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Autore: Kagura92    09/05/2008    3 recensioni
In una Hogwarts devastata dall'ultima batatglia contro Voldemort,maghi e streghe di ogni casa.lignaggio e stirpe si aggirano tra le rovine,per ricostruire il loro mondo. Tra di loro c'è anche Harry,tormentato da ricordi e rivelazioni,ma sopratutto ancora sconvolto da tutto quello è successo nell'ultimo anno,prima cosa fra tutti della vita di Piton,a cui cerca inutilmente di dare un senso. Tra le macerie nota anche un ragazzo,dai capelli neri e gli occhi di un verde freddo gelido,la pelle gialla e un lungo mantello nero. Harry si ritrova così a conoscere Severus Slyther,il figlio di Piton,il figlio che Piton non ha mai conosciuto. Del resto,Severus Slyther non sapeva nemmeno di avere un padre,e ignora perfino sua madre. In memoria dell'unico veramente grande,Harry e Malfoy si uniranno a Severus nella disperata ricerca di un perchè,di perchè Severus sia stato allevato in solitudine da babbani,quando aveva un padre potente e una madre amorevole,e perchè questi di lui non sapevano nulla. Tra ricordi di gente trapassata,lettere cariche di ricordi,pensieri da adolescenti di vent'anno prima e lacrime amare,riusciranno a svelare ogni segreto,conoscendo il vero Piton che nessuno di loro ha mai visto,trovandosi di fronte alla cruda realtà.
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Convocazione

 

dedy94: detto fatto!^^! Grazie del commento!

nihal93: io odio ferocemente la Umbridge non appena ho scoperto che indossava un cardigan rosa (ma come c***o si fa…) grazie per la recensione…e non censurarli gli insulti,possono aiutarmi con i dialoghi XD

JDS: no no no,poverina!Io non torturo nessuno…cioè quasi nessuno…quanto al mistero,è una caratteristica principale…..Severus è tale e quale al padre con madre sconosciuta…

 

Convocazione

 

S’irrigidì,fissando quel volto a lungo odiato con i suoi occhi verde ghiaccio.

Qualcun altro fece un passo sul morbido tappeto,e alzò il capo di scatto,senza però smettere di controllare la Umbridge,la mano che cercava la bacchetta,lentamente per non attirare l’attenzione,eppure la cercava disperatamente.

Quel semplice pezzo di legno era l’arma più potente e implacabile che potesse avere,e innumerevoli gli incantesimi che conosceva.

E spesso nei suoi sogni non aveva desiderato altro che trovarsela davanti,armato;e questa volta per lei non ci sarebbe stato scampo.

 

 

Una voce profonda parlò –Sono Kingsley Shackebolt- disse l’uomo dalla pelle scura avanzando verso di loro. Severus intravide un paio di Auror in lugubre divisa.

Non sarebbe stato quello il giorno della fredda vendetta.

-Lo sappiamo- sbottò bruscamente un corvonero dai capelli scuri.

Severus riconobbe quella voce,anche se l’ultima volta che l’aveva sentita le sue labbra erano spalancate in un urlo senza fine.

Si guardò intorno e riconobbe anche altri volti,anche se l’ultima volta che li aveva visti era in segrete oscure tra congegni lucenti…

Un lieve sorriso ironico stava per sfuggirli: gli stessi oggetti,lo stesso volto,quella penombra offuscata…

…stava forse tutto per ripetersi?

Le sue dita toccarono il freddo legno della bacchetta…

…no,non questa volta.

-Siete stati convocati  perchè ci risulta che voi siate alcuni dei sopravvissuti all’Inquisizione di Dolores Umbridge…-

-Il termine esatto è ‘tortura’- mormorò un Tassorosso dai lunghi capelli biondi.

-No,il termine esatto è ‘nazismo magico’- disse un Serpeverde dai capelli quasi bianchi,e l’aria annoiata –Anzi,non trovate curioso che il mondo magico,nonostante avanzato e evoluto abbia adottato le stesse linee di pensiero e metodo del mondo babbano di cinquant’anni fa?Come a dire che siamo rimasti piuttosto indietro-

Ora quel volto così estraneo poté avere un nome. Era incredibile che fosse proprio lui.

