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Autore: Kel    09/05/2008    5 recensioni
Hermione è tornata.Il suo viaggio doveva durare poco, invece è stata via undici anni.
Sarà cambiato qualcosa nella persone che aveva lasciato?E, cosa più importante,lei sarà cambiata?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitoli 16_17 Draco

Capitoli 16-17/Draco

 

 

La conoscete quella piacevolissima sensazione che ti da l’impressione di essere in pace con il mondo? Ebbene, è esattamente quello che sento io in questo momento.
Sarò diventato un’inguaribile romanticone, ma non ho mai provato niente di più bello e piacevole come tenere Hermione fra le mie braccia e sentirla accoccolata contro di me.
Mi fa sentire completo, ecco.
Fa un freddo cane qua fuori, lo so, ma è come se io e lei fossimo all’interno di una bolla d’aria che ci tiene al caldo, anche se la neve continua a scendere imperterrita attorno a noi, e qualche fiocco è persino arrivato a toccare il portico. Non ho mai amato particolarmente la neve, sebbene sia stato soprannominato più volte Principe di Ghiaccio, all’epoca di Hogwarts. Mi piacerebbe che coloro che l’avevano inventato fossero qua adesso a vedermi sorridere come un ebete al nulla, solo perché ho questa donna meravigliosa tra le braccia.
Potrebbe quasi sembrare un sogno, e se lo è non voglio assolutamente svegliarmi.

 -Draco!-

 Ecco, lo sapevo io che non poteva essere un sogno, perché nei sogni non sono incluse nel prezzo le madri assillanti e ossessive, vero?
Negli incubi, al massimo, e di certo questo non è un incubo.
Sono del tutto convinto, ormai, che mia madre abbia da qualche parte, non so dove e francamente non ci tengo a saperlo, un qualcosa che le permetta di sapere quando, dove, come io mi trovi ogni qual volta io sia con una donna. È incredibile!
Arriva sempre nei momenti meno opportuni. Lo fa apposta, ne sono sicuro.
Certo, anche se questa volta mi beccasse non sarebbe niente a quanto è stata abituata in passato. Ho sempre pensato che prima o poi le sarebbe venuto un colpo al cuore, trovando il suo “bambino” tra le braccia di una qualsiasi ragazza intento in atti decisamente poco consoni ad un Malfoy.
In ogni caso è solo colpa sua. Chi le ha dato il permesso di entrare nella mia camera quando era perfettamente a conoscenza che io ero dentro, e nient’affatto solo? Durate l’estate tra il quarto e quinto anno ho seriamente avuto paura che mi lasciasse da solo con Lucius, dato che più di una volta è entrata come se niente fosse nella mia stanza mentre io e Pansy eravamo all’interno (si stavo con Pansy, non c’è bisogno di infierire, ci penso già da solo a domandarmi come diavolo facevo), lanciava uno sguardo distratto al letto (il mio comodo e bellissimo letto a baldacchino, ecco l’unica cosa che mi manca del Manor, a parte la biblioteca, la cucina di Tippy, il mio capientissimo armadio, il laboratorio di Pozioni…ok, la smetto…mi manca tutto del Manor, sarà per questo che ufficialmente vivo ancora lì? Ovviamente mi manca tutto tranne la mia asfissiante madre…), dicevamo, lanciava uno sguardo distratto al letto e proseguiva imperterrita a fare quello che era venuta a fare, come posare un mazzo di narcisi freschi sulla scrivania o riportarmi oggetti che, secondo lei, lasciavo in giro. Ma poi, mi sono chiesto, che bisogno c’era che fosse proprio lei a fare quelle cose, visto che avevamo più di venticinque elfi domestici? Domanda da un milione di Galeoni…
E poi usciva dalla stanza, come se niente fosse, invitando all’ultimo Pansy per un thè il giorno dopo.
Ovviamente solo con Pansy si comportava così. Da quando mi sono reso conto che la mia dolce (??) migliore amica era a tutti gli effetti solo la mia migliore amica, e non ci siamo più trattenuti in, diciamo così, incontri di ginnastica alternativa, e altre ragazze hanno preso il suo posto grazie a Salazar mia madre non è più entrata in camera mia durante quei specifici momenti.
Per poi ricominciare quando Hogwarts è finita, e Pansy ha sposato Harry. Non chiedetemi perché, io ho già da tempo rinunciato a capire cosa passa per quel raffinato cervello che si ritrova Narcissa Malfoy, pardon, Black.

 
-È tua madre- Perso nei mie pensieri, da pazzo psicotico lo so, a malapena mi sono accorto che Hermione aveva detto qualcosa. Le sue parole si sono trasformate in fumo bianco non appena ha aperto bocca.

-Lo so. Non voglio rientrare- Non posso non fare a meno di dirlo, tanto più compromesso di così…

-Neanche io- Sto sorridendo davvero come un’ebete, ora…queste due parole mi riempiono di una tale felicità! Anche lei sorride, poi scoppiamo a ridere entrambi, la sua risata lievemente attutita dal mio petto, dove ancora è appoggiato il suo volto.

Durano un secondo il ticchettio dei tacchi di mia madre che si avvicinano a noi, quel tanto che basta a me e ad Hermione per scostarci l’uno dall’altra.
La bolla di cui parlavo prima si deve essere rotta, perché adesso sì che sento freddo, nonostante il cappotto.

