quando incontrò Lily e Remus. Erano di ritorno dalla biblioteca.
-Uhm... Pozioni?- tirò ad indovinare il ragazzino. Lily scosse il capo sorridendo e Remus fece altrettanto.
-No, Trasfigurazione-
Nigel ci pensò un po' su poi li guardò confuso.
-Potevate chiedere aiuto a James- esclamò-Lui è bravo in Trasfigurazione-
Lily arrossì un po' e distolse lo sguardo.
-Era impegnato e Lily era troppo timida...Aho!- Remus ricevette un schiaffo sulla nuca. Si massaggiò la parte lesa della testa mentre iniziavano a camminare nei corridoi. Nigel era relativamente felice e soddisfatto. Erano finalmente giunti ad una svolta. Ora Harry avrebbe saputo cosa fare.
Proprio in quel momento, mentre passavano verso un corridoio notò qualcosa sul pavimento.
-Ehi!- richiamò Remus e Lily che battibeccavano su Pozioni e corse vero l'oggetto. I due lo seguirono curiosi e quando furono abbastanza vicini capirono che si trattava di una bacchetta. Nigel si chinò e la raccolse la osservò un po' e sgranò gli occhi.
-Uh? Una bacchetta? Che ci fa qui..?-
-Chiamate il professor Silente- disse Nigel con la voce strozzata. Remus si fece serio, Lily confusa.
-Cosa?-
-Chiamate Silente!- urlò Nigel. Lily annuì e corse via mentre Remus si avvicinava a Nigel. Guardò con un pizzico di timore il ragazzino il cui volto era pallido.
-Nigel? Perchè coinvolgere il professor Silente?- chiese finalmente. Nigel rimase zittò per un po' col cuore che batteva velocemente in petto. Poi, con voce più strozzata di prima rispose a Remus
-Questa bacchetta... Questa bacchetta è di Harry, Remus.-
Bastò solo quell'informazione per far svanire il timore dal viso di Remus.
Quella era la bacchetta di Harry.
Remus era certo che Harry si facesse anche la doccia con quella bacchetta ed inoltre non era così sbadato da perderla.
Questo poteva voler dire solo una cosa.
-L'hanno preso.- soffiò. Nigel annuì, le gambe che tremavano. Cadde in ginocchio sul pavimento e guardò la bacchetta come se potesse dirgli dove fosse il suo padrone. Ma, ovviamente, non lo fece.
Se quello era un incubo, allora era meglio che qualcuno lo svegliasse e subito! Harry non poteva essere stato preso, non in quel momento. Non mentre tutti tornavano felici, non mentre iniziava ad essere cosciente della verità. Non proprio quando dovevano agire. Nigel strinse la bacchetta e si voltò verso Silente che si avvicinava con Lily al seguito.
Resisti amico, pensò, ti troveremo.



Note dell'autrice

Perdonatemi, vi prego. Soprattutto tu Alexis, perdonami per questo orrendo ritardo.
Ho avuto una serie di problemi e di impegni e... lasciamo stare.
Posso solo sperare che il capitolo sia di vostro gradimento. Mi spiace, il capitolo non è molto lungo ma vedrò cosa riuscirò a fare per il 
Con affetto,
Aira ^^




  
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