-Se la metti così,Shineroom,sono costretto a darti ragione- disse Severus tranquillo a voce alta

 –Una palese contraddizione dello stesso principio che intendevano difendere-

-Esattamente quello che intendevo,Slyther. Sempre acuto,eppure la tua bella oretta l’hai avuta-

-Di ‘Inquisizione Umbridgiana’ sì. Di tutto il resto un po’ di più-

-Dovrebbero fare un monumento a Umbridge non ti pare? Colei-che-non-aveva-idea-che-quello-che-faceva-era-in-netto-contrasto-con-quello-che-predicava-

-Un po’ troppo lungo- commentò lo stesso Corvonero di prima –Non trovate che sarebbe meglio lasciar perdere ed ergerne uno ai nostri protettori?-

-Magnifica idea, Corvonero- approvò il Tassorosso dai capelli biondi.

-Credo che nel nostro caso una targa sia più che adatta- commentò Shineroom,gettando a Severus una fugace occhiata dei suoi occhi azzurri, ammiccando.

-Oh sì- rispose Severus,risponde con un ghigno a quel cenno d’intesa

 –Tanto per non scandalizzare la nostra nuovamente sensibile opinione magica-

I ragazzi risero,risate fredde e vuote,risate nate per sopprimere le lacrime,quelle stesse che ora nascevano agli occhi di Minerva MacGranitt.

 

Guardò i volti di quei ragazzi che pure le erano familiari,e grande il suo rammarico e il suo stupore nel vedere che ormai le erano sconosciuti.

Quei volti,avvolti da veli di odio,di dolore, come scavati da fiumi di lacrime…

Eppure poteva leggere nei loro occhi che quelle lacrime non erano mai sgorgate…quei volti non erano quelli che aveva conosciuto,non erano quegli studenti ammirati e stupiti delle sue lezioni,quei ragazzi studiosi,avidi di apprendere,desiderosi di poter al più presto mostrare la mondo le loro doti…

Quella labile scintilla di tenue speranza a cui si erano sempre aggrappati era stata brutalmente spenta dalla furia di un odio insensato…

Quei lunghi anni spazzati da poche ore,giorni veloci,mesi di dubbio e terrore,incisi nelle loro menti e nei loro cuori e che mai più li avrebbero abbandonati.

 

Strinse nervosamente il suo mantello verde smeraldo,e poi guardò quella donna carica d’odio.

La realtà è che le era difficile perdonarsi.

Se solo quella volta avesse insistito forse ora lei non sarebbe stata lì.

 

 

-Albus!non può…-

-Non posso cosa,Minerva?- Il vecchio mago alzò il naso aquilino su cui poggiavano i suoi sottili occhiali a mezzaluna,per posare il suo sguardo carico di saggezza e esperienza su di lei,che, ostinata e furente,si mordeva un labbro nel tentativo di contenere la rabbia.

-Non può lasciare che quella donna…-

-Tiraneggi i nostri studenti?Sono solo decreti,Minerva-

-Decreti?Professor Silente,se l’ho notato io,deve averlo notato anche lei-

-Notato cosa,Minerva?-

-Le mani degli studenti,professore! Ogni volta che un ragazzo viene punito da quella donna,porta il proprio peccato inciso sul dorso della mano. Potter,tanto per fare un esempio,se ne sarà accorto almeno di lui vero? Sulla mano sinistra,le sottili cicatrici bianche : ‘non devo dire bugie’-

-Illusioni,Minerva-

-Professore…-

-Minerva,se avessi ragione di sospettare che Dolores Umbridge torturi i miei studenti,sarei il primo a farmi avanti-

Pronunciò quelle frasi con determinazione,lasciandole tuonare nello studio vuoto,dove il piumaggio di una giovane Fanny riluceva alla luce del fuoco

–Tuttavia nessuno dei nostri studenti ha mai detto nulla;ciò vuol dire che nulla è accaduto-

E così dicendo tornò alla pergamena di fronte a lui,mentre Minerva MacGranitt lo guardava incredula,ignorando quel silenzio che doveva porre fine a ogni replica.