-Ecco dov’eri, caro- Salazar quanto la odio quando usa quel tono da rimprovero, lo stesso che usava quando a cinque anni bevevo il thè con il cucchiaino dentro alla tazza e lo facevo tintinnare sul piattino.
Hermione sta tremando, ora le do il mio cappotto…anche se mia madre capirà qualcosa di sicuro.

-Draco, ma non ti ho insegnato niente? Stai qua fuori a far congelare una donna? Non vedi come trema? Su forza dalle il tuo cappotto…- Oh, agli ordini Capitano Madre, mi semplifichi moltissime cose così.
Hermione tenta di protestare, ma è tutto inutile, due contro uno mia cara…

-Ti stavo cercando per dirti che se vuoi tornare a casa con me, tra poco io vado. Quindi non dilungarti troppo- E ti pareva se non era per quello…sicuro che torno, così stasera mi dovrò sorbire una delle sue feste…ma neanche sotto cruciatus!

-Grazie mamma, lo terrò presente- Il mio tono da Malfoy perfetto è l’unica cosa utile che Lucius mi ha tramandato…

Mamma sorride…Oh, no…il sorriso sadico no.

-E chiamami Narcissa, cara- dichiara, rivolta ovviamente ad Hermione, prima di girare sui tacchi e tornare in casa.

 

Questo letto non mi è mai parso così vuoto, non come in questo momento almeno. È notte fonda e io mi ritrovo sdraiato al buio della mia camera da letto con in testa solo pensieri deprimenti, e solo perché sono da solo. Si, perché Hermione ha deciso che per stanotte era meglio dormire separati e tutto per colpa della mia bellissima e intelligentissima figlioccia. Intendiamoci, voglio un bene infinito a Lily però…proprio domani doveva scegliere come giorno per fare un pupazzo di neve con Hermione?  Non poteva, che so io, aspettare di tornare ad Hogwarts e farlo lì? Con tutto il posto che c’è…ma no! Il pupazzo di neve è tradizione che si faccia il giorno dopo Natale, zio lo sai…
Merlino…sono proprio messo male. Non sono nemmeno più capace di dormire senza Hermione accanto a me, e sono passati, quanti…quattro giorni da quando ci siamo baciati per la prima volta? Mi sembra assurdo, mi sembra di stare con lei da una vita.
Quando mia madre è tornata in casa abbiamo parlato solo io e lei, di nuovo abbracciati come dieci minuti prima, e sono rimasto piacevolmente sorpreso quando mi ha rivelato un piccolo particolare su di lei a cui non avrei mai creduto, se me lo avesse raccontato qualcun altro.
Anche lei adora stare da sola, senza il pensiero di un marito da cui tornare la sera.
L’ho baciata senza tentennare troppo. Ho dovuto baciarla. È incredibile quanto siamo simili, io e lei.
Poi siamo dovuti rientrare, o ci sarebbero venuti a cercare tutti quanti. E poi chi aveva la forza di spiegare loro quello che sta accadendo tra di noi? Io no di certo, dato che sono il primo a non capirci niente.
Ovviamente mi sono dovuto sorbire mia madre, prima di riuscire a convincerla a tornare al Maniero.

-Draco tesoro- iniziano sempre così le sue frasi quando vuole chiedermi qualcosa –Sei proprio sicuro di non voler venire a casa con me? Guarda che ho fatto preparare tante di quelle cose buone per stasera…tutti i tuoi piatti preferiti!- E ancora, mentre io continuavo a ripetermi di non cedere ai suoi subdoli stratagemmi –Ma non vorrai lasciarmi sola in quel grande Maniero tutto vuoto?- No, mamma, non toccare quel tasto…lo so anche io che è troppo grande per una donna sola –Alla cena sarò l’unica senza figli, mentre tutti gli altri li avranno con sé…sai quante belle ragazze ci saranno, Draco?- Ecco, questa se la poteva anche risparmiare, non è decisamente una ragazza quello di cui ho bisogno al momento –Oh, e va bene, se vieni ti prometto di non insistere più sul tuo matrimonio, e non ti organizzerò più cene con le figlie dei miei amici- Ammetto che su questo ci ho fatto un pensierino, ok, più di uno, ma mi è bastato vedere l’espressione di Hermione in quel momento per declinare l’offerta con decisione.

Poi l’ho accompagnata alla porta, e lì ha continuato con il suo discorso, ma non l’ho ascoltata gran ché, fino a quando non ho captato tre semplici parole : “Quella cara ragazza” e mi sono bloccato di colpo.

-Scusa mamma, dicevi?- Le ho domandato.

-Non mi ascoltare mai, bravo! Comunque ti stavo dicendo di invitare qualche volta a pranzo o a cena quella cara ragazza, ho visto che c’è affinità tra di voi-

Sono sbiancato di colpo. –Quale cara ragazza, mamma?- Chissà perché temevo la sua risposta…

-Ma Hermione, caro. Chi altri?-

Visto che non rispondevo ha bene pensato di proseguire con il discorso.

-Sembrate andare molto d’accordo, e mi fa piacere. Finalmente ti sei deciso ha trovare una ragazza con un po’ di cervello e non quelle bamboline che portavi a casa di solito…bravo tesoro!-

E mi ha dato due schiaffetti leggeri sulla guancia, con un sorriso tenero stampato in faccia. Mia madre con un sorriso tenero non l’avevo mai vista. E ora sono felice di non averne mai avuto l’occasione. Fa paura.

