月夜見の尊 月齢
(Tsukuyomi Moon Phase)
Yomi si stava trasformando. Qualunque cosa fosse, Hinata era pronta. Si ritrovò di fronte Neji, nello stesso stato di Amaterasu, Tsukuyomi e Susano. Lei si bloccò.
“E’ inutile, madamigella Hinata. Per quanto lei si impegni, rimarrà sempre una fallita. Il destino non si può cambiare…”
“Tu non sei Neji-kun. Sparisci!”
E diede un fendente con la spada che avrebbe mozzato la testa a una persona, ma dato che quella non era che l’oscurità, le passò attraverso il collo.
“Bravissima Hinata!”
Questa era la voce di Naruto. Da dove veniva? Aveva assistito anche ai precedenti scontri? Yomi si trasformava ancora: questa volta, il gigantesco serpente a otto teste Yamata no Orochi. Sulla fronte di ogni testa c’erano degli strani tatuaggi, diversi, e al loro interno un kanjii. Si potevano leggere:
Fuoco
Acqua
Aria
Terra
Oscurità
Veleno
Elettricità
Luce
Dalle fauci di ogni testa gocciolava una roba verdastra, che doveva essere del veleno. Hinata era sorpresa: per quanto ne sapeva, il demone Orochi era stato sconfitto almeno cento anni fa… Proprio dal dio Susano! Pensò in fretta… Come aveva fatto a ucciderlo? Ma certo… Aveva ubriacato le sue otto teste con del sakè e poi le aveva tagliate via! Ma adesso… Dove lo trovava del sakè?
Intanto, sulla Terra alla Collina dei Kami…
Masamune, sentendo la forza dell’entità, capì che si trattava di un demone, di Orochi. Andò di corsa da Inari, interrompendolo\a dalla sua attività.
“Inari… Se non sbaglio, oltre a essere dio\dea delle volpi, lo sei anche del riso, no?”
“Beh… E con questo?”
“Ci serve del sakè, e come
Lei sa esso è ricavato dal riso fermentato…”
”Ho capito! Vuoi del sakè in
modo da aiutare la ragazzina! Ci vuole un bel po’ per prepararlo…”
“Sì, ma… I fedeli non donano alle sue messaggere del sakè in modo che glielo portino?”
“Oh vero… Posso provare a chiamarle, ma non so se hanno sakè…”
“La prego, provi!”
“Va bene…”
Inari formulò qualcosa in quella che doveva essere il linguaggio delle volpi, e due myobu bianche si materializzarono dal nulla. Una di loro aveva una grossa bottiglia del tanto desiderato vino di riso. Altre parole del\la dio\a e sparirono di nuovo. Stavano andando da Hinata a consegnarglielo.
“Yomi… Anzi, Orochi… Tu non puoi vincere…”
Hinata sospirò. Era
coperta di sangue: aveva mozzato già cinque teste. La forza della rabbia. Si era
dimenticata delle parole che Amaterasu le aveva detto tempo addietro: “Non dovrai provare sensazioni umane come il cercare un
potere sempre maggiore. Non dovrai provare il sentimento di vendetta”
Quello era il momento che Yomi stava aspettando: il
momento in cui lei era indebolita dai suoi sentimenti. Sotto forma di spettro
nero, entrò dentro Hinata. Lei opponeva una dura resistenza, le myobu erano
arrivate. Quella senza la bottiglia di sakè corse verso la piccola dea, tra le
zampe dei fogli da esorcismo. Ne posizionò uno sulla fronte, uno al cuore e un
altro sulla schiena: avrebbero aiutato Hinata a rimuovere Yomi. E così fu.
Appena uscito, riprese le sembianze del leggendario serpente, ma con cinque
teste in meno. La myobu con il sakè volò verso le tre teste ancora vive, facendo
ingoiare a ognuna il liquido. Caddero a terra, ubriache. Lei le tagliò senza
problemi, quando, nell’ultima, sentì qualcosa di duro. Era la spada Kusanagi. La
estrasse, e con le sue ultime forze, vi sigillò Yomi. Cadde a terra, priva di
forze.
Intanto, sulla Terra, sempre alla Collina dei Kami… Gli
dei e le dee si stavano, pian piano, trasformandosi in pietra. Così, colti in
posizione di preghiera, continuavano imperterriti. Anche a Raijuu toccava la
stessa sorte, ma non se ne preoccupò. Sojobo si guardò preoccupato intorno,
esclamando:
“Che… Che sta succedendo?!”
“Hinata ha sigillato Yomi. Ce l’ha fatta, ma esso era
anche il custode delle anime divine. Hinata, sigillandolo, ha tolto il Male dal
mondo, ma ha anche eliminato
E
Masamune, in una nuvola di fumo, scomparse. Ricominciò il suo viaggio verso
l’ignoto, solitario.
“Le terrò bene a mente… Yondaime Hokage”
Sojobo osservò i paraggi: tutti erano diventati statue
di pietra, grigia e fredda. Disposti in cerchio, ancora preganti. Ancora
giacciono lì, ancora pregano…
Hinata si risvegliò nel candido letto dell’ospedale
migliore di Konoha, era in una stanza singola. Accanto a lei era seduta Kurenai.
Naruto aveva in mano un bouquet di fiori.
“Ecco Hinata! Sei stata incredibile! Cosa posso fare
per ringr…”
“Calmo, Naruto. Lasciamo Hinata
riposare”
L’esagitato ragazzo lasciò i fiori sul comodino vicino
al letto, pieno di bigliettini con scritte tipo “Guarisci presto” e “Sei la
nostra eroina”. La jonin e il genin uscirono, chiudendo delicatamente la porta.
Lei prese i fiori, sentendo il loro delicato profumo. Tra i bigliettini, ce ne
era uno con una nera piuma. Una piuma gigantesca. Lei lo prese e lo
lesse:
“Cara Hinata,
Ce
l’hai fatta! Hai vinto! Ora i tuoi amici sono salvi!
Ma
purtroppo, tutto ha un prezzo. Non voglio spiegarti cosa intendo
ora.
Gli strumenti divini, dopo la battaglia, sono diventati
come pietra e sono volati a chilometri
di
distanza, ora nessuno sa dove si trovino. Masamune ti saluta,
purtroppo,
ora non so dove si trovi. Mi ha sbolognato qui da solo
al villaggio raso al suolo! Ma ti rendi conto?
Non posso rivelarti dove sta il mio villaggio, ma sento
che ci rincontreremo presto. Potrebbe essere domani, potrebbe essere tra dieci
anni. Ma di una cosa, sono sicuro…
Non ti dimenticherò mai.
Saluti, il Re dei Tengu
Sojobo”
Hinata strinse a sé la piuma. Sojobo già gli mancava.
Sui volti di pietra degli Hokage, una figura era in
piedi su quella del Quarto.
“Alla prossima, Hinata… La sola che non vede mio figlio
come un mostro”
Detto questo, sparì.
FINE
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Note:
La
fanfic è finita. Spero vi sia piaciuta, dato che, probabilmente, scriverò il
seguito.
Inari: Inari è la divinità shinto della fertilità,
del riso, dell'agricoltura, delle volpi, dell'industria e del successo terreno.
E’ rappresentato sia come divinità maschile che come divinità femminile, anche
sotto forma di volpe, ma può apparire anche sotto forma di drago o serpente.
Nella fic ho voluto lasciare ai lettori la scelta: maschio o femmina?
Myobu: Sono volpi di un bianco candido e agiscono
come messaggere di Inari.
Alla prossima