-Nessuno degli studenti dirà mai nulla,perchè non vogliono…-

-Complicare la situazione?Dici che si stanno sacrificando,Minerva,per la loro scuola?-

-sì- rispose lei gelida.

-Per questo,dico che non è successo nulla- La guardò dritto negli occhi.

La strega si morse il labbro. Aveva ragione.

Se quei ragazzi si stavano sacrificando perché le cose non peggiorassero,chi era lei per insistere e rendere vani i loro sforzi?

Dal suo trespolo Fanny diede in un'unica,triste nota di incoraggiamento.

 

Forse se avesse insistito,non sarebbe andata così male.

 

Forse ora gli occhi di quei ragazzi non sarebbero stati così carichi di odio e di rancore.

 

Forse ora i loro occhi non sarebbero stati colmi di violenza e sangue.

 

Forse.

 

Gli Auror li scrutavano,esitanti,forse spaventati da chi parlava così del proprio dolore.

Stringevano pergamene dall’aria ufficiale,nervosamente,mentre cercavano le parole giuste.

Ma non c’era tempo per trovarle.

-Siete stati qui riuniti- disse la profonda voce di Shackebolt, risuonando nell’Ufficio di Silente –Per venire interrogati al riguardo.

Vi verranno fatte domande generali,dopodiché parlerete singolarmente con ogni Auror…-

-Le domande o tutte insieme o non se ne fa niente-

A dirlo era stato un Grifondoro del terzo anno,il volt segnato come se ne avesse quaranta,subito circondato da mormorii di assenso.

 -La privacy…- mormorò uno degli Auror,ma Shineroom si erse dritto e imponente nonostante il corpo scavato da fatica e prigionia,gli occhi fiammanti.

-Privacy dite?Siamo stati portato nei sotterranei oscuri,privati degli abiti,imprigionati in fredde macchine ,costretti i a guardare i nostri compagni morire e urlare sapendo che avremmo fatto la loro fine…e ora lei viene a parlarmi di privacy?-

La Mac Granitt impallidì. Shackebolt si limitò a guardarli,con i profondi occhi scuri,e i ragazzi capirono.

Capirono che nonostante tutto,quella scelta non veniva da lui.

Anche lui era parte di un progetto…ma che progetto…di un gioco… più grande.

L’insegnante serrò furiosamente le labbra,mentre dentro di sé lasciava posto all’incredulità.

Erano davvero i suoi studenti a parlare così?

Non poteva,non voleva crederci.

 

Gli altri ragazzi,intanto,approvavano con cenni del capo,le labbra di Severus curve in un sorriso ironico.

-Così si parla- mormorò il Corvonero,mentre il Grifondoro approvava vigorosamente.

-Che volete sapere?- chiese Severus,rivolgendosi direttamente a Shackebolt

-Se siete disposti a testimoniare in tribunale,il 31 agosto,contro Dolores Umbridge-

-Siamo disposti a darle noi stessi la meritata punizione- rispose Shineroom secco e freddo.

-In questo caso,dovreste rispondere ad alcune domande generiche,da fornire alla Difesa-

-La Difesa?- sibilò Severus,secco come una trappola per topi- Volete dare un Difesa a Dolores Umbridge?-

-Il metodo democratico…- tentò vanamente un Auror.

-È interessante questo metodo democratico,sono felice che sia tornato in vita proprio in questo momento.

Credo che allora dovremmo istituire un processo anche contro Harry Potter,dopotutto ha ucciso Lord Voldemort,che era innocente finchè non fosse stato provato in regolare processo-

Sobbalzarono nel sentire il suo nome,ma Shackebolt non poteva c ribattere a parole e accuse così precise,e a cui dava anch’egli ragione nel profondo del cuore.

D’altronde chi poteva  negare l’ovvietà di quelle parole?

 

Minerva guardò quello strano ragazzo che troppo spesso le aveva ricordato Severus Piton,così spesso da scaricare su di lui tutto l’odio verso l’antico collega. Era senza dubbio un ragazzo inquietante…e così simile a lui…

 

Niente di strano che quello studente fosse risultato inquietante ai suoi stessi insegnanti.