-Ma mamma…tra me ed Hermione non c’è niente- Bè…più o meno, ma mica potevo dirle che abbiamo fatto l’amore praticamente tutte le sere, no?

-Certo, caro…non ancora, forse!- E con questa frase se ne è uscita, lasciandomi imbambolato davanti alla porta.

Adesso qualcuno mi spieghi come fa a sapere sempre tutto! È una cosa impossibile. Certe cose le capisce addirittura prima di me.

 

Dopo la cena mia cugina e Remus sono tornati a casa, con quella piccola peste della loro figlia che nel tentativo di abbracciarmi mi ha pestato i piedi cinque volte e messo il gomito in un occhio, poi anche Cordelia ci ha liberati della sua nefasta presenza, tornandosene a casa sua, peccato che Carlus non sia potuto rimanere, ho parlato poco con lui oggi.
Poi Lily e James ci hanno costretti in una interminabile partita a Monopoli, a cui solo Pansy è riuscita a porre fine, obbligandoli ad andare a letto, e sbuffando i due sono saliti su per le scale sbuffando scortati da Harry.
Dopodichè siamo riusciti a convincere Pansy a stendersi sul divano, ovviamente senza farle capire che aveva davvero un aspetto distrutto altrimenti ci avrebbe azzannato tutti quanti seduta stante. Per concludere il solito quadretto amoroso dei coniugi Potter, a cui credo non farò ci farò mai abitudine.
E così, dopo un interminabile momento di separazione tra me ed Hermione sulla soglia delle nostre rispettive stanze, eccomi qua a rigirarmi per la ventesima volta in questo immenso letto…vuoto. Spero solo di addormentarmi presto perché se solo penso ancora un’altra volta ai baci che ci siamo scambiati poco fa mi alzo seduta stante e la raggiungo. E tanti cari saluti al nostro segreto.

 
Grazie a Merlino, Salazar e quant’altro sono riuscito ad addormentarmi alla fine.
Ma comunque niente mi ha impedito di sognarla, per quasi tutta la notte. Non starò adesso qui a raccontarvi espressamente cosa ho sognato, ma vi basti sapere che ho urgente bisogno di una doccia. La sveglia sul comodino mi indica che è un orario ben più che accettabile per un Malfoy per alzarsi, e così con un asciugamano attorno alla vita mi dirigo verso il bagno in fondo al corridoio.
Non faccio nemmeno in tempo ad uscire che quella creatura meravigliosa che risponde al nome di Hermione appare davanti a me. Probabilmente ora un sorriso enorme mi è spuntato sulla faccia, ma che ci posso fare se mi è mancata perfino mentre dormivo?

-Buon giorno Mezzosangue!- Spero che capisca che non lo vedo come un insulto questo, nel mio tono c’è tutta la dolcezza che ho potuto metterci, anche se avrei voluto aggiungerci un mia prima di Mezzosangue

-Buon giorno Malferret!- Mi risponde con il mio stesso tono e mi sorride, perfetto mi ha capito alla perfezione.

In pochi passi mi avvicino a lei, controllo che per il corridoio non ci sia nessuno, e mi chino a darle un leggero bacio, subito ricambiato da lei.

-Scusa…non ho resistito!- Mi sarei meravigliato di me stesso in caso contrario, è tutta la notte che sogno (letteralmente) questo momento.

-A cosa? A chiamarmi Mezzosangue, o al bacio?-

-A tutte e due, veramente!- Ammetto ridendo.

-Oh, bè…se vuoi rifarlo alla seconda cosa non dico di no…- Mmmh, interessante.

-Stavo andando a fare la doccia…- Sono certo che la mia intelligentissima Hermione capirà l’allusione.

-Sai, stavo giusto pensando che avevo intenzione di farne una anche io…-

-Credo che questa doccia di casa Potter sia abbastanza capiente per contenere due persone…-

Allusione perfettamente capita e perfettamente accolta, a quanto pare, perché non mi da nemmeno il tempo di finire la frase che subito mi prende per mano, tirandomi verso il bagno.

Oh, io lo so che vorreste tutti i dettagli di questa nostra luuunga doccia, ma mi dispiace informarvi che qui tratto solo i miei pensieri da decelebrato (ovviamente non vi salti in mente per nessun motivo di dire a qualcuno che mi do del decelebrato da solo, i Malfoy non sono decelebrati, MAI) e non racconti pornografici, per questi potete tranquillamente rivolgervi a Blaise. Quello che a voi è dato sapere è che è stata decisamente la doccia più piacevole, sensuale e passionale della mia vita.
Se fosse stato per me, non sarei mai uscito da lì.

-Dovremmo uscire…-

-Dobbiamo proprio?-

-Mh mh…-

Lo so che anche lei non vuole, ma so anche che ha ragione, così mi decido a chiudere l’acqua, e ad uscire dalla doccia, non prima di averle dato un ultimo, dolcissimo, bacio.
Avvolta in quel candido asciugamano è bellissima, anche se senza…bè…

-Ti preferisco senza…-

Mi sorride, ma un secondo dopo mi tira un leggero pugno sulla spalla.

-Ahia!- Non mi ha fatto male, ma adoro fare un pò di scena.

-O andiamo, non ho tutta questa forza! Che Auror sei, se ti riesco a far male io?-

-Sei manesca!-

-Lo devo essere, per tutti e due. Altrimenti non usciremo più da questo bagno, e sarà Pansy a venirci a cercare, o, ancora peggio, Harry-

Oh  Merlino! Pansy! Se è lei la prima a scoprire tutto è la fine per me, e se non lo è e lo viene a sapere da altri per me sarà ancora peggio.

Mi affretto ad avvolgermi l’asciugamano intorno alla vita, e poi controllo che fuori ci sia la strada libera.

-Via libera?- Mi domanda Hermione con fare cospiratorio.

Ecco. Adesso si che è bellissima. L’accappatoio le scende morbido lungo le spalle, i capelli sono ancora bagnati ma qualche ricciolo già quasi asciutto le circonda il viso, luminoso come mai l’avevo visto prima d’ora, forse dato da quel luccichio negli occhi e le gote leggermente arrossate. Sono ripetitivo, lo so, ma è bellissima.

 
Quando scendo in cucina sono stranamente di buon umore. Sono certo che oggi niente andrà storto, è per questo che sorrido apertamente.

-Oh, ma guarda un po’ chi si vede. Pensavo fosti affogato nella doccia, ci speravo veramente-

-Molto divertente, Harry. Allora che si mangia oggi?- Ci ha provato Harry, ma stamattina non mi abbattono nemmeno le sue battutine.

Lui si è messo a ridere, mentre Pansy ha sbuffato dopo aver alzato gli occhi al cielo. Ma che ho detto?
Hermione è entrata adesso e ci guarda non capendo.

-Ma che è successo?- domanda.

Alzo i palmi delle mai in segni di resa. Non chiederlo a me, tesoro!

-Sono circondata da bambini!- esclama Pansy a quel punto. Ti sei sposata Potter, che credevi?


Il resto della giornata trascorre normalmente, senza particolari sorprese. A parte una piccola, insignificante chiacchierata con la mia figlioccia.
Subito dopo pranzo ero in biblioteca, alla ricerca di un libro a cui sto dando la caccia da troppo, ma ogni volta non lo trovavo mai, quando Lily è entrata a sua volta, uno strano sorriso stampato in faccia.

-Ciao zio!- Mi ha salutato allegra.

-Ciao principessa! Hai bisogno di qualcosa?-

-No, no. Solo…ti volevo chiedere una cosa…-

-Dimmi tutto Lily-

Manteneva gli occhi bassi, spostando il suo peso da un piede all’altro. Tutto questo non prometteva niente di buono.

-Sai, mi piace molto zia Hermione, sono proprio felice di averla finalmente conosciuta. Dopo tutte le volte che papà mi ha parlato di lei…-

L’ho guardata a lungo, non riuscendo a capire dove volesse  andare a parare.

-A te piace la zia?- Me l’ha domandato a bruciapelo, così, senza altri preamboli. Oh Merlino! Ho pensato: E adesso cosa le rispondo? Per fortuna però ci ha pensato lei.

-Perché io trovo che voi due assieme siete fantastici! Bellissimi e simpaticissimi tutti e due…e poi lei sarebbe la persona adatta e te, zio!-

Mi sono limitato ad osservarla quasi a bocca aperta. Ma cosa aveva intenzione di fare? Prendere il posto di mia madre?

-Lily…-

-Se vuoi ti do una mano io...vedrai non darà difficile! Sarei così contenta se voi due vi sposaste! Puoi invitarla fuori a cena…o farle un regalo…sì sì! Dai zio!-

-Frena, frena Lily. Mi puoi spiegare come ti è venuto in mente tutto questo?-

-Lo zio Blaise ha la fidanzata, no? E tra poco si sposerà, o almeno così mi ha detto papà, non vorrai rimanere da solo zio? Anche zia Hermione non dovrebbe essere da sola. Quindi la cosa migliore è che voi due vi fidanzate…sono certa che sareste meravigliosi insieme!-

E poi ha continuato a insistere su questo, fino a quando non le ho promesso che avrei provato a conoscere meglio Hermione, anche se non le promettevo niente.
Mi sono sentito un po’ meschino a dirle questo, però non le potevo certo dire quello che c’è tra me e lei, no?
Però mi ha dato una grande idea. Stasera inviterò Hermione ad uscire.

 
Blaise è andato ad accompagnare a casa Allison, e credo che non lo vedremo per un po’. Considerando che ha la casa libera…
Dopo pranzo i gemelli hanno convinto me, Harry e Hermione ad una partita a palle di neve. E hanno vinto loro due con il loro fantastico papino. Diciamo che un pochino ho forzato il gioco, quando alla fine gli ho permesso di saltarmi addosso e ricoprirmi di neve.
Poco prima di cena Hermione è salita a cambiarsi, così l’ho seguita al piano di sopra.
Mai avrei creduto di sentirmi così in imbarazzo nel invitare una donna ad uscire con me, ma quando mi sono trovato Hermione davanti per un attimo ho rischiato di non farcela.
Insomma, avete tutti presente come sono di solito no, o com’ero ad Hogwarts…ecco, la Granger ha la straordinaria capacità di trasformarmi in un'altra persona.
Divento quasi timido per Merlino! Assurdo…
Sta di fatto che alla fine però cel’ho fatta, l’ho invitata per questa sera, e lei ha accettato, e io sono tremendamente felice.
Ok, ok…Draco datti una calmata, non è possibile che Hermione ti faccia questo effetto…per poco non le saltavi addosso stasera! Ti sei bloccato all’ultimo, sei stato bravo, però adesso basta, altrimenti non ci arrivi al dopo cena. Decisamente però quando ha detto quella cosa hai fatto la cosa giusta, ti faccio i miei complimenti!
Te ne sei reso conto vero che le hai detto che ti piace così tanto? Oh certo, lei aveva detto quella cosa che ti ha definitivamente ucciso quei pochi neuroni che ti restavano, sei scusato allora. Non capita tutti i giorni una donna che pensa esattamente come te.