 

-Qualcosa non va,Raptor?-

-N-n-n-o…-  balbettò il professore,qua si nervosamente,facendo sussultare pericolosamente la tazza di tè sui temi dei suoi studenti.

-Sembri nervoso…più del solito- disse Minerva MacGranitt,sedendosi al tavolo di quella stanza insegnanti così spoglia,traendo a sé una tazza di quel te che la professoressa Sprite stava servendo ai suoi colleghi.

-Saresti nervosa anche tu,Minerva,se avessi visto…- Vitious troncò quella frase,quasi imbarazzato,limitandosi a bere un lungo sorso del suo tè.

-Cosa c’è di così preoccupante?- chiese la donna dai capelli color del ferro e l’aria severa,

-Non…non hai ancora fatto lezione ai Serpeverde del primo anno,vero?- chiese la disordinata insegnate di Erbologia,scrutandola mentre porgeva una tazza alla professoressa Sinistra che la prese senza neanche guardarla,concentrata su complicate mappe astrali,borbottando nervosamente.

-No,Pomona,se non sbaglio dovrei averli oggi pomeriggio,subito dopo i Grifondoro del secondo anno-

-Be’…c’è un ragazzo molto strano…-

-Inquietante- mormorò il minuscolo professore di Incantesimi –Una somiglianza inquietante-

-Di cosa state parlando?- chiese Minerva MacGranitt improvvisamente secca. Era fermamente convinta che nessun insegnante dovesse essere parziale nel giudicare i suoi allievi. Era lo stesso motivo dei suoi continui litigi con il Professor Piton.

-Di…be’ lo vedrai tu stessa,presumo- sospirò la Sprite,posando la teiera di metallo scuro –C’è questo ragazzo…Severus Slyther…-

-Severus?- chiese Minerva,inarcando il sopracciglio

–Non credevo fosse un nome così diffuso-

-E infatti n-n-n-n-on lo è- balbettò Raptor,mentre lasciava cadere tremante una zolletta di zucchero nel tè.

-Come nemmeno il cognome Slyther,del resto- commentò l’insegnante aggrottando la fronte.

-Il ragazzo è orfano- mormorò la professoressa Sinistra con voce profonda –Cognome da orfanotrofio,si suppone-

-Incredibilmente azzeccato…- mormorò la Sprite bevendo un lungo sorso del tè profumato –A ogni modo credo che appena lo vedrai Minerva…lo riconoscerai subito…-

-Riconoscerlo?- ripetè la donna,abbassando la tazza e assumendo il cipiglio di un falco –Volete…-

Sprite si chinò verso di lei –Minerva…quando lo vedrai…vedrai Severus Piton all’età di undici anni,così come era allora-

-Cos…- la donna spalancò gli occhi severi –Cosa stai dicendo,Pomona?-

-Be’…- la collega di Erbologia,di solito così allegra,ora era pensosa –Certamente più…raffinato o bello,ma…-

-La somiglianza è inquietante,Minerva- squittì il minuscolo professor Vitious.

-Non quanto i suoi occhi-

La voce profonda della professoressa Sinistra costrinse tutti a girarsi  verso di lei,ma né lei né i suoi occhi scuri e lucenti si levarono da quelle carte del cielo.

-Li vedrai Minerva…vedrai i suoi occhi…-

-Co-o-o-o-sì simile…- mormorò ancora nervosamente Raptor,mentre anche una seconda zollette di tè cadeva nervosamente nel tè bollente.

-Simile a Piton…-

La porta della sala insegnanti si aprì,facendoli sussultare.

-Se-e-e-verus- La mano di Raptor tremò e il tè fini per rovesciarsi su mezzo tavolo.