Vedete come mi sono ridotto? A parlare di me stesso a me stesso in seconda persona mentre mi gusto la cena, intanto che Lily discute con Harry e Pansy dei nomi da dare al fratellino. Povero piccolo…già me lo immagino con un nome assurdo made in Pansy, qualcosa di molto simile a Nefertiti se sarà una femmina o chissà cosa se è maschio, Lily comunque ha detto che lo vorrebbe chiamare Salazar, o Severus! Avreste dovuto vedere la faccia di Harry! Se solo avessi potuto fargli una foto!

 
Poi grazie a Merlino sono tutti saliti in camera molto presto, Harry ha convinto i gemelli con la scusa della giornata dei “Figli al lavoro” che ci sarà domani al ministero.
Quanto ho odiato quella giornata in passato! Una volta ho fatto fare un giro a James, mentre Lily era con Harry, e tutti quelli che ho incontrato mi hanno fatto i complimenti per mio figlio…ma non lo vedevano che è la fotocopia di Harry Potter?
In seguito anche i padroni di casa sono saliti in camera e ci siamo trovati da soli io ed Hermione. Comodamente seduto sulla poltrona che amo definire mia, poiché da me adottata, per poco non ho rischiato di fare saltare tutti i buoni progetti per la serata, in favore di una appassionata seduta di “ginnastica alternativa” quando Hermione ha avuto l’ottima idea di accomodarsi dolcemente sulle mie gambe. Poi grazie alla mia ferrea forza di volontà ci siamo alzati e smaterializzati in una via di Londra.

 

Il “Magic Heaven” ha un aspetto carino, anche se piuttosto banale. Certo, niente in confronto al pub di Theo, ma per una prima uscita è più che accettabile, e per lo meno è quello che fa per noi, intimo, accogliente e soprattutto babbano. Se fossimo allo “Salazar’s”, il sopraccitato pub di Theodore Nott, domani mattina la foto di noi due farebbe il giro di tutti i giornali del Mondo Magico, dato che è il pub più in voga del momento.
Scegliamo un tavolino in un angolo, il più appartato possibile, e l’albero di vischio sopra di noi non può di certo passare inosservato.
Iniziamo a parlare ancora prima che la cameriera arrivi a prendere le nostre ordinazioni.

-Tu credi che avrebbero qualcosa da dire se gli altri scoprissero di noi?-

-Non lo so, forse no. Per lo meno Pansy sarebbe contenta come una pasqua, è un po’ come mia madre sai?-

-Ce la vedo davvero fare la mamma chioccia. Non oso immaginare quando James gli presenterà la fidanzata…-

-Oh, nemmeno io se per questo! D’altra parte la reazione di Harry quando sarà Lily a presentarsi con il fidanzato posso ben immaginarmela…-

-Anche io! Solo a vederlo si capisce che è altamente iperprotettivo nei suoi confronti-

-Dovevi vederlo quando è arrivata la lettera che diceva che sarebbero andati ad Hogwarts! Pansy mi ha chiamato alla sera dicendo era da quella mattina stessa che non sentiva Harry, che era andato in ufficio come tutti i giorni. Così mi sono materializzato nel suo ufficio, e lui era là, seduto alla scrivania, con lo sguardo perso davanti a sé. Faceva quasi paura! Quando mi sono avvicinato per vedere se andava tutto bene lui si è mosso, ha sospirato e poi gli ho dovuto estorcere tutto parola per parola. È venuto fuori che era in crisi perché la sua bambina presto sarebbe andata via, avrebbe passato sette anni della sua vita ad Hogwarts, e quando sarebbe tornata sarebbe stata una donna e l’avrebbe persa per sempre. È stato inutile fargli notare che per le vacanze sarebbe tornata, ha subito ribattuto che tre mesi erano troppo pochi in confronto a nove. Non era preoccupato per quello che eventualmente poteva capitarle a Hogwarts, a lui erano capitate di cotte e di crude di certo a lei sarebbe andata decisamente meglio, ma era il dopo che lo atterriva. Mi ci è voluta quasi l’intera notte e una bottiglia di FireWisky per convincerlo che Lily sarebbe rimasta per sempre la sua bambina, qualsiasi scelta avrebbe fatto nella sua vita-

-Sul serio? Non pensavo potesse reagire così-

-Te lo giuro, aveva un aspetto orribile-

-Forse un po’ c’era da aspettarselo, ma credevo che almeno adesso con il nuovo bambino in arrivo…-

-Sai, ad essere sincero credo che in parte abbia a che fare con lui. Harry non lo ammetterebbe mai, nemmeno sotto tortura, ma credo che abbia paura, in fondo-

-Paura?-

-Ma sì, dopo quello che è successo quando sono nati i gemelli…-.