Mentre Sinistra borbottava un incantesimo per evitare che quel tè invadesse anche le sue carte,tra lo sguardo allibito e curioso a un tempo dei suoi colleghi,l’uomo avvolto nel lungo mantello nero prendeva silenziosamente posto

-Raptor- I suoi occhi neri senza fondo si posarono sui volti dei colleghi –Qualcosa non va?-

-Nulla- disse la Sprite,affrettandosi a porgergli una tazza do tè –Com’è andata con la nuova classe?-

-I Serpeverde del primo anno,intendi? Magnificamente-

Bevve un lungo sorso di tè,apparentemente senza notare gli sguardi di Vitious e della Sprite,come se lui non avesse nulla da dire,come se nulla di particolare fosse accaduto.

Posò la tazza di tè,e poi guardò dritto negli occhi la collega di Erbologia.

-Acetonella?-

-E miele-

Non battè ciglio e riprese a bere.

 

Ricordava che però entro un paio di mesi tutto quel clamore era rientrato.

Conoscendolo meglio,osservandolo meglio,non assomigliava affatto a Severus Piton…o così le era ostentatamene parso fino al primo giorno di quell’anno.

 

 

 

-Bene,allora possiamo cominciare con le domande…-

Uno degli Auror cominciò a srotolare una pergamena,nervosamente.

-Scusate-

A interromperlo era stato un ragazzo dalla voce esotica, neri e una ciocca rossa

–Sono un Corvonero del quarto anno.Volevo solo dire che prima dovremmo nominare dei portavoce-

-Approvo- mormorò l’altro Corvonero –Faremo prima-

-Ci dareste qualche secondo?-

-Aspetteremo fuori concluse Schackebolt,uscendo con il suo seguito.

Minerva MacGranitt fissò quei ragazzi orami estranei prima di uscire anche lei.

 

-Suggerisco Slyther,Shineroom e il Corvonero- disse lo stesso ragazzo che aveva dato l’idea.

-Shibugarasu-

-Il Tassorosso-

-Smith-

-Il Grifondoro-

-Ashton-

-Tutti d’accordo?- chiese lo stesso Corvonero ai suoi compagni

Severus alzò la mano

-Rifiuti il ruolo?-

-No,ma suggerisco che anche tu sia uno di noi-

-Solo se accettate anche Lei- disse,indicando un’altra ragazza dai capelli neri e una ciocca blu

-D’accordo- commentò Ashton tranquillo –ma come mai?-

-Fidatevi- rispose con un sorriso simile a un ghigno.

-Intrigante…- disse allora Severus,mentre la ragazza ricambiava quel sorriso ironico scoprendo i denti bianchi in un ghigno -…be’ dopotutto potere alle donne!- concluse Shineroom –Giusto?-

-D’altronde il più fedele braccio destro di Lord Voldemort fino a un paio di anni fa era Bellatrix Lestrange,per cui la voce che le donne non siano brave come gli uomini è sicuramente infondata-

-Bellatrix Lestrange è la mia dea- disse lei,con voce profonda e soave.

-E il Signore è il mio dj- disse Smith con finta enfasi. Qualcuno ridacchiò,per quella battuta nota a pochi.

-Piuttosto il tuo nome?- chiese Ashton al Corvonero.

-Lui è Demost- rispose Shibugarasu per lui –e credetemi,sa parlare-

-A proposito di parlare…credo che dovremmo riflettere attentamente sulle proposte e sulle domande del Ministro,visto che non dobbiamo solo distruggere la Umbridge ma dare anche il giusto peso a chi ci ha aiutato- intervenne la ragazza.

-Sono d’accordo- disse un Serpeverde del secondo anno –Soprattutto se chi ci ha aiutato è momentaneamente incriminato come Mangiamorte-

-E soprattutto visto che questa volta non si faranno assoluzioni- aggiunse Shineroom,pensieroso.

Severus rifletté attentamente.

Doveva…Voleva assolutamente fare in modo che Lucius Malfoy subisse il maggior sconto di pena che fosse possibile,ma doveva essere scaltro,altrimenti sarebbe subito stato evidente quanto poco fosse stata parziale e la sua testimonianza avrebbe avuto meno valore.

Ma dovevano anche fare in modo che Dolores Umbridge non potesse scamparla.