Hermione mi ha guardato con un’espressione che parlava già da sola. Dimentico sempre che lei non c’era, non lo so, per me è come se fosse stata al mio fianco da sempre. Così le ho raccontato di quei giorni terribili che sono seguiti alla nascita dei gemelli. Ancora adesso a volte mi vedo il volto pallido di Pansy stesa in quel lettino in quella stanzetta nei miei sogni più brutti. La guerra era finita, eravamo tutti certi che da quel momento in poi tutto sarebbe andato per il meglio. I gemelli erano così piccoli e Harry passava le sue giornate seduto in mezzo ai loro due lettini, stringendo le loro manine, e di certo con la mente rivolta a Pansy per tutto il tempo. Non poteva fare altro. Cordelia aveva lasciato l’ordine ai medimaghi di non farlo entrare nella camera della figlia, cosa che aveva solo contribuito a far crescere il suo senso di colpa.
Quella donna malefica non si è nemmeno degnata di farlo chiamare quando la mia migliore amica si è risvegliata, nonostante la prima parola uscita dalla labbra di Pansy è stata proprio “Harry”.  E adesso è di nuovo incinta. Ad essere sincero ad essere preoccupato non è solo Harry… io non credo assolutamente di essere in grado di reggere altri giorni come quelli di undici anni fa.

-Non ne avevo la minima idea-

Hermione è però costretta a bloccarsi, perché è arrivata la cameriere a prendere le nostre orinazioni. Meglio tardi che mai, che ne dite?

-Non potevi averne- E come poteva? Nessuno si è mai sognato di raccontarle in qualche modo cosa stesse accadendo qua da noi!

-Già, undici anni sono tanti, inizio a pentirmi di aver fatto quella scelta-

-E perché mai? Se tu non fossi partita noi due non saremmo mai diventati così…-

-Intimi?-

-Sì, è la parola giusta. Io stavo per dire vogliosi, però il tuo suggerimento è decisamente migliore-

-Quanto sei scemo, Draco?-

Vorrei mettermi a ridere, davvero, ma arriva la cameriera con le nostre bevande, e una voce mi blocca all’istante.

-Malfoy?- Oh no, no, no, no…assolutamente NO!

-Weasley, è sempre un piacere vederti- Ma certo, è un piacere esattamente come occuparsi dei Vermicoli.

-Che strano vederti in un posto come questo, come del resto è meno strano trovarti in dolce compagnia- 

Stai forse cercando di fare la spiritosa? No, perché in tal caso stai sbagliando totalmente.

-È solo una chiacchierata fra colleghi, non è vero Hermione?- Sorbiscitela un po’ anche te…su, su.

 
Ecco un altro momento da macchina fotografica…prima o poi me ne dovrò comprare una da tenere sempre in tasca, magari trasfigurata così nessuno se ne può accorgere.
Ginevra ha spalancato talmente tanto la bocca che quasi le si vedono le tonsille, e nel frattempo ha assunto un’espressione talmente assurda che mi stupirei del fatto che qualcuno possa arrivare a definirla una persona intelligente.

-Hermione?- Balbetta. Ma certo che è lei, beota!

-Ciao Ginny-

-Oh mio Dio! Sei tornata!-  Ed ecco che il vassoio che teneva in mano cade miracolosamente a terra…ma che strano, non avrei mai pensato una cosa simile. Basta che però non mi stritoli la mia Hermione…

 

Ok, va bene che sono undici anni che non la vedi, ma non ti pare di stare esagerando leggermente? Solo un pochino, sai.
Sono venti, e sottolineo venti, minuti, lo so perché li ho cronometrati, che parla ininterrottamente…che stress! Non lascia nemmeno parlare Hermione, che sarebbe quella con più cose da dire, secondo me. Va bè che non dovrei stupirmi di questo, l’ho già sperimentato sulla mia pelle (e palle…stritolate, ma non voglio essere volgare).
Tempo fa Pansy ha avuto la brillante idea di farmi uscire a cena con la Piattola. Ha organizzato tutto nei minimi dettagli, dal menù del ristorante in cui l’avrei dovuta portare al mio vestito, quello che però si è scordata di fare è di porre un incantesimo silenziante alla cara Ginevra, e così mi sono sorbito cinque ore di chiacchiere continue, sui più svariati argomenti, con il solo aiuto di un paio di bottiglie di vino. A fine serata avevo la testa così intontita che mi sono pure scordato di riaccompagnarla a casa. Credo che lei cel’abbia con me da quel esatto momento.
Ora sto cercando di appropriarmi del drink di Hermione, ma lei mi ha subito beccato e ad una sua occhiata glaciale si sono subito raddrizzato al mio posto. Ma come fa a non bere assolutamente nulla mentre quella lì sta parlando?

 
-Ginny, scusami ma lo dico per te. Ci sono molti clienti stasera, non rischi a star qui seduta con me?- Ecco brava…falla andare via.

-Oh, non ti preoccupare, Harry non mi licenzierebbe mai!- cinguetta invece lei.

-Harry?- Cos’ha detto? Ho sentito bene? ah, io ed Hermione l’abbiamo detto contemporaneamente…

-Sì, Harry- Ci risponde indicando qualcuno oltre le sue spalle –Sapete, io non lavoro veramente qua, vengo solo quando c’è bisogno per dare una mano al mio fidanzato. Aspetta qua, te lo devo far conoscere- E con un balzo si alza dalla sedia.

-Dove pensa che potremmo andare?- Dovevo parlare, non ce la facevo più.

Eccola di ritorno accompagnata da un ragazzo fin troppo alto per lei, con un cespuglio di capelli neri e occhi verde chiaro seminascosti da un paio di occhiali rettangolari.
Oh Merlino!

-Non ti ricorda qualcuno?- Andiamo, ditemi che è uno scherzo…non sta accadendo veramente! È la sua fotocopia!

-Herm, lui è Harry, il mio fidanzato- annunciò Ginny una volta raggiunto il tavolo

-Tesoro, lei è Hermione. Ti ho parlato di lei, ricordi?-

-Certo Ginny, è un piacere conoscerti Hermione-

-Piacere mio. Ma per caso ci siamo già incontrati da qualche parte?- Oh, Hermione questa non me la dovevi fare…come faccio ora a non scoppiare a ridere?

-Non credo. Ma Ginny mi ha parlato così tanto di te che mi sembra di conoscerti da una vita- Povero Harry, già mi immagino quanto gli ha parlato la Piattola…

-Chissà perché non perché non ne avevo alcun dubbio- Stavolta proprio non riesco a stare zitto…

Per fortuna gli atri due non lo udirono, o comunque non ne diedero alcun segno.

-Sei un medico, giusto?-

-Sì esatto, sono una medima…-

-È un chirurgo tesoro- la blocca Ginny

-Deve essere davvero affascinate. Ora però scusatemi, ma ho un locale da mandare avanti. Spero di rivederti, Hermione- Io ti auguro tanto di non vedere mai più Ginevra.

Hermione si volta ancora una volta verso l’amica, sorride in un modo strano…

-Non lo sa vero?-

-Cosa?-

-Harry è un babbano, lui non sa che sei una strega-

-Come hai fatto a capirlo?- Oh santo Salazar…

-So riconoscerli, e poi tu mi hai interrotta quando stavo per dire che sono una medimaga…-

-E hai fatto due più due. Ammetto che hai ragione, come sempre- E dubitavi forse?

-Solo una cosa vorrei chiederti. Da quanto state insieme?-

-Ormai sono tre anni- Povero, povero Harry…ma come fa?

-E in tre anni lui non ha mai espresso il desiderio di conoscere la tua famiglia?- E in tre anni lui non ha mai espresso il desiderio di mollarti?

-Oh no, no! L’ha fatto- Ecco! Lo sapevo!!

-E come hai fatto a far passare la caotica famiglia Weasley per una perfetta famiglia babbana?-

-Ma lui non li hai mai visti. Mi è bastato accennare al fatto di essere la più piccola della famiglia, con sei fratelli maschi prima di me e lui ha cambiato immediatamente idea-

Però…diabolica!

-Molto ingegnoso, ma quanto pensi di andare avanti così?-

-So che prima o poi dovrò dirglielo, ma molto meglio poi, no? Però, ora la curiosità l’avete fatta venire a me. Cosa ci fate voi due in un bar babbano? E per di più insieme?-

-Ecco…-

Hermione non sa cosa dire, ma mi è giusta venuta un’idea delle mie che sono certo ci salverà.

-Dobbiamo ammettere che ci hai scoperti, Ginny-

Sono un genio, sono un genio, sono un genio….

-Non so come dirtelo, ma devi sapere che io e Hermione stiamo insieme-

Ginevra sbatte gli occhi, frastornata. Ennesimo momento fotografia.

-Cosa?- trilla. Uh, come mi diverto!

Spero solo che Hermione non mi tradisca, ma dallo sguardo con cui ha risposto al mio credo abbia capito.

-In realtà è un po’che va avanti, siamo segretamente sposati da due anni-

Rettifico. Questo è un momento fotografia, anzi Il Momento.

La Weasley non dice niente, ma la sua bocca ha raggiunto le dimensioni di quella di una Chimera o di un Ungano spinato, da tanto si è spalancata.

Credo che Hermione abbia tutta la voglia di spaccarmi la bottiglia di birra che mi sono appena bevuto direttamente in testa.

-Mi state prendendo in giro, vero? So che io casco sempre a tutto, quindi vi prego di essere sinceri…- Bè, almeno ne sei consapevole.

-Ma certo che no, Ginny. Come potrei farti uno scherzo simile? Lo sai che non ne sono il tipo- No, no…proprio no.

-Oh, ti chiedo scusa Draco! Ma sai qualche dubbio può venire a chiunque no?-

-Ma certo-

-Però…mi avete detto che è un segreto giusto? E allora il vostro segreto è al sicuro con me, potete stare certi che nessuno saprà niente. Per quanto mi riguarda, io non vi ho nemmeno visti stasera!- Proprio quello che volevo!

-Ti saremo debitori per sempre, Ginny-

-Magari potreste chiamare il vostro primo figlio Ginevra!-

-Ma che idea splendida! E speriamo che siano due gemelli, così l’altro lo possiamo chiamare Artù!- O magari tre, così l’altro lo chiamiamo Lancillotto…

E con questa uscita che fece sorridere Ginny come un’ebete, Draco si alzò dalla sedia, passò un braccio attorno alla vita di Hermione e le sorrise.