-Faremo così- disse poi ad alta voce,interrompendo i pensieri e le parole dei suoi compagni –Risponderemo a qualche domanda generica,ora. Poi quando cominceranno a chiederci dettagli sempre più precisi,chiederemo loro di lasciarci la lista delle domande,in modo da poter conferire privatamente e rispondere solo in Tribunale,in modo da poter elaborare con calma e attentamente ogni risposta e ‘provare’ la sentenza-

-E se ci chiedessero il perchè?-

-Risponderemo loro che dato che soltanto i portavoce si recheranno in tribunale,dobbiamo prima raccogliere tutte le informazioni possibili dai nostri compagni,in modo da poter parlare anche per loro,in quanto portavoce-

-E se si opponessero?-

-Non possono. Va contro il metodo democratico-

-Bene,Slyther, Mi fa piacere vedere che sei rimasto esattamente come un tempo-

-Anche tu Shineroom. Sempre perfidamente abile-

-Capelli a parte,non c’era motivo per cui dovessi cambiare-

-Capelli bianchi…-mormorò Severus,guardandolo negli occhi per cercare di capire se ciò che credeva era vero;ma Shineroom si limitò a sorridere.

-Piuttosto…lasciamo i maghi del Ministero a chiedersi se siamo morti o andiamo?-

-Meglio andare. Ho da fare oggi-

-Sì,anch’io. A quanto pare le matricole Serpeverde dell’anno scorso si sono dati ai graffiti nei corridoi vicino alle cucine,non lontano dai dormitori Tassorosso- mormorò Shibugarasu con un sospiro.

-Aspetta,dammi un paio di secondi e indovino gli slogan…Tassorosso piasc…-

-Esatto.Li hai suggeriti tu?- chiese lui interrompendo Shineroom.

-Sì…quando andavo all’asilo-

-I Serpeverde non sono più quelli di una volta- mormorò Ashton con finto rammarico,prima di avvicinarsi alla porta dell’Ufficio di Silente per lasciarli entrare.

 

Vi era solo un Auror,e nessuna traccia di Dolores Umbridge.

-L’incantesimo che l’imprigionava ha terminato l’effetto,e abbiamo pensato fosse meglio portarla via di qui- spiegò l’Auror.

-Per la sua sicurezza,presumo –disse Shineroom,le labbra increspate da un ghigno.

Shackebolt si limitò a un vago cenno d’assenso.

 

-Bene,ammesso e non concesso che ciò sia vero…- Severus parlò con voce setosa,osservando l’Auror rimasto impallidire,chiaramente a disagio -…vi pregherei di continuare-

-Sì…- mormorò uno l’Auror avanzando e stringendo nervosamente in mano la pergamena,schizzata di un sangue che prima non c’era –Da dove…?-

-Entro breve,se possibile- disse Smith secco come una trappola per topi –Non abbiamo tutto il giorno-

Minerva MacGranitt sussultò,incredula che lo stesso Tassorosso che un giorno aveva incontrato piangente tra i corridoi ora potesse parlare con tutta quella freddezza.

 

 

Un altro capitolo…l’ho riscritto tre volte ma ancora non mi convince molto…non ci avevo pensato,ma in realtà era molto più complicato del previsto..i punti di vista dei ragazzi,della MacGranitt,di Severus,di Kingsley…E poi il Faccia-a-Faccia ragazzi Vs Umbridge l’hi dovuto rinviare perchè ora non aveva senso (ma non del tutto,come potete notare)..così come anche i loro pensieri (Demost mi ha salvato la vita con l’idea dei portavoce)…e poi volevo raccontare bene questa storia delle torture etc etc e per farlo mi sarebbero servite pagine,così ho pensato all’udienza…spero di non avervi deluso ma non preoccupatevi,qui  i buoni non vincono sempre…per cui visto che Severus non  è uno stinco di santo ci sono buone possibilità che possano dare una bella lezione all’Umbridge…per farvi un esempio…avete mai letto i Tre Moschettieri?No? Be’ allora mi dispiace XD ma per coloro che l’avessero fatto…pensino a Milady e al processo di Athos.

In un modo o nell’altro…

  
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