-Vogliamo andare tesoro?-

-Ma certo- Oh, oh…non credo l’abbia presa bene, mia “moglie” -Ginny, teniamoci in contatto, ok?-

-Ma certo Herm! A presto piccioncini!-

 

 
-Si può sapere che diavolo avevi intenzione di fare?- Ecco che una volta usciti in strada si sprigiona la furia della mia cara Hermione.

-Ho solo cercato di salvarci la pelle!-

-Facendo credere a Ginny che siamo sposati?-

-Segretamente sposati, è questa la differenza-

-Ah certo! Perché tu credi che Ginny manterrà il segreto, vero?-

-Esattamente-

-Ma andiamo! Lo sai meglio di me che quando ci si mette è peggio di Rita Skeeter, dalle due giorni e l’intera comunità magica crederà che siamo sposati-

-È proprio qui che ti sbagli. Sa di essere a parte di un segreto più grande di lei, ed è per questo motivo che non lo dirà a nessuno. Adora prendere parte ai segreti. Credimi-

-Allora potevamo anche dirle che semplicemente eravamo usciti insieme, e poi chiederle di mantenere il segreto-

-Ma non ci avrebbe mai creduto-

-Sì perché è più facile credere a noi due sposati!-

-A quanto pare sì-

-Ma ti rendi conto che quando la rivedrò dovrò subirmi il terzo grado su quando, come e perché noi due ci siamo sposati!-

-Inventati qualcosa, tanto! Basta che non le dici che mi hai sedotto tu, ho una reputazione da difendere, io-

-Oh! Sei impossibile, lo sai? Possibile che hai sempre la risposta pronta?-

-Qualche volta sono però costretto a rimanere senza parole, però-

-Ah sì? E sentiamo…quando avrò l’onore di assistere a tale evento?-

Merlino Santissimo…arrabbiata è ancora più bella. Credo la farò arrabbiare più spesso.

-Mmm…tipo…adesso- La bacio delicatamente, attirando il suo corpo a contatto con il mio.

Cede all’istante e per una manciata di secondi tutto sparisce da attorno a noi. C’è solo lei con le sue mani delicate intrecciate ai mie capelli. Come un fulmine mi passano per la mente gli avvenimenti della serata, tutti giocati in aspettativa di questo momento e anche una piccola sorpresa che mi costringe a separarmi da lei con una risata.

-E adesso che c’è?- Mi domanda, lo so che è scocciata.

-Scusa, ma non ce la faccio più. Se penso alla Weasley e al suo “fidanzato”…- e rido ancora.

-Saranno solo coincidenze dai…-

-Ma per favore! L’hai visto? È moro con gli occhiali e gli occhi verdi, si chiama anche Harry…è assurdo-

-Forse un pochino, ma ci saranno centinaia di Harry fra i babbani-

-E lei è andata a trovarsene uno proprio con quelle caratteristiche…-

La guardo fissa negli occhi, alzando il sopracciglio e anche lei si mette a ridere. Cosa che credo abbia cercato di non fare fino a questo momento.

-Aspetta solo che lo dica a Pansy...- Non vedo l’ora di dirglielo…altro che momento fotografia...

-Oh, ma tu non glielo dirai-

-E perché no?-

-Perché tu, caro il mio “maritino” non hai alcuna intenzione di dormire da solo, stanotte…non è vero?-

Bè…se stanotte si avvicina anche solo lontanamente al bacio che mi stai dando adesso, cara la mia “mogliettina”, credo proprio che terrò la bocca chiusa.

 

 

 

 

 

 Lo so, lo so. Sono in ritardo di mesi, tre per l'esattezza, e non ho scuse. Mi trascino dietro questo capitolo da parecchio tempo, scrivevo qualche riga ogni tanto e poi smettevo, e così via. E pensare che di mezzo c'è stato pure il mio compleanno,e io tutta convinta mi dicevo che per il 21 aprile avrei postato il capitolo...ovviamente non lo fatto, ed ora sono qua come sempre a chiedervi scusa. Sempre che ancora vi interessi leggere questa storia.

Il capitolo Draco, sebbene sia quello che più mi rispechia, è sempre il più difficile da far funzionare. Il biondino si deve molto spesso adattare a tutto quello che succede negli altri capitoli e se ci mettessi cose nuove diventerebbero capitoli di 100 pagine o una storia solo per lui!! E anche se mi piacerebbe, sarebbe meglio che prima finissi questa qua...già ne ho iniziate fin troppe e che un giorno mi piacerebbe pubblicare ma chissà quando le finirò!!

Già che ci sono ne approffitto per dirvi che probabilemte passerà un po' prima che io possa postare il capitolo 18. Giugno si avvicina fin troppo e con esso l'inizio dell'inferno. Sempre che ci arrivi senza impazzire prima, intendiamoci.  Finito l'Esame iniziano le vacanze, e cercherò di scrivere più che posso, sebbene sia lontana da qualsiasi connessione ad Internet e quindi da EFP (purtroppo).

Ringrazio come sempre tutti quelli che mi seguono, sopratutto quelli che recensiscono!! Vi adoro!!  Ma anche gli altri ovviamente...Grazie grazie!!!

Alla prossima ^^

Kel 

 

   
